LA RUGIADA VIRTUALE
In un tempo in cui le manifestazioni di affetto e di cordialità – abbracci, baci, strette di mano – possono soltanto essere virtuali, questo pomeriggio ho vissuto un’esperienza che ha trasformato un atto banale, quotidiano, in un evento straordinario, anzi, straordinariamente virtuale. Stavo bagnando le piante del mio balcone insieme alla mia nipotina quando a lei è mancata la presa sull’innaffiatoio, che le è sfuggito di mano. Un po’ di acqua è precipitata al suolo, ma alcune gocce hanno raggiunto una pianta grassa dal colore verde pallido.
Quando abbiamo finito di rimediare al piccolo guaio, siamo entrambe rimaste colpite da quanto si presentava ai nostri occhi. “Guarda nonna” ha subito dopo esclamato la bambina “sembra rugiada”! Effettivamente, sulle foglie a forma di stella sembrava si fosse depositata la RUGIADA… ed era pomeriggio! In quel momento mi è venuto da pensare che, se da oltre un mese i ritmi del tempo, delle ore, delle giornate sono stati stravolti dalla clausura imposta dalla diffusione del Coronavirus, forse anche i ritmi della natura possono venire cambiati da noi, con l’uso della fantasia e della virtualità. Nondimeno, mi piace credere che sul mio balcone si sia verificato un evento che si manifesta all’alba, o comunque di mattina presto. Pertanto, come posso immaginare siano veri i baci e gli abbracci virtuali che destino alle persone a cui voglio bene, nella stessa misura posso immaginare - e credere - che, in un assolato pomeriggio primaverile, fra la rigogliosa fioritura del mio balcone si siano posate, sulle foglie a forma di stella, delle lievi, brillanti, prodigiose gocce di rugiada.
Luciana Navone Nosari
Pubblicato il 2020-05-18 07:46:45.
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