IL LOTTATORE
Avrei preferito quella di un cane o di un gatto
Mangiate merda:milioni di mosche non possono essersi sbagliate
Per molto tempo, il 26 maggio è stato un bel giorno, per me. Perché era primavera e perché era il giorno del mio compleanno. Nascere è un bell'evento, si viene al mondo anche se non è bello che un nuovo umano venga alla luce, siamo già in troppi sul pianeta e lo stiamo distruggendo e poi, che schifo, un altro umano! L'animale che distrugge tutto quello che trova, ammazza a destra e a manca come noccioline e che non si fa scrupoli per raggiungere il proprio obiettivo. Inoltre, non siamo noi a decidere di nascere, è il volere di mammà e papà oppure solo mammà con l'inseminazione artificiale o solo papà con un utero in prestito, cavolo! Sono profondamente ateo e anti-cattolico non solo perchè dio, non esistendo, si prende gioco di tutti noi creduloni (non mi verrete a dire che c'è un dio, un paradiso, l'inferno, li angeli custodi e tutto il resto che sono concetti inventati dall'uomo moderno ma non solo, soprattutto perchè la chiesa è il principale ostacolo per la ricerca sul parkinson con le sue diavolo di idee sugli embrioni. Un embrione NON è un uomo perchè l'uomo vive quando nasce e prima è solo un agglomerato di cellule, e io avrei preferito non venire al mondo ma un parto, un evento oltremodo turbolento mi ci ha costretto. Oltre a non essere nato per mia volontà dalla fecondazione risulta chiaro come la vita sia una vera e propria terribile e drammatica competizione. Io, Guido Nasi, sono lo spermatozoo che è riuscito a fecondare per primo l'ovulo di mamma Simonetta tra miliardi di spermatozoi. Ho vinto la gara dell'esistenza umana, in assoluto quella più difficile che in vita avrei affrontato.
La prima evidenza della nascita di noi figli è la discriminante sociale. Un conto è nascere in un paese ricco, altra cosa è invece venire al mondo in un paese povero. Le opportunità che vengono offerte ad un figlio nato in un paese ricco sono immensamente maggiori delle opportunità a disposizione in un paese povero e fragile.
È una questione di opportunità.
Altra discriminante molto incisiva per la sorte fortunata o sfortunata di un figlio è la sua intelligenza scarsa o spiccata. Un figlio molto intelligente è in grado di affrontare qualsiasi crisi o situazione per mettersi in luce ed affrontare con successo le difficoltà, perchè è in grado di sfruttare anche pochi mezzi messi a disposizione. Il risultato è quasi sempre il successo. Un figlio poco intelligente non è in grado nemmeno di orientarsi tra le mille difficoltà della vita ed il risultato finale è molto spesso l'insuccesso talvolta anche tragico. Anche io sono quindi il risultato di tutte queste discriminanti.
Ma tralasciando questioni assiologiche dicevamo che nacqui il 26 Maggio e che, tutto sommato, era un bel giorno... E grazie al cazzo: ci sono nato il 26 maggio! Ora, però, quel giorno del 1982 lo considero un giorno nefasto, sì, nefasto, per me e per il mondo. Oggi penso davvero che il mondo avrebbe fatto volentieri a meno della mia nascita. Spiegherò più avanti le ragioni di questa affermazione e dirò se o come abbia cambiato opinione.
Cazzo la mia mamma mammina mammetta marmotta marmotta marmitta marmotta catalitica era giovane nelle foto appese al muro e mi fa un'impressione pazzesca.
L'esistenza è un contributo al benessere della società in cui viviamo e io non penso di aver contribuito in modo determinante a tale benessere. Le aspettative che mi ero prefisso non si sono realizzate, sono state infrante dagli eventi e nel resoconto esistenziale della vita hanno contribuito in modo negativo. Non ho ricevuto molto dalla vita e ho dato poco alla vita rispetto ai traguardi che mi aspettavo.
C'era la primavera che fioriva come una pera cotta! E c'erano i fiori sui ciliegi e gli orsi bruni e anche quelli bianchi e anche gli opossum (che non so se vanno in letargo ma di certo dormono un po' di notte, almeno! Come me, o meglio, come voi perchè io non dormo mai più di 4 ore per notte) si erano svegliate dal letargo e le ragazze si spogliavano e mettevano in luce tutto il ben di dio di cui madre natura le ha fornite. Io amo, adoro, sono cotto per la natura, la mia più grande aspirazione è quella di meditare all'ombra di un salice che per l'occasione è diventato ridente. Sono grato alla natura perchè in tutte le sue varianti ho sempre trovato lo stupore per andare avanti. Non si può vivere senza stupirsi perchè lo stupore fa parte della vita e fornisce l'adrenalina di cui ognuno di noi ha bisogno. Lo stupore condiziona le tue giornate perchè è coinvolgente e chi ti sta vicino percepisce tale sensazione e se ne giova. Stupirsi equivale a godere della bellezza visibile ed invisibilie, percepibile ed impercepibile, comprensibile ed incomprensibile. Lo stupore è il migliore degli amici perchè non ti tradisce mai anzi è amicizia pura per la nostra vita perchè se accolto ti circonda di sensazioni e non ti fa sentire solo. Io conto molto sullo stupore e devo dire che non mi ha mai tradito e mi ha sempre fornito quei brividi anche intensi che può far provare.
Ho Comprato una bella maglietta regalatami a natale Che mi è stata regalata da Una libellula che voleva fare la popò in giardino. Mi è stata regalata da un mandrillo che cagava in strada per sempre.
La meditazione assieme allo stupore mi ha dato una mano enorme per poter vivere in modo sereno le mie giornate, a me piace un mucchio meditare ma ho bisogno del companatico cioè di essere circondato dalla natura. Ho bisogno di stare a contatto con un prato verde, osservare i fiori, le dimensioni degli alberi e i suoi frutti, il rumore dell'acqua del fiume che scorre, gli animali che si dissetano, giocano e combattono. Non posso fare a meno per meditare di catturare il mondo che mi circonda in tutte le sue particolarità. Questa meditazione mi fornisce la gioia interiore che mi permette di vivere e sopravvivivere. La mia quotidianità è infatti vita e sopravvivenza che si alternano durante la giornata. Non ricordo di aver mai avuto negli ultimi vent'anni una giornata solo di vita o di sopravvivenza anche se solo ultimamente le ore di vita sono aumentate rispetto alle ultime. Ho ben fisse nella memoria le lunghe giornate di sopravvivenza, quelle scandite dalle fasi off, piene di tormenti, angoscia, ossessioni e risposte impossibili al mio dolore esistenziale.
Il mio concetto di vita è che io passo la vita che me la hanno distrutta il verme e Bill Gates che hanno deciso la di scassarmi la vita.
Ora invece sono in on per circa 24 ore al giorno perché riesco a scrivere tutti i giorni un racconto fantastico e umidiccio... Ehm... volevo sapere umoristico, a fare gli scherzi telefonici si miei amici che mi divertono un mucchio e quando i miei Tutor di fisica astronomica, la mia università, si degnano di rispondere e darmi blu esercizi di fisica che mi appassiona un macello riesco anche a studiare e così sono on per molto tempo per le fasi on sono tremendamente psicosomatiche, purtroppo ora (2020) il mondo è infognato con il corona virus e non si può nemmeno andare al pub a prendersi una birra perché i governanti italiani sono bigotti e non permettono l'apertura di Coffee Shop che sarebbero anche una cosa normale e naturale.
Purtroppo nelle mie facci o non riesco a muovere agilmente il braccio e mano destri ma io le considero lo stesso dal on perché ho il morale (non la morale) alta oggi, fisica quantomeno, normale perché quando ero in off a secco totale di dopamina ero anche depresso e per muovere il braccio sinistro ci impiegavo uno sforzo immane, enorme, disumano, soprannaturale!
Adesso ho voglia di parlare dell'amore. L'amore è come un segreto che ci portiamo nell'animo e nella nostra mente e che manifestiamo quando ne sentiamo il bisogno.
Tutti noi ogni giorno manifestiamo il bisogno di dare amore e di riceverlo in tutte le sue forme e totalità. Esiste l'amore per la propria famiglia, per i parenti, per gli amici, per la storia di personaggi famosi più o meno di cui ci innamoriamo e che cerchiamo di emulare. Esiste l'amore per il prossimo ma anche solo per se stessi, l'amore per la cultura, per il cibo e così via.
Insomma l'amore è infinito, rivolto ad infinite realtà.
Io per indole ma anche per la mia vita come persona speciale e disastrosa per il mondo,specialmente disastrosa, un parassita, un parassita per il mondo, uno speciale parassita, un mostro per il mondo, uno speciale mostro, un cazzuto insetto, uno speciale insetto, un caterpillar, uno speciale caterpillar, uno scarafaggio, uno speciale scarafaggio, una viscida sanguisuga, una specie sanguisuga, un porco militare, uno speciale militare, ho la sensazione di avere più necessità di ricevere amore che darne.
18.05.20 io penso di ricevere più amore che donare amore che sia relativo al fatto che il (e qui si stende un velo pietoso e si ricomincia da dopo
Come avete capito io sono anche uno che mastella no che martella o Mariella sui concetti o meglio concerti e tendenzialmente e tremendamente e teneramente e testardamente mi trovo a mio agio quando molto democraticamente si fa solo come dico io. D'altronde a cosa serve il parere degli Caltri quando hai sempre ragione?
piacere provato nel l'ottenimento mi possa donare un brivido che è alla base della mia concezione... E ai si ricomincia... Parlando di carnalità questo è indipendente dal nero atto sessuale consumato con la partner del momento.
In effetti è più facile ricevere amore che donare amore.
Sono stato un bimbo tranquillo e sereno, stando almeno a ciò che mi ha raccontato la mamma, ma io non concordo molto: dei miei primi anni di vita ricordo di essere stato molto vispo, o meglio, un formidabile casinista. Per indole non mi sono mai sentito nè tranquillo nè sereno e non mi ricordo di un passato vissuto in questo modo. Non conta come si viene visti ma come ci si sente. Mia mamma Simonetta mi ha evidentemente percepito influenzata dal suo ruolo di mamma e educato come un fiore che sbocciava. Io invece ho vissuto con la turbolenza di un bimbo ribelle, condizionato dalla sua irrequitezza. Ero un leader forte e deciso a tratti autoritario ma avevo tanti amici perchè risultavo simpatico e divertente ma soprattutto perchè giocavo bene a calcio! Mi stupivo e sapevo anche stupire per ribadire il concetto precedente. Stupore e irrequietezza viaggiano sullo stesso binario, l'uno alimenta altro, si condizionano reciprocamente e si miscelano. Io ne ero un prodotto nel bene e nel male.
Avevo un amico del cuore, Marco, con cui condividevo la passione per il calcio.
Inoltre condividevo con lui anche la passione di trovare tutti i modi per far ‘tribolare’ le maestre. Ci chiamavano gli amici Fritz.
E quindi gli amici fritz ora in età da spritz per le suddette maestrmaestre sono statstatiUn po' come un calvario, non come quello dove si dice il rosario ma piuttosto quello di un gran cassino o casinò l'armamentario
È difficile a dirsi ma il libro lo devo proprio scrivere io... Per le cozze cacozze by che usano le piccozze va a nozze bevendo dalle ti nozze... E perché devo scriverlo io? Perché se lo scrivesse wus
Io mi vorrò fare cremare e far spargere le mie ceneri al colle della Maddalena ma poco mi interessa perché tanto sarò già morto e non on mi cambia molto cosa farò dopo la morte perché non esisteró più.
È cosi' egocentrico che se va a un
matrimonio vorrebbe essere la sposa, a un funerale il morto.
Le facevamo arrabbiare perché eravamo poderosamente e nauseabondamente polemici e facevamo esattamente l'opposto di ciò che ci dicevano
Mi diverto troppo a mostrarvi delle barzellette che mi fanno troppo ridere
Mio nonno era talmente aggressivo e arrogante che
sulla sua tomba, sotto la foto, c'era scritto: "Cazzo
guardi?
Dio ha creato il mondo. Prima o poi ci riproverà.
Oppure
Dio è morto, Marx e morto e anche Mike Bongiorno è morto e anche io non mi sento molto bene!
È più facile per un cammello passare per la cruna
di un ago se questa è lievemente oliata.
Io sono sempre accusato da mamma di essere polemico, tutte le volte che siamo in disaccordo su qualsivoglia fatto lei mi taccia acidamente e trucidamente di essere polemico ma io non capisco, se lei dice bianco e io nero siamo semplicemente in disaccordo, perchè devo sempre essere io quello polemico?
23.05.20 Volare è utile, atterrare è necessario.
Questa massima io l'adoro perché nella vita bisogna sapere volare ma anche atterrare.
Bisogna sapere volare e atterrare sia in senso concreto che astratto. Volare in senso concreto significa per me girare il mondo... Apprezzarne e criticarne anche severamente le diverse particolarità , sentendosi cittadino del mondo e non ospite...
Ma i voli per la conoscenza hanno sempre bisogno dell'atterraggio.
Ad un certo momento della nostra esistenza bisogna atterrare da qualche parte, stabilizzarsi in un luogo, fare il consuntivo della propria vita e se davvero utile ripartire in volo ricordando sempre di atterrare nel luogo prescelto.
L'uomo che è stato in grado di volare in giro p
iano, immaginarsi altrove... In una condizione esistenziale diversa più serena e vivibile e soprattutto a costo 0 perché la fantasia non ha un prezzo.Invece atterrare in modo astratto secondo me significa tornare con i piedi per terra proprio quando l'essere astratto è andato troppo oltre e l'atterraggio astratto ci restituirà un minimo di pragmaticità per farci sentire abitanti del pianeta terra e non cittadini di chissà quale altro pianeta.
La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Anonimo La sfiga
è un amante fedele e non ti abbandona neanche quando sei nella
merda
A riguardo vorrei parlare della polemica! Per definizione la polemica è la guerra fatta con le parole e con gesti emblematici... Si usa la polemica quando durante uno scontro a pugni e calci e pistole e cannnoni e raggi laser con le parole si è in difficoltà perchè l'avversario, mannaggia a lui!, sta avendo la meglio nella discussione con argomentazione che riescono a far prevalere la sua tesi e a mettere in minoranza la propria. La polemica è come una difesa naturale a tutti i costi con tutti i mezzi leciti, illeciti e letici e celtici e cetili.
Ci sono vari tipi di polemiche. Il primo è la polemica gratuita che viene attuata soltanto per disturbare e contraddire l'altro qualunque cosa abbia detto. Chi applica la polemica gratuita non ha nessun interesse per le commesse o per le contese o per le badesse o per il calesse che magari ci cadesse con dentro le principesse con le gonne spesse o sotto le presse o senza promesse che son sempre le stesse con le lenti concesse che dicon tante messe per le polemiche nelle rimesse ora nelle autorimesse dove si mangiano le soppresse che sono lese e spesse.
Dopo questo acido mi sono ripreso un po' e ho bevuto una Coca Cola tenendo la suola con la suora battendo il cuore bevendo un liquore rincuorato fuorisede fuorimoda e fuorimano.
La polemica gratuita che fa la Chiquita come si vede non ha né capo ne coda, nè inizio né fine, né alto né basso né culo né camicia, né culo né mulo, senza rinculo dell'uccello Padulo, né il professor Gargiulo che ha la faccia come il culo del cuculo, o del fasulo nottambùlo, quello che dice vaffanculo, con o senza sculo.
Vale a dire che se non riesco a far valere le mie opinioni invento come l'uomo ragno argomentazioni a ragnatela che intrappolano come una mosca, come un calabrone nella confusione la controparte. Non si tratta cioè di aver ragione ma di annebbiare la logica e la verità parlando d'altro, non permettendo a chi mi contesta di esprimersi pacatamente seguendo un filo logico. Insomma, come si dice in questi casi la si butta a puttane, in caciara, alla rumenta, a frottole, a tarallucci e vino...
Con la polemica non c'è un vincitore perchè perde sempre la logica, la verità, la razionalità e si ucccide quindi l'inteligenza dell'uomo.
18.05.20 questa situazione è tipicamente frequente in piola quando vedi una bionda che beve da sola e vorresti andare da lei e dire qualcosa ma ti brucia la gola, allora ti bevi un altro bicchiere e dopo un altro, un altro e un altro e stai per cadere.
A questo punto si può parlare di unillogica o, meglio, unnilloggicca condizione di vita, anche se la vita non è scrita nemmeno da Rita che soppesa una pepita fatta con i pezzi della sua unghia incarnita con come sorella Rita Chiaramente oltre alla conduzione di vita... (tre puntini) (se non lo si fosse capito lo specifico per chiarezza) ci sono anche i fianchi e le cosce, di Rita che schiocca le dita in soffita.
Avete presente le cosce di forno al pollo che gioca a polo da solo vicino al molo? Quelle belle polpose e fruttose (non frittole) con la pelle inebriante e il profumo croccante?
Ecco, cacchio a me non me non me ne frega una mazza pazza (da biliardo) che si spupazza la ramazza salutando una ragazza che mi manca un mucchio un'anima gemella e se siete rimaste inebriate dalla mia intelligenza sopraffina e dalla mia smisurata cultura e dal mio alacre humor e dalla mia divertente simpatia e dalla mia magnanima saggezza e dalla mia saggia magnanimità e sopratutto relax mia smisurata modestia fatevi sotto ragazze del gentil sesso e scrivetemi chiedendomi uno straccio di appuntamento... Spero che quando leggerete queste righe fighe e fiche finché alle foche io sia già in campagna in una cascina nel verde o se mio ci mancherà poco.
Comunque a me non me ne frega un cazzo mazzo pazzo razzo lazzo tazzo zozzo perché sono vegano. comunque le cosce di Rita me le mangerei perché sono belle, sode, tornite e polpose insomma... Da arruolamento ora, meglio, da stritolamento...
La polemica però non è prerogativa degli zoticoni soltanto, anche gli inteligentoni ne fanno uso spesso e volentieri in modo spregiudicato. Non potendo vincere io la guerra delle parole faccio di tutto perchè non possa vincere nemmeno l'avversario, cioè mamma che mi mette sempre i bastoni tra le ruote con il suo atteggiamento distruttivo e commiserante e patetico e nauseabondo e chi più ne ha più ne metta, cielo a pecorelle acqua a catinelle, tanto va la gatta a lardo che ci lascia lo zampino, rosso di sera bel tempo si spera e chi non risica non rosica.
Sono nato a Torino… (purtroppo!) che è stata una città prettamente industriale fino ai miei 14 anni e poi, grazie alle giunte di sinistra, è rifiorita in una miriade di saloni, spettacoli, mostre, musei ed eventi culturali. Purtroppo perché ora vorrei tanto abitare in campagna, in mezzo agli alberi, le rondini, i calabroni, le mantidi religiose, i puma, i triceratopi e altra fauna simile. In mezzo agli alberi che sono le più maestose entità della natura e che fanno volare la fantasia con i loro mille rami verdi e marroni.
È molto importante apprezzare la vita che si svolge nella città in cui si è nati o che ci ha adottati. Sebbene Torino sia la città della mia famiglia e parentela da molte generazioni non la sento come la città mia, quella che mi appartiene e in cui vivo e che adoro e mi piace ma quella che mi ha dato i natali e basta.
La città che ti fa vivere bene la si conosce in ogni suo angolo, storico o folkloristico o pubblico o privato, la si conosce come la propria casa. La città di cui si è innamorati la si rispetta e la si difende e la si conosce in ogni sua via o vicolo o piazza o corso o parco o fontana... Vabbé, avete capito!
Per me Torino è questa città, dove come in ogni altra città ad ogni angolo non c'è pietà e bisogna vivere con il coltello fra i denti per essere tutti felici e contenti.
La città che ti coinvolge nella quotidianità la si critica aspramente per le proprie debolezze e la si esalta anche esagerando per le proprie virtù e pregi come se appartenesse a noi. Della città in cui si vive bene sì ha una visione totalmente soggettiva e ristretta. Soltanto noi la vediamo in quel modo e maniera e caratteristica. La città che ti realizza non è mai vista in modo turistico da noi ma è vista in modo intimo e proprio. Le sensazioni che si provano passeggiando per il lungomare o il lungofiume o lungolago o lungofontana o lungoruscello o il lungoparCo o il lungostocazzo! Le sensazioni, dicevamo, non si possono trovare nelle guide turistiche ma si trovano dentro di noi, nel nostro animo e intimo .
Torino mi suscita (che è un verbo che mi sa di verme sudicio) voglia di fare, purtroppo in questo periodo non ci sono molti eventi mondani e fiere ma in primavera ce Experimenta che è una fiera piena di esperimenti (per forza : è se si chiama Experimenta!) scientifici e pratici.
La mia città ideale... Non è una città ma è in campagna cioè è piena di verde, sui marciapiedi, per le strade, nelle piazze... Un po' come i quartieri abitativi popolari delle città irlandesi che hanno le villette a schiera e ognuna ha un giardino e ci sono i marciapiedi larghi e con gli alberi e c'è poco traffico. E poi non ci sono quasi automobili né motorini ma tutti vanno in bicicletta e sorridono perché ci sono i Coffee Shop che rendono la gente allegra, i governanti non vogliono la gente allegra ma triste e depressa così li vota perché non sa più dove sbattere la testa e c'è il Wi-Fi pubblico in tutta l'area e la gente è allegra perché con internet compra i cioccolatini su Amazon e si riempie di serotonina. E poi ci sono molti eventi culturali non come il salone del libro che è solo un grande supermercato ma come le mostre di palazzo Bricherasio o Experimenta che è una fiera di tutte le novità relative alla scientifiche e tecnologiche del d'Italia, no del mondo, ma che dico dell'universo. E poi ci sono molti pub che stanno on aperti fino al mattino e la gente è allegra perché si ubriaca dal mattino alla sera, Irlanda docet, e non ci sono gli spaccini nei parchi né i tossici perché la gente fuma e non ha bisogno di farsi di eroina. E poi ci sono molti servizi come ospedali, vigili del fuoco, consultori, supermercati dove comprare cioccolato, dolci, zucchero filato, miele e cereali. E poi non c'è polizia perché la gente è allegra e non ha bisogno di commettere reati. Eh poi ci sono molte biblioteche e la gente è allegra perché legge i libri di programmazione neuro linguistica e entra in ipnosi e di rilassante un macello. E poi i circhi non hanno animali perché nei circhi flou animali sono maltrattati ma ci sono molti clown e la gente è allegra perché si mette a ridere e negli alimentari non spii vende carne perché sono tutti vegetariani perché gli animali patiscono pene inaudite negli allevamenti a catena e non ci sono cacciatori perché la caccia è ingiusta perché i fucili sono armi tecnologiche e li vorrei vedere a cacciare a mani nude mettendosi alla pari con gli animali. E poi ci sono tanti negozi di giocattoli e la gente è allegra perché si diverte.
Una cosa importante ci auspico è avermolto spazio aperto. Questo dona e donna e doma dima dimmi tu se devo scrivere queste boiate Maggiore libertà allo spirito santo allo sguardo languido e alla mente perversa :ma quanto fa mente per versa!
29.03.20 sono sempre stato un tipo che ha usato molto la fantasia ma specie negli ultimi anni mi capita sempre più spesso di fantasticare... Io fantastico su qualsiasi cosa su tutto e su tutti. Non scarto nulla perché ogni particolare mi permette di estraniarmi dalla realtà che mi procura nuove sofferenze. Le domande che mi pongo sono le più varie e tutte hanno in comune una risposta che non c'è. Ecco perché la mia fantasia è la sola protagonista. D'altro canto provate voi a dare una risposta realistica sul destino dell'impero romano se Giulio Cesare fosse nato donna oppure che ruolo avrebbe avuto la religione Cristiana se Gesù si fosse salvato e Barabba fosse stato crocefisso. Dove non c'è spazio per la realtà si apre l'universo della fantasia.
Grazie alla Fantasia nulla viene escluso, tutto è lecito e si autoalimenta.
La fantasia crea capolavori perché non c'è Riscontro,verifiche e dimostrazioni che possano bloccarla.
Io sono totalmente privo che provo la prova con la provola di fantasia e per riuscire a scrivere questa autobiografia e i racconti mi spremo allo stremo come un caco anche se il caco lo si spreme.
Sono nato in ospedale (e fin qui…) e ho vissuto i primi anni di vita in una casina (molto carina ma con il soffitto e addirittura con la cucina) a Torino ma non mi chiedete dove perché non me lo ricordo… quello che mi ricordo è… proprio nulla! Oh, avevo 2 anni, cosa volete? Non si ricorda nulla dei primi anni perché non si ha esperienza e si è completamente imbecilli e senza senno (e dite di no!).
Questo fa parte dell'innocenza del bambino, che come un perfetto cretino si sente al centro dell'universo, dentro al quale è solo perso ma tanto lui non lo sa ed è già con i piedi nell'aldilà.
Giorno dopo giorno si progredisce ed ogni accadimento farà già parte del passato, e passato dopo passato si costruisce la vita nel suo divenire.
Non si dimentica nulla ma tutto viene immagazzinato nella memoria del bambino. Da grandi o adulti o anziani o vecchi decrepiti succederà sicuramente e certamente qualcosa di vero e puro che farà riaffiorare questi lontani ricordi. D'altronde l'uomo vive di ricordi e durante la propria esistenza ne è influenzato (e scarlattinato e morbillato e diarreato), condizionato come un frigobar e a volte traumatizzato (e io ne so qualcosa come vedrete).
POlo abita proprio in barriera di Milano ma al nono piano senza ascensore e si è un po' risentito.
Poi mi sono trasferito in viasanfrancescodapaoladiciotto che più che una via sembra un treno merci in centro a Torino (io, mica pizza e fichi, non avevo dimora in barriera di Milano che è il quartiere operaio di torino dove c’è un brulicare di tamarri e bestie simili ma stavo in centro… non so se avete capito… in Centro! In un appartamento al terzo piano (il piano nobile) di ben 120 metri quadrati in uno stabile abbastanza lussuoso.
Sono sempre stato convinto che sin dai primi anni avere dei buoni insegnanti che forniscono validi esempi di comportamento e un buon metodo di analisi equivalga negli anni futuri ad essere padroni di un buon bagaglio per affrontare la vita. Chiarisco subito che per me non sono insegnanti soltanto coloro che per mestiere lavorano nella formazione scolastica, ma tutti coloro da cui imparare: i genitori, la famiglia, i parenti, gli amici, i conoscenti, i personaggi storici, la gente popolare, gli animali. Anche un cattivo esempio non è da scartare come insegnamento, purché ci sia ancora la possibilità di riparare e migliorare, insomma una via d'uscita. La vita non va solo vissuta ed amata ma va soprattutto affrontata, perché quando meno te lo aspetti ti sbatte in faccia un problema, una circostanza o una realtà dove per cavartela o primeggiare devi dimostrare di comprenderla con un ragionamento. Anche quando va vissuta ed amata la vita va ovviamente studiata e ragionata, proprio per ottimizzarne l' amore e la gratitudine. La vita è un regalo e anche se non è spesso di proprio gradimento bisogna saperlo apprezzare e valorizzare, fosse anche solo per riciclarlo. Come cantava Enzo Arbore nella sigla di un programma di successo, " Sì, la vita è tutta un quiz "; bisogna essere pronti a rispondere velocemente ed in modo corretto, pena la sconfitta e l'eliminazione. Molto spesso non ci viene concessa la domanda di riserva e passano il turno solo i migliori e i fortunati.
La vita è qualcosa che alcuni considerano un dono ma io la trovo una condanna.
È una condanna ciò che essere costretti ad affrontare ciò che non si è cercato... Una condanna dover riparare ad errori altrui, una condanna ciò che essere vittime di stereotipi che probabilmente non ci appartengono. Insomma una condanna ciò che ma siccome, passato dopo passato, siamo vivi qualcosa dobbiamo pur fare per non essere eliminati. E cosa dopo cosa la vita va avanti.
Una volta si nasceva in casa e ora in ospedale, il parto in ospedale è più sicuro ma in casa avviene un vero e proprio evento che coinvolge tutta la famiglia ecc è poi naturale .
Il tasso di mortalità e anche il procione con gli ospedali si è quasi annullato grazie alla tecnologia
che permette un parto sicuro e stabile. Anche se rimane comunque molto doloroso perché è un evento traumatico per la mamma ma soprattutto per il povero feto che si vede catapultato in questo schifo di mondo pericoloso e inquinato contro la sua volontà come uno stuntman.
Io sto stretto tra il cemento, tra l’amianto, tra i gas di scarico, tra i rifiuti, tra gli scarti tossici e vorrei vivere libero in campagna dove posso meditare e allargare il mio spirito.
Non mangiavo pane e acqua ma caviale e champagne! Ma non sono mai stato un figlio di papà come si vedrà in seguito.
09.04.20 cosa penso delle mamme troppo presenti nella vita dei figli disabili.
Io ritengo che il rapporto mamma figlio sia già naturalmenteparticolare fin dalla nascita.
Il famoso cordonel ombelicale non si stacca mai. E quasi sempre compito del figlio nella maturità cercar di alleggerire l'iperprotezione materna. Sono troppe le mamme infatti che considerano il proprio figlio un eterno bambino. Purtroppo quando il figlio ha anche delle disabilità tutto si complica spaventosamente.
16.05Non so per quale motivo oscuro, forse perché la mamma vede come una colpa la disabilità fisica e purtroppo assai dura e personale ma l'perprotezione di questa specie di cazzo di specifica madre sprofonda spesso nell'ansia, anziana immersa nei come mia mamma, anzi melanzana o forse banana, conta che c'è un collegamento profondo tra l'ansia e la melanzana per non dire banana, sprofonda spesso nell'ossessione brutta e cattiva e quasi certamente nella depressione. Esattamente ciò che successe a mia mamma, la mia povera e solitaria mamma che mi manca un mucchio e non so stare senza di lei ma purtroppo è così, è dura ma è proprio così.
La mamma che per le condizioni del figlio disabile e purtroppo teneramente handicappato dovrebbe godere e gaudere di ottima salute sempre per supportare ogni giorno e ogni settimana ma non solo ogni mese il figlio o il foglio o il fuglio, diventa lei stessa un aggravio del problema è minchia di probloblobloema, e la formica ma anche l'elefante va sempre bene!
L'impossibilità del figlio ma proprio giglio disabile di badare a se stesso sbatte in faccia alla focaccia alla madre una realtà talmente dolorosa e pietosa per lei o per entrambi da vedere nella morte che è bella perché non verrai più inculato quando ti chini per prendere la saponetta nella doccia l'unica soluzione.
Tutti noi siamo a conoscenza e sapienza di terribili fatti di cronaca in cui la madre si toglie la vita o ammazza con un'ascia piema di sangue prima di suicidarsi.
Senza entrare in un giudizio personale circa la giustificazione di tali comportamenti, ho voluto solo ricordarne la realtà!
Mia mamma che si chiama Simonetta e ha il mio stesso cognome e più avanti capirete perché, ha i capelli scuri, è piuttosto alta, di corporatura snella con il viso squadrato, gli occhi neri e le guance in carne. Lavorava come assistente sociale prima di andare in pensione quando io avevo circa 12 anni così me la sono ritrovata in casa ventiquattrore: una tragedia.
Eravamo sempre io e lei, lei e io, io e lei, lei e io e io la aiutavo negli affari logistici e lei mi aiutava nei rapporti umani e con gli amici.
A distanza di tanti anni non siamo più io e lei soltanto ma il nostro rapporto resta comunque il pilastro delle nostre esistenze, la sua vita è condizionata dalle mie vicissitudini e la sua quotidianità regola la mia.
Io mi ricordo che poi alla materna che si trovava nella collina torinese e aveva un bel giardino dove giocare come scoiattoli le maestre ci avevano fatto giocare con un'altalena di liana che pendeva da un albero come un pesce. Le maestre ci facevano giocare a giochi all'aria aperta e penso non ci sia niente di meglio per un bambino.
La mia scuola era nella collina torinese, con un parco vicino e con 5 classi di bambini pestiferi e pestilenziali.
"Venite a giocare"! ci dicevano le maestre: "Venite a giocare con il pallone" e con nostra gioia andavamo a giocare come caprioli per le vie della scuola materna di Sassi che era in collina e aveva un bel parco con tanti alberi e fiori e erba e sassi e piante e cespugli e liane e massi e tigri e alligatori e cobra e rane diamantine.
Marco lo rividi poi negli anni del liceo, ma non mi piacque più. Era diventato un cabinotto (nello slang torinese voleva dire figlio di papà) dato che era ricco di famiglia. In questo non c’è nulla di male, come è ovvio, ma lui era anche molto bello, e questo contribuiva a renderlo altero e sprezzante. Almeno, questa fu la mia impressione, quando lo rividi.
Marco era o, meglio, è perchè non è ancora morto, biondo, con gli occhi azzurri, con il viso ben delineato. Da piccoli, invece, giocavamo come stambecchi nella sua villa della collina torinese. Avevamo un obiettivo maestoso: ricostruire Venezia, con i lego, nella fontana di casa sua. Riuscimmo a costruire soltanto un parallelepipedo che aveva la pretesa di essere una casa, ma non andammo oltre. Eravamo cuccioli e si sa che i cuccioli hanno una fervida fantasia.
Là abbiamo niziato a costruirla nel giardino di casa sua perché casa mia non ha un giardino purtroppo .
Marco era cresciuto come un albero dritto io invece sono cresciuto come una betulla brilla bella brulla nulla varicella novella fasulla farfalla novella a tracolla di una puttanella snella della molla.
Vi chiederete come sia possibile che un amico da cucciolo sia così importante ed insostituibile ed invece ne fa le veci ora le feci ed invece sprofondi nell'indifferenza che lenza! Dopo che per tanto tempo non ci si è più frequentati. Può succedere perché nel frattempo cambia tutto, otto, ratto, rutto . Cambia il migliore amico d'infanzia, cambio io, cambio marcia, cambio marcio, al Cambio (che per gli ignoranti è il ristorante più caro di Torino) cambiano gli equilibri come i manubri di un colibrì e tutto si rimescola come un bimbo che gioca col pongo. A volte questi nuovi equilibri sono una benedizione bamboccione, addizione e pure sottrazione come un frate che fa vita di clausura e che è pio ma solo fino ad un certo punto perché danno vita a novità rivoluzionarie. Altre volte questi nuovi equilibri scatenano rimpianti dei tempi che non torneranno più. Sì entra così nel pianeta pineta pinta pita depressione come un ablazione che fa l'annichilazione. La forza centripeta e anche centrifuga della tristezza ti risucchia come un vortice che va nello scarico del water. Le giornate sono fatte di tante ombre, sgombre, penombre.
Michele era un bimbo che aveva la passione per trovare le unghie che gli altri perdevano e ogni tanto se ne saltava su con un “Di chi è quest’unghia?”… no comment
Chissà se anche da grande continua a coltivare questa sua passione o se è salito di livello e ora trova i calzini o è diventato ancora più perverso e trova gli assorbenti.
Delle maestre della scuola materna ricordo la dolcissima Edvige, che mi rimase vicino anche dopo l’Evento, dopo il Fatto, dopo l’Episodio che cambiò diametralmente la mia vita, a diciassette anni. In effetti, la scuola materna fu l'unico ambiente in cui fui davvero felice. Edvige è di corporatura snella e ha una voce incredibilmente dolce, con un timbro morbidissimo che la rende particolarmente adatta a stare con i bambini della materna. Avevo un amico e nessuna preoccupazione. Mi piaceva una ragazza... ehm... una bambina. Si chiamava Daniela ma non ricordo il suo volto nè la sua costituzione, era molto amica di Anna. A me piaceva Daniela e non Anna, un'altra bambina della mia scuola, e alla mia festa di compleanno volevo invitare solo Daniela. Finii per non invitare nessuna, ma non per cattiveria. La cattiveria mi venne alle elementari, dove sono stato cattivo, cattivo come solo i bambini sanno essere. In quel tempo cominciò a plasmarsi il mio carattere. Ero quello che si dice un bimbo allegro... attivo, dinamico, scattante, esuberante, energico e anche energetico, vigoroso, sveglio, acuto, arguto, brioso, brillante, più che altro una vera peste. Se il maestro mi puniva dicendomi di uscire di classe, io mi aggrappavo al banco e se veniva a prendermi con la forza non mi facevo certo problemi a tirargli calci alle gambe. Ero il leader dei maschi ed ero in guerra aperta con Erika, la leader delle femmine.
Ero in guerra aperta con Erika perché era la leader delle femmine e ceno due schieramenti contrapposti: i maschi da una parte e le femmine dall'altra. Muro conto muro, ci si ferma è perduto e non ha via di scampo! Non ci sono cazzi! Erika era musulmana però questo era l’ultimo dei suoi problemi. Ricordo che avevo portato a scuola un libro da leggere sui dinosauri e quando il maestro lo diede a Erika io mi alzai e glielo strappai di mano, e il maestro dovette rincorrermi per tutta la classe. Essere un leader negativo non mi aiutò nei miei rapporti coi maestri e a volte nemmeno con gli altri bambini. Ricordo un episodio assai increscioso: erano state strappate delle pagine da un libro e tutti dissero che il colpevole ero io, data la mia fama. Eppure, quel libro io non lo avevo mai visto. Per fortuna ero super-bravo in tutte le materie, altrimenti sarei stato spacciato. Non ero e non sono mai stato un secchione, uno di quelli che studiano per ore e imparano tutto a memoria, ma riuscivo ad ottenere ottimi voti con un buon metodo di studio (prima sottolineavo, poi facevo gli schemi) e con l’intelligenza veloce, grazie alla quale riuscivo a limitare al massimo i tempi. Dentro di me però non stavo del tutto bene perchè la mia irrequietudine mi faceva essere mal visto dai Grandi. Ho un ricordo di me come di un bambino cattivo. Dalla mia parte posso dire che gli insegnanti erano in genere soltanto autoritari e per nulla autorevoli, e io avevo uno spiccato senso della giustizia dato mi da mia mamma che mi ha sempre spiegato le sue decisioni e mi ha sempre permesso di fare tutto quello che non era proibito fare. Io la adoro mia mamma, è stata ed è assolutamente fantastica! Anche dopo l'incidente si è dimostrata forte e dolce.
Il ricordo della mia dolcissima come un panettone Edvige mi da l'opportunità di esprimermi sul mio personale concetto di dolcezza infinita. È dolce la mamma con il suo bambino, è dolce il nipotino con la nonnina, l'infermiera con il malato, il dottore con il paziente, il parroco con i suoi parrocchiani, Siddharta con i buddisti l'albero di cachi con i cachi, l'albero di caghi con la merda, la gatta con i suoi gattini, la cagna con i suoi canini. Potrei andare avanti all'infinito perché sono innumerevoli le strafottute forme della dolcezza. Tutti questi esempi di dolcezza hanno in comune una specie di carezza che viene data al cuore, la dolcezza ossigena come se fossero capelli la nostra sensibilità e tenerezza ed è Contagiosa come la tenerezza come le sfoglie della nonna
Chi viene a conTatto come Boh... Che so... Le lenti Con la dolcezza come un soufflé di formaggio e ne apprezza il valore (aggiunto, e qui vi ho dato una piccola lezione di economia) non la tiene per sé ma la regala comeun pacco regalo, o anche un pacco bomba dei fantastici anni '70 agli altri. La dolcezza ti attraversa l'animo e lascia la sua impronta come un orso sulla neve o sulla merda. Ti trasforma e non sei più lo stesso.
Il maestro Mario era di corporatura slanciata, Clm i capelli scuri... Anzi grigi e i baffi ma non la barba, non era peloso... Era l'ordine costituito... Era molto sto, pure tipo non rideva mai e stava sempre sulle sue come un lombrico annodato.
Ricordo ad esempio di un fatto che esplica bene la pasta di cui era fatto il maestro Mario, un uomo altissimo e scuro di capelli: a Carnevale tutti i bambini facevano festa ed alcuni erano entrati nella mia classe travestiti con i loro bei costumi sperando di fare baldoria con noi. Il maestro Mario, li scacciò via con un NO secco e io mi arrabbiai molto perché non capivo il motivo del divieto. C’erano molte cose che non capivo in quegli anni e molti divieti mi sembravano assurdi. Il maestro Mario non spiegò mai le ragioni per cui gli altri bambini in abiti di carnevale non potessero giocare con noi. Ciò che mi disturbava di più non era il divieto in sé ma la completa mancanza di spiegazioni.
Mia mamma mi aveva abituato a ricevere spiegazioni dettagliate e precise per motivare tutte le decisioni che prendeva nei miei confronti, specialmente quelle che andavano contro la mia volontà.
Ma il maestro Mario non era l’unico a vietare qualcosa senza fornire ragioni adeguate.
A parte mia mamma, sembrava che tutto il mondo degli adulti funzionasse sulla base di divieti costantemente privi di ogni minimo fondamento. Ma mi abituai presto a capire come andava avanti il mondo. Da un lato c’ero io che non capivo e dall’altro lato c’erano tutti gli altri che sembravano scatenati nell’impartire ordini che mi sembravano privi di logica e porre divieti assurdi.
Non è facile impartire ordini e farsi obbedire con rispetto. Una personalità di spessore bisogna costruirsela e meritarsela . Il leader deve dimostrare severità verso gli altri ma soprattutto severità verso se stessi, limpidezza e trasparenza nelle proprie azioni. L'ammirazione e l'emulazione da parte degli altri non tarderà a manifestarsi e resterà intatta sino a quando intatto sarà l'esempio del leader. L'esempio più eclatante di leadership è la figura di Gesù Cristo o di Maometto o di Buddha o dell'uomo ragno o, perché no? Di topolino (scritto con la minuscola perché è un nome comune di animale mentre Gesù Cristo lo ho scritto con la maiuscola perché è un nome proprio di animale, e non sono blasfemo perché gli uomini sono animali e la bibbia, quel libro che io personalmente brucerei dopo avergli strappato tutte le pagine ci dice che Gesù Cristo è un uomo, sì un viscido umano con tutti i difetti dell'essere umano.
Fin dai quei primi anni perciò cominciai a rendermi conto di come fosse complicato per me accettare un sistema incomprensibile nel quale nessuno sembrava interessato a soddisfare il mio legittimo bisogno di comprensione.
Mi ha sempre cararararatteririririzzato la ricerca della comprensione, del perché sí e perché no è del perché mah è del perché boh. Anche oggi a 37 year old anni suonati come me (e anche come Fernando) cado spesso dall'alto, da una mensola posta sul soppalco cado spesso in astinenza da spiegazioni e qua apro una parentesi (non sopporto quando Fernando tamburella col piede, a di lui lo rilassa, a me snerva El purtroppo lo fa spesso!). da sempre, dell'eternità, dalla notte dei tempi sono affascinatO dai particolari, dalle Virgole e dai puntini sulle I. Per me non esistono le norme generali che regolano il mondo e gli animali e la piante e i funghi e i licheni, ma il mondo medesimo ora stesso che dir si voglia è la rappresentazione stereografica di infiniti e indefiniti e strafiniti e suffiniti cavilli del cavolo è particolarismi e particolari e pappe molli e pippe, poppe e prue.
Se fossi un attore comico o drammatico fa lo stesso tanto non faccio teatro, non punterei all'Oscar per il migliore attore ora al nobel per la chimica ma sarei onorato o al Pulitzer per la più bella foto di un koala in calore o in colore. Insomma mi attrae e mi colpisce sempre il particolare oggi il parto ora il parco oggi il pacco, doppio pacco e contropaccotto che è il titolo di un film trash che vidi con Camillo quando ancora avevo un amico.
In prima elementare non capivo perché ci si dovesse vergognare se si aveva una cotta per una bambina, così avendo individuato Francesca, le dissi che mi piaceva...se non il primo, già il secondo giorno di scuola avevo trovato la mia prima fidanzata. Era un classico esempio di complesso di Edipo perché aveva le stesse caratteristiche fisionomiche di mia mamma. Non ci baciammo mai, nemmeno a stampo, per colpa di quegli stronzi dei miei amici che prendevano in giro chiunque si avvicinasse ad una ragazza.
Già dopo sei mesi la pressione mentale dei miei compagni, mi portò ad avere vergogna di stare con una ragazza e così anche io iniziai a prendere in giro quelli che si avvicinavano alle ragazze, e diventai cattivo. Di quella cattiveria di cui sono capaci i bambini. Alle elementari c’era una bambina, Stefania, che per reconditi motivi fu presa come capro espiatorio di tutte le malefatte. Veniva presa in giro costantemente e duramente da tutti noi bambini ed io mi “travestii” da leader negativo.
La figura del leader negativo è combattuta e controversa perché potrebbe essere intesa come degna di ammirazione o di masturbazione ma allo stesso tempo che incute paura e terrore come un fantasma formaggino nel castello di Re Artù. Quando per il leader negativo prevale nonostante tutto l'ammirazione siamo di fronte a un caso di leader positivo perché l'emulazione giustifica la sua personalità. Quando invece è la paura o la convenienza allora il leader negativo ha vita breve e deve tenersi pronto ad essere sostituito da un futuro leader negativo.
Esiste anche però la categoria del leader trasformista che da positivo diventa negativo nel caso in cui ad esempio comincia a pesare troppo la tenuta morale la propria limpidezza e trasparenza. In questo caso il passaggio all'aspetto negativo avviene di solito per egoismo, brama di potere o perché si è di fronte ad un falso leader positivo che è stato capace di vendersi come tale. Infine esiste una categoria molto rara di leader ttasformisti soggetti di un passaggio da negativo a positivo. Di solito è la consapevolezza del leader negativo di aver causato timori e paure che certo di avere una indiscussa leadership si trasforma in leader positivo.
Francamente come dicevo si tratta di un cambiamento raro.
Ero quello che più la martoriava, non la prendevo soltanto in giro, le tiravo anche veri e propri calci e pugni, era talmente odiata che si pensava che toccandola si potessero prendere delle malattie. Ora vorrei chiederle scusa, ora, a 36 anni, meglio tardi che mai! Ero senza pietà, per me non esistevano sfumature. Il mio mondo era bianco o nero ed ero tremendamente razionale.
La troppa razionalità e anzianità e logica ferrea rischia di diventare un aspetto negativo e anche il contrario di positivo della propria personalità e attualità e comunicabilità e funzionalità e trullallà. La troppa razionalità uccide la fantasia e amnesia e autopsia e distrofia e soffoca la parte poetica della nostra vita è morte e vie di mezzo. Il nostro essere creativo ha permesso all'uomo e anche all'orango yang do fare cose meravigliose, l'uomo con la sua intelligenza e ponderanza e gravidanza e Sancho Panza o,meglio, intelligenze perché ne ha ben pensato di più di una, quella artistica, quella scientifica e quella logica e quella umanistica .
Con l'intelligenza artistica io disegno e faccio molti bei disegni per i quali utilizzo nella merda di minchia di in popò marrone. A capo di minchia di intelligenza scientifica passo le mie cazzo di notti insonni a guardare le stelle che come luminose cappelle ce ne fanno vedere delle belle, buone come delle belle brille nulle frittelle da inondare con besciamelle... Aromatizzate con caramelle.
Per quanto riguarda l'intelligenza logica non so...
L'intelligenza umanistica ho scritto più di un libro e vedete di comprarli tutti o voi belli e brutti... Anche i belli e i furabutti compresi quelli che tirano i rutti pazzeschi tutti Titti tetto tette tetta tetti Totti torti tirti tarti torte torta totta rotta rotti ratti ratto tatto tatti.
Così se dovevo essere buono ero davvero buonissimo, se dovevo essere cattivo ero davvero cattivissimo. Di conseguenza la povera Stefania era presa in giro da tutti, ma soprattutto da me perché dovevo eccellere anche nel prendere in giro. Ora mi dispiace molto averle reso gli anni delle elementari un vero incubo; se ripenso a quei tempi ho come l’impressione che non fossi proprio lucido, non so se è una sensazione comune a tutti. L’immaturità di quando si è piccoli la percepisco come un vetro opaco, è difficile da spiegare, i miei ricordi di quel tempo sono tutti un po’ sfocati.
Ciò che un mi terrorizza e tramortisce e ossessiona però è l'immaturità degli adulti che mette in pericolo il mondo intiero e anche le torte come ad una festa di compleanno fatta a sorpresa.
La storia e la storiella e la sorella può dimostrare danni inenarrabili come una storia, una fiaba, una favola raccontata male e tutta storpiata compiuta da personaggi immaturi e infedeli che hanno preso decisioni tragiche, l'immaturità e la maturità e la classe che, fate bene attenzione non è acqua si accoppia spesso con la incapacità e con la superficialità, una miscela explosiva e oliva e ogiva e uva come un cesto stracolmo di frutta matura.
Uno dei primi libri che lessi fu durante le vacanze estive delle elementari, s’intitolava: "ti piace la tua faccia?" e al fondo poneva delle domande tra cui “Ti piace la tua faccia?” Io risposi di no, avrei preferito quella di un cane o di un gatto.
Alle elementari cominciai a essere tremendamente razionale, mi piaceva l’astronomia e convinsi mamma a comprare le dispense della De Agostini perchè volevo scoprire i segreti del cosmo e dell'universo, quando dovetti incontrare un'astronoma ricordo che volevo chiederle se non ci fosse un pianeta fatto tutto di fazzoletti... boh! Magagne di una mente contorta di un bambino. Comprate, infilate negli appositi schedari e mai lette. Erano comunque troppo tecniche per un bambino di otto anni. La razionalità era causata dalla mia intelligenza che mi faceva eccellere a scuola. Per tutti gli anni delle elementari, ottimi voti medie e ginnasio ebbi sempre ottimi voti perché paradossalmente, mia madre non mi forzava mai a studiare. Ricordo infatti che diceva: “anche se ti bocciano pazienza, non sarà un anno perso a cambiarti la vita”. Morale: ho sempre eccelso. La mia razionalità mi portò a quattordici anni ad avere un attacco di panico per la paura della morte. Che stupido, ora invece non vedo l’ora.
Apro una parentesi per dirvi il proverbio del mese: è sempre meglio un pollice alzato che un medio alzato!
15.04.20 La razionalità è la capacità o meglio la cacacaccatà di applicare il ragionamento in qualsiasi circostanza. Da questo punto di vista mi ritengo un ragazzo del cazzo fortunato come diceva Jovanotti perché mi hanno regalato un sogno o anche un sonno.
Sono stato educato dai miei famigliari a ragionare sugli eventi semplici o di difficile comprensione essi siano, di comprendere senza affrettarmi su una conclusione i problemi e le opportunità. La razionalità ovvero possedere una mente razionale, permette di partire in una gara di 100 o anche 1000 o 1000000 con un vantaggio notevole rispetto al tuo avversario.
La razionalità permette di tenere a bada il proprio istinto e la emotività sebbene queste 2 ultime componenti della personalità non siano da disprezzare.
Ritengo però che l'istinto possa anche portare al traguardo ma abbia bisogno di una buona dose di fortuna. La razionalità può invece viaggiare da sola verso la metà e conduce a risultati di elevata qualità. L'individuo che può contare sulla propria capacità di razionalità di ragionamento non è mai confusionario anzi ha la capacità di rendere il più semplice possibile ciò che è molto complicato per gli altri. Addirittura è in grado con il proprio ragionamento di far arrivare ad una conclusione logica anche coloro e colori tipo rosso o verde o pistacchio che da soli non sono in grado. La razionalità è quindi illuminante per sé stessi ma anche per gli altri, ci fortifica personalmente e fortifica gli altri che ne usufruiscono. La razionalità è un dono naturale da non sprecare.
Di conseguenza andai da uno psicanalista di cui parlerò ampiamente dopo.
Io sono una personcina estremamente razionale... Fino a quando non mi fanno girare le bale ballerine Giuda ballerino come diceva il buon Dylan Dog che viveva a Londra immerso nella sua fog!
Io ho unab medicina che mi piace molto e che si chiama Isomar che serve per sturare il naso come uno stura lavandini e per gli occhi perché è solo acqua salata ora nemmeno tanto salata come un setaccio nel quale ci stanno i sali da bagno caldo e rilassante!
Ho una teoria circa la morte: penso che ci sia una specie di grafico che ha sulle ascisse il tempo e sulle ordinate lo stato d’animo. A livello 0 non si è né tristi né felici, se si è sopra lo 0 si è felici ma si ha paura della morte, se invece si è sotto lo 0 si è tristi e la morte non fa più paura perché, in un certo senso , si sale di livello e la morte diventa una liberazione.
Io al ginnasio e in prima liceo stavo parecchio male ed ero sotto lo zero perché il mio carattere borioso mi faceva perdere gli amici, riuscivo a essere simpatico per i primi due anni di ogni scuola e poi subentrava il mio carattere forte e arrogante e perdevo gli amici che mi ero fatto nei primi due anni.
Sicuramente non conta a quale età la morte sopraggiunta. Ciò che invece è importante è che cosa si è riusciti a fare in vita. Ecco perché una vita attiva e piena di operosità vede nella morte la fine dei propri progetti quindi la fine di tutto.
La morte può essere bella o brilla o brutta ma è sempre una liberazione liberale e fantastica, tu pensa: non farai mai più tardi, non dirai mai più parolacce, non ti guarderai mai più allo specchio dicendoti quanto sei brutto,non ti farai mai più male tagliando ti la barba... Sí è proprio una bella cosa però ahimè non puoi più trombare (ma tanto già non trombo ma riesco solo a masturbarmi in on e a volte anche in off e non puoi più cagare tutte azionistupende che danno una gioia immensa. Anzi una vera e propria libidine.
Con la morte quindi a qualcosa di buono di dovrà pur rinunciare. Ciò che mi lascia stupito, esterrefatto per non dire basito è proprio il timore per la morte. Mi chiedo come si possa giudicare o valutare la morte dal momento che nessuno è mai tornato in vita tranne me, infatti io sono morto nel 1999 (ormai 20 e dico 20 anni fa) e sono tornato in vita 45 giorni dopo. Vi descrivo la mia morte: è esattamente come quando ci si addormenta: non ci si accorge di quando si entra in letargo né di quando si dorme ma ci si addormenta dopo aver perso conoscenza e essere un po' impazziti quindi non si soffre morendo anche se io vorrei soffrire un po', non tanto, giusto un cicinin prima di morire così la morte sarà una bella liberazione sotto il solleone che fa solo il solletico ai sonnambuli, dicevamo prima di questa enorme e abnorme digressione che nessuno è mai tornato in vita per raccontarlo. Però come vorremmo che fosse la morte? Come il castello di Barbie con Ken che si fa fare i pompini da Barbie o come la grotta di Biancaneve e i sette nani e poi lottavo: stronzolo che si fa inculare da tutti gli otto nani insieme, dicevamo dopo questa enorme e fantomatica digressione che vorremmo che fosse come un eterno viaggiare come il galeone del pirata Barbanera che si masturba allegramente e spensieratamente vicino ai cannoni che purtroppo non sono quelli che si fumano ma sono duri e di ferro e sparano pure.
Il brutto della morte è che si perde tutto, perché si perde la vita che è tutto (o rutto?) ciò che abbiamo e non si torna indietro, le generaziongenerazioni continueranno il loro carosello e Barbie continuerà a farsi trombare a sangue da Ken e il pirata Barbanera continuerà a masturbarsi imperterrito e tu? Tu nulla, sarai sempre nulla e il nulla resterà per sempre sovrano del tuo mondo monco e montuoso! Come un furetto strabico e con la pertosse.
Al contrario una vita priva di stimoli, unità magari anche a sofferenze fisiche non può che dare il Ben venuto alla morte, perché si interrompe per sempre quel poco che si era riusciti a fare. Nella confezione della morte ha un ruolo importante la religione. Il cristianesimo vede con la morte il passaggio dalla vita terrena alla nuova vita eterna, quindi un nuovo inizio. Molte altre religioni han concezione più o meno meno simile come ad esempio nel caso della reincarnazione. Soltanto con l'ateismo la morte è la fine di tutto, di un'esistenza misera come di una meravigliosa avventura.
ma ora vorrei fare un salto indietro e continuare con la mia infanzia.
A otto anni andai in colonia col comune a Loano e fu un incubo perché non avevo mai dormito da solo. Così mamma venne a prendermi a metà colonia, ma mentre stavamo giocando una partita di calcio tra due scuadre formate da ragazzi del campo, essi erano in generale molto più grandi di me e ciò contribuiva al mio malessere e a volere la mamma. Così non la considerai e lei si offese giustamente. Ne rimasi mortificato.
Ricordo che in quella colonia per l'unica volta nella mia vita andai a letto, chiusi gli occhi e mi addormentai di botto con lo scoppio e mi svegliai la mattina dopo riposato, ora non sapete cosa darei per svegliarmi anche per una volta sola riposato.
In effetti adesso passo le notti sveglio a scriverei muro libri e a mandar messaggi e SMS a chi invece dorme e non piglia pesci ma solo aragoste e cerca di far sogni in tante forme per illudersi di una fantasia quasi abnorme.
Poi feci addirittura un campo scout… brrr…. Dove era peggio che l’esercito, non ci lasciavamo un minuto di tempo libero e quando mamma venne a trovarmi a metà campo scoppiai a piangere a dirotto per lo stress e mi feci riportare a casa.
Agli scout c'erano i capi che si chiamavano con i nomi dei personaggi del libro della giungla, Akela la capa, Bagheera un ragazzo molto simpatico, Ikki una ragazza troooppo simpa e Kaa il capo stronzo.
Aaah gli scout bambini vestiti da deficienti comandati da un deficiente vestito da bambino...!
Avevo due amici con cui giocavo a calcio in cortile, me li ero scelti perché erano bravi come me a scuola; ora non capisco perché gli amici delle elementari dovessero per forza essere pari a me quanto a risultati scolastici. Ricordo chiaramente che una volta pensai: “Alessandro sembra proprio simpatico, peccato che sia un caprone a scuola e che quindi io non lo possa frequentare”. Questo razzismo meritocratico mi ha forse fatto perdere delle occasioni anche se non credo molte poiché la mia classe alle elementari era composta da bambini che non sono poi diventati ragazzi che mi sarebbero interessati. Anche i miei due amici sono diventati, uno un metallaro infognato con i giochi di ruolo che tutti prendevamo in giro perché quando qualcosa gli andava storto diventava paonazzo, faceva una smorfia terribile, batteva i pugni sul tavolo e scoppiava in un pianto a dirotto, il peggio, l’altro una specie di truzzetto sfigato complessato. Quando a causa del mio carattere “forte” (per usare un eufemismo, ma se vogliamo essere sinceri sarebbe meglio dire stronzo e autoritario) i miei amici si stufarono di me, dovetti trovarne altri e così iniziai a frequentare Giorgio. Giorgio era un ragazzo anch’egli senza padre, ma lui non era stato fortunato come me che non l’ho mai conosciuto; suo padre era morto di tumore quando lui aveva circa otto o nove anni dopo una lunga agonia in casa sua. Ricordo che le prime volte che andai a casa sua si avvertiva come una presenza misteriosa e buia: a noi bambini era vietato entrare lnella stanza del padre di Giorgio. Sicuramente per Giorgio fu un trauma psicologico niente male, lui che era già timido per propria indole. Con Giorgio spesso si andava nella sua casa in campagna e giocare e ad andare su un motorino scassatissimo che per noi era un divertimento estremo. Quando stavo con lui ero io che “conducevo” l’amicizia, lui era un gregario. Aveva una passione per gli insetti e da grande avrebbe voluto fare l’entomologo, gli auguro di poter realizzare il suo sogno.
Alle medie ero un truzzo spaventoso; è proprio vero, l’ambiente in cui stanno i ragazzi li plasma e li incanala verso quella che sarà la loro vita. Per fortuna, dirò poi, il liceo mi fece cambiare strada. Gli anni delle medie non li ricordo con piacere nel senso che non ho un bel ricordo di com’ero.
la professoressa di italiano, la Merli, delle medie l'ho odiata per 3 anni ma l'ultimo giorno disse che se c'era uno cui avrebbe dato ottimo anche forse stato zitto all'esame quello era Nasi.
So che l’abito non fa il monaco e che è riduttivo descrivere un carattere in base a come ci si veste, ma per dare un’idea posso dire che avevo un giubbotto dell’omino michelin nero e scarpe Nike. Purtroppo le “pump” costavano troppo e poter sfoggiare un paio di Nike Pump con un cuscino d’aria il più grande possibile era la mia massima aspirazione. Volevo che i miei piedi galleggiassero in una bolla d’aria come se fossero una cosa importantissima. Vi era inoltre un altro capo d’abbigliamento ambitissimo da noi dodicenni della scuola media statale Meucci: le felpe della Maui and Sons. Erano strafighe, avevano disegno davanti e dietro, e che disegni! Squali che facevano surf, squali che scrivevano con le bombolette spray, squali di qua, squali di là. Ovviamente costavano il doppio delle felpe normali. Vuoi mettere però la gioia di sfoggiare uno squalo sul proprio petto?
La Viola, la professoressa delle medie di arte che aveva fama di essere tremenda diceva che i disegni dovevano essere fatti con brevi tratti di pennarello, la prima interrogazione la fece con Camilla ma c'erano quattro cose in croce da dire così ho pensato che non era poi tanto malvagia. A fine anno si è riscattata: ha fatto un bel discorso alla classe dicendo che se avessimo avuto problemi alle superiori la potevamo contattare per un aiuto.
16.05.20 è quasi superfluoricordare l'importanza degli insegnanti nella formazione di elementi e delle menti dei ragazzi pazzi, cioè i futuri cittadini adulti che però abitano in campagna in Bretagna ora in Spagna o col pan di Spagna che frutta la castagna, tra i vari insegnamenti e ingredienti spicca e spacca l'educazione all'obiettività e alla caparbietà e alla capacità.
È davvero arduo essere obbiettivi come delle lenti blu o rosse o verdi a pallini viola, però persona obiettiva è sicuramente un buon cittadino e Quest'ultimo contribuisce notevolmente e seriamente a rendere la nostra società migliore perché più o meno giusta e vivibile e pregiata e fica e tettona!
Sapere essere obiettivi nei giudizi giusti denota un grande senso di maturità. Mi verrebbe da dire che un paese con un alto grado Di obiettività ha meno bisogno di tribunali e carceri Perché il cittadino obiettivo incorre meno in reati e il paese in cui vive può usare meno la punizione come deterrente. Si capisce a questo punto come l'educazione all'obiettività o anche all'obitorio oppure obice o obiettivo crei un circolo vizioso mettendo i governi di tali paesi nelle condizioni e conversazioni e condizioni e contrazioni e confezioni e confessioni e concessioni e conversioni e contusioni e confusioni poter dedicare e derivare e derubare maggiori risorse e rispose e riscosse e rischiose finanziarie per il benessere di tutti.
Avevo un amico, truzzo anche lui, Corrado. In prima media ci sedemmo accanto per puro caso, così nacque l’amicizia. Avevamo in comune la passione per giocare con la pallina in camera (con buona pace dei signori di sotto cui sembrava ci fosse un branco di elefanti al piano di sopra), per i giochi al pc o al super Nintendo. Questo lo ricordo come un periodo “buio” in cui avevo valori di scarsa importanza. Un giorno, poi, avevo passato tutto il pomeriggio giocando a Doom, un gioco del computer, e d’improvviso, quando staccai gli occhi dal pc vidi che fuori si era fatta sera. Pensai: “Cosa ho fatto oggi? Che cosa ho concluso?”. E mi risposi: ”Ho superato tre livelli di Doom”. Da quel giorno ripromisi a me stesso che non avrei più giocato al computer, e fino ad ora sono riuscito a mantenere il giuramento.
11.04.20 non è facile per me descrivere cos'è l'altruismo, se mi RIfacessi semplicemente alla
definizione Dovrei dire che è una propensione della propria personalità ad aiutare il prossimo senza chiedere in cambio nulla. Se invece ti aspetti qualcosa in cambio... Nel caso in cui! Ooops. Ho scritto qualcosa di sbagliato ma lo avrete capito! Dicevo che nel caso in cui si aiuta il prossimo ma ci si aspetta un ritorno allora parlerei di favoritismo. Tralasciando questo ultimo comportamento del tutto negativo, mi spingerei a dire che l'altruismo può sfociare addirittura nell'eroismo quando l'uomo mette a rischio la propria esistenza o la sacrifica per quella altrui.
Ho imparato a giocare a Magic da Andrea a Mattie a 12anni e ho continuato con Willy e Ugo... Come ero caduto in basso!
Ma c'è un appunto
posso sollevare un elefante con una mano sola.
Ma dove lo trovo un elefante con una mano sola?
17.05.20 dipendesse da me la TV con tutte quelle reti pubbliche e private potrebbe anche chiudere per fallimento. A me interessano soltanto le letture, di ogni tipo e contenuto, siccome ho problemi di vista ho sostituito le riviste e i libri con gli audiolibri e gli articoli on-line... Non mi faccio mancare nulla e nessun argomento è scartato. Io sono assolutamente convinto che qualsiasi lettura o informazione digitale ccl contribuisca a migliorare le prestazioni intellettive. Qualsiasi tipo di argomentazione aiuta il cervello a mantenersi attivo e giovane. La lettura in fondo è la medicina contro l'invecchiamento cerebrale che conduce purtroppo in parecchi casi alla demenza. Senza scomodare la medicina Neurologica, la lettura fortifica la personalità dell'individuo rendendolo più interessante e sicuro di sé con una maggiore autostima.
Una persona che legge molto è sicuramente in grado di fornire spunti durante una conversazione e essere d'aiuto nella soluzione di problemi semplici e complicati. La lettura ti permette di essere critico e non polemico, profondo e non superficiale. La lettura ti sa rendere diplomatico, simpatico ironico e mai ridicolo, un esempio da emulare e mai da scartare.
La lettura però può far venire gli occhi storti soprattutto se per leggere indossi e ti infossi infissi suffissi giuffissi affissi daffissi prefissi postfissi piufissi menofissi più luminosa meno fissi.
Con Corrado ho avuto un’amicizia altalenante, in prima media eravamo grandi amici, poi non ci frequentammo per un po’, infine lo invitai a casa mia così ci ritrovammo. Poi in terza non ci frequentammo più.
Il mio carattere, capii poi, faceva si che gli amici mi ritenessero simpatico per uno o due anni ma che poi si allontanassero poiché io non ero capace di instaurare un rapporto paritario di amicizia. Nel mio egocentrismo, volevo essere il capo. Questa mia modalità di rapportarmi mi fregava doppiamente: primo perché dopo un po’ gli amici si stufavano di me e si allontanavano, secondo perché dividevo il mondo in fighi e sfigati. I fighi erano quelli con le amicizie giuste, le ragazze più belle, quelli sicuri di sé. Gli sfigati erano quelli insicuri, che non facevano cose divertenti perché, non avendo le conoscenze, non ne avevano l’occasione. In questa visione del mondo tutti quelli che si facevano “assoggettare” da me, che mi accettavano come leader li consideravo inferiori, e quindi sfigati; quelli che invece non erano disposti a sottomettersi li consideravo troppo fighi e, non riuscendo a instaurare il tipo di rapporto che volevo, mi sentivo loro succube e non mi piaceva la loro compagnia. Ero proprio contorto.
18.04.20 Io sono un ateo ma se fossi... Foco fico dico dico dì tico e si fossi gatto miao si fossi tardi ciao!
Sì fossi Guido come sono e fui terrei le donne belle e leggere tutte per me è non ne darei nemmeno una agli altri...
Io sono un ateo ma se fossi un musulmano molto di me e del mio comportamento andrebbe corretto e bomotetto. Un vero musulmano considera Allah onnipotente e onnipresente e dalle capacità infinite. Io da sempre invece considero l'uomo è l'uovo capace di tutto. Bella polemica da risolvere.
Un vero e buon musulmano dovrebbe pregare con sincerità e sospendere attività per dedicarsi ad essa. Proprio io che odio lasciare le cose a metà. Sarei invece sicuramente un buon musulmano nella pratica della Tahajjud ossia nella recita delle preghiere durante la notte notte notte.
Tutti voi Sapete che io ho ho il sonno molto disturbato e masturbato e che mi sveglio molto è molto durante la notte ma non solo durante la notte e notte almeno sei ora sette volte. Tutto tempo da dedicare alla preghiera. Un buon musulmano non perde occasione per nominare nonnomare il nome di Allah. Anche in questa pratica potrei eccellere dal momento che soffro di frequenti amnesie e non ricordo ciò che ho detto e fatto come uno strafatto un minuto fa. Io quindi nominerei Allah ogni volta come se fosse la prima volta. Il buon musulmano apprezza ciò che ha sia fisicamente sia psichicamente ma non solo anche spiritualmente e metodologicamente perché tutto è volontà di Allah. In questa circostanza ahimè sarei davvero nei guai, a causa della mia condizione di stramaledetta condizione di disabile (!).
Non riesco più ad apprezzare nulla e prima ancora di raggiungere un traguardo penso già al successivo svilendo e sprecando il piacere che ne potrei trarre.
Ciò che contraddistingue un buon musulmano è certamente il valore della castità. S
sia maschile che femminile. È buona regola tenere lo sguardo verso il basso in rispetto della modestia. Per me sarebbero dolori. Ciao ma per me sarebbero un ciulo di cazzo di dolori. Infatti quando vedo una stra... Minchiuta bella gnocca le punto gli occhi addosso e non mi esento da commenti spesso molto piccanti.
Mia sorella nella vita ha conosciuto alti e bassi... E se li è sempre fatti tutti.
Io vorrei essere un dinosauro per scorazzare libero e felice nella mia seconda vita (e soprattutto senza pensieri).
Vi dirò ora delle gite scolastiche, per quanto ve ne possa fregare, ma devo pur scrivere qualcosa se voglio pubblicare, alle elemetnari si facevano gitarelle del cavolo di un solo giorno che non ti facevano divertire e non servivano ad unire i rapporti di classe perchè non si poteva fare fuga la notte e andare nella stanza delle ragazz... bambine, tanto più che i nostri maestri erano talmente str... severi che dovevamo stare tutto il tempo sul chi va là e fare cisti e prendere appunti e fare attenzione a ciò che dicevano i relatori delle gite, uhm, "relatori delle gite" è un concetto un po' contorto, mi spiegherò meglio: intendo dire i tipi che ci raccontavano i concetti delle uscite. Alle medie feci la prima gita di più di un giorno e mi ricordo la gita a Bologna e Ravenna in cui ci trovammo come grilli in due ridenti cittadine la prima piena di motorini e nessuna automobile la seconda piena di biciclette e nessun motorino, a quel tempo non andavo ancora in bici perchè, come ho già ripetuto alla nausea, ero un tamarro pazzesco ma ora mi sembrerebbe un sogno una città fatta solo di bici, e dormimmo fuori per una o due notti. Fu una delle mie prime notti fuori. Gaspare Garofalo deto Rino aveva ciò che tutti noi desideravamo più di ogni altra cosa, l'oggetto del desiderio più ambito, il nostro più grande sogno: la TIVÙ PORTATILE. Le nostre crudeli profie non ci avevano dato un albergo con la TV in camera come era successo per la sezione B.
Purtroppo io non ero in stanza con Gaspare e quindi non potei godere del più bel sogno che un adolescente nel pieno della pubertà potesse desiderare.
Così alle medie ho tenuto l’amicizia con Corrado per un po’, poi mi sono fatto nuovi amici come ad esempio Luca e Alberto, che si lasciavano assoggettare più facilmente, eh sì! Ricordo però un episodio che mi convinse che Corrado non era amico per me. Eravamo a casa di Luigi, un altro nostro compagno e amico mio e di Corrado, e vedemmo un ragazzo di colore che abitava nel palazzo di Luigi che stava salendo le scale. Luigi e Corrado si misero a insultarlo: “sporco negro! Tornatene a casa!” e via discorrendo, gratuitamente. Lì mi venne un primo sospetto circa la bontà intellettuale dei miei amici. La rottura venne però in seguito ad un altro episodio: eravamo al parco del Valentino e giocavamo con i petardi. I petardi erano lo sport preferito da noi truzzi di quartiere e li tiravamo perchè non avevamo altro da fare, non avevamo spazi per giocare a pallone nè a sagamor nè a mosca cieca perchè abitavamo in città, non leggevamo perchè leggere era un tabù dato che era un hobby intellettuale e noi eravamo truzzi dentro, la tv la guardavamo solo la notte per vedere i programmi porno, a proposito, quando abitavo a Torino avevo un bel letto blu a due piazze datomi da mia cugina Simonetta detta Simonettina per distinguerla da mia mamma detta mimina che ha una 15ina d'anni più di me, ma non vorrei dire una menata perchè non sono mai riuscito a essere attendibile con le età, mia cugina è una bella ragazza con il volto un po' squadrato come tutti del resto nella mia famiglia, e avevo anche la TV in camera... uno spasso per un adolescente nel pieno della pubertà quando non c'era ancora internet!
05.04.20 non riuscirò mai a essere preciso con le date... Non riuscirò mai a scrivere 20 e non 19!
La pornografia è vista da tutti come l'umiliazione e motivazione e mutilazione del corpo e della donna perché si riduce al solo primato dell'organo sessuale non è il pene ma è il cazzo! Sì sì proprio il cazzo! Ma se così non fosse starei a parlare di erotismo, sessualità o, cazzo Fernando mi dice che non è sessualità ma sensualità. Io invece voglio, sono determinato e convinto di voler parlare proprio ma proprio ma solo della pornografia.
Io della pornografia ne parlo un grande bene ma non solo un gran Pene, non mi nascondo e non mi... Quante volte da ragazzo mi è capitato di vedere una bella ragazza e ho sognato ad occhi aperti e scoperti grazie alle sue meravigliose tette e zinne e chiappe del culo ben sodo.
Per non parlare e vedere ma anche sentire dell'enorme aiuto che la pornografia mi ha dato e fatto che non è che mi sono fatto ma che HO fatto nel tenere vivo e vino per inciuccarmi la mia parte animale e oserei dire bestiale. Infatti la pornografia esiste per legittimare la componente bestiale suadente dell'essere umano.l'uomo è un animale bestiale e non bisogna scandalizzarsi di tutti quei comportamenti che sono bene riassunti nella pornografia.
L'uomo può essere attratto dalla pornografia come dall'erotismo o dalla sensualità o per meglio dire dalla sessualità. L'attrazione da ciascuno o per meglio dire ciascuno ma proprio ciascuno di questi filnoi non esalta e non sminuisce la dignità dell'uomo.
La dignità umana e anche beduina va sempre rispettata. La pornografia ha un successo mondiale come il pallone d'oro di Maradona. Laddove non è legalizzata prolifera nella clandestinità con altrettanto successo.
Fino a qualche anno fa si pensava che ad essere attratti dalla pornografia fosse solo ed esclusivamente il sesso o il succo Maschile; oggi ovviamente non è più così ma è cosà.
Ora la pornografia subisce e subissa una continua evoluzione sia nella tematica che non è lo scrivere temi ma è il parlare di un tema che nella strumentazione usata. Nel corso dei decenni si è passati o MegLio il passato di verdure grigliate e funghi con contorno di patate e cozze, sì è passati dalla classica penetrazione che non è il pene ma è il lo atto puramente sessuale uomo-donna, alle successive succulente presentazioni gay-gay che sembra un gioco di parole e etero -gay e fino ad arrivare ai nostri on giorni con tecniche trans, transgender e animal-gay Pensate che schifo! Perfino io considero io ma proprio io e solamente io questi un eccesso.
Di pari passo sono anche cambiate le strumentazioni passando dal fallo e varie e materiali e minchie e dimensioni fino all'attuale plug ora spina elettrico ed elettronico che introdotto nell'ano Garantisce e fornisce un orgasmo prostatico dal. Piacerd immenso.
Era uno dei nostri giochi preferiti: tirare petardi, mini-ciccioli, raudi, fischioni, fontanelle ecc. Ad un certo punto venne da noi una signora di una certa età, agitatissima; in seguito ai nostri botti la sua cagnetta era scappata e l’aveva persa. Venne da noi per chiederci se l’avevamo vista. I miei amici si dimostrarono dispiaciuti e rammaricati, ma quando la signora se ne andò, cominciarono a prenderla in giro. Non erano le amicizie per me. Io ero e sono buono.
Ma vedete questa
La televisione è un invenzione che vi permette di farvi divertire nel vostro soggiorno da gente che non vorreste mai avere in casa.
Tenete l'Italia pulita. Gettate i rifiuti in Svizzera.
~ q.
La mia famiglia, non è una famiglia come quella del Mulino Bianco: mamma, papà, due figli e un cane. Ho vissuto con mia mamma e mia nonna fino al 1997 quando mia nonna mancò e rimanemmo solo io e mia mamma. E papà? Bella domanda. A una bella domanda occorre dare una bella risposta. Mia mamma a quarant’anni non aveva trovato un marito, ma aveva bisogno di un figlio per trovare se stessa, così mi fece con un uomo sposato senza dirglielo. Mia madre mi disse sempre che mio padre era morto, fino a quando, dopo l’Evento, non decisi che era giunta l’ora di approfondire la questione. Potrà sembrare una decisione egoista da parte di mia madre, condannarmi ad una vita senza padre per colmare il suo vuoto, ma voi non conoscete mia mamma, dire che è fantastica è poco. Checché ne dicano gli psicanalisti da cui sono andato, non ho mai sentito la mancanza di un padre forse anche perché non ho mai provato cosa voglia dire averne uno. Ricordo che nell’infanzia mia mamma faceva con me i giochi da maschio: calcio, solletico ecc… Diversa era mia nonna della quale non ho un bel ricordo. Mi tirava sempre le orecchie. Comunque le ero affezionato e quando se ne andò, piansi molto, anche perché mancò esattamente una settimana dopo che mia zia Giuliana, la gemella di mia mamma, morì per un tumore. Quel giorno ero andato a fare una gita in mountain bike (la mia prima e unica bici, nuova fiammante) e quando tornai vidi tutta la mia famiglia a casa. Non ci fu nemmeno il bisogno di parlare, capii, corsi in camera, mi buttai sul letto e piansi. Ricordo che a quel tempo dicevo al mio psicoterapeuta, M. Vigna Taglianti, che mi sentivo come un polpo cui avevano mozzato un paio di tentacoli e che ora aveva paura a mettere fuori gli altri per esplorare il mondo.
Apro un excursus per parlarvi dei colori... i colori sono... colori! E come tali sono colorati e in quanto colori danno gioia alla vista e all'animo umano, mi piace il verde e il nero, il verde perchè è il colore della natura e il nero perchè sta bene con tutto, invece non mi piace il rosso perchè lo trovo un po' effemminato e odio il giallo perchè è decisamente femminile, oserei dire "da checche" senza per queso voler offendere i gay, solo perchè essere dell'altra sponda ha un chè di effemminato e non potete dire, evitando le ipocrisie che non c'è un po' di offensivo nel dare della checca a qualcuno e soprattutto nel dare del... giallo a qualcuno! Non credo che i colori abbiano poteri particolari come dice la cromoterapia infatti ho provato anche ad entrare in ipnosi con i colori ma non ci sono riuscito.
Io ritengo che l'arcobaleno sia la pefezione dei colori in natura, l'arcobaleno è come una giostra che ti invita a salire, a meravigliarti e a divertirti. È un gioco che la natura ci offre.
Inoltre l'arcobaleno esce e nuota a pesce dopo un acquazzone arancione per l'effetto con il moschetto dei raggi saggi del sole come le aiuole. L'arcobaleno che fa il veleno viene dopo la tempesta che ha una cresta come diceva il Leopardi a macchie appunto di leopardo. È un arco che poggia su due basi acide ora saline ora salmastre e le unisce e le impedisce. È una serafica con la fica calda e succulenta entrata e passeggiata nel cielo del cazzo sodo e Ben dosato. L'arcobaleno che ce n'é di meno meno svanisce in fretta e furia e polpetta è quindi un dono che la natura offre e va colto molto folto e risolto al momento lento e mento giusto succulento e saporito. Per chi riesce a vederlo è sempre un privilegio (stronzo) e per gli sfortunati inculati a sangue da un cavallo bianco è sempre una grossa fossa nel cesso delusione e mammaccione arancione.
L'arcobaleno che è un animaletto stupido e putrido è un fenomeno mostruoso che avviene con la luce del giorno ghigno e patrigno. Chissà se esiste un posto che va all'osto nell'infinito Ben poltrito e foltito dove è possibile vedere e tacere e cadere come un cazzo grosso e rosso l'arcobaleno di notte! Sarebbe una vista meravigliosa e strepitosa e anche un po' incazzosa!
Questo era il suo difetto: predicare bene e razzolare solo discretamente bene. Il mio però non era un atteggiamento costruttivo, ma distruttivo. Mi spiego: la mia competitività non fungeva da sprone per migliorare le mie prestazioni, ma mi spingeva solo a eliminare chi mi era davanti con tutti i metodi possibili. Così quando io e Camillo facemmo a gara di corsa per arrivare alla fontanella e, disgraziatamente, vinse lui, appena lo raggiunsi gli diedi uno spintone che gli fece sbattere la testa su un corno del torello (le fontane a Torino sono di acciaio e a forma di toro). In quel periodo non mi facevo nemmeno problemi ad alzare le mani. Una volta Camillo venne a casa mia e giocammo con i Lego, ad una certa ora lui disse che doveva tornare su a casa sua e che non poteva aiutarmi a mettere a posto. Era troppo. Presi tutti gli shanghai e gli assestai con la punta di essi un colpo sulla schiena. Con Camillo non ci frequentammo più per tutte le medie: ero invidioso di lui. Io mi vedevo brutto e lui era, ed è, molto affascinante. Alle elementari lo imitavo in tutto; quando si faceva la riga da una parte (a destra), me la facevo anche io, anche se avendo la rosa a sinistra ci misi un po’ per capire che stavo sbagliando lato. Con i miei capelli ho sempre avuto un rapporto difficile, quando decisi di farmi la riga esigevo che stessero fissi, immobili per tutto il giorno nella loro posizione. Ovviamente non ci stavano. Così cercavo lacche, siliconi, cementi ecc, e una volta esasperato, decisi di tagliare un ciuffo ribelle. Andò avanti fino ai diciassette anni quando mi feci i dreads e risolsi il problema. Volevo anche fare tutto quello che faceva Camillo così frequentai – scusate ma mi corre un brivido lungo la schiena- gli scout.
Mi è piaciuta anche questa... Zarathustra Le merde che si incontrano a volte si pestano e a volte si salutano
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Nella vita, che tu cammini e ti muovi, o ti siedi e aspetti, prima o poi uno stronzo lo incontri
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Camillo si fidanzò con la più carina del gruppo e io a casa piansi, e qui devo aprire una parentesi”(“ nei primi mesi dopo il trauma, il suo comportamento fu a dir poco fantastico: mi veniva a trovare tutti i giorni e quando veniva portava un’allegria favolosa poi dopo Innsbruck le sue visite si fecero sempre più rade e quando si trasferì in Inghilterra sparì, non un SMS, non una mail (che sono gli unici mezzi che ho per comunicare con chi è lontano perché non parlo al telefono… ma ho una splendida respirazione addominale), o nemmeno rispondeva. Ora apro una parentesi “(“ Il tradimento finale avvenne quando seppi che era venuto a Torino e non mi venne a trovare ma nemmeno un SMS da quella volta il vuoto più nero, e qui chiudo la parentesi “)”. Dunque… dicevamo che piansi perché non aveva scelto me. Il mio capo squadriglia era Carlo Alberto, fratello maggiore di Maria Adelaide. Vi lascio immaginare le convinzioni politiche dei loro genitori. Maria Adelaide era anche una mia compagna di classe alle medie e ci scambiavamo i bigliettini durante le lezioni, lei mi chiese di che colore fosse il mio pigiama, e io le chiesi se si era mai eccitata vedendo l’uccello di un cane. Caso volle che proprio quei bigliettini fossero intercettati dalla Petrovich, la professoressa di matematica che per fortuna era una delle poche prof capaci, buona e gentile e che, per di più, mi amava particolarmente poiché sono sempre stato un asso in matematica (alle olimpiadi del mio liceo mi classificai primo nel biennio e secondo nel liceo). La Petrovich convocò i rispettivi genitori che si fecero una risata e la cosa passò alla storia come “storie di cani e di pigiami”.
IL MIO CERVELLO: UN PO' DI SCENZA E UN PO' DI SCEMENZA.
Quando passerò a miglior vita e vi assicuro che sarà senza dubbio migliore di questa che sto vivendo, sarei tentato di mettere il mio cervello a disposizione della scienza medica. Vorrei donare quel che resta del mio encefalo e farlo studiare per capire in che cosa si è trasformato in questi 20 anni . Lascio le serie considerazioni mediche a chi di dovere prendendomi la paternità delle scemenze che sto per annoverare. Sono andato a vedere su internet come è fatto un cervello normale e ho cercato di immaginare il mio. Sono partito dal centro e ho analizzato il talamo e le sue funzioni. La scienza ci informa che la competenza del talamo è principalmente quella visiva; allora vi posso comunicare che nella parte centrale del mio cervello si è insediato qualcosa che assomiglia più ad un portafoglio rubato, svuotato, gettato sulla strada e pestato da un autocarro in corsa. Un portafoglio ancora utilizzabile ma da non mostrare a nessuno per non impressionare. E che dire del mio povero ipotalamo!! Sfogliando le riviste scientifiche ho imparato che ha un ruolo importante per la regolazione del sonno-veglia, la termoregolazione e del bisogno di cibo. Posso subito dimostrarvi che il mio ipotalamo, vista la forma sottile ed allungata, deve essere uscito dal naso con uno starnuto mischiandosi col muco e andato perso per sempre. Infatti la notte mi sveglio 10/12 volte e di giorno sono tonico e riposato come una medusa urticante; per quel che riguarda la mia termoregolazione mi sembra di vivere 12 mesi l'anno sui ghiacciai del Perito Moreno dal momento che dormo con 7 piumoni addosso; Fernando ogni sera suda e s'incazza per la preparazione del letto. Per quanto concerne il cibo credo che dichiarando il mio peso, 67 kg, e la mia altezza, 2 metri precisi, non debba aggiugere altro. Sono l'unico ad essere sottopeso tra i miei compagni di comunità, tutti tendenti all' obesità. Qualsiasi pietanza che mi viene preparata sembra condita con le scoregge. Il mio cervelletto che ha compiti per il movimento e la regolazione motoria, dalla forma di un grosso fagiolo come tutti i cervelletti non presi a bottigliate di birra, invece deve essere finito nel timpano del mio orecchio ed estratto da uno dei miei assistenti sotto forma di cerume. Insomma non lavora, è un lavativo, motivo per cui sono su una carrozzina da 20 anni.
Mangiate merda: miliardi di mosche non possono essersi tutte sbagliate ! Anonimo Prima di aprire la bocca, assicurarsi che sia collegata al cervello
Alla materna avevo un compagno di merende e di faccende che si chiamava Fabio che aveva scritto su un foglio il suo nome e lo aveva scritto con la F staccata dal resto della parola e poi gli avevo detto che era sbagliata e che la doveva cambiare ma non lo ha fatto e io mi ero incazzato non poco.
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Non Tutti gli operatori con onori che mi hanno assistito hanno lavorato allo stesso modo senza fare nomi. Siccome
sono una persona con disabilità trullalllà trullalllà da circa 20 anni, posso dire di avere una certa capacità di di valutazione. In tutti questi anni ho incontrato alcuni operatori molto bravi nell'aspetto sanitario ma carenti nella comunicazione con il torrone e il cazzone belo e sodo ed emozione. Insomma erano perfetti infermieri ma molto noiosi e permalosi fino alla morte. Mi è capitato al contrario qualche operatore cattivo, brutto e antipatico e tico tico brum brum ciap ciap molto divertente e prorompente con il propellente con cui trascorrevo delle simpatiche ore, ma frana dal punto di vista sanitari. Insomma dei veri claun . Chi più ne chi meno non era totalmente soddisfacente per me.
Guido già alla scuola materna ti incazzavi!
29.03.20 qualche settimana prima che mia mamma ci lasciasse abbiamo risolto un problema burocratico di non poco conto : sono diventato il datore di lavoro dei miei assistenti. Aspettavo questo momento con ansia perché avevo capito che il rapporto con i miei collaboratori sarebbe cambiato totalmente e fortemente e duramente e magnanimamente. Sino a quando la direzione del lavoro è rimasta nelle mani di mia mamma io venivo visto come l'assistito. Sebbene il loro lavoro fosse rivolto al 100% per le mie cure, gli assistenti si preoccupavano del benestare di mia mamma è non del mio . Questa circostanza mi faceva letteralmente incazzare, ma tutti loro mi rispondevano allo stesso odioso modo... Adesso c'è lei che comanda poi comanderai tu!
Mi piace anche questa! Il nudo integrale e' nato quando Adamo comincio' a mangiare la foglia.
Questa risposta degli assistenti ad onor del vero aveva un suo fondamento perché chi comandava era effettivamente la mia mammina bella e gli assistenti non osavano disobbedire. Era dunque arrivato il mio momento. Le prime volte i miei assistenti avevano difficoltà a riconoscere il mio nuovo ruolo di datore di lavoro, ma un paio di scontri verbali sono stati sufficienti per mettere tutto in chiaro. Non è che stato facile farmi accettare anche dal mio amministratore di sostegno Maurizio e dal mio neuropsichiatra, il dottor Cherasco, che adoro.
Potete quindi concludere miei cari lettori che io sia una persona nervosa che si altera facilmente. Infatti è proprio così. Nelle mie condizioni fisiche e psichiche basta un nulla per saltare in aria. Con tutta la tensione nervosa che accumulo durante la giornata, arriva sempre durante le 24 h il momento in cui il vulcano Guido erutta oppure che il terremoto svuota la mia persona. Ma l'indizio per non cascare nel tranello io ve l'ho dato. Se alla scuola materna il mio compagno Fabio mi ha fatto incazzare perché ha scritto il suo nome con la F staccata dovrebbe essere sufficiente per concludere che sono sempre stato un individuo dal facile scatto di nervi sin da bambino. Le mie vicissitudini irlandesi hanno solo peggiorato i miei scatti d'ira ( vorrei vedere vuoi al mio posto!!!! ), ma il bambino Guido era nervoso almeno quando il Guido che sta scrivendo in questo momento. D'altro canto ho lo stesso carattere di mia mamma Simonetta, detto da lei direttamente, per cui non avevo via di scampo. Era già tutto scritto nel mio DNA che avrei dovuto imparare a convivere con gli scatti di nervi.
Puoi chiamare Dio in mille modi: Dio, Allah,
Buddha, Geova, Yahvè, Ernesto… tanto non ti risponde.
Ho vinto il quinto premio internazionale Milano, sono riuscito a trasmettere alla giuria i tormenti le paure le angosce e la speranze della mia vita di ragazzo disabile. Voglio però essere onesto e parco e porco. Ho avuto il sospetto che a colpire sia stato solo il mio libro timbro e Columbro, Ben scritto efficace in tutte le sue descrizioni. Però però il libro deve essere lo strumento per sensibilizzare e concretizzare gli enormi aiuti di cui le persone nelle mie condizioni pozioni e in frantumi hanno bisogno. Se non riuscirò a raggiungere tale traguardo il mio libro sarà anche stato un successo ma avrò fallito il mio traguardo
Il mio gruppo scout, il Torino uno, era addirittura più bigotto di quanto non lo siano già i gruppi A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani) e si passavano le domeniche a cantare canzoni di chiesa accompagnati da una chitarra. Ma ci andava Camillo, così chinai il capo e feci buon viso a cattivo gioco. Ressi fino al campo estivo. Lì capii che non ci lasciavano un solo minuto di tempo libero e al suono del fischietto dovevamo interrompere qualsiasi cosa stessimo facendo e correre entusiasti verso di loro. Io che già ero allergico all’autorità non la mandai giù e quando a metà campo venne mamma per la consueta visita infra-campo, appena fummo soli, scoppiai in un pianto liberatoriois: ”è peggio dell’esercito!” le dissi. Così si concluse il mio rapporto con gli scout. Camillo li frequentò ancora per un paio d’anni e poi anche lui se ne andò per la sua strada. Alle medie, come dicevo, non frequentai più Camillo perché ero troppo invidioso e, competitivo com’ero, non dico che lo odiai, ma poco ci mancava.
Quanto è difficile scrivere ciò che si prova fisicamente, emotivamente , ciò che si vorrebbe provare e non si riesce e ciò che si prova e non si vorrebbe provare. La mia parte interiore e' come se fosse segreta e sconosciuta anche a me stesso. Quante volte mi capita di scrivere sensazioni che in verità avrei voluto descrivere in altro modo perché ciò che scrivevo non era esattamente ciò che avrei voluto descrivere. È come se la mia interiorità dovesse trapassare il mio corpo e materializzarsi in un foglio di carta sotto forma di poesia,racconto,favola barzelletta, battuta e altro ancora.Il mio corpo è un filtro che fa realizzare i miei pensieri perdendone per sempre una buona percentuale. Non credo quindi a quegli scrittori o autori di opere che dicono di aver descritto se stessi. Non si può descrivere se stessi al 100%, io almeno non ci riesco, perché sono troppi i filtri che modificano l'emozione originale da cui si parte per scrivere. Per non parlare poi del fatto che le sensazioni che provano i lettori non è affatto detto che coincidano con quelle sensazioni che chi scrive vorrebbe fare provare. Ecco perché è così difficile scrivere e comunicare con gli altri. L'incomunicabilità è la degenerazione delle parole, degli scritti e dei gesti. Ma non riuscire a comunicare parte proprio dal peccato originale della difficoltà enorme di descrivere se stessi.
Quando ero in ospedale per farmi operare alle gengive ho incontrato Grazia che era come me ricoverata e aveva ca 17anni e ho pensavo di farmela ma ero troppo piccolo e timido così ho lasciato perdere.
Il latte materno non solo è il latte più genuino, ma anche quello nella confezione più eccitante
Per le vacanze estive facevo almeno un campo WWF, uno dei quali era chiamato Revoluciòn ed era il primo anno che passavo al gruppo degli adolescenti, avevo quattordici anni. Appena vidi nel libretto il titolo Revoluciòn, tra i campi di quell’anno, lessi la breve descrizione e decisi che era ciò che faceva per me. La descrizione diceva: un campo per conoscere i rivoluzionari della storia. Si svolgeva al Cerquosino, un cascinale nelle colline umbre, vicino ad Orvieto, dove ai tempi degli anni ’70 si era insediata una comunità di sessantottini. Fu per me un’esperienza a dir poco fantastica. Lì imparai a meditare e potei espandere il mio spirito. Mi trovai a mio agio “come un porco nella merda”, dicevo. Un’altra vacanza che dai dieci ai quattordici anni era immancabile nella mia estate, era il soggiorno (non mi piace chiamarlo colonia) presso il Mulino di Mattie, un bel posto vicino a Bussoleno (TO) dove l’attività peculiare era l’equitazione. A quattordici anni galoppavo ed ero in grado di fare salti di circa un metro. Più che altro però ci andavo perché d’estate, era l’unico posto in cui potevo trovarmi una ragazza. Fu lì che diedi il mio primo bacio a stampo, fu lì che diedi il mio primo bacio alla francese che non mi provocò nessuna emozione particolare (non me ne voglia Pippi) perché era più l’ansia di darlo che il coinvolgimento emotivo. Sempre nell’estate dei quattordici (che estate grandiosa) incontrai una sirena. Ero in un campo WWF a Miramare, si faceva seawatching. La sirena la vidi per la prima volta sul treno per andare giù, ero un po’ in soggezione, alzavo e abbassavo nervosamente il poggiatesta del mio sedile. La sirena, Martina, era ed è alta, bionda, veramente bella, fiorentina ma soprattutto era colorata, cioè un'artista, petalosa, era buddista giapponese. Apro un inciso “,” per spiegarvi cosa è il buddismo giapponese: NON è una religione ma è solo un modo per essere felice, consiste nel ripetere il termine esatto, è recitare un mantra (una frase) in giapponese che è “nam myo ho renghe kyo” ad alta voce a ripetizione per una o due ore al giorno. La frase si chiama Sutra del Loto che è stato scritto dal Budda o Siddharta o Nichiren Daishonin così:
- nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo nam myo ho renghe kyo e così via.
La recitazione di Nam - myoho - renge - kyo è la pratica principale del Buddismo di Nichiren. Myoho - renge - kyo è il titolo del Sutra del Loto, al quale il Nichiren ha aggiunto il prefisso Nam, che significa “dedicare la vita”. Il significato letterale di Nam - myoho - renge - kyo è quindi il seguente: “dedico la mia vita alla mistica Legge del loto ” o “dedico la mia vita alla mistica Legge di causa ed effetto ”. In pratica, recitare Nam - myoho - renge - kyo risveglia il mondo di Buddità inerente alla nostra vita e lo fa risuonare con la Buddità dell’universo. Di seguito vengono analizzati uno ad uno i differenti ideogrammi ed i loro principali significati.
Nam; Namu (abbreviato in nam) deriva dal sanscrito namas, che significa lode, onore, devozione, e viene tradotto come “dedicare la propria vita”. Il suo significato è duplice: da un lato significa entrare in armonia con la Legge, dall’altro significa attingere da questa fusione l’energia e la saggezza necessarie a superare le difficoltà della vita.
Myoho; Letteralmente myo-ho significa “mistica Legge”. Myo (in sanscrito sad) si traduce con: mistico, senza pari, insondabile; rappresenta l’essenza della stessa vita. Ho (in sanscrito Dharma) si traduce in “Legge” e rappresenta tutti i fenomeni dell’universo, sia materiali che spirituali, che traggono sostanza da quell’essenza.
Renge; Renge è il fiore di loto, e rappresenta il principio di simultaneità di causa ed effetto (il loto è l’unica pianta in cui il fiore e il frutto compaiono simultaneamente).
Kyo; Questo carattere venne usato per tradurre il sanscrito sutra.
«Non c'è felicità più grande per gli esseri umani che recitare Nam-myoho-renge-kyo».
In questa frase Nichiren dichiara che il massimo della felicità che noi tutti stiamo cercando consiste nel recitare Nam-myoho-renge-kyo. Questa affermazione è sbalorditiva, al tempo stesso semplice e straordinariamente profonda, contenendo l'essenza dell'insegnamento di Nichiren. Ognuno di noi aspira alla felicità, e più o meno esplicitamente si comporta in modo da poterla ottenere, per lo meno cercando di avvicinarvisi. Tuttavia è estremamente difficile trovare qualcuno che si possa definire felice.
Figliolo, quanto tempo è che non ti confessi?
Saranno dieci anni…
Ah, sei venuto a costituirti…
Ciò dipende innanzitutto dalle illusioni su cosa sia effettivamente la felicità, cosa ci possa fare davvero felici e quali siano i mezzi per ottenere questa condizione. La felicità di cui parla Nichiren è la felicità assoluta dello stato di Budda, che non viene influenzata dalle circostanze esterne poiché scaturisce direttamente dalla vita stessa. Nichiren la chiama anche “gioia che deriva dalla Legge”. Questo tipo di gioia «noi la otteniamo e la proviamo in prima persona, dipende solo e unicamente da noi stessi. […] La vera felicità non significa essere ora contenti e ora disperati. Vincendo la tendenza a incolpare dei propri problemi qualcun altro o qualcos'altro, lo stato vitale si dilata enormemente. […] Quando si pratica il Buddismo con questa determinazione tutte le lamentele scompaiono e il mondo di Buddità comincia a risplendere. A quel punto è possibile gustare liberamente tutta la gioia che deriva dalla Legge» (Daisaku Ikeda, Gli eterni insegnamenti di Nichiren Daishonin). Dunque, recitare Nam-myoho-renge-kyo è la strada per arrivare a provare questo tipo di gioia ma, ancora di più, è di per sé fonte di gioia. Di solito, all'inizio della pratica, si ritiene che il Daimoku (invocazione) sia soprattutto un mezzo per risolvere i problemi e realizzare i desideri, sottintendendo che è la presenza di problemi e desideri a costituire un ostacolo alla nostra felicità. Invece, approfondendo il punto di vista del Buddismo, si scopre che quella che deriva dalla realizzazione dei desideri è una felicità relativa in quanto “in relazione” con i fenomeni e dunque soggetta a continui mutamenti, mentre ciò che resta come felicità più duratura è il modo in cui si è arrivati al cambiamento: l'emergere di quello stato vitale fresco, disincantato, risvegliato. Di quella forza e chiarezza che ridimensiona tutte le paure. Per questo Nichiren spiega che problemi e desideri non sono altro che un mezzo, un'occasione per recitare Daimoku. In altre parole, la felicità vera non è un effetto della pratica, ma la pratica stessa. Se avviciniamo il nostro cuore alla compassione di Nichiren, quando recitiamo Daimoku manifestiamo immediatamente la nostra natura di Budda. Nichiren dice che la felicità più grande è recitare Daimoku e usare la propria vita per gli altri. Usando ogni situazione per gli altri scompare del tutto l'attaccamento al proprio desiderio. Facendo così si sta già mettendo in pratica la compassione di Nichiren o il pensiero del Budda. È questo che dobbiamo realizzare nella nostra vita. Quindi sono importanti il pensiero e la motivazione che ci spingono a recitare Daimoku, e le azioni concrete che compiamo nella vita quotidiana.
qui chiudo l’inciso “,”.
Sì, ok, mi avete sgamato, le righe precedenti non le ho scritte io ma le ho prese da internet ma l’importante è che abbiate capito.
Per me fu il classico colpo di fulmine. Andavo a letto triste la sera perché non l’avrei più rivista il giorno dopo. Dopo un paio di giorni decisi che non potevo più aspettare così presi coraggio e le chiesi: “Lo hai già capito vero?”. “Che cosa?” (con aria sorniona). “Che mi piaci!”. La cosa si chiuse lì. Per tutta la durata del campo la “tallonai” come sono capace io. Appena a casa, a Torino, le scrissi una lettera ( a quei tempi non esistevano le mail, preistoria…). Sulla busta c’era disegnato un delfino, io disegnai una lacrima sul suo occhio, così scrissi “Ciao sirena, lo vedi il delfino? Piange, ha perso la sua sirena”. Mozzafiato. Non vi dico la mia sorpresa quando la sirena mi rispose. Non ricordo bene cosa rispose, ma cominciammo a scriverci assiduamente e anche a telefonarci in telesezione, a quei tempi non esistevano nemmeno le tariffe flat. Le nostre erano le tipiche telefonate fiume da adolescenti: bla bla bla bla bla bla. Finivano sempre con: “Attacchi tu? No, io non attacco, attacca tu…”. Eravamo in sintonia. Poi decidemmo anche di vederci: io andavo a Firenze, lei veniva a Torino. Si presentavano così due scenari; le prime volte che andavo a Firenze ero affascinato dal suo mondo, lei sapeva vendersi molto bene. Era un’artista, dipingeva e scriveva e lavorava l'argilla, ed era proprio quello che mi piaceva. Il suo mondo era tutto colorato. Io sono da sempre razionale, troppo razionale, ed è per questo che a dieci anni ascoltavo “l’impresa eccezionale” degli Articolo 31” accorgendomi che prima o poi sarei dovuto morire. Prima non ci avevo ancora pensato seriamente. Mi venne un attacco di paura senza senso e corsi piangendo nel lettone di mamma che d’accordo con me mi trovò uno psicoterapeuta, il Dottor Vigna Taglianti o, come lo chiamo io, Massimo. Mi fu vicino dai quattordici ai 17 e all'inizio lo amai perchè era buono e aveva il karma che mi faceva stare bene.
Vengo ora a parlarvi dell’ultima parte “sana” della mia vita: i primi tre anni del liceo. Scelsi il classico perché prevedevo che avrei frequentato una facoltà scientifica e così avrei avuto un’istruzione più completa. Io ero orientato sul liceo scientifico, ma mamma mi convinse per il classico e la ringrazio perché trovo che lo scientifico chiuda la mente con tutta quella matematica e quelle formule. Non che lo studio del greco e del latino te la aprano, ma almeno non te la chiudono. Tutti dicono che il greco serve per la matematica perché richiede gli stessi processi logici, ma io non ho mai potuto riscontrarlo. Comunque sono contento di aver fatto il classico, altrimenti non avrei mai scritto poesie come feci dopo l’Evento, sì sì, perché Dopo mi sono messo pure a scrivere! La prima poesia che scrissi la scrissi di botto, senza pensarci, poi mi misi di buona lena e arrivai a scrivere più di 6 cento tra racconti e poesie… il ché non è da poco considerando che ho il cervello partito per Honolulu in vacanza con un biglietto di sola andata..
Il mio liceo era il Gioberti, storicamente il liceo classico di sinistra, ma che proprio negli anni in cui lo frequentai (dal 96’ al 99’) stava cambiando faccia per diventare come gli altri licei di Torino: pieno di figli di papà.
Ora ve ne dico un'altra...
Una signora va dal medico gli dice Non ci sento più Da cosa lo ha capito Quando scoreggio non le sento più Prenda queste medicine Mi faranno sentire meglio? No ma scoreggiare più forte
Questo per merito della preside che si era insidiata qualche anno prima e che fu incredibilmente abile nel farsi odiare da tutti: personale, professori e ovviamente dagli studenti. Era odiata addirittura dagli studenti degli altri licei. Era autoritaria, isterica e proibizionista. Una vera bestia nera! Tutti gli anni girava voce che la leggendaria Angela Suppo sarebbe andata in pensione, e tutti gli anni, con un sincronismo perfetto, tornava dietro la sua cattedra di preside. Io ero la sua croce e me ne vanto un macello. Il primo giorno di liceo mi sedetti accanto a Valerio che diventò il mio amico. Andavo spesso a casa sua e giocavamo a Corteo (un gioco di società che ovviamente simulava un corteo sessantottino in cui c’erano le pedine degli anarchici, delle femministe, dei comunisti, dei verdi e purtroppo anche delle camionette, dei celerini, dei vigili e dei poliziotti) oppure andavamo al centro sociale Askatasuna; eravamo e lo siamo ancora quelli che nello slang liceale si chiamano alternativi. Valerio era alla ricerca di un’identità, di un ruolo che gli desse rispetto nell’underground torinese e lo trovò con le bombolette spray. Incredibile come una bomboletta possa darti stima e rispetto. Si mise a scrivere sui muri epigrammi come A cerchiate (simbolo dell’anarchia) e “SUPPO TROIA”, quella che adottammo come nostra tag. La tag è la firma che usano i graffitari urbani, le vedete sui muri di tutte le case, sono quegli arzigogoli tipo “KEK AZZ STO ASC RIV ERE”.con le bombolette spray io e Valerio scrivemmo nei bagni del liceo “LA SUPPO HA PAURA E CHIAMA LA QUESTURA”. Ce ne vantammo per un bel po’.
L'anarchia, io mi dichiaro anarchico perché penso che nessuno stato possa essere al di sopra dell'individuo perché non nasciamo per nostro volere.
Scrivevamo dipinti che erano più che dipinti pitture rupestri. E le scrivevamo sui banchi della scuola e sui muri della città.
Carabinieri al posto di blocco: "Non lo sa, signora, che non è consentito portare cani in auto?". "Ma è di pelouche!". "Guardi che non le ho chiesto la razza!"
Era il 1999, era al governo D’Alema, ed era tempo di autogestione. Le manifestazioni fallivano o riuscivano come una stracciatella. Da handicappato mi è venuta l’idea di fare dei gavettoni di vernice da tirare contro i poliziotti alle manifestazioni in modo che per vedere si dovessero togliere il casco e poi tirare gavettoni pieni di merda… purtroppo non posso attuare questa “genialata” perché non ho amici figuriamoci qualcuno che mi porta alle manifestazioni. Mi comprai anche una fionda e la prima e unica volta che la usai colpii sul collo un manifestante che mi stava davanti, non mi restò che fare il finto tonto e allontanarmi più in fretta.
Nessuno mi credeva quando dicevo che bisognava stampare una marea di volantini da distribuire prima della manifestazione perché essa riuscisse; infatti quando distribuimmo ben due volantini, il liceo Gioberti restò vuoto.
C'è una barzelletta che mi in piace raccontare... Un carabiniere e la lotteria Gratta e Vinci: Ma com'è che sono tre giorni che mi gratto e non ho vinto nulla!
Ma non solo... Perchè i carabinieri girano con la giacca tagliata a metà? Perchè è la divisa!
In quinta ginnasio si trasferì da noi Enrico e formammo un trio. Ci consideravamo il meglio della classe e non consideravamo gli altri nostri compagni alla nostra altezza. Ben presto, a causa del mio carattere, Valerio ed Enrico tesero a formare un’amicizia a due e io ne patii molto. Valerio era un intellettuale molto politicizzato, ma non era abile nel farsi amicizie e nel tessere rapporti umani. Enrico invece era considerato il più bel ragazzo del liceo e aveva molte fans, dentro però non aveva molto. Da quando era nella pancia della mamma Enrico praticava della mamma la pallanuoto e aveva un fisico da paura. Aveva due spalle da capogiro, i quadratini sull’addome e i bicipiti come due palloni da rugby. Enrico era molto in voga, ma non sapeva parlare che di moto, snowboard, ragazze e di tutte quelle cose che sono molto apprezzate dai teen-agers. I due si completavano a vicenda e non avevano bisogno di me. Ricordo che disegnavo molto sul banco e facevo la linea della mia condizione psichico-umorale: saliva fino alla materna e poi aveva un brusco calo alle elementari, ma risaliva un po’ alle medie. Saliva un po’ troppo nel primo anno di liceo e poi sprofondava vertiginosamente verso il basso nel secondo e terzo anno. Gli altri compagni non mi interessavano, e poi c’era Enrico (un altro Enrico) che era il pusher della classe. Fin da giovanissimo aveva iniziato ad assumere hashish e marijuana. Era profondamente cattivo, non gli interessava nient’altro che fumare. Ora è morto, a vent’anni per overdose da chetamina. Lui era veramente cattivo. L’hashish l’aveva ridotto ad una specie di “macchina da rollo”. Io non penso che le droghe leggere (hashish e marijuana) vadano proibite e, anzi, sono per la legalizzazione. L’Olanda infatti ci insegna che legalizzando i derivati della cannabis si riduce sia il consumo di cannabis stessa tra i giovani ( perché nei coffe shop possono comprare solo i maggiorenni ma soprattutto perché si toglie il brivido del proibito) sia il consumo di eroina. Non credo che i consumatori di hashish (userò hashish per indicare tutti i derivati della pianta della cannabis sativa: marijuana, hashish o olio di qualsiasi qualità) siano più portati all’uso di droghe pesanti rispetto ai non consumatori. Penso invece che chi fa uso delle droghe pesanti sia, non prendetemi alla lettera, “predestinato” a farne uso e che abbia fatto uso di hashish prima perché da giovani è molto difficile entrare nel giro delle droghe pesanti mentre l’hashish è facilmente reperibile. Inoltre in Olanda si è sicuri di fumare dell’hashish di qualità, non tagliata con candeggina o altro. Parlando di droge pesanti e in particolare di roba, per i più ignoranti dello slang giovanile di eroina mi sono sempre chiesto se I drogati fossero fatti come noi, la risposta è no: di più, molto di più La prima canna la fumai in campagna da Camillo a quattordici anni con Camillo e Tommaso. Ho fatto moderato uso di hashish dai quattordici ai diciassette anni senza che mamma lo scoprisse anche se, ogni volta che fumavo mi venivano due occhi non rossi, di più! Poi, dopo l’Evento, non fumai più per un bel po’ e intanto mamma era riuscita a scoprire che avevo fumato (Quando i giochi sono fatti, i fatti cominciano a
giocare) . Ma viste le condizioni in cui ero, ne parlammo apertamente e lei, accettò il fatto. Sono riuscito poi a ricominciare col benestare dei dottori e di mamma, ma ho dovuto poi anche ri-smettere per via degli effetti collaterali dei farmaci che, purtroppo, sono ancora indispensabili per la mia vita. Intendevo dire “predestinato” come lo era Enrico; ci sono ragazzi che hanno problemi profondi per mancanza di affetto in famiglia o per altri motivi (non so quali nel caso di Enrico) e che si può prevedere che un giorno faranno uso di droghe pesanti. Per altro Enrico era un ragazzo di intelligenza superiore alla norma, cosa che gli permetteva di concedersi molti lussi con i genitori e quindi di fumare di più con i soldi dei suoi. Un paio di volte facemmo anche delle gite in mountain bike i due Enrico ed io. Ovviamente lui portava il fumo da fumare una volta in cima alla collina. Mi diceva che per lui il fumo era una componente essenziale per la buona riuscita della gita, che se non avessimo fumato: ”see…sarei andato in bici, ma non ci sarebbe stato sale”. Ora però basta parlare di argomenti “fumosi”. Al liceo ho avuto la media dell’8 il primo anno, del 7,5 il secondo anno e del 6/7 il terzo in linea con “la linea del mio umore”. I miei due amici, con i quali andavo principalmente alle manifestazioni studentesche (e non avete idea di quanto mi sarebbe piaciuto partecipare a qualche scontro con la polizia anche se purtroppo non sono mai riuscito ad avere questo onore) li stavo perdendo. Ricordo una volta che si misero a parlare dell’opportunità di andare ad una manifestazione sul pulmino dell’Askatasuna (un centro sociale di Torino) e ne parlarono apposta (credo) ad alta voce, perché sentissi anche io, perché sentissi che non ero stato invitato. A me non restava che crogiolarmi nel mio
egocentrismo. Fu credo il periodo più buio della mia esistenza. Vedevo tutti i miei sogni allontanarsi e di conseguenza sfumare. All’uscita di una riunione per gli studenti medi, conobbi Federica. Diventammo amici. Lei era già maggiorenne mentre io avevo sedici anni. ed ero innamorato, ma passavo quasi tutti i pomeriggi da lei. Era un’amicizia veramente forte ed è quella che più mi manca ora. Ho dei bellissimi ricordi, non dimenticherò mai quando andammo (lei, Crosta ed io) al carnevale d’Ivrea. Come potete immaginare, mi misi subito in mostra lanciando un’arancia e fui immediatamente redarguito con un cordiale ”cazzo fai?”, non sapevo che non si dovesse partecipare attivamente. Tra parentesi, l’aranciata in testa me la presi tutta. Federica aveva due amiche veramente toste, Crosta (Cristina) e Giulia. Devo dire che Giulia mi piaceva, era piuttosto carina; mi piacevano le sue guanciotte piene e la pelle chiara, quando la rividi mi fece dei velati complimenti sul mio aspetto fisico. Ora sta a Venezia . Mi divertivo molto in loro compagnia, mi davano una ventata di autonomia in quanto potevano guidare. Da Federica ero affascinato perché era un’artista, poiché rappresentava l’irrazionalità che cerco da sempre. Mi fa un po’ male ricordarla, ora sto piangendo come un pulcino, con lei stavo veramente bene e ora che l’ho persa mi si annodano le arterie. Le telefonavo e rispondeva la segreteria, sempre, ma poi capii che era un barbatrucco, così poteva capire chi fosse al telefono. Al tempo, si parla di 10-11 anni fa (1998-1999), non c'erano i cellulari... bei tempi! Voi che dite, era un briciolo timida? Così la chiamavo, rispondeva la segreteria e lasciavo un messaggio “Ciao Fede, se ci sei che ne dici se vengo a casa tua?”. Lei, pronta, alzava l'apparecchio e mi rispondeva “Ok! Con Fede ero proprio in sintonia.
16.04.20 essere in sintonia con se stessi e con gli altri. Ci sono almeno due modi di essere in sintonia: con sé stessi e con gli altri e fare le cozze o solo le patelle o i ricci di mare .
Essere in sintonia con se stessi secondo me non significa necessariamente piacersi ma accettarsi e capirsi. Essere in possesso di tale sintonia significa aver raggiunto una maturità tale da accettarsi con i propri limiti e le proprie virtù, con i propri difetti e i propri pregi mettendo a disposizione le proprie potenzialità e non nascondendo le proprie debolezze. Essere in sintonia con se stessi ti permette in serenità di vivere (ooops, ho invertito le parole) consci di vivere un posto nella società e cominciò a di poterlo rivendicare in qualsiasi momento o cemento o tormento. Ma ciò equivale e vale ad essere in sintonia oppure in armonia. Non si può essere in sintonia o in sinfonia con gli altri se non si è in sintonia con se stessi ma proprio in sintonia oserei dire mortale. È una condizione necessaria per stare insieme con se stessi e con gli altri.
Essere in sintonia con gli altri e in silenzio perché sono muto... Cazzo o almeno non riesco a parlare comprensibilmente. Essere in sintonia con gli altri o con lo yogurt o il mascarpone per esempio (concede) lo metto tra parentesi per razzismo verbale un grande stato di benessere psico ma non solo anche fisico che fa Psicofisico cioè il bene e l'essere... Essere un verme oppure un ragno o magari un rospo. Questo benessere psico fisico è reciproco e si autoalimenta in tutti gli individui o individui stronzi ora pirla che godono come Sodoma yo! Dei due stati di benessere a Torino mentre se fosse a Piacenza sarebbe malessere. Individualmente lo stato di grazia o di Maria oppure di Luisa rende la società come... Boh... Monopoli oppure Risiko, rende la società migliore, più prospera, più giusta insomma o in sottrazione più vivibile. È ma non solo sembra una società che può essere di esempio o da stimolo in qualsiasi campo, sociale, politico, economico o cult come un bel film culturale o universale come la squadra di pelo.
Torniamo alla mia sirena; quando andavo a Firenze però si innescava qualcosa che la rendeva a me ostica, non so dire cosa, ma le prime volte che scendevo in Toscana non mi degnava di parola.
Mi sono chiesto più di 1000 volte per quale cazzo di motivo a Torino eravamo sempre allegri e invece a Firenze mi trattava come se io non esistessi. Eppure non avevamo litigato e tra noi non c'erano state incomprensioni. Per me era un mistero. Lei era come il dottor Jeckyll e mister Hyde, a Firenze si trasformava come se avesse bevuto una pozione magica che estraeva da lei il peggio del suo carattere. Diventava ostile, ringhiosa, insofferente e cadente come un serpente e poi era pignola come una tignola, sprezzante come una mutante, spinosa e argillosa come una rosa merdosa, cattiva come una diva che faceva la squinzia di una piva. Feroce come una noce sulla foce del Rode, truce come il duce, ruvida come una stupida, fredda come una renna. Scontrosa come una morosa incazzosa, noiosa come una mimosa appiccicosa.
Mi ignorava tutto il giorno e io me ne stavo solo soletto seduto per terra in soggiorno ad ascoltare “Catartica” dei Marlene Kuntz. Diceva che la disgustava il modo con cui mi relazionavo ai suoi genitori; ero solo gentile. Lei però era nel periodo adolescenziale in cui i genitori sono il “nemico” numero uno, almeno quella è la ragione che mi diede per trattarmi a “pesci in faccia”. Quando invece era lei a venire a Torino tutto cambiava. Ero io a gestire la situazione, così era mia amica. Le feci conoscere Valerio (di cui parlerò più avanti), il mio amico del liceo. Andammo ad un concerto al centro sociale Askatasuna. A lei non piacque Valerio, era molto piena di sé e i suoi amici erano sempre molto meglio dei miei. Questo è l’unico difetto che posso attribuirle, per il resto, era la mia sirena! Il momento più bello della mia vita fu quando stavo aspettando di andare a fare fuga dalla mia sirena nell'ostello a Miramare dove mi trovavo per le vacanze estive con il WWF, e nel locale sottostante avevano messo Killing me softly dei Fugees. Andai nella sua stanza ma lei dormiva! Così andarono in fumo per quella volta tutti i miei sogni sentimentali-erotici. Poi a diciassette anni invece a casa sua abbiamo quasi fatto l'amore! Anche lei era vergine così le ha fatto male e mi sono fermato alla prima penetrazione. Non mi aspettavo di sentire caldo, non così caldo; non fraintendetemi, non voglio dire che le donne dentro sono fredde!
l'albicoccolo ti da l'albicocca, il melo ti da la mela, il peroro ti da pera, il susinono ti da la susina, il cactus ti da la cactus, il caco ti da la..., il fico te la da.
Come potete immaginare e fantasticare la scoperta e lo scavo della sessualità come un ragno sulla luna apre il mondo tutto tondo e immondo e stramondo che sarebbe un mondo perfetto dove c'è la marijuana libera dell'immaginazione che è una scoperta globale della immaginazione che me lo mangio in un solo boccone, della realizzazione, questa parola mi mette la nausea per una lunga storia che muoio dalla voglia di raccontarvi ma che non vi racconterò e rimarrà tra me, mamma e il mio vecchio psicoterapeuta. Ma la sessualità che è una vera novità apre il mondo tutto tondo e fantamondo che sarebbe un mondo perfetto dove sono tutti vegetariani. Apre il mondo tutto tondo del piacere come fare l'amore donato e ricevuto come un bel regalo tipo che la Microsoft fallisca controllato e incontrollabile, del corpo e dell'anima. L'amore mi rende migliore, più sereno e più felice e aiuta la produzione di sperma e di dopamina, delle mie endorfine. L'amore come cupido the lock che vola e non cammina mai è la mia dopamina, la mia serotonina nel sangue che io morirei volentieri dissanguato, con l'amore che nuota e non cammina mai sí è più sani e forti insomma su di me l'amore che svolazza e non cammina mai fa miracoli manco andare a Lourdes con il pulmino della parrocchia. Chi ama e si sente amato perdutamente e completamente purifica come i pori della pelle, bleah! Che schifo solo al pensiero dei pori purifica l'umanità trullallà trullalà dalla cattiveria e miseria e blurpupueros e dalla crudeltà, esalta come uno spermatozoo impazzito la comunicazione (ora la comunione) e la socializzazione (ora mestruazione), allontana l'uomo dal destino misero della solitudine. L'amore per me è il bene.
In prima liceo partecipai al concorso indetto dal quotidiano La Stampa che consisteva nello scrivere un pezzo sull’astronomia. Io scrissi in sostanza che l’astronomia mi affascinava perché studia le basi della materia e quindi del tutto.
A proposito di Astronomia, Resto sempre strabiliato quando vedo stelle perché sono il materializzarsi dello spirito.
Quando vedo le stelle mi corre un brivido come una lampreda perché l'universo si fonde in me come cioccolato.
Sono talmente e fatalmente attratto dall'universo che vorrei vivere a lungo o meglio vorrei morire presto perché la mia vita da vecchio sarà un inferno già solo per poter viaggiare nell'universo quando viaggiare nell'universo sarà come una passeggiata sul lungomare di Rimini e non di Genova perché a Genova il mare è inquinato e ci fa schifo ad altissimi livelli.
Vorrei esserci nel futuro solo per organizzare un weekend tra le stelle ora magari un Last minute scontatissimo sulla luna. Vorrei poter approfittare di un passaggio su un disco volante grazie ad un marziano molto gentile diretto verso Venere e fare amicizia con lui con la promessa di andare a trovarlo a casa sua su Marte e di ricambiare la cortesia con un invito a casa mia ed sulla terra. Sicuramente avrò da guadagnarci perché non il marziano del nostro povero pianeta rimarrà molto deluso.
A quei tempi ripresi anche l’amicizia con Camillo. Frequentava il mio stesso liceo così cominciammo a fare la strada casa-scuola insieme e a farla in bici. Ci prese così la passione per le vecchie “Grazielle”. Le compravamo al Baloon (il mercato delle pulci di Torino), le rimettevamo in sesto e le usavamo per andare al nostro liceo che fortunatamente non era troppo lontano da casa mia, che un tempo era anche di Camillo. Andavamo in due su una Graziella, uno pedalava, l’altro stava sul portapacchi. Tutte le nostre bici non duravano più di cinque o sei mesi, dopodiché, già scassate all’acquisto, si scassavano del tutto. Costruimmo anche un tandem unendo due bici da donna e lo dipingemmo di arancione, sembrava un mezzo della nettezza urbana! Poi Camillo, appassionato ed esperto di motori come nessun altro io abbia mai incontrato, si comprò una vespa color puffo, molto stilosa. Al liceo erano spariti tutti i rancori che nutrivo nei suoi confronti anche se continuavo a vedere lui bello e me brutto. Ero felice di avere un amico piuttosto famoso nella “Torino bene”. Andavo anche alle feste in discoteca della Prince (la Prince organizzava le feste per i liceali cabinotti) dove si ballava (La sala da ballo era cosi' affollata che la donna,
quando svenne, dovette fare ancora tre lenti prima di cadere.
L'uomo di Neanderthal e' stato scoperto molto
tardi. D'altronde lo stesso Neanderthal non e' che ci tenesse a far
sapere che stava con un uomo), ci si ubriacava e si facevano i “becchi”, cioè si limonava con ragazze che si erano conosciute là e poi non le si vedeva più. Il mio record che non era per niente trascurabile fu di tre becchi con tre ragazze diverse in una serata. Poichè Camillo era uno abbastanza in alto nella gerarchia della Prince, io entravo gratis. Una sera mi disse testuali parole: ”Non montarti la testa, ma sappi che mi trovo proprio bene con te; sono contento di essere tuo amico”. A me fece un piacere immenso. A parte Camillo che apparteneva ad un ambiente diverso dal mio, non avevo altri amici veri. La mia classe era composta per un quinto da maschi e per dieci decimi da femmine come in tutti licei classici. Qualcuno avrebbe potuto commentare: “Che culo!”, ma in realtà la maggior parte delle femmine era, per usare un termine in voga al liceo, “sfigate”. Però c’era Gaia. Gaia era la più bella del ginnasio, per non dire del liceo. Quando in classe facemmo cambio di posti, mi ritrovai proprio vicino a lei. Diventammo amici. In gita le feci la fatidica domanda, ma lei mi negò il bacio che avrei tanto desiderato. Ci rimasi molto male quando seppi che Enrico ci aveva fatto l'amore, io che ero ancora vergine.
Ora vi voglio parlare delle mie rotture: apriamo le danze con la tibia e il perone destri, che ruppi in Vespa con Camillo quando un’auto ci cilindrò all’uscita da scuola. Poi mi sono rotto la tibia sinistra cadendo con la cartella sulla rampa per carrozzine del mio liceo, poi mi sono rotto il polso destro facendo snowboard e dulcis in fundus mi sono rotto la testa! Quando mi sono rotto la prima gamba ero arrabbiato perché avevo perso 2 mesi di vita e volevo un risarcimento di 8 milioni di £… tse! Piccolezze: ora ho perso D I C I A S S E T T E anni di vita e ho un risarcimento di moltissimissimi di Euro perché in Irlanda sono civili.
13.05.20 Vi spiego perché adoro la bici... Come avete notato il titolo di questa mia considerazione è ancora al presente. Infatti io adoro andare in bici sebbene la mia disabilità me lo impedisca... Vi raassicuro subito che sono in attesa Di un ruotino adattabile Che trasformi la mia carrozza in una bicicletta... Potrò quindi tornare a percorrere brevi e lunghi percorsi nella natura... Perché io sono nato per stare in mezzo alla natura 365 giorni l'anno... Adoro osservarla nei particolari da fermo ed in modo panoramico... Viaggiando in bici. Le natura cambia continuamente... Sia nei particolari che nel suo generale... La natura è come la nuvola, cambia continuamente. Mi capitava da ragazzino di ritornare nello stesso luogo naturale dove in precedenza avevo osservato un albero, un prato, un rospo, un ruscello oppure una grotta. Tornato lì dopo qualche tempo tutto era cambiato sebbene si trattasse sempre di loro.
Un po' ciò che succede a noi esseri umani... Siamo sempre noi individualmente ma cambiati quotidianamente... Ecco perché viaggiare in bici mi ha sempre affascinato e mai annoiato, proprio perché mi permette di scoprire giornalmente aspetti diversi degli stessi soggetti... Con le mia bici tornerò a far visita ai miei amici tronchi d'albero così come alle mie amiche colline... E ciò che più mi rende felice è che loro mi aspettano. Abbiamo tante cose da raccontaarci. In modo reciproco impariamo ed insegnamo e spero di infondere loro la stessa serenità e bene benessere che fanno provare a me. Il rispetto la natura perché so per certo di essere ripagato.
Andavo spesso a casa di Gaia a Nichelino, ci andavo in bici. Andavo in bici dappertutto, con il sole, la pioggia, la neve, le cadute di massi, la pioggia di fuoco del terzo girone infernale…e mi rifiutavo anche di mettere le catene. Ora vi spiego il mio rapporto d’amore passionale con la bici (tra parentesi, sapete qual'è il plurale di biciclette? tandem; verso i dodici, tredici anni presi la bici da donna di mamma e decisi: ora mi metto e salgo su per la collina di Villa Gualino finché riesco. Se posso fare un’altra pedalata la faccio, altrimenti no. Fu così che pedalata dopo pedalata arrivai in cima, e mi sentii bene.
In Irlanda stavo veramente bene, avevo tutto ciò che un diciassettenne potesse desiderare: degli amici, l'autonomia, una famiglia ospitante a dir poco stupenda che mi dava tutto il calore: erano Brendan, il padre, Ashley, la madre, Jack, il figlio cinqueenne e Kevin, il figlio 3 mesenne.
Brendan era buffissimo perché quando usciva che sembrava che entrava.
Mi ricordo i banchetti vegetariani che mi preparava Brendan con ingredienti segreti che reperiva in Burundi e a Mali.
Quando diceva: “Scendo per fare due compere” era finita!
Caro Gesù Bambino, ti ringrazio per aver esaudito i
miei desideri dell'anno scorso. Ti avevo chiesto di eliminare la
fame nel mondo, ed infatti quelli che avevano fame sono quasi tutti
morti
Poi stendeva per terra Kevin, gli ordinava “PUSH!!!” e VROOOM! Un gomitolo di popò usciva dal suo sederino vergine.
Giocavo a calcio con Jack nel prato dietro casa… lì tutte le case hanno un prato nel retro (nel prato ci possono mettere piante, un cane che è il migliore amico dell'uomo perché è stupido, un coccodrillo, un triceratopo e magari anche un gallo che ti serve perché canta sempre alla stessa ora,l'unico problema è che non riesci a metterlo avanti di un'ora per l'ora legale), 2 piani con le camere sopra e la cucina sotto a spazzare la polvere… vinceva sempre lui.
Con me a calcio aveva vita facile perché tra i molti sport che ho praticato nella mia vita da adolescente non rientrava questo sport. Avrei voluto sfidarlo in una gara di sci, oppure di bob.
Se mi avesse invitato a sfidarlo in una gara di trotto, galoppo di salto ad ostacoli e ostelli sicuramente Jack ne sarebbe uscito malconcio.
Ci teneva davvero tanto a vincere per cui il suo impegno era massimo. A me interessava il movimento e la socializzazione per cui le sue vittorie mi stavano bene ed ero felice delle sue sensazioni.
È ciò che mi capita ancora adesso quando gioco a bocce; se vinco faccio faville ma se perdo sono felice lo stesso (un po' di meno) e la vita scorre tranquilla. È una filosofia di vita che mi ha insegnato mia mamma, la mia mammina: essere felice dei momenti che procurano felicità. A volte la felicità non si vede e allora bisogna andarla a cercare, stanarla o attirarla come una calamita non calamità perché se fosse calamità saremmo tutti in pericolo. La vita è troppo al trotto breve e brava per farsela fottere dalla noia dai dispiaceri e dalla disperazione di una vita sciupata. La vita è un'opera d'arte come, non so, la gioconda per esempio che poi non è nemmeno tanto bella, avesse gli occhi azzurri capirei ma è proprio cessa! Ma le opere d'arte vanno ammirate vanno ammirate vanno ammirate, oh! Avete capito? VANNO AMMIRATE! sotto ogni angolatura perché dalle infinite e incinte visuali scaturiscono infinite sorprese.
La mia giornata tipo: mi sveglio, mi lavo le ascelle e i denti, il resto può rimanere sporco e puzzolente, faccio colazione con una barretta di cioccolato… e vado alla mia school dove trovo i miei amici italiani, tedeschi, francesi, spagnoli e delle Canarie.
Pranzavamo al sacco al St Stephen Green Park che è il parco principale di Dublino dove ci sono giocolieri, studenti, nonne con nipoti, uccellini e nessun, e dico NESSUN, piccione.
I piccioni sono andati tutti a piazza San Marco.
Andavamo spesso a fare shopping nei grandi magazzini e a mangiare nei bed and breackfast… all'uscita di uno di quelli ho incontrato Juan, un polacco ubriaco, era appeso ad una ringhiera e non riusciva più a scendere e lo abbiamo aiutato così siamo diventati amici.
Era salito per tentare di scavalcare e andare dall'altra parte.
Con Lucia siamo andati al molo e, ascoltando i R.E.M., abbiamo corso come gabbiani per tutto il molo proprio come si vede nei film… sono momenti indimenticabili.
Un altro bel momento è stato quando sono andato da solo alla mostra di Picasso, lì me ne innamoraii e poi presi un giornale di arte moderna e mi sedetti in un pub a leggerlo in compagnia di una Guinness.
pomeriggio stavo con i miei amici della school oppure con quelli del gruppo di Bobo & Co.
Tra gli amici della school in Irlanda c'erano Victot e Franz, 2 fratelli tedeschi e con Victor ho visto Matrix al cinema in inglese… io ho sempre avuto problemi di comprensione con le lingue straniere ma stando in Irlanda cominciavo a capire abbastanza bene l'inglese parlato.
La mia colonna sonora erano i REM (out of time) e i Jetrho Tull (aqualung), due cd di Brendan.
Di Dublino ho alcuni ricordi, quando andavamo a O' Connell street, la strada principale di Dublino, il punto di ritrovo per tutti i ragazzi che si ritrovano per stare insieme, o quando mi vedevo con Richard e Franz, ciao Franz lo avrei voluto sfidare a una gara d'intelligenza ma non mi sembra corretto sfidare un uomo disarmato!
Poi successe.
Ero al Fairwiev Park con Lucia, Silvia e Daniele e giocavamo tranquilli tranquilli (per via della marijuana che avevamo fumato) con le palle da giocoliere. Io riuscivo a farne girare 3 per volta. Non una di più. E dei bambini di 13 anni (ecco che cominciano a venirmi i brividi scrivendo), dei tredicenni ci hanno avvicinato (i brividi sono sempre più forti e mi viene da piangere), dicevamo… dei bimbi ci hanno avvicinato e ci hanno chiesto di giocare con le palle e noi, fiduciosi (per via della marijuana che avevamo fumato) abbiamo acconsentito. Abbiamo giochiato un po' con loro e ad un certo punto se ne sono andati di botto senza salutare: mi avevano rubato il portafoglio.
Deve ancora nascere il gagno che osa rubarmi il portafoglio!!!
Li inseguo e ne prendo uno per il collo, se lo rivorranno dovranno tornare e ridarmi il portafogli, invece torna un uomo di 33 anni…
“Call the police! Call the police!” gridavo e quell'uomo, che poi scoprii di nome John Osborne da me soprannominato semplicemente Il Verme, invece di chiamare la polizia mi intima di lasciare andare il bambino.
Figuratevi se lo faccio! Anzi lo serro con più forza e il Verme mi rompe una bottiglia di birra (piena perché non mi voglio far mancare nulla) sulla testa, proprio lì, sulla fronte leggermente spostato a destra.
Da allora è buio nella mia mente fino a quando non mi svegliai dal coma un mese e mezzo dopo.
Mi hanno detto che sono arrivato in ospedale con le mie gambe e lì mi hanno dato un codice bianco… un codice bianco, capite? Vuol dire che per loro non ero grave, mi avevano scambiato per il solito italiano ubriaco perché puzzavo di birra e mi hanno lasciato in sala d'aspetto, da solo, fino alle 2 di notte quando è venuto un dottore, finalmente, ma non ha fatto in tempo a dire “beh” che sono caduto in coma per l'emorragia nella parte occipitale sinistra del mio cervello.
Vorrei che provaste ad immaginare come si è sentita mamma quando ricevette una telefonata verso le 02:10 da Stefania “Signora, suo figlio è qui in coma, venga subito a Dublino”…
Mamma chiamò suo fratello maggiore, Oliviero, per chiedergli di accompagnarla.
- Ciao Oliviero, mio figlio Guido è in coma a Dublino e io non so l’inglese, mi puoi accompagnare con il primo aereo in Irlanda?
- Uhm… veramente non posso perché STO PARTENDO PER LE VACANZE ALLE CANARIE!!!!!
Che gentile!
(Sono appena tornato da un viaggio di piacere. Ho
accompagnato mia suocera all'aeroporto).
La beffa beffarda di tutta questa mia vicenda è che in Italia c'è molta malasanità e che, come le malelingue dicono se entri vivo in un ospedale non è detto che ne riesci a uscire vegeto e vegetale. Questa volta l'italiano Guido il caso di malasanità se l'é andato a cercare in Irlanda. Senza contare il fatto che la gravità dell'accaduto è tale che probabilmente nemmeno in Italia sarebbe accaduto.
In coma ho sognato che ero su una cabriolet in una parata e quando passai davanti al C.T.O., l'ospedale in cui fui ricoverato per le prime settimane in Italia, scavalcai la portiera e andai dentro a farmi ricoverare!
Non sognai una grande luce che mi portava in cielo dove essere felice… mannaggia!
Quando ero mezzo in coma e mezzo fuori mi ricordo l'eclissi di sole che avvenne proprio mentre ero al CTO, ricordo gli uccelli sul terrazzo che vedevo dalla mia finestra che non capivano più un tubo: “Ma come?? Fino a un momento fa era giorno pieno e ora è notte!”, è proprio vero: non ci sono più le mezze stagioni, cielo a pecorelle acqua a catinelle e, già che ci siamo: rosso di sera bel tempo si spera!
Mi svegliai al CTO di Torino dopo un mese e mezzo di coma e fu come rinascere. I primi giorni non li ricordo perché ero come un bimbo appena nato, senza coscienza di me, per fortuna perché fu incubo: non riuscivo a parlare e gli infermieri italiani sono delle bestie. Piangevo di continuo perché ero alto 1 e 90 e stando sdraiato per un anno quindi senza gravità sono diventato 2 metri quindi i piedi battevano contro la sbarra al fondo del letto e continuavo a piangere e poi tendevo sempre a cadere a sinistra e la cosa mi faceva male e le infermiere semplicemente mi ignoravano, credendo che fossi scemo sparlavano di mia mamma in mia presenza, scrivevano in cartella che mi avevano somministrato la terapia quando non me la avevano data… delle str… streghe!
Fu lì che presi la buona abitudine di picchiare le infermiere quando non facevano ciò che volevo ma avevo ragione io. A proposito: ho sperimentato che per fare male non conviene tirare pugni ma sono molto meglio i pizzicotti… (!)
Ricordo che avevo una gran sete e pensavo: “Quando sarò a casa mi avvicinerò al rubinetto del lavello e berrò tutta l'acqua che voglio,finalmente!
Dietro di me c'era la macchina che mi dava da bere direttamente in pancia tramite la P.E.G. (un tubo che arriva allo stomaco che mi fecero al Maria Adelaide e che si intasava sempre e per sturarlo si usava la Coca-cola, mentre quella che mi fecero a Innsbruck non si otturò mai e mi ha lasciato una cicatrice grande un terzo di quella italiana). Dicevamo… c'era la macchina che mi dava da bere -evidentemente non abbastanza- che faceva il rumore dell'acqua che zampilla e quello era l'unico sollievo che avessi e mi auguravo che tutti i pazienti avessero quel sollievo.
Sono stato un mesetto al CTO di Torino per poi andare +o- un anno dopo al Maria Adelaide.
Al CTO cominciai a comunicare sbattendo le ciglia: un battito Sì due NO ma mi rea difficile fare due battiti velocemente così dissi sbattendo le ciglia (mi dicevano l'alfabeto e fermavo sbattendo alla lettera giusta): difficoltà a dire no e nessuno mi capiva, h non saranno stati dei geni!!! mi ci volle un paio di giorni per giungere alla arguta conclusione che dovevo dire : difficoltà a dire DI no -no comment- poi... gran cosa! strizzai la mano sinistra per dire sì e non la strizzavo x dire no, questo evitava le incomprensioni date dallo sbattere le ciglia involontariamente, la prima frase che dissi con le ciglia infatti fu "fireddo" per fortuna ci fu qualcuno talmente intelligente da capirmi.
Qui le infermiere erano delle bestie, oltre a non capirmi e trattarmi come una cosa scrivevano in cartella cose false: che mi avevano dato medicine che non mi davano, prendevano in giro mamma in mia presenza pensando che non capissi ma a casa non c’era ancora l’ascensore così non potevo tornare. Chiesi addirittura a mamma di pubblicare su secondamano l’annuncio: cerco 4 uomini forti che mi portino su per le scale! Ma non lo pubblicò.
Avevo freddo e sete: non mi davano da bere a sufficienza al CTO di Torino così c'era il flusso d'acqua del tubo vicino e io sentivo l'acqua e mi immaginavo laghi e fiumi di acqua potabile.
Al CTO dissi sbattendo le ciglia a mamma: ”Digli [agli infermieri] questo: se piango non devono fare finta di niente ma venire e parlarmi con l'alfabeto”. infatti parlavo stringendo la mano quando mi dicevano le lettere e io stringevo alla lettera giusta
Al mad (Maria Adelaide) mi dissero che mi avrebbero tolto il pannolino ma non lo fecero e io diventai una bestia e strappai il campanello e la luce e tutto quello che avevo a portata di mano.
Al Maria Adelaide mi fidanzai con Annasara, lei era innamorata di me già dai tempi del liceo e di lei si può dire che… era simpatica, mi avete capito! Comunque mi faceva dei fantastici massaggi ai piedi così un giorno appesi al muro della mia stanza (dove c'erano tutte le poesie che avevo scritto in ospedale anche la seguente:
AS
Anche io ti amo.
Siamo stati insieme per circa l'anno che ho trascorso al Maria Adelaide ma non ha voluto spingersi oltre il bacio alla francese.
Dio t'assista", senza l'apostrofo, è una
bestemmia?
Tra Gennaio e Febbraio 2007 fui ricoverato al Gradenigo per un trombo dal polpaccio sinistro alla vena addominale. I clinici non seppero spiegarmi le motivazioni vista la mia giovane età di 24 anni. Io ricordo che nelle due notti precedenti ho dormito con la gamba molto aperta e, secondo me, si può essere strozzata la vena. Comunque sono stato in pericolo di vita, per i primi giorni, se si fosse staccato un embolo.
Ed infine trascorsi qualche annetto con un progetto di fisioterapia (con PG Zocchi che, a mio parere è il migliore fisioterapista di Torino… uhm… d'Italia… mah… forse d'Europa… macchè: del mondo… va be', per dirla tutta dell'universo!!!), di logopedia con Sabrina Trabucchi che era fissata più che a farmi parlare, a farmi usare la respirazione addominale, e alla fine ci riuscì. Sono molto orgoglioso della mia respirazione addominale, peccato che però non riesca a parlare... e psicoterapia con la neuropsicologa che mi faceva degli stupidi test cognitivi che puntualmente superavo brillantemente perché l'emorragia ha colpito solo il cervelletto, sede del movimento, ma cognitivamente sono perfetto, non vi dico la fatica che ho fatto per convincere il gran capo dell'ospedale, il dottor Rago, a togliermela di mezzo
A proposito, proprio il dottor Rago, nella conferenza di presentazione del mio primo libro di poesie (Basta Guardarmi Negli Occhi, Rubbettino ed. andato esaurito perché aveva una tiratura di sole 1.000) disse che un giorno avrei camminato… ora dopo 17 anni sto ancora aspettando quel giorno…
Orma mi mi sono rassegnato all’idea di non guarire mai più dal parkinsonismo, né dalla depressione e di morire presto.
Morire presto… sì perché in genere i traumatizzati cranici muoiono prima dei “normali” o come li chiamo io “cazzo di normali”. Penso che non supererò i 50 anni e la cosa che più mi dispiace è che se continuo con questa sfiga non mi riuscirò a godere la campagna, sono addirittura contento di morire presto perchè la mia vita da vecchio sarà un incubo, a secco totale di dopamina perchè i farmaci antiparkinson cessano il loro effetto dopo un tot di anni e con mille acciacchi per la vecchiaia sommati al parkinsonismo.
Dopo un ricovero al San Raffaele, dove la dottoressa Giusti mi ha prescritto il synemet retard, ho avuto un’incredibile fase on di 9 o 10 ore al giorno e, soprattutto, continuativa, senza interruzioni, così suonai il bongo a una mano (nel mio slang “suonare il bongo” significa “guarire dal parkinsonismo”).
Suonerò il bongo quando sarò on 24 ore su 24 (cioè MAI). Quando ho avuto delle fasi on, per quasi tutto il giorno, l’ho suonato ma con una mano sola!
Mi recai ad Innsbruck per una visita medica dal professor Saltuariche scrisse in cartella che il mio parkinsonismo era in recessione, ma nessuno me lo aveva spiebgato, così ho insistito per assumere lo ziprexa, un farmaco neurolettico, che è letale per il parkison in quanto toglie completamente la dopamina ma, speravo che mi aiutasse anche a liberarmi dai disturbi ossessivi se lo avessi assunto per 6 mesi/1 anno.
Infatti dopo circa un mese avvertii che stavano calando perché riuscivo con facilità a trovare le parole per mandare messaggi alle varie persone (che poi tanto non mi rispondevano).
Penso che se lo avessi assunto per 1 anno intero, forse, probabilmente, chissà, può darsi, per caso le mie aguzzine sarebbero andate via o almeno diminuite abbastanza da lasciarmi vivere. Ma a che prezzo! Il farmaco mi stese letteralmente, facevo una fatica boia a alzare anche il braccio sinistro e di stare in piedi non se ne parlava nemmeno.
Poi feci un ricovero a Valentz dove per sbucciare una mela in ergoterapia e stare in piedi qualche minuto in fisioterapia mi ridiedero il madopar… senza dirmelo!!!
Mi trovai in on senza sapere perché, chiesi a mamma: “Dimmi che non mi stai dando la laevo-dopa”
“No, non te la sto dando”
“Wow!”
ma in realtà me lo stavano dando (il madopar, per riuscire a sbucciare una mela e a fare due esercizi alla spalliera) In questo modo ebbi gli effetti collaterali dello ziprexa e anche gli effetti collaterali della laevo-dopa… il top!
Questo fino al febbraio 2016 quando arrivò una nuova formulazione retard di laevo-dopa: lo xadago.
In realtà sarebbe dovuto uscire nel 2014 “dott. Oddenino dixit” poi lo hanno ritardato ai primi mesi del 2015, poi ancora a Settembre 2015 ed è arrivato nel Febbraio 2016, tanto per togliermi il gusto anche di questa realizzazione.
Dopo il ricovero a Innsbruck tornai a casa, come vi dicevo, e non potete nemmeno immaginare la gioia di quel momento.
A Innsbruck il prof. Saltuari mi diede il madopar, un medicinale il cui principio attivo è la laevo dopa che è il farmaco d'eccezione contro il parkinson. Il parkinson non è il semplice tremolio delle dita, è un danno alla substantia nigra (ho fatto il classico proprio per riuscire a scriverlo, mica per altro!!) che è la zona deputata alla produzione della dopamina, il neurotrasmettitore che entra in azione quando ci si muove, quando si è felici, quando si è concentrati, quando si fa l'amore… senza la dopamina (nel parkinson). Senza non ci si muove, non si è felici, non si fa l'amore.
Nella vita una donna ha bisogno di 4 animali : una Jaguar nel
Garage, una Tigre nel letto, un Visone sulle spalle, e un Asino che
Paghi
Per tutto il tempo in cui sono stato in ospedale sono stato in un off trrrrrrrrrrrrrrremendo, al CTO e al Maria Adelaide non si immaginavano nemmeno lontanamente che potessi avere il parkinsonismo (parkinsonismo??? e ora cosa è il parkinsonismo? Tu ci hai parlato solo di parkinson… il parkinsonismo è una forma di parkinson uguale al parkinson idiopatico per quanto riguarda i sintomi ma provocato da cause differenti.
E qui ci sbizzarriamo: c'è quello farmacologico causato da alcuni farmaci e da molti altri fattori.
Il mio è causato dal trauma cranico che ho subito e non per caso si chiama parkinsonismo post-traumatico.
Come dicevo tra i medici del CTO e del Maria Adelaide e la diagnosi di parkinsonismo c'era più o meno la distanza che c'è tra la Terra e Beta Orionis, questo anche perché non ho il classico tremore che avrebbe convinto anche uno scimpanzè con l’alzheimer che avessi il morbo ma è rigido: i miei muscoli agonisti sono più o meno perennemente (senza cure) contratti, il scorrente è “ipertonici”… io ho una allegra fioritura di ipertoni su tutto il corpo, soprattutto a destra perché molto spesso il parkinsonismo è monolaterale, al bicipite destro, alle dita destre (così non posso scrivere), ai muscoli che muovono gli occhi a destra (è noto che gli occhi sono invertiti longitudinalmente) così non posso nemmeno leggere perché la scrittura inizia a sinistra (… e ci metto una trentina di secondi per andare a capo riga ma per fortuna a qualcuno venne la fantastica idea dei libri parlati, ai muscoli del torace e dell'addome così non riesco a controllare il respiro (il controllare il respiro è forse il sintomo che mi da più fastidio perchè non posso entrare in autoipnosi e non riesco a curare i disturbi ossessivi nè a svegliarmi riposato) e al mento così quando ero in ospedale tenevo perennemente la bocca aperta e mi si seccava la bocca così mi sono fatto fare una maschera in pile che tenevo davanti alla bocca. C'era chi era contrario perché diceva che sarei soffocato… pirla! Respiro dal naso! Comunque grazie a questi due handicap non posso nemmeno parlare, non abbastanza comprensibilmente da usare il telefono e spesse volte talmente incomprensibilmente da dover comunicare usando le mani con l'alfabeto muto, quello dei bambini in cui a ogni segno corrisponde una lettera, non il LISS usato dai sordo-muti perché ci vogliono 5 anni per impararlo, perché servono entrambe le braccia, perché serve la mimica facciale mentre io sono (pure) amimico e perché lo potrei usare solo con una strettissima cerchia di eletti.
A tal proposito Vorrei parlare del l'osservazione. Io ritengo che l'osservazione per mezzo della vista sia un dono che la natura ci ha fatto davvero grande. Lo sa bene chi come me non può sfruttare al 100% questo miracolo. Ritengo però che un conto sia vedere altra cosa è osservare, così come parlare non è la stessa cosa che comunicare e sentire non è la stessa cosa che ascoltare ma anche vedere a volte infatti io non ci vedo... Cazzo, ho una vista di 10 decimi ma sono orbo, non è un paradosso? Ma si può osservare anche con l'udito come i cecati, con la parola, con i capelli, con le tette, con la fica oppure con il cazzo insomma con tutto ciò che fornisce sensazioni e che fornisce i pomodori o la verza o i cetrioli o le scaloppine. Osservare con l'olfatto significa accorgersi degli odori che sorvoleresti oppure elicotteresti oppure deltaplaneresti oppure mongolfieresti... Va beh... Sorvoliamo. I cani ci insegnano che l'olfatto è molto importante infatti loro non troverebbero i tartufi o di più i porcospini usano l'olfatto per trovare l'anima gemella, chissà quando un la troverò anche io l'anima gemella, per ora mi devo accontentare delle pugnette ma spero che qualche ragazza si faccia (faccia non feccia!) ehi! Avete capito? Fatevi avanti! I miei contatti li trovate in fondo al libro.
I quadricipiti invece non sono rigidi e quindi ipertonici ma spastici.
Vi parlo ora della mia vista. Soffro di emianopsia bilaterale omonima Sinistra cioè non ci vedo nell'emicampo Sinistro di entrambi gli occhi (emi perché metà, an da aná che in greco indica la negazione opsia da ops che in greco vuol dire occhio, bilaterale perché prende entrambi gli occhi, omonima perché prende entrambi gli occhi agli stesso modo, sinistra perché non ci vedo nulla di nulla nella metà sinistra di entrambi gli occhi e ciò on non mi permette di leggere perché la scrittura parte da sinistra e io non riesco ad andare a capo riga, ecc è un Gand in tremendo perché oltre di non poter leggere un libro o il manuale di istruzioni di un marchingegno non posso nemmeno fare ricerche su internet o andare in giro per le strade con affitto perché è pericoloso o gustare un film, il tutto perché il Verme (al solo nominarlo mio vengono i brividi) era anche mancino!
A proposito di occhi... C'è una postilla che vi vorrei raccontare, sapete qual'è? No, se non ve lo l'ho ancora raccontata non potete saperla, che cazzo di domande! Polifemo è sulla spiaggia e si sta annoiando e dice: "Mi sto rompendo il coglione! "
C’è poi una cosa che da diciassette anni sto agognando ma che purtroppo sembra chiedere la Luna, Giove, Altair e qualche altro astro… di svegliarmi, per una volta riposato, il parkinson è così gentile e simpatico che ti toglie anche il sonno.
Invece a Innsbruck mi diedero la cura non so se perché avessero scovato in me i sintomi del parkinson o perché la somministrano a tutti indiscriminatamente.
Il ritorno a casa mi diede una bella botta di vita così cominciarono a verificarsi le prime fasi on date dalla laevo-dopa, io non sapevo cosa erano perché Saltuari mi aveva somministrato la laevo-dopa senza dirmelo.
I medici del Maria Adelaide (dott. Pietrapiana e dott.ssa Zaina) mi tolsero la laevo-dopa più perché sono rivali e in antagonismo con Saltuari che per motivi terapeutici, e nemmeno questa volta ne fui informato, semplicemente vidi sparire quei momenti in cui mi sentivo mille farfalle colorate dentro, in cui riuscivo a muovere anche il mio lato sinistro, parlavo e quasi camminavo.
Per farvi capire la differenza tra fase on e off dovete immaginare l'effetto euforizzante della cocaina che appunto non fa che aumentare la dopamina nel cervello. Immaginate, dunque, l'effetto positivo della dopamina e ribaltatelo in negativo: avrete la depressione, l'immobilità, la mancanza di voglia di fare, il vedere tutto nero senza una via d'uscita della fase off
La cosa mi sembrò strana così cominciai a cercare una spiegazione su internet: l'unica informazione da cui partire che avevo era il nome della medicina datami a Innsbruck, da lì riuscii a capire che avevo il parkinsonismo da solo, lo dissi a Pietrapiana e Zaina che però negarono la mia tesi, secondo loro NON avevo alcuna forma di parkinson, mamma gli dava ragione. Ci misi un anno di disperate ricerche su internet tutto da solo prima di convincerli ad un consulto all'istituto besta -anche qui tornano i brividi- di Milano dal prof. Albanese cui bastarono cinque minuti di visita per diagnosticarmi il parkinsonismo e ridarmi il madopar.
Vi incollo la lettera che scrissi a Pietrapiana e Zaina qualche anno dopo e cui, ovviamente, non trovarono le parole per rispondere:
gentilissimi dottoressa Zaina e dottor Pietrapiana,
in un recente scambio di opinioni avvenuto il giorno 22/11/02 con la dottoressa Zaina circa la mia diagnosi di parkinsonismo mi sono reso conto di quanto fossero distanti e a volte contrastanti i nostri rispettivi ricordi. tale constatazione mi ha portato inizialmente ad un momento di incredulità, poi ho capito che spesso le parole possono essere fraintese. per questo desidero qui puntualizzare ciò che ritengo sia stato il reale svolgimento dei fatti in questi due anni di rapporto con voi.
Ecco, più obiettivamente possibile, la scansione temporale degli eventi:
- 04.06.00: ricovero presso il professor saltuari per 3 mesi
primi mesi del 2001: raggiungo il wash-out farmacologico: cesso il Depachin e il Madopar.
- 03.03.02: vi spedisco l'ultima e-mail con, tra gli altri, il parere della dottoressa Rita Formisano, primaria dell'unità post-coma dell'ospedale Santa Lucia di Roma
- 15.04.02: mi riferite ufficialmente che avete intenzione di avere un consulto con un esperto di parkinson e si decide per l’istituto Besta di Milano.
- 29.05.02: consulto con il professor Alberto Albanese
- 04.11.02: ricovero al Besta dove è stato accertato il mio parkinsonismo
Se veramente aveste sempre avuto il dubbio sulla mia diagnosi, io vi chiedo:
perchè avete aspettato più di un anno per chiedere il consulto, tra l'altro un anno nel quale io ho insistito tanto?
- perchè mi ricordo benissimo che vi dicevate sicuri del fatto che io non mancassi di dopamina?
perchè, (se dalla prima rmn tra quelle che ho fatto su prescrizione di Albanese è riscontrabile un danno alla substantia nigra), non lo avete riconosciuto anche nelle mie precedenti risonanze magnetiche? ricordo bene il particolare del referto perchè la dottoressa Zaina, quando le portai a esaminare il suddetto esame unitamente alla SPECT, commentò che era "strano" e "curioso" che il danno extra-piramidale si vedesse dalla Rmn e non dalla SPECT.
Se avete già incontrato dei parkinsonismi nella vostra carriera, come facevate a non saperne le caratteristiche peculiari e essenziali? Perchè mi avete argomentato la vostra tesi non-extrapiramidale assertando, ad esempio, che se avessi avuto carenza del famigerato neurotrasmettitore avrei dovuto avere paralisi e danno bilateralmente? Invece il morbo di Parkinson e i parkinsonismi sono più frequentemente monolaterali.
La dottoressa Zaina sostiene che dovevate prima raggiungere il wash-out farmacologico ma anche così lo scarto di tempo è di molti mesi tra quando lo raggiunsi e quando mi avete anche solo comunicato che intendevate avere un consulto.
Nè mi sento di accettare l'argomentazione addotta dal dottor Pietrapiana il quale sostiene che dovevate prima avermi in day-hospital per vedermi meglio e verificare il mio stato: anche durante la terapia a domicilio mi seguivate bene tramite riunioni settimanali con tutta l'equipe (a parte che avrebbero dovuto bastarvi le descrizioni mie e di mia madre per capire il benefico effetto del Madopar). come fate a dire dunque che in day-hospital aveste avuto un tanto maggiore controllo sul mio stato di salute?
Non offendetevi se io non credo che voi foste sempre stati in dubbio sul mio parkinsonismo, anzi, se mi ricordo bene e come confermerà chiunque sia in buona fede (da mia mamma a Clara, da Victor a Piergiorgio alla dottoressa Sapienza, eravate proprio convinti che io la dopamina la avessi come qualsiasi altro.
A tal proposito ricordo bene il dottor Pietrapiana aver affermato, una volta che avevo insistito per fare almeno il test, che non volevate farmelo fare perchè non ne avevo bisogno. Io, secondo voi, avevo la dopamina.
Vorrei ora esplicarvi quanto attualmente provo per rendervi partecipi dell'angoscia che mi teneva quando mi rendevo conto che senza dopamina non sarei mai potuto guarire e mi trovavo di fronte un muro dato dalla vostra sicurezza in merito.
Forse voi non avete idea di cosa voglia dire perdere i migliori anni di vita e poi scoprire che si sarebbe potuto evitare se solo chi ti doveva aiutare ti avesse dato retta.
Adesso il mio sentimento predominante è la paura.
23.05.20 la paura... È un sentimento che si manifesta sia nell'essere umano che tra gli animali...
a seconda del tipo di paura abbiamo reazioni diverse. Infatti tutti capiscono che avere paura della morte è cosa diversa dall'avere paura dei serpenti oppure dall'aver paura di perdere il lavoro. Qualunque sia il ciompino topo di paura viene fuori la nostra pippa di Debolezza e inadeguatezza per affrontarla ma credo molta gente a caso che tu abbia dormito fino le sei ➖ male amore e la cosa migliore per il regalo ➕ tardi che si dice platano è il suo nome di tutti quelli come noi due ci sentiamo ➕ in basso . Lo ho scritto solo perché mi piaceva così...
Le pesche e anche le restrizioni e le restrizioni e le reazioni alla priora e alla Paura sono le più cavolo di disparte e dispararararate. Chi la nasconde e la affronta con il coraggio, chi invece è in balia totale della paura e sprofonda nel terrore e nel panico.
È come quando si ha un terribile incidente e ne si esci salvi per miracolo che tra gli animali
Sì perchè proprio di un miracolo si tratta, tante sono state le coincidenze fortunate che mi han portato alla diagnosi completa, l'unica via possibile di guarigione.
Diversamente non avrei avuto nemmeno una probabilità di diventare discretamente autonomo mentre di sicuro sarei rimasto poco più che un vegetale e poco meno che un handicappato per tutta la mia vita.
Già... se non si fosse verificata tutta una serie di accadimenti fortuiti... primo dei quali il mio ricovero presso il professor Saltuari e, non ultimo, la mia testardaggine nel perseguire ciò per cui tutti mi davano perdente.
Anche voi stessi siete stati testimoni di una fase ON che, data dal madopar, influiva anche sulla schiena, e ricordo una volta in particolare sulla verbalizzazione; lo stesso dottor Rago ha potuto constatare il netto miglioramento del braccio e della mano destra.
Mi sono sentito morire quando la mia percezione è stata negata.
Sì, ricordo perfettamente che, al momento della fine dell'effetto, speranzoso vi dissi che avevate assistito a uno dei momenti che io chiamavo "momenti cocaina" e che, in quell'attimo, era finito l'effetto del madopar.
Non mi avete creduto.
Avete affermato che ero semplicemente "stanco"!
Ecco perchè non accetto l'argomentazione addotta dalla dottoressa Zaina che non avete mai visto gli effetti positivi della l-dopa.
Paura quindi, perchè non solo non era accreditata la mia ipotesi di parkinsonismo ma non ero nemmeno creduto in queste mie sensazioni.
Ho fatto ciò che mi restava: provare a informarmi da solo ricercando su internet.
La paura era legata ad una valutazione diagnostica che avrebbe potuto non farmi guarire mai.
... e dire che voi stessi conoscete bene quella "regola" medica per cui se un paziente risponde positivamente ad un farmaco vuol dire che tale paziente ha la patologia per cui quel farmaco esiste! (anche se voi, come sostenete, non aveste mai visto con i vostri occhi una mia fase-on avreste dovuto fidarvi di chi le ha viste come mia madre o Piergiorgio o io stesso).
A forma di questo punto vorrei sviluppare il concetto di informazione. L'informazione è l'utizzo di una notizia divulgata oppure è l'applicazione di una conoscenza
Non ne esco vincitore, ne esco triste.
sarei grato se voleste restituirmi il vostro pensiero scritto alla presente.
distinti saluti
guido
A quel tempo ero a casa a Torino e assunsi un badante peruviano: Victor.
Si sa che i peruviani sono tutti bassi e minuti infatti Victor era un colosso di muscoli alto un metro e ottantacinque con la forza di tre cavalli imbizzarriti.
Io lo amavo come un papà e mi ha insegnato lo spagnolo parlandolo invece che l'italiano quando dialogava con me. Restò con me per due anni poi tornò in Perù e non ne seppi più niente.
In quel periodo (circa 2001) tornai a visita da Albanese che affiancò al madopar (laevo-dopa) il nopar (un dopamino-agonista) che mi aumentò molto i periodi on tanto che uscito dal Besta esclamai a voce:
“Mondo, arrivo!”
quello, dopo le tre settimane in Irlanda fu il periodo più felice della mia vita, nonostante il trauma cranico, nonostante il parkinsonismo, nonostante l'handicap fisico e verbale perché svegliatomi dal coma mi sentivo rinato, senza più il peso del mio passato “scomodo” in cui ero arrogante e borioso.
Il dottor Vigna Taglianti in 3 anni di terapia non mi fece mai affiorare questi difetti- .
Così mi sentivo puro, con una seconda possibilità di vivere senza i difetti della mia vita precedente. Inoltre Prima mi vedevo brutto mentre ora mi vedevo un figo senza senso.
Questo periodo di grazia in cui camminavo a 3m e 42cm da terra durò un anno poi…
Non avevo completato gli studi per la maturità classica così i miei professori si inventarono dal nulla un progetto per farmi prendere il diploma a domicilio con un insegnante di sostegno.
Giorgia, una dolcissima ragazza, fu incaricata di seguirmi a casa e fare da tramite con i professori: la prima liceo andò liscia come l'olio: all'inizio pensavo che sarei riuscito a creare una scuola diversa, su misura dello studente, interessante e multimediale e il primo compito mi fece ben sperare. Dovevo fare una ricerca su Galileo per filosofia, la intitolai “da Galileo una critica alla chiesa” ma poi le cose cambiarono: i professori iniziarono a limitarsi a darmi dei testi da leggere e da studiare… ma io glielo dicevo e ripetevo che non potevo leggere ma loro niente. Pensate che mi hanno fatto fare un compito in classe di educazione fisica, a me che non cammino!!!
Per fortuna tutti i compiti li svolgeva Giorgia e io non studiai nulla, poi l'ultimo anno fu un disastro:
pochi mesi prima di dare la maturità a seguito di una formattazione dell'hard-disk del pc i cd che avevo masterizzato con windows non si leggevano più. Persi tutto, lì c'era tutta la mia vita oltre agli appunti di scuola e le mie poesie.
Qui devo scrivere un’accusa verso il mio psicanalista M. VIGNA TAGLIANTI (vorrei che vi ricordaste questo nome) da cui andavo prima del fatto.
Questa non gliela riesco a perdonare al dott. prof. M. VIGNA TAGLIANTI! Così da che lo adoravo ora lo odio con tutte le mie forze.
Avevo trovato ben 3 papà: il mio naturale, Victor e Massimo.
Victor è tornato in perù, il mio naturale mamma non ha tanta voglia di vederlo (e la capisco, per carità!) e Massimo mi ha tradito.
A casa avevo dei mancorrenti per poter camminare, sono stati un idea di Francesco, un ragazzo che mi ha fatto fisioterapia per un certo periodo a casa, e avevo anche un alza-cesso, perché io ero 1 metro e 90 prima di incontrare il Verme e sono cresciuto di altri 10cm perché stando in ospedale per un anno intero a letto non c’è la forza di gravità che ti schiaccia (che culo eh? Chi non darebbe le gambe, un braccio e il buon umore per crescere di 10cm??). Inoltre da dopo il coma non soffro più il solletico, non chiedetemi perché , è lo stesso di quando si ha la febbre, si dice: “stai a letto! Pezzo di ç°@#§”…. beh, forse “Pezzo di ç°@#§” lo si omette! Comunque si sta a letto e si cresce.
Dall’Incubo della maturità (2002) non mi sono più ripreso.
Il chè non è molto bello se si ha una malattia che dire psicosomatica è come dire che una formica (rossa) solleva un elefante (africano).
A casa, a Torino stavo bene, rispetto all’ospedale, ma ero e sono tuttora molto depresso, ho fatto anche la dcms (la stimolazione elettrica che dovrebbe guarire dalla depressione) che, ovviamente, per me non ha fatto effetto e anzi, dopo l’ennesima realizzazione mancata: “ho risolto la depressione e sono finalmente un po’ più felice” mi sono depresso ancora di più. Ma a sentire coloro che mi vedono credo di trasformarmi in una specie di sarcofago egiziano e anche italiano e perché no? Musulmano impenetrabile ed impermeabile. Nonostante la medicina faccia passi giganteschi, il cervello umano e vesuviano ecc in modo particolare e specialmente il mio resta un mistero demo di Martin Mystere poco interpretabile e decifrabile. e sta nel mobile sconquassabile e imperdibile in vista.
Descrivere il mio stato d'animo quando sono giù giù giù e molto depresso pnon è per nulla facile anzi è molto difficile sia per me che per le persone che mi stanno vicino, io non ricordo nulla di come mi riduco in uno stato depressivo al cui interno, ci sono i miei resti
Mamma all’inizio diceva “oooh, ma che bravo, è molto meglio di quello di prima!” e poi dopo un anno ci trovava tutti i difetti di questo mondo così li licenziava e ne trovava altri.
Intorno al 2003 , pensate, sono addirittura riuscito a REALIZZARE: “fantastico: punto 3, ho fatto filotto, grazie a mamma è partita Girovagando e abbiamo organizzato il viaggio a Barcellona, ora posso viaggiare!!!”.
Fu bello ma nemmeno questo mi diede quella felicità persa da quando vissi l’incubo.
Mmm. Mi sa che qui devo darvi qualche spiegazione…
un giorno che non so di un bel po’ di anni fa riuscii a realizzare un tot di cose e poi ebbi una sorpresa: vidi la mail di risposta del mio ex psicanalista M. VIGNA TAGLIANTI che non mi aspettavo e accadde il miracolo: recuperai l’ottimismo perduto dall’incubo e sentii una sensazione di fresco alle mani e entrai di botto in on per restarci per lungo tempo!
2 giorni dopo mi aspettavo che tornasse il computer da riparare con alcune prerogative invece non fecero nulla così tornai nella mia tristezza.
Poi una notte sognai il Cerquosino, una ex-comune sessantottina così mi venne voglia di tornarci e ci
trascorsi le estati, lì stavo veramente bene, “come un porco nella merda” mi gozzovigliavo di dire.
Lì sono anche riuscito a pomiciare con una ragazza! Si chiamava Diana, era ceca… poverina!
NOOOOOOOO, per favore, queste battutine di second’ordine le puoi anche lasciare al figlio del pollaio.. era ceca di Praga.
Era, non mi sto vantando, una gnocca.
Le dissi “se riesco a farti passare il mal di pancia con il reiki mi dai un bacio?”...
Lì stavo così bene che anche le mie prestazioni fisiche migliorarono tanto che un bel mattino riuscii a camminare con 2 bastoni e fare 20 no, 50 nemmeno, 100 macchè, 200 acqua acqua, 500 uff…, no, ben OTTOCENTOOTTANTA passi!
Così strappai a Barbara e Giampiero la promessa che mi avrebbero avvertito di ogni campo che si sarebbe svolto al Cerquosino, io avrei voluto che mi dicessero che potevo vivere al Cerquosino come stava facendo Rolando. Si era nel luglio 1999, il decennale dal trauma… cazzo, già 10 anni!!! e ora, mentre scrivo siamo nel 2016 e se la matematica non è un’opinione 2016 - 1999 fa 17.
“no, scusa, ci deve essere un errore… vuoi dire che sei handicappato da 17 anni??… e magari anche che (2016 – 2002=14) da 14 anni sei depressissimo e scoppi a piangere senza un motivo??” ci terrei a ricordare per l’ennesima volta che il famigerato morbo è incredibilmente, drasticamente, completamente, totalmente, penosamente, esageratamente psicosomatico.
Tornando al Cerquosino (lo vedi che non capisci niente? Non per davvero, metaforicamente!!!)…
Rolando… chi è costui? È un giovane uomo paraplegico (vuol dire che può parlare e muovere le braccia, in pratica è autonomo, lui, infatti vive da solo al Cerquosino e si è fatto passare dal SSN un quod con il quale si fa dei viaggi assurdi in solitaria… l’India, la Cina, il Tibet, il Sud America non hanno più segreti per lui e poi riesce anche a ciulare con lo speed jet, un farmaco che si inietta con una siringa direttamente nel pene e che… be’ vi lascio immaginare il resto… non avete idea dell’invidia che mi fa. Vive con la pensione da handicappato e chiedendo soldi agli amici. La sua mail è rotolando@UN-DOMINIO-CHE-NON-VI-DICO-PERCHÈ-HO_GIÀ-ABBASTANZA-GUAI-PER-I-FATTI-MIEI-E-NON-VOGLIO-ANCHE-UNA-QUERELA-DA-PARTE-DI-ROLANDO!
Girare il mondo e scoprirlo è sempre stato ciò che ho voluto, viaggiare... Sì viaggiare evitando le curve più dure in solitudine ora con amici, senza preavviso e senza programmazione mi avrebbe reso felice perché libero da molti condizionamenti. Invece mi tocca concordare in estenuanti trattative con mia mamma, il mio amministratore di sostegno e i miei venti assistenti perdenti. Com'è difficile trovare una località con possibilità e agilità in un periodo dell'anno ad un costo sopportabile per tutti, proprio io che volevo partire senza avvertire e dormire in un caldo letto di foglie, arrivare senza avvisare. Avrei viaggiato in autostop oppure in car sharing, con voli second prendere o lasciare, direttamente acquistati in aeroporto con lo zaino pieno solo di cose inevitabili ed indelebili, di chissà quale città del mondo, ospite dormendo con la gente del luogo, il popolo, la gente vera.
Quante lacrime amare come gocce di rugiada e quanti occhi lucidi avrei salutato tornando a casa casa. Ma sarei davvero tornato a casa?
Andai al cerquosino tutte le estati tranne le ultime due ché Barbara aveva dei problemi personali, quando stavo con Elisa andai al Cerquosino con lei, non immaginate la goduria di fare l’amore sull’erba!
Lei è favorevole all'omosessualità? dipende se sto dietro o se sto davanti.
Questa la ho inventata da io... Non tiratemi le pietre addosso per favore!
Cosa ci fa uno spermatozoo vestito da prete? Esce dalla cappella! È ovvio!
Scrissi anche un progetto per un campo estivo: si chiamava “progetto lentezza” perché Barbara mi chiama “bradipo” perché l’ennesimo disturbo del parkinson, oltre alla rigidità è alla depressione, la stipsi, la perdita dell’appetito, della libido, del sonno e chi più ne ha più ne metta è la lentezza dei movimenti o bradicinesia (cazzo!
Per un ragazzo pazzo e caprone della mia veneranda età di ormai 37 anni di cui 20 fortemente e fieramente da diversamente handicappato non avere la libido equivale a non avere l'organo sessuale che non è lo strumento musicale ma è il cazzo. Se si chiede ad un giovane uomo o ad un ragazzo o ad bambino o ad un neonato che importanza ha la sua terza gamba che non è il bastone ma è il cazzo vi dirà che è più importante della mia delle altre due come delle mazze da cricket rosse, almeno, il mio è come una mazza da cricket, il vostro sarà come... Boh... Un fagiolo marcio, ciao dicevamo... Immaginate per un diversamente handicappato come me che ha le due gambe partite per il Tibet con un biglietto di sola andata come un budino messo a bagno Maria. Grazie, grazie, non c'è bisogno di farmi i complimenti, non so per che cosa ma mi girava di scrivere così la terza e sola gamba funzionante anzi per me poco funzionante cazzo! Porco boia! È davvero tutto: la mia trivella o martello pneumatico che dir si voglia per gli anni vigorosi della gioventù bruciata almeno la mia, il mio totem, il mio squalo, la mia jaguar da adorare nella maturità come una prugna cotta come uno status symbol, il bastone duro d'oro e frizzante della mia vecchiaia, solo per me o anche per la mia compagna di vita che per me è assente come un fantasma impotente. Si può rinunciare, ad un occhio, ad una gamba, ad un orecchio, al buon umore, al sonno, all'appetito ma A Lui proprio e devastatamente no (e quando dico no è no! Ciao è davvero troppo. Pensate solo a quanti nomi sono stati inventati per nominarlo: nomi scientifici come stafilococco, nomi volgari come che so... Michelle, nomi buffi e simpatici come che so... Castoro tutti riconosciuti all'istante folgorante ed inequivocabili come che so... Papaya storicamente e stoicamente rappresentato e dipinto come le pitture rupestri sparse come gli Shangai in tutti il mondo mongolo, Ben presenti nei capolavori di Michelangelo, Picasso e Klee.
E ora si aprono le porte a un simpatico aneddoto che non c'entra un emerito cacchio:
uomo su un pallone aerostatico finisce su un
albero in mezzo alle campagne in una zona desolata. Passa di li’
una persona, allora l’uomo sul pallone gli chiede: "Scusi, mi sa
dire dove ci troviamo ?". "Guardi, lei si trova su un albero, a
dieci metri di altezza, siamo a 40 km dal centro abitato piu’
vicino e io non ho una scala per farla scendere".
"Senta, lei nella vita e’ ingegnere di sistemi
informatici?". "Perbacco, come fa a saperlo?".
"Vede, lei mi ha dato una serie di informazioni
perfettamente corrette, ma assolutamente inutili per risolvere i
miei problemi".
L’altro da terra gli risponde:
"Senta, lei nella vita e’ dirigente di qualche
azienda?". "Caspita, come lo sa?".
"Perche’, vede, lei sta nella merda, non sa cosa
fare, ma ha trovato il modo di dare la colpa ad un altro".
IO ho il parkinson, IO ho il parkinson, da quando avevo 17, DICIASSETTE anni, ero un ragazzino, non avevo barba né peli sotto le ascelle, ora sono un uomo fatto, fatto nel senso di “fregato, fottuto”, se mi guardo allo specchio non mi mi riconosco, mi vedo invecchiato e mi sembra di diventare più brutto, mentre prima ero un figo paura!
Poi partecipai a un concorso per disabili con Erika, una delle numerose badanti che si sono succedute, si trattava di creare una composizione che rispecchiasse un handicap… noi facemmo un busto di cartapesta con le braccia aperte, era un busto immobile a simboleggiare la difficoltà nei movimenti. Mi divertii un tot a costruirlo ma purtroppo non vincemmo il concorso.
Dal Cerquosino capii che il mio posto, il mio habitat naturale è la campagna. Da lì cominciai la trafila per trasferirmi in campagna. gli ottimi risultati che sto ottenendo a bocce mi hanno cambiato? A me non pare, perche' vivo lo sport nel modo giusto. Per me lo sport e' socializzare e divertimento e svago. Infatti non sono competitivo in modo esagerato come alcuni ragazzi che quando non vincono si arrabbiano.
Sono fodamentalmente una persona umile e molto graziosa e modesta e, scusate se è poco, un pezzo di figo come un pezzo di cioccolato e lo si vede anche da come gestisco il successo del tuo libro e del tuo lavoro di scrittore . Mi fa molto piacere sapere che molti lettori del mio libro hanno trovato il tuo lavoro da scrittore intelligente e coinvolgente e a dir poco allucinante e fantastico e massacrante e mordente e ferrato e disastroso e direi molecolare come una provetta da chimico . Apprezzano il tuo saper essere realisticamente drammatico e fruttuoso e assai cattivo e divertente allo stesso tempo come un pagliaccio che sta incarcerato in un palloncino . Tutto cio' ti onora e ti omaggia, ti riverisce , ti ossequia, ti rispetta, ti
adora, ti venera e ti sprona ad andare avanti con la scrittura, senza montarti mai la testa e stare tranquillo e in pace.
Io sono un istrione come Al Capone, conoscete la canzone di Charles Aznabaour? È bellissima, mi rispecchio totalmente, è la mia canzone, la vita è un palcoscenico, un concerto, un'operetta, una recita che va da Vita, la scimmia di Belzebù perché tutti voi sapete che Belzebù aveva una scimmia. I miei capelli, i miei baffi, il mio pizzetto, sono la mia maschera, la mia morte e la mia birra e il mio stato d'animo estremamente volubile mi fanno essere di volta in volta un personaggio diverso e famoso: nei miei 37 anni di vita sono stato a volte Pinocchio, a volte un pidocchio, alle volte è non si può mai dire Mastro Gieppetto, spesso Lucignolo passando per il gatto, micio bau bau e la volpe persino il cane Melampo, ovviamente la lumaca che sbava come solo io so fare, un personaggio credo di non essere mai stato, la fata turchina e carina, quel ruolo spetta a mia mamma, la mia tenera e dolce mammina. La mia vita ad oggi si può definire una favola, una bresaola, una suola come un pezzo di pollo squartato, una comica oppure una tragedia o un giallo o un film d'horror. Di volta in volta ho fatto ridere, piangere, mangiare le caccole del naso, bere il vomito di un pitone salato, ho spaventato e anche terrorizzato mai alzato il gelato.
Scegliete voi e decidete chi sono io.
16.05.20
La cena è importante e ed è anche un momento per socializzare ma io me ne sto sempre da parte per i fatti miei e non cago nessuno perché sono sempre impegnato come una nebulosa oscura.
Io mangio una colazione con cereali e latte di riso o d'avena non vaccino perché le proteine animali contrastano l'assorbimento della laevo dopa che è il farmaco d'elezione per il morbo di parkinson. E poi non pranzo perché voglio stare con la pancia vuota per tutto il giorno come un uovo sodo che sta facendo la muffa.
Nella sala TV ci sono sempre dalle persone che, non si direbbe ma... Guardano la TV e io non la guardo mai perché non mi piace, preferisco leggere che è molto più salutare e affascinante come una bella donna che sta sempre a fare la puttana.
Io bevo sempre delle bibite che mi piacciono un mucchio perché sono gustose e mi piacciono un mucchio, ciao non bevo mai acqua perché l'acqua fa male la birra fa cantare. Bevo succhi di albicocca, di pesca, do pera che ti fa le pere, oppure latte di soia, di riso o di checcazzoneso, oppure Coca cola che è capitalista e sfrutta i bambini dell'Africa ma è così buona se fredda e magari con limone e con l'ombrellino e poi per chi caga dal buco del culi fa cagare nel senso andare di corpo e serve per sturare la Prima. E. Giorgio. tanto è corrosiva!
La prima soluzione fu Case Bianche, una cascina vicino al Cerquosino.
Mandai a mamma un sms in cui le scrivevo per favore di considerare come fattibile l’ipotesi di comprare Case Bianche e di non essere distruttiva (come al solito).
14.06.20 ciò che è bene per me.. A causa della mia fragile salute fisica ho sempre dovuto lottare con chi mi sta attorno per fare capire che ciò bug è bene come, non so... Ad esempio il paradiso, e ciò che è male come l'Inferno dove andrà tra le fiamme senza mutande e con un palo in culi il mio amministratore di sostegno quasi sempre non lo è per gli altri.
Partiamo con un esempio banale come una banana verde speranza, la Coca Cola che mi faceva cacare nel vero senso della parola prima di infognarmi con la stomia che è cacare in un sacchetto.
Tutte le volte che elemosino un piccolo cazzo di bicchiere di Coca Cola mi sento dire che mi fa male perché il gas che gonfia i palloncini potrebbe scusarmi un Blocco intestinale.
Ma avete mai supposto come una supposta che è proprio un cazzo di blocco intestinale che vado cercando per farla finita una volta per tutte totte torte?
La morte che per i miei assistenti sostanti e per chi mi sta attorno è un vera maledizione mala e mille volte molle da scongiurare oh oh oh cavallo oh oh ogni giorno, per me potrebbe essere la benedizione, io dico sempre che voglio morire ma in verità non è proprio così... Non è che ho proprio tenta voglia di morire.
Io chiedo solo agli altri di provare a ragionare con il mio cervellino molle e di pappa molla e di rispettare il mio pensiero che può coincidere oppure no con il loro.
Io penso solo che la mia volontà dovrebbe avere la precedenza come un vigile ciecato e con la peste, del resto non glielo ho detto io di fare il vigile anche perché la volontà degli altri ricade sulla mia vita quotidiana! Faccio un appello: tutte le volte che dite di lavorare alacremente per il mio pene oh no, voglio scrivere pane oh no, voglio scrivere pneapp oh no voglio scrivere bene, di agire nel mio interesse e di fare una cosa o ronfare un'altra cosa perché dite di volermi bene ma non è così, penso che tutti gli pseudo amici che ho siano falsi e cinici tranne pochi vi prego di fermarvi. Smettete di lavorare, di agire per il mio bene e guardatemi in faccia, se sarete in grado di leggere nei miei occhi agirete di sicuro per il bene di Guido.
14.06.20
Dunque mamma venne al Cerquosino per vedere queste fantomatiche Case Bianche e tutto mi sembrava un sogno.
Sì, tutto tranne il prezzo assolutamente esagerato, abbiamo chiesto a Gianni, il padrone u po’ di tempo perché sarebbe dovuto arrivare un congruissimo risarcimento da Dublino (lì sono civili e hanno una legge che prevede il risarcimento di tutte le spese e del mancato guadagno (perché non posso lavorare) per gli stranieri colpiti da un irlandese. Peccato che il risarcimento sia arrivato solo nel 2016 (se non mi sbaglio 2016-1999=17 anni di attesa per un risarcimento dovuto) così case bianche, stanche di aspettare, si sono fatte vendere a altri.
Vorrei entrare nel guinness dei primati per il risarcimento più lento della storia.
Ma non perdiamoci d’animo! Ci siamo iscritti all’associazione Comunità e Famiglia che si occupa di mettere insieme persone volenterose e di cercargli una casa (in città ma generalmente in campagna) per viverci.
La abbiamo seguita per otto anni, risultato? 0 “zero”. Avevamo trovato un cascinale che più che un cascinale sembrava un castello, in quel di Govone (CN) proprietà della chiesa, di certi padri, e mi ero detto “se i padri ce lo danno in affitto vuol dire che i benefici della pratica buddista sono arrivati. Ooops! Forse ho dimenticato di scrivere che quando ero sano -cazzo, preistoria, sigh!- non mi ero avvicinato alla pratica buddista ma dopo il trauma ho iniziato a recitare Nam myo ho renge kyo.
Ma purtroppo non ce lo hanno dato.
Poi abbiamo trovato una casa a Portacomaro (AT), in campagna, finalmente!
Ma ce l’avevano affittata solo per pochi mesi e l’inverno successivo abbiamo dovuto lasciarla.
Ricordo che stampai un volantino che distribuii a centinaia di ragazzi scrivendo che avevo una casa in campagna e che cercavo amici che avessero voglia di trascorrere una giornata liberi dallo smog perché volevo far diventare la mia casa a Portacomaro una specie di centro sociale che fungesse da punto d’incontro per varia gente.
l’unico problema era che sono andato anche IO a distribuire i volantini…
chi è che ha voglia di andare a trovare un handicappato che ti da un foglio di carta?
Infatti da che ho distribuito centinaia di Volantini mi ha risposto una, e dico una!, ragazza: Elena. Elena è una chica piena di vita, esuberante, è venuta un paio di volte a Portacomaro e poi chi s’è visto s’è visto, come tutti gli altri cosiddetti amici. Ho passato due anni a mandare sms come un disperato a tutti i miei conoscenti chiedendogli al primo, pregandogli al secondo, implorandogli al terzo e supplicandogli al quarto uno straccio di appuntamento e nessuno mi rispondeva.
Mi stavo ammalando di solitudine, era evidente che mi stavo prendendo un raffreddore per lo stare come un uomo in mezzo al deserto. Ma come si combatte la solitudine? Sicuramente la soluzione del lucchetto non è la confusione. Ci si può sentire soli come un semaforo anche in mezzo ad una folla di pastafrolla oppure tra tanti e tanti e tanti e molti e moltissimi conoscenti viventi. La solitudine si combatte con l'empatia e la simpatia, con azioni che vanno con i gibboni che mangiano i carboni come rambo semplici e complici ma che sorprendono.
Ho sempre avuto un problema con le risposte: i miei unici metodi per comunicare con gli altri lontani sono gli sms e le mail e purtroppo la maggior parte della gente quando vede un mio messaggio lo cancella e torna alla sua vita normodotata di tutti i giorni. Per due anni ho mandato decine di centinaia di migliaia di milioni di messaggi e fatto festa quando qualcuno mi rispondeva poi mi sono stufato e ho deciso di non avere più amici.
Tornando alla mia ricerca della campagna: ho cercato a lungo su internet una comunità per disabili fisici ma nulla, in tutta Italia sembra che non ci sia nulla.
motivo o per l'altro, perché mancavano gli operatori non sono riuscito a trasferirmi. Quando trovai un posto e poi il mio gelato per la prima volta dopo tanto tempo non si sciolse quando lo mangiai provai un brivido di ottimismo
I brividi sono una bella cosa on perché mi danno lo scopo per andare avanti con il mio buonumore in.
Sono poi riuscito grazie a mia mamma a trasferirmi a Barge in una casa di campagna dove riuscivo addirittura a meditare ma era al secondo piano senza ascensore dove dovevo usare il montascale per entrare e uscire ma almeno era vicino a Elisa.
Elisa si innamorò perdutamente di me. Del mio essere imprevedibile, intelligente, simpatico, buono e, scusate se è poco, un pezzo di gnocco (di viso, purtroppo non ho il fisico -come disse la mamma di Galilei quando Galilei se ne andò di casa). Mi diceva che ero la sua vita, che mi voleva sposare e fare un figlio, creare una famiglia. Più volte mi confessò che non aveva voglia di prendere la pillola.
Fu bellissimo finché è durata. Era tutto per me, non solo era la mia ragazza ma era anche il mio contatto per frequentare dei coetanei, i suoi amici.
E poi… facevamo l’amore!
Non mi direte che non vi piacciono queste
Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana di più e in quella settimana pioverà a dirotto
Posso sollevare in elefante con una mano sola, ma dove lo trovo un elefante con una mano sola?
Cosa fa una lumaca di una tartaruga? Due lenti a contatto....
Adoro i bambini. Specialmente quando piangono, perchè a quel punto qualcuno li porta via
Quando andavo a letto se quel giorno era venuta Elisa (e avevamo fatto l’amore e mi aveva parlato di arte) la coccolavo mentre se ero stato da solo pensavo “ho Elisa, HO una ragazza, IO HO una ragazza normodotata, PROPRIO IO HO una ragazza gnocca e così via”, dopo due anni il nostro rapporto entrò in crisi: ogni volta che ci vedevamo scoppiava a piangere, secondo me, perché mamma le aveva parlato in mia assenza e le aveva messo in testa che mi avrebbe solo fatto da badante. Ora sto cercando l’altra metà della mela.
Io penso che l'amore sia un sentimento più unico che raro che ti riempie come una cesto di lumache o, come si dice a Napoli, un cat'e'marozz e ti fa sentire come un uovo alla coque.
Quando mi sono innamorato di Martina mi sono sentito una farfalla dentro e mi sono sentito ripieno come le formiche cinesi perchè stavo vivendo il mio primo grande amore di quando si è adolescenti. Ero innamorato cotto perchè lei era un'artista e appagava la mia mancanza di irrazionalità e lavorava la carta pesta e faceva teatro!
Dal 2018 circa mi sono trasferito in una comunità la casa di corrado che è una comunità in cui ci sono altri disabili come me e mi sono finalmente staccato dal cordone ombelicale di mia mamma.
Il mio corpo cambia come un delfino, prima è sopito in un torpore strabico poi si muove tutto nella fase on mentre in off sono masturbato on più rallentato e bloccato mentre in on sono un ribollire di particelle di sodio in acqua Lete.
Si succedettero numerosi badanti, circa due alla volta, chi più simpatico, chi più intraprendente, chi più divertente… in particolare mi ricordo di Claudio, un ragazzo che appena arrivava a casa mia cercava qualche evento su internet e mi ci portava, mi sembrava un sogno, mi sembrava troppo bello per essere vero… infatti poco dopo ha litigato con mamma che l'ha licenziato. Poi devo menzionare Natascia, una ragazza davvero eccezionale che mi fece assistenza dal 2015 fino ad ora, le sue qualità sono che con lei riuscivo a tirare fuori il meglio di me in termini di simpatia e rapporto con gli altri perché è lei stessa simpaticissima e poi è di una disponibilità incredibile: quando, ne parlerò successivamente, fui ricoverato per un volvolo all’intestino lei si fece quasi tutte le notti seduta su una sedia.Una vacanza che ho fatto da handicappato è stata a Diano Marina con il comune con Domenico e Riccardo come accompagnatori… due grandi! Domenico e Riccardo hanno uno spirito, quello che ho perso con l’incubo e che tento di recuperare vivendo in campagna. Poi c’era anche una ragazza (di cui purtroppo non ricordo il nome) ma che è anche lei in carrozzina ed è piuttosto carina… ovviamente è già fidanzata… su facebook ho chattato con un’altra ragazza che è giovane e che ha un parkinson giovanile e che ovviamente è sposata. A seguito di un annuncio messo su internet mi ha contattato Lulu una ragazza brasiliana piuttosto gnocca che mi diceva che voleva conoscermi e fare una famiglia con me, doveva venire a Torino a Febbraio 2016 ma ha avuto un contrattempo così ha rimandato a Maggio 2016 ma ha dovuto spendere i soldi del viaggio per un contrattempo e poi mi ha detto che non ce la faceva a sostenere un rapporto a distanza e che voleva che restassimo solo amici.
Tutte le altre ragazze che ho conosciuto sono già fidanzate e tutti i miei pseudo-amici mi hanno detto che non conoscono ragazze libere… ma che cazzo di sfiga!
Poi per strada grazie a Natascia ho conosciuto Gabriella, una disabile che come me non parla e ho iniziato a conoscerla!!!
ma ovviamente la sua madre mi ha vietato di continuare a frequentarla per motivi ovviamente ignoti… non ne posso più!!!
Ora un po' di barzellette sui carabinieri per rinfrancar lo spirito...
.Un carabiniere entra in un negozio di frutta e verdura e chiede un kg di mele, il fruttivendolo gli chiede :"Le vuole rosse o verdi??" e lui risponde: "E' lo stesso tanto le sbuccio!!". .-
4 carabinieri rischiano di affogare nel lago di Garda. Gli si era spento il motoscafo ed erano scesi per spingerlo!
Carabiniere accusato di stupro viene condotto insieme ad altri davanti alla vittima. Appena questa entra grida: "È lei, è lei!". 9. Carabiniere dal dottore: "Dottore, tutte le volte che bevo del caffè ho un forte dolore all'occhio". "Ha provato a togliere il cucchiaino!". 10. Carabiniere fa le parole crociate e chiede aiuto ad un collega: "4 lettere: termine volgare dell'organo genitale femminile". "Forse lo so: orizzontale o verticale?". "Verticale". "No, allora non lo so".
Carabinieri: "Appuntato, accendete la luce!". Tic tac tic tac tic tac ..."Ma che sta facendo?". "C'è scritto 220 volt!".
Carabinieri: "Marshal, per fare qualche spazio può bruciare le vecchie pratiche?" "Grande, idea, appuntata, ma farai anche una fotocopia!"
Carabinieri: "Perché ti gratti senza toglierti il cappello?". "Ma perché tu quando ti gratti il sedere ti togli i pantaloni?".
Che differenza c'è fra un carabiniere e una bottiglia di birra? Nessuna: sono vuoti entrambi dal collo in su.
Che differenza c'è fra un teologo e un carabiniere? Il teologo è uno studioso di Dio, il carabiniere è un ignorante della madonna!
Cosa fa un cancro nel cervello di un carabiniere? Muore di fame!
Due carabinieri passeggiano in riva al mare. Il primo guardando in basso: "Oh guarda! Un gabbiano morto!". Il secondo guardando in alto: "Ah, si? dove?"
Fonogramma dei carabinieri mandati in guerra in Pakistan: "Abbiamo problemi con i monsoni". Il Comando: "Sterminateli!". Risposta: "Ma sono venti!". Il Comando: "Fossero pure 1000...!
Esami di ammissione a carabiniere: "Mi dica il nome di tre metalli". Il candidato: "Uranio, ustagnu, uferru". "Mi dispiace, ustagnu e uferru vanno bene, ma uranio no; è un insetto!".
Il nuovo contraccettivo dei carabinieri ? Non appena vedono una cicogna le sparano! 64. In Sicilia la Centrale dei carabinieri manda un messaggio a tutte le auto: "Controllare tutte le auto che vanno a Marsala". Al posto di blocco i carabinieri controllano: "Passi pure, anche questa va a benzina
L'arma dei Carabinieri decide di effettuare una grande spedizione scientifica e convoca i giornalisti: "Andremo sul Sole!". Un giornalista: "E come farete con il calore?". "Andremo di notte!".
L'ultima invenzione dei carabinieri? La torcia a batterie solari
Perché i carabinieri indossano il giubbotto antiproiettile tutte le volte che vanno al cesso? Perché i capi hanno detto loro che un giorno o l'altro uno stronzo gli sparerà!
Perché la carta igienica usata dai carabinieri è due volte più lunga? Perché la prima metà è occupata dalle istruzioni.
Perché molti carabinieri seguono il corso per sommozzatori? Perché gli hanno detto che in fondo in fondo non sono così stupidi! 96. Posto di blocco dei carabinieri: "Alt! Documenti". "Digos". E il carabiniere: "Los documentos, por favor!".
Il non avere amici, perché non parlo e per scelta -perchè quando li vedevo facevano la visita di cortesia all’handicappato e poi continuavano la loro cazzo di vita normale- non mi pesa molto, mi ci sono abituato ma a volte mi manca un po’ non avere un minimo di vita sociale -passo tutto il giorno a casa al computer a scrivere- più che altro perché così non riesco a trovare una ragazza.
Il tenore di vita di un handicappato emiplegico e muto è piuttosto misera… non ho un solo amico perché non parlo e ho disimparato a chiacchierare, non guido la carrozzina.
Dal 2013 circa ho capito che la mia mamma non mi vuole così bene come le voglio io e questo mi fa soffrire non poco, non mi vuole bene e la mia purezza e sono tornato egocentrico e arrogante.
Ora mi sembra venuto il tempo di dirvi ciò che vi ho anticipato nelle prime righe di questa autobiografia… perché considero il 26 Maggio del 1982 un giorno nefasto per il mondo: come vi ho scritto poco fa sono, ahimè, purtroppo, lamentablemente tornato un individuo senza uno spirito, un sacchetto della spazzatura vuoto o, meglio, una pentola dove dentro, invece del minestrone di verdura con finocchi, patate, carote e ogni ben di dio ci sono solo dei disturbi ossessivo-compulsivi così mi sento inutile per la società e per chi mi è vicino perché non riesco a studiare e perché nei rapporti sociali non sono un soggetto che comunica e che scambia esperienze ma penso solo a riuscire in ciò che voglio: ho smesso di vedere gli amici perché quando li vedevo riuscivo solo a pensare “così oggi ho chiacchierato con Tizio che mi ha dato spontaneamente un altro appuntamento così ho configurato il cellulare per l’appuntamento e ho mandato a mamma un sms dicendole dell’appuntamento”
Non immaginate quanto mi fa male scrivere queste righe, sigh!
Lo scambio di idee, delle proprie esperienze che lenze! Della propria intelligenza che lenza! Delle proprie emozioni che lenzoni! Positive e anche che dir si voglia negative rappresentano i pilastri per la formazione della personalità di un ragazzo pazzo e razzo. Un uomo con un suono di tuono adulto e responsabile e malleabile e formidabile e paragonabile a uno stabile altro non è che quel ragazzo maturato e misurato normalmente e appassionatamente ma successivamente fisicamente che mente come un organo suonato a vapore cui non è stato strappato nulla di corporeo e di psichico e di fisico. Esattamente ciò che è stato strappato a me quel giorno funesto e manifesto. Quel 26 Maggio il destino mettendomi al mondo tutto tondo e furibondo preparava la sua vendetta in tutta fretta come una lepre con il cazzo piccolo che corre più veloce di una lepre con il cazzo grosso perché ha meno peso che si sarebbe consumata 17 anni più tardi a Dublino.
Il destino che è un festino pistino non cretino non è fatalità trullalllà trullalllà perepepeppeppe il destino è programmazione come un computer con il cazzo piccolo che va più veloce di un computer con il cazzo grosso perché ha meno inciampi. Il destino decide i successi e le tragedie, le gioie, le bigioire e i dolori come un soldato prego preparato a morire e ben gli sta, aveva solo da non fare il soldato, i sì e i no, sempre e mai. Il destino decide la vita o la morte o la via di mezzo che è il coma e io ne so qualcosa a proposito.
I buoni muoiono giovani perchè capiscono che non ha senso vivere se devi essere buono.
Non è che ho paura di morire. E' che non vorrei essere lì quando questo succede
Che cosa avrei potuto fare io quel 26 Maggio che mi presentavo alla vita contro il destino funesto e mesto? Niente. Mi sono opposto ad esso fino a 17 anni e quel giorno funesto di luglio del 1999 che mi fa ancora venire i brividi e un senso di paura e disperazione mentre scrivo avendolo irritato per così tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tempo si è incazzato e mi ha presentato il conto non corrente ma sedente. Il destino si è mascherato da ragazzino che voleva beffarmi e sbeffeggiarmi rubandomi il portafoglio. Ma siccome ero riuscito ad agguantarlo il destino ha cambiato veste e ha preso le sembianze di un ubriaco che mi ha spaccato una bottiglia di birra piena sulla mia cabecita ovvero la mia testolina santa che per l'occasione si è fatta una bua. Il reato lo ha commesso il destino che però non è mai colpevole ma è sempre innocente e deficente e molto frizzante. Il destino a sempre ragione e scorrazza e svuolazza libero nel tempo infinito da sempre.
Il destino va accettato per quello che è e così facendo ci sarà amico e fratello. Olmo l'ho conosciuto al liceo
14.06.20 Perché cazzo sono legato a Olmo e a Jacek? Di tutte le persone che ho conosciuto nella mia vita occupano un posto privilegiato per la stima che hanno nei miei confronti! Olmo lo conosco dai tempi del liceo classico al Gioberti.
Quando potevamo io e Olmo ci gustavamo una cannetta , quel senso di libertà negli usa oppure negli Usa e nei costumi dell'epoca Che per noi ragazzi non erano così liberali come lo sono oggi...
Con il passare del tempo olmo l'ho visto sempre di meno e soltanto al suo ritorno definitivo dalla gran Bretagna sono tornato a rifrequentarlo. Per la verità più a risentirlo che a rifrequentarlo. Un paio d'anni fa si è sposato con Aisha una ragazza della Giordania e mi ha fatto l'onore di invitarmi al suo matrimonio...
Fernando mi ha portato a Chamois. Ho trascorso dei bei giorni con gli invitati in felice compagnia. E questo il vero motivo per cui sono affezionato al mio amico Olmo. Il nostro rapporto non è mai finito, a volte si è interrotto ma poi è ripartito come se fosse continuato da sempre gustandoci quei bei momenti genuini e sinceri tra una cannetta e l'altra.
Olmo assieme a Jacek sono i miei due amici che non mi hanno mai considerato un disabile.
Un discorso diverso vale invece per la mia amicizia con Jacek. Questo ragazzo polacco l' ho Conosciuto tramiite il mio amico Federico di cui però non non ho saputo più nulla. Di Jacek Ferrara mi ha sempre affascinato il suo vivere la vita easy, esattamente ciò che avrei Voluto fare io. Persino il lavoro di Jacek è particolare persino il suo lavoro è particolare perché è sempre in giro per il mondo a montare è smontare palchi per i concerti, i teatri, le manifestazioni, i set televisivi e quelli cinematografici proprio per questa ragione Jacek è quasi sempre introvabile... Per concludere la mia amicizia con Jacek... Mi verrebbe da dire che con Jacek più che avere instaurato Un'amicizia la ho idealizzata, rendendendola pura, concettuale, immortale di ma pPoco realistica.
I buddisti invece sono dei veri piemontesi: falsi e cortesi. Tutti venivano per fare una visita all’handicappato e poi appena uscivano continuavano la loro vita di ”cazzo di normali”. Così mi sono stancato di mandare SMS a tutti chiedendo di combinare e poi fare festa quando qualcuno mi rispondeva “di sì” e ho deciso di non avere più amici...
Ma che ne è stato del Verme? Grazie ai testimoni è stato acciuffato e sono andato in Irlanda per il processo, ho tentato per tutto il tempo di guardarlo negli occhi ma ha sempre tenuto la testa bassa.
È stato condannato a 7 anni e mezzo di galera per tentato omicidio. Non capita tutti i giorni di far condannare un uomo per tentato omicidio ma ora è fuori e si può fare una sonora risata, sono io che sono dentro per sempre.
Le carceri sono un posto di merda dove se non stai attento ti inculano da dietro e io ne so qualcosa di perché sono imprigionato nel mio corpo ingiusto, non corro il rischio di essere inculato ma sono inculato! Buongiorno
Gli irlandesi sono un popolo splendido… davvero: mi hanno dimostrato un amore incredibile. Per i miei compleanni mi arrivano ancora oggi decine di biglietti di auguri e hanno fatto una raccolta di fondi che mi ha permesso di vivere agiatamente in attesa del risarcimento che è arrivato dopo 17 anni.
Veniamo all’ultima parte della mia vita…
Avrei sempre voluto da cucciolo aiutare mamma nei lavori domestici ma per un motivo ora per l'altro (ma soprattutto perché non ne avevo voglia perché erano una barba) non li ho mai fatti e non si scende a patti perché sono matti. Avrei voluto stirare, fare il bucato che non è un bucato ma è bucato e soprattutto lavare i vetri e poi quando sono diventato grande non ho potuto per ovvi motivi.
Occhio per occhio, sessantaquacchio!!!
Ho provato una grande gioia quando ho saputo che la mia storia andava su tutti i giornali e che ero diventato popolare ma purtroppo ero diventato popolare per una causa ostica.
Ieri franco stella è stato trasferito in una altra Comunità a Nizza Monferrato, è stato un giorno triste per entrambi perché eravamo diventati amici. Io mi ero affezionato a lui anche se non glielo ho mai detto. Ma lui lo aveva capito. Per un ragazzo disabile come me i piccoli gesti assumono un significato enorme. Ricevere una sua Brioche al mattino per la colazione o un semplice accendino in regalo per accendere l'incenso in camera gli hanno fatto conquistare il primo Posto per sensibilità e quel podio non lo ha mai più perso.
Le persone disabili sono più sensibili perché la sofferenza li rende tali e siffatti tali perché stanno tutti con i clavicembali e riempiono i boccali con le vocali.
In un momento storico come questo dove la globalizzazione ha reso universale e monumentale anche l'indifferenza è l'insofferenza ma non solo anche l'incoerenza sí può considerare ormai e giammai globalizzata. Credetemi, essere vittima dell'indifferenza, ad una personcina con peperoncino disabile e a udibile come me spezza il cuore e l'odore che fa il vapore.
Io ad esempio ho creato una chat dove continuamente aggiungo persone nel gruppo e vedo membri come il mio membro che si erge steccato abbandonato.
Vedere la scritta il numero X ha abbandonato fa precipitare il mio umore verso l'abisso poi profondo perché è come se quella persona mi dicesse che non ha tempo e pempo e rempo da dedicarmi. Ma a me basterebbero 5 minuti 5 e non dico di più da ogni singolo partecipanti al gruppo e toppi e troppo scoppio per riempire 7 ore della mia giornata bacata e bucata.
Un disabile non chiede la tua amicizia in chat e in flat la elemosina perché è ossigeno la sua sopravvivenza in coscienza.
una torta di emozioni si è scatenata in me quando il popolo irlandese si è stretto intorno a me, perchè sono stato al centro di un turbinare di pubblicazioni sui media, interviste sui giornali e spettacoli alla TV e trasmissioni radio e mi sono ritrovato per anni al centro di uno stormo di pubblicità.
Non è necessario avere temi in comune per condividere la mia chat che balla il tip tap è la mia disabilità e l'energia che mi aiuta ad affrontare le mie quotidiane difficoltà.
A Settembre/Ottobre sarei dovuto andare in un istituto in campagna fatto su misura per i traumatizzati cranici, poi purtroppo è stato rimandato a Gennaio ma a Gennaio fui ricoverato all’ospedale di Savigliano per un volvolo all’intestino: in pratica il mio intestino si era arrotolato intorno all’appendice dandomi dei dolori dell’altro mondo, ovviamente non è spiegabile perché ciò accade, accade e basta, fatto sta che per il ricovero che fu a Gennaio non potei andare ad Arluno (questo è il nome del paese dove si trova l’istituto), come se non bastasse il ricovero ebbe conseguenze nefaste sul mio umore così mi sparirono del tutto le fasi on. Finalmente a Febbraio uscii e dovevo andare a Arluno per la metà di Febbraio ma fui ricoverato di nuovo per un’occlusione intestinale, sempre all’ospedale di Savigliano, lì sperimentai che le badanti con più di 50anni non capiscono un tubo! Le mie fasi on erano sempre più 0.
Le infermiere di cinquant'anni non mi facevo le canne e non mi facevano i pompini con il risucchio e l'ingoio ma per fortuna perché erano vecchie di chi facevano schifo ad altissimi livelli!
Io volevo andare dalle donne in vetrina ma i miei accompagnatori hanno lasciato passare tutti i giorni senza che ci andassi così sono rimasto a bocca asciutta!
Ho tentato per anni di farmi degli amici con Facebook o con altri social ma non ci sono riuscito perché tutti quelli di Facebook o dei cavolo di social non sono interessati a conoscermi. Inoltre non è così semplice riuscire ad instaurare vere amicizie su Facebook,la maggior parte delle persone si accontenta di conoscere la superficialità e non sfrutta minimamente tutte le potenzialità che questo social media ha. Ma tutti gli "Amici" Di Facebook sono dei truzzoni (nello slang torinese tamarri) pazzeschi! E non mi davano ciò che cercavo e sono abituati a chattare solo con chi conoscono già. Io cerco amicizie vere con persone che mi arricchiscono nell'animo e da arricchire grazie alla mia esistenza. Perché ritengo che la mia esistenza possa comunque dare un contributo per migliorare quella degli altri, a riguardo ho scritto un libro dal titolo "il Lottatore" dove troverete me con la mia vita fa persona disabile che ha voglia di tento, cose possibili ed impossibili senza mai perdere la fiducia nelle proprie possibilità.
Io so di potermi rivolgere a queste persone che per vari motivi non credono nelle loro possibilità. D'altronde la vita di differenzia dalla morte perché è movimento, creazione appunto opportunità.
La morte è la negazione di tutto ciò è anche della vita. E la negazione e la positivizzazione della vita.
Quando finalmente uscii ero pronto per andare finalmente ad Arluno ma fui ricoverato, sempre a Savigliano per un’ipertonite… cazzo di sfiga!
Dopo aver frequentato il cottolengo ci si rende conto che i concetti di bontà e dolcezza non sono prerogative dei soli cristiani, sebbene tra di loro abbia conosciuto molte persone dolci e buone. Queste due rare qualità ho riscontrato essere assenti proprio tra molti cristiani con mio forte disappunto. In quei giorni ho compreso che la dolcezza e la bontà vanno cercate tra le persone, quindi non necessariamente cristiani. È sciocco dividere l'umanità per categorie, illudendosi di trovare tali caratteristiche in talune e convincendosi di non trovarle in altre. Ovviamente ci sono categorie di persone che anche solo per il lavoro che svolgono non possono atteggiarsi e comunicare senza bontà e dolcezza. Mi riferisco ad esempio a chi lavora con i deboli, anziani, malati e con tutte quelle persone raggruppate nell'insieme degli ultimi. Però sono convinto che la bontà e la dolcezza appartengano già alla loro indole. frequentare il disagio non fa altro che amplificare e raffinare queste due pregevoli doti.
Poi vollero che passassi un periodo al Cottolengo, un ospedale gestito… dalle suore! Già le infermiere sono bigotte di per loro, immaginatevi delle infermiere suore!
Lì litigai più o meno con tutti/e gli/le infermieri/e e poi il terzultimo giorno rovesciai la bacinella d’acqua con cui mi ero lavato le mani per terra e scrissi sul tablet “come dio ha fatto uno scherzo a me io ho fatto uno scherzo a voi!”.
Se Dio ci avesse creato con l’intenzione di non
farci masturbare, ci avrebbe fatto con le braccia più corte
Dio, dicono, ha i suoi disegni. E allora, perche'
non fa una mostra
Se non chè suor Virma, la capa, montò tutta una storia che l’acqua era andata sul mio computer-… ma se il computer era sul comodino!- e sui cavi di alimentazione -… non è vero!- questo tutto per dare la colpa a me di aver rovinato il computer poi mi raccontò la bugia che il computer stava grondando acqua quando non si era nemmeno bagnato. Tse… suore!
Avevano provato a prendermi in giro ma io ancora oggi a 37 anni suonati come una banda di paese con il tamburo, la chitarra e la tromba nonostante i miei grossi problemi di circolazione sanguigna cerebrale sono una persona lucida calcolatrice che è in grado di ricostruire i fatti partendo dai dettagli arrivando a una conclusione generale che è costruito come una cattedrale a spirale come una galassia a spirale barrata come la via lattea come il campione del passato Mennea e definitiva e decisiva come una pastiglia antidepressiva e compulsiva. Arrivare a tali strategie criminali e animali fetali e criminali conclusioni partendo dai dettagli che sposano le mogli e partoriscono i figli non è facile anzi è proprio difficile e godibile ma anche invivibile è terribilmente motivante, sono come un criminologo che analizza ogni minuzia irrilevante e ingombrante e terrificante per gli altri ma pieno e corre come un treno sereno e alieno di significati per me. Io da sempre sono attratto dal particolare come una spirale popolare macchiavellico e del Guicciardini che sempre mi hanno stimolato e picchiato e spaventato a soffermarmi su ciò che gli altri sorvolano come un napoletano amalfitano che spazza i cortili e pulisce le porte e entro nei particolari. I miei occhi pidocchi gnocchi e tarocchi come i miei ginocchi che sono marzocchi che ci vedono per metà e pure sfocato e pure vedono un intensità luminosa ridotta come se mi mangio una caciotta di terracotta.
Poi tornai a Torino dove sono tutt’ora, Luglio 2016, in attesa di andare ad Arluno ad Agosto… beh, in fondo un anno di ritardo non è molto!
Gli esiti del mio pluri-ricovero in ospedale furono che mi ritrovai con la stomia, in pratica cagavo in un sacchetto che mi usciva direttamente dall'intestino come un sacchetto come quelli della spazzatura ma beige e un po' più piccolo, e ci cago ancora adesso! Ci sono rimasto fregato perchè si riempie sempre d'aria come un palloncino pieno di elio perchè quel cavolo di Stomista ha osato dire che con la stomia non posso bere birra, capite? Niente Guinness! Una sciagura! Invece io la bevo lo stesso e anche la Coca-cola ma non mi è successo niente perchè la bevo da mesi e per convincere mamma che non mi faceva nulla o dovuto sudare quarantaquattro camice in fila per tre col resto di due come un marinaio in pensione.
Qui a Torino mi trovo male, la città, il cemento, gli edifici mi incupiscono, quando ero a Barge speravo di trovare una ragazza a Torino ma non riesco mai ad uscire e poi dovrei uscire la sera ma i badanti che ho sono solo per il mattino e il pomeriggio.
21.06.20 l'uomo è un animale sociale soprattutto nell'amore... Se sul pianeta terra siam diversi miliardi è che l'uomo è un animale sociale attratto dagli altri individui, non ha importanza se del sesso opposto o dello stesso sesso...
La socialità si manifesta nel genere umano anche quindi con la procreazione. A cominciare con gli uomini primitivi che si riproducevano per salvaguardare la loro specie con una certa urgenza visto che la vita media era molto breve. La socializzazione del genere umano si è evoluta passando dalla primordiale vita nelle caverne alla piccola comunità nelle capanne e palafitte e via via nelle epoche fino alla sofisticata socializzazione delle nostre città e metropoli... Anche se in apparenza lo scopo della vita nelle caverne e nelle metropoli non sembrano avere obiettivi comuni, la procreazione collega l'uomo primitivo all'uomo industrializzato in modo fortissimo. Inoltre la sopravvivenza della specie un umana ha presto condotto gli uomini al disastro sociale della guerra. Nel corso dei millenni L'uomo si è nascosto dietro la difesa della razza... Motivazioni culturali religiose per giustificare la guerra.
Nella maggior parte dei casi la guerra non ha mai giovato per la sopravvivenza della specie umana mentre l'attrazione anche fisica, l'amore hanno permesso con la pace e la sopravvivenza dell'uomo fino agli attuali svariati miliardi di individui che popolano il mondo!
La presenza di una donna al mio fianco mi fa sentire un uomo completo come una pesca matura, riuscire a baciare una ragazza è per me una vittoria indescrivibile e sapere di essere importante per qualcun altro e di essere tutto per una ragazza che mi ama veramente è altrettanto sublime
Le scale della casa di della casa di Deborah sono un sacrificio che faccio volentieri perché mi mette alla prova perché vengo premiato in tanti modi. Uno di questi è che ho la mia privacy Vivere la normalità senza troppe regole e tempi da rispettare E già solo farmi 16 gradini da rispettare, come fare un'ora di allenamento e quindi mi rende molto orgoglioso E poi quando cucino a casa di Deborah posso usare con mia somma soddisfazione il forno e altri elettrodomestici che non posso usare altrove Mi piace venire in questa casa anche perché è in mezzo al verde La meditazione è la mia più cara amica e la Voglio amare perché è la mia cura come il cloruro di potassio... Io mangio solo dolci ma il sale è il pepe della vita e il pepe è la medicina che mi da la dopamina... Minchia Sono un genio... Ho appena fatto una rima Baciata Io non ho paura della morte perché la morte Sarà una liberazione dai dolori fisici ma io amo anche la vita perché amo Deborah! E amo anche il sole e le stelle e gli animali e amo la vita perché illuminò con la mia bellezza l'intero creato Io sono vegetariano gli animali sono miei amici e io non mangio i miei amici, quando vedo tutti i piatti di carne mi viene da piangere perché vedo i miei amici messi in tavola come esche di un pescatore e chi li mangia sono pezzi di carne che abboccano all'amo.
Non sono vegetariano perché amo gli animali ma perché odio le piante.
La meditazione mi aiuta a calmare la mente e mi da la possibilità di osservare come funziona il pensiero. La mente tende a distrarsi in continuazione e a propormi dei pensieri spesso anche frustranti e poco gradevoli e soprattutto che mi distraggono da ciò che che sto provando in quel momento è non c'è niente che renda gli uomini più frustrati o infelici che non vivere il momento presente. Riportare la mente sotto il nostro controllo credo che sia lo scopo ultimo di ogni tecnica di meditazione. Io amo viaggiare e mi piace viaggiare anche con la fantasia. Vedere posti nuovi mi arricchisce dentro e mi stimola la fantasia purtroppo è difficile trovare un accompagnatore che mi possa accompagnare in viaggio Il mio lettuccio è un letto a motore che si alza e si abbassa nelle gambe e nella testa ed è anche ad aria ed è morbidissimo e mi fa stare bene Il mio in corpo lo sento un po' come mio amico quando riesco a forma di fare le case e un po' ostile quando non mi in da retta con ecc ser fosse un nemico, un colonnello della legione straniera che mi incita a non compiere le azioni più elementari Io ho un foglietto riassuntivo serale che viene letto dal mio operatore. Esso contiene tutte le precauzioni e disposizioni da rispettare rigorosamente perche io possa trascorrere una notte tranquilla come un cielo stellato di mille brille stelle. ci sono scritti tutti le azioni che il mio assistente deve compiere per darmi una notte serena, la prova del 9 è quando al mattino mi sveglio e se tutto è stato fatto come da regola non avrò avuto bisogno di alcuna attenzione o intervento dell' operatore notturno della casa di Corrado. E una specie di rito.
Il Ra PC che si è instaurato tra me e i farmaci è un rapporto d'amore e odio, di amore perché Sono consapevole del benefici che traggo dai farmaci ma odio le controindindicazioni che causano il mio malessere, sto parlando della fase off che mi manda in un mondo buio e oscuro e bloccato nel movimenti Il rapporto che ho con la mia carrozzina è un rapporto di simbiosi, io non esisterei senza carrozzina ed essa non esisterebbe senza di me I miei capelli sono lunghi un metro,sono dreads e sono indipendenti e rappresentano la scioltezza nei movimenti che non ho più, la libertà cui ho dovuto rinunciare come se fossi incarcerato in una prigione do pietra tetra e umida.io non ho sempre avuto idreads, prima avevo i capelli corti e neri, ora li
Flavia scienze naturali eho lunghi e colorati, avevo il viso asciutto di un bambino imberbecome un palloncino pieno di schiuma da barba e ora mi sono anche fatto crescere il pizzetto ma a me non crescono i baffi e la barba perché sono quasi glabro, non mi taglio la barba da anni eppure ho solo un rado pizzetto e non mi cresce nemmeno la barba sul corpo e ci è un bene, ho delle belle mani degli splendidi denti che non si vogliono far variare anche se non li lavo per giorni sembrano restii alle carie, come un pezzo di marmo e ho anche un bel sorriso, io non capivo cosa avesse di particolare Tommaso Croce o Antonio Bandiere perché non mi sembrava avessero un viso così fuori dal comune e poi lo ho capito... Hanno il fisico, mi mordo le mani e anche i piedi perché nessuno mi disse che bastava aver il fisico per colpire a morte le femmine, La svolta fantastica che mi ha fatto optare per i dreads è stata l'amicizia che è più scaturita in un"becco " con Lucia addii tempo del liceo, lei li aveva ed è stata una delle mie conquiste più Soddisfacenti perché è davvero bella e ha accettato di farli anche a me è in una settimana avevo dato una svolta in meglio al mio look! Come una freccia che dall'arco scocca, tra l'altro sono anche riuscito a praticare il tiro con l'arco! Un giorno mi è venuto in mente che era uno dei pochi sport che potessi praticare, che è come una lampreda in mezzo al mare, così va vado al tirocollarcodromo e lancio le mie frecce come una cerbottana e poi mi sono mentre tiro e posto i video su WhatsApp e si Facebook e la cosa mi diletta molto come il lecca lecca lecca di un bambino! Il deambulatore è lo strumento che mi permette di camminare e farmi vedere il mondo in verticale come se camminassi sulle mie gambe e un momento di normalità che mi godo e cui non riesco a rinunciare e mi permette di fare esercizi in piedi come uno stambecco di amontagna. Io non riesco a parlare comprensibilmente e questo è un grosso deficit pecche mi impedisce l'uso del telefono e dipendo dagli altri per tutti i contatti a forma di distanza, la petizione del telefono è un handicap mostruoso perché i miei assistenti è sempre uno alzo immane riuscire a fargli cambiare idea FAT le telefonate che avrei fatto io e quando le fanno non vogliono legge pedestremente il documento che gli ho preparato in cui c'è scritto tutto ciò che devono dire ma vogliono fare di testa loro e non dicono mai tutto ciò che devono, a proposito del telefono... Mi hanno chiesto:
“Ti capita mai di sentire voci senza vedere nessuno?”
29.04.20 i pensieri... Che cazzo sono i pensieri... Non lo so proprio... Francamente non è facile... Esistono moltie categorie di pensieri... : pensieri pensati e ragionato, pensieri spontanei e azzardati, pensieri reali e fantasiosi, pensieri lucidi e non, nel pieno delle proprie facoltà oppure irrazionali buoni e cattivi pensieri... pensieri utili e non utili. Oppure totalmente inutili, pensieri stupidi e intelligenti. Pensieri superficiali e profondi... Ogni volta che il nostro cervello si aziona nasce un pensiero. Finché il nostro cervello pensa possiamo dire di essere. Sin dai tempi della filosofia antica... , intelligo ut sum, sum ut intelligo... Si parlava del pensiero ossessivo-compulsivoma è dell'esistenza. Quante azioni quotidiane sono colleghe ora forse collegate ai pensieri. Quante volte doppio o dopo uno sbaglio misono sentito dire... Le prossima volta pensaci un paio di volte prima di agire... Con la fantasia ho volato e voliamo continuamente con espressiini tip tap tipo"ma ci pensi se...". Non so più quante volte mi sono Divertito, Emozionato, ma anche spaventato ed arrabbiato al solo pensiero di. Quante cose dimenticate mi sono tornate alla mente. Pensando e ripensando ad un particolare. Ooops... Ooops... Oppure ho trascorso ore intiere nella depressione con il vuoto nei pensieri. Io al posto tuo ci posso penserei... E con questa frasd mi sono fatto convincere e convivere parecchie volte, mentre parecchie altre mi sono chiuso in me stesso perché il tuo pensiero non contava nulla per me.
“Sì, piuttosto spesso.”
“E quando in particolare?”
E io: “Quando parlo al telefono".
Per comunicare uso l'alfabeto muro che usavamo da bimbi tranne quando gli operatori mi lasciano un po' di respiro e riesco a parlare a voce, parlare usando l'alfabeto muto è piuttosto e pietosamente svilente e frustrante pecche mi fa sentire proprio poco meno che un handicappato. Per ciò che riguarda il momento del pranzo e della cena so di dover migliorare molto. Non mangio quasi mai in struttura e quelle poche volte mangio in camera e quindi comunico molto poco con i miei compagni di comunità. fatto che io non parli non mi deve però scoreggiare La Domenica è l'unico giorno in cui riesco in cui mi dedico soltanto al divertimento. Mi sento un po' come Giacomo Leopardi nella poesia il sabato del villaggio. Aspetto con ansia il giorno del divertimento. Purtroppo non sempre riesco a sfruttare al meglio la Domenica, perché a volte gli imprevisti, a volte a volte il mio stato psichico e fisico mi costringono a variare il mio programma Di divertimento.
Orbo da occhio destro cerca orbo da occhio sinistro per scambio di vedute
Verso i 36 mangiavo sempre del cioccolato la sera perché mi stimola la serotonina che è il neurotrasmettitorè della serenità infatti mi si alza lievemente il tono dell'umore quando mangio come se fosse un bicchiere di whisky invecchiato in botte di rovere per 15 anni.
Fortunatamente il cioccolato ha queste proprietà miracolose, ansiolitiche ed antidepressivo. A parte le quantità notevoli di cioccolato che ingurgito durante il giorno, la sera prima di andare a dormire, sistematicamente dopo la mezzanotte, mangio un paio di cucchiaini di crema al cioccolato che mi aiutano a conciliare il sonno oltre ovviamente ai farmaci che ripristinano il mio ritmo circadiani andato a rotoli.
Fernando ogni settimana si reca al supermercato per acquistare qualsiasi tipo di alimento che contenga cioccolato oltre a portarmi almeno una volta ogni 7 giorni in una pasticceria dove preparano una deliziosa torta al cioccolato e lamponi. Avrete compreso quindi che sono cioccolato dipendente e che mi aspetto di essere nominato testimonial di qualche nota marca pubblicitaria della bevanda degli dei.
Io amo la cultura oltre che la natura e le donne e le stelle infatti quando riesco a fare arte moderna con il mio Tablet oppure quando Deborah mi fa lezioni di musica mi corre un brivido lungo la schiena come una lampadina alogena da 100 Watt accesa.
Quando sono seduto su una normalissima sedia io mi riposo veramente. Tutte le volte che posso tiro un calcio alla mia carrozzina e spalmo il mio fragile corpo su una poltroncina,una sedia impagliata oppure su uno sgabello. Queste sedie non hanno il cuscino anti decubito oppure lo schienale animale che va alla cazzo di cane.personalizzato per le mie disabilità, mi stancano molto prima della mia carrozzina, ma fanno il miracolo che la sedia dei disabili non riesce a fare: mi regala minuti di normalità. Quando sono seduto su una sedia ma comune nessun sarebbe in grado di distinguere tra me ragazzo disabile ed il mio assistente, tra me e l'amico che è venuto a trovarmi per trascorrere un quarto d'ora insieme, tra me e il mio tutor di fisica, tra me e la mia psicologa. Insomma la sedia normale, quella con le quattro gambe in legno non mi fa risaltare come un ragazzo disabile ma mi restituisce per un arco di tempo la normalità, la mia identità perduta di persona comune tra le persone comuni, la mia riservatezza e il mio anonimato. La sedia non permette agli altri di puntarmi gli occhi addosso e di provare pietà per la mia condizione, non concede ai passanti commenti commoventi e scongiuri per lo scampato pericolo di non aver fatto anche loro la stessa fine. Quando sono seduto su una sedia ordinaria è come se fossi seduto su un comodissimo trono impregnato di storia dove si sono seduto personaggi storici che leggiamo sui libri. Sulla sedia a rotelle invece siedo sempre e solo io. Essa racconta solo di me e potete essere certi che molte delle mie storie sono centrate sulla noia, la tristezza e l' angoscia che nulla potrà cambiare e sarà sempre così, almeno fino al prossimo momento di relax su una umilissima sedia da 4 soldi.
Poi mi piace molto fare i cruciverba perché è un'attività che stimola la mente e ho scoperto che sono anche bravo, un'altra cosa che mi piace fare è lo shopping, comprare cioccolato, cereali, fiori.
Con mia nonna parlavo in italiano perché il piemontese non lo ho mai capito e non sono mai riuscito a capirci un acca e d'altronde non me ne è mai fregato molto.
Mia nonna e mia mamma parlavano in italiano che è la lingua di cioccolata per eccellenza. di finezza superiore.
Io studio all'università, ho fatto scienze naturali e ora sto studiando fisica astronomica, ho fatto la facoltà di scienze naturali con Flavia, la tutor, che mi ispirava parecchio e mi faceva venire la pelle d'oca, studiavo bene e studiavo per me e esaminavo gli animali e le cavallette e i rotiferi e i colpevoli e tutti gli altri animali strani e veniva Flavia che mi insegnava a cavalcare le onde delle scienze ma non mi piaceva, mi annoiava perché studiavo solo gli animali minuscoli, insignificanti, gli "animaletti stupidi " come li chiamavo io, la mia passione è l'astronomia, a me piace l'astronomia, io adoro l'astronomia, sono amante
Alessandro ed Andrea sono i miei 2 Tutor di fisica cimica e cinica, ho deciso di passare alla facoltà di astrofisica, sono consapevole che materia è ostica ma sono altrettanto conscio e consapevole del fascino misterioso come bella donna con le tette di fuori e la patata al vento.
Il mio bar è sempre lì a Seregno vivono vicino e lì mangio cioccolato e cioccolata e ciccia bella
Adesso però, appena il sig sig sig mi viene da piangere si degnerà mi arriverà una super carrozzina nuova e speriamo che sia della misura giusta,!
Io però la volevo super leggera da tennis ma quella me la comprerò appena me la comprerò quando sarà finita l'emergenza e sarò di nuovo libero!
Ma sono sonno so-so-sonno, ecc mangio e bevo e mi stramazzo di bibite e di caciocavallo e di tutte le polpettine che mi stanno a cuore... Ma sempre con un po' di fuga che mi smargiassa il tallone. Io poi mangio molte patatine che fanno pop pop e ciack ciak ciack e poti poti e minchia papà, ci tengo a far notare che ho scritto il ciack interno senza la Kappa, e molti mille piedi ma soprattutto cento pi e di.
Qual è il pesce più veloce? - Il Tonno Insuperabile. % - Qual è l'insetto più veloce? - Il pidocchio: è sempre in testa
Io ho una lampada on spettacolare e spettacolosa che proietta nel senso che lancia proprio le costellazioni e le stelle e le galassie e le nebulose nubelose e nuvolose e nelovose o anche da oppiosul soffitto che per l'occasione si è tinto di bianco ma ddi un bianco bianco oserei dire scarlatto. Io vedo tutte le stelle a ciel sereno sereno come il male che mette le balle nel baule. Le costellazioni rappresentano le mia prova di forza con le spade nel senso che mi faccio di eroina.
Inutile dirvi che i miei 2 Tutor sono 2 bellissimi cervelli belli e stornelli, Alessandro sta frequentando la magistrale mentre Andrea sta frequentando il secondo ano... Ooops, volevo scrivere anno della triennale entrambi hanno la mentalità dei veri studiosi di fisica oppure una fogna perché a rendere semplici e comprensibili concetti alla portata di tutti i frutti nei flutti fritti. Chi sceglie la facoltà di fisica sa a cosa sta andando incontro ma io sono fatto così, non scelgo mai la strada più lunga, è un modo di dire no? Quando avrò di nuovo il mio telescopio, entro un mese con il nuovo anno potrò cominciare ad osservare stelle nebulose galassie e tutto ciò che sarà alla portata di tutti e tutte ma proprio tutti come un uovo marcio ripieno di merda putrida andata a male e puzzolente ma proprio lurida e spregevole.
l'astronomia, io amo l'astronomia, mi garba l'astronomia, sono patito per l'astronomia, io apprezzo l'astronomia, mi gusta l'astronomia, io godo quando studio l'astronomia, mi gusta l'astronomia, io desidero l'astronomia,, io mi infatuo dell'astronomia, io sono invaghito dell'astronomia.
Una donna è come la marmellata di frutti di bosco: è dolce ma fa anche cagare
Quando studiavo con Flavia io dicevo una marea di cafonate, per dirla tutta come un bollito che scuoce.
Le origini della mia famiglia sono piemontesi come le nocciole, dal latino nuceola che è la metafora della vita, come le nocciole vengono mangiate dagli scoiattoli la vita viene mangiata dalle malattie e dalla morte.
Mi piace anche molto la lettura come una ciliegia sul ramo che è appena maturata, mi piace leggere di astronomia testi divulgativi e anche un po' più complessi, complicati, stretti, compresi, e anche autobiografie di personaggi famosi.
La lampada che illumina tutto il mondo mi è stata regalata donata, omaggiata, sorpresa, presentata, favorira, offerta di Deborah è una bella sensazione coccolosa e morbidissima di dormire un po' all'aperto io che amo la natura e il cielo stellato, mi da serenità e mi sento protetto.
Fernando è stato il mio assistente con Gabriella e Giulia ai 36 e mi piaceva molto come mi accudiva la sera e come mi tratta e poi mi ha aiutato a scrivere questa autobiografia, quando non c'è mi manca.
Un'altra attività molto ricreativa ( molto) che molto mi piace molto ed è ( molto) anche molto eccitante (forse l'ho scritto un po' di volte suo modo come una scarica di corrente da alternata da 120 volt sulle parti basse è il dipingere sul mio fido Tablet con un programma che si chiama ArtRage che offre molti strumenti, dall'aerografo al pennarello; dipingo quadri di fantasia come una stella cometa e anche cadente che poi non so capisce mai dove cavolo cadono oppure vado in delle nostre altri eventi artistici con Fulvio, l'arista che mi ha iniziato colorato mondo delle pitture o, come le chiamiamo noi, digipitture e scopiazzo senza remore liberamente come rondini in primavera le iPod opere esposte e posto le mie opere su WhatsApp e Facebook ricevendo molti complimenti entusiasti.
02.05.20il corso di scrittura di scrittura creativa... Verso la metà di febbraio
Passavo le giornate a mandare SMS a mamma per convincerla a non mettermi la tutela e mia mamma passava le giornate a cercare di convincermi che la tutela era buona e giusta ma non non mi lascio fregare facilmente e non mi sono lasciato convincere, no, no!
Anche il mio amministratore di sostegno Maurizio Nicolazzo che tratto come un pupazzo su un razzo pazzo del c... Piffero ha messo tutto l'impegno e l'ingegno come un pezzo di legno che disegno con ingegno per rassicurarmi che la tutela mi avrebbe reso più forte e indipendente. Macché io penso solo che mi legerà le mani ma la mia opinione in queste faccende conta come un cactus marcio e trapiantato al polo. Ho scritto "al polo", non "al pollo"!
Adesso in effetti comincio a capire che effettivamente i pericoli di ogni genere si trovano dietro l'angolo trapezio perché se fosse equilatero sarebbe tutto più semplice. Un punto non intendo discutere né testare con nessuno: ciò che mi piace fare vorrò continuare a farlo e nessuno dovrà impedirmelo. Sono riuscito a far accettare dall'avvocato che dirà che miei futuri assistenti (futuri perché si parla di quando mamma schiatterà che avverrà tra 2 o 3 anni perché purtroppo si è presa un tumore maligno al pancreas) che il tutore sarà solo per l'amministrazione.
A 17 anni ho perso l'uso della parola e da allora mi esprimo con le mie 2 gambe. Non mi sento limitato perché i miei arti inferiori parlano una lingua universale e chiunque può capire cosa intendono dire. Almeno loro parlano! Le mie gambe sono in grado di comunicare felicità e tristezza, serenità ed irrequietezza, dinamicità e lentezza, dolcezza ed amarezza, complicità ed indifferenza, altruismo ed egoismo e tutti gli altri stati d'animo che man mano mi verranno in mente e che vi spiegherò con fatti reali e circostanze accadute. Le mie gambe comunicano separatamente a causa dell' emiplegia, ma entrambe hanno raccontato un sacco di cose, raccontano ogni momento cose e state certi che avranno ancora molto da raccontare. Purtroppo stando sempre seduto su una cementica carrozzina sono diventate magre come un lombrico stitico con la varicella!
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Io non mi fido di niente e nessuno perché ho sempre dovuto fare tutto da solo fin da quando ero cucciolo, con mamma la portavo io in giro e facevo tutto io... Io... Io... Io... Sempre io... Solo io... Nient'altro che io... Nientemeno che io... Anche io! Così sono cresciuto come una pianta che cresce sul dirupo e deve crescere tutta storta.
Fin da quando ero alle elementari ho sempre giocato a pallavolo e in un torneo tra le scuole ho letteralmente trascinato la mia scuadra verso la vittoria, palla papalla papilla pupilla e lampone! Perché ero fortissimo con animo sublimo indossando un Eskimo.
Silvia Vada e Mariateresa Martinengo mi hanno fatto delle interviste in occasione della mia prima mia uscita del mio primo libro e mi piacerebbe che facessero il bis con questo, non riesco a trovare i loro contatti e spero che leggano qui.
04.06.20 la diffidenza. Tutti sappiamo e Salerno e sale e pepe e noce moscata che la diffidenza è la caratteristica di molto individui -scimmia (io tra questi soprattutto scimmia) di non tenere in conto (che non è quello del ristorante) di non tenere in conto (massì, ripetiamolo) il pensiero degli altri nelle svariate più circostanze (che mi sa di vicini di casa). Vi voglio raccontare di alcuni miei comportamenti differenzi per osservare questa genera nel senso più caratteristica in concreto (che mi sa di pongo e di das perché la "creta" cretina e crepitante alla crema mangiando una crepa che crepa. Mi è capitato di essere diffidente nel pensiero e nel comportamento e nella diarrea. Nel primo caso a casa mi è capitato di ascoltare e di ruminare l'opinione e le soluzioni agli enigmi e ai web ma di non averne tenuto minimamente Em minimalimamente conto(cameriere...!) pur apprezzando i loro ragionamenti.
In altre occasioni la mia differenza ooops diffidenza di è manifestata con il rifiuto netto e assolutamente categorico e intransigente (oooh... Cazzo! Grazie di conoscere le opinioni e le soluzioni altrui che con il mio spropositato egocentrismo e con il mio ego gigantesco non c'è nemmeno da stupirsene. In altre circostanze ancora ho accettato che mi sa di Jack lo squartatore per via dell'accetta ho accettato soluzioni di altri con estrema diffidenza soltanto io non avevo nulla eh proprio nulla come le mie tasche vuote soltanto perché non avevo nulla da proprio on. Infine ho dimostrato di essere diffidente davanti a soluzioni che ritenevo troppo tropo tropi semplici e che poi si sono dimostrate valide e valige. Converrete che un me che la diffidenza è una limitazione mentale e in quanto tale con "vakenza" negativa..
Ho dato del tu al mio psicanalista M. Vigna Taglianti perché avevo instaurato con lui un rapporto empatico socratico burocratico pratico laico e matematico ma dopo che mi ha tradito non mi sono più fidato e ho mirato al celibato per turbato e ora do del lei a tutti gli psicanalisti.
Nel novembre 2019 mi sono ammalato di bronchite come un maiale che ha la diarrea sempre e comunque e nelle mie condizioni non
è la stessa cosa che ammalarsi per un normodotato perché un normodotato si ammala e vive. Io mi ammalo e muoio (dove cojo cojo suonando il banjo).
Schindler mi ha fatto mangiare contro i tutti i medici così ho mangiato (prima frullati e poi anche cibi solidi e mi sono tolto la P.E.G., infatti bisogna far mangiare i traumatizzati cranici fin da quando sono appena usciti dal coma perché così la loro faringe sí abitua a mangiare rigorosamente vegetariano perché Non dovete più mangiare carne, io penso che la vita sia sacra e non potete uccidere una creatura vivente. Noi non ci pensiamo perché siamo abituati a trovare sulla nostra tavola animali morti ma ci pensate a cosa vuol dire uccidere, privare della vita un essere vivente? Voi uccidete e non ci badate perché siete abituati ma mettetevi nei panni di chi subisce e perde tutto perché perde la vita capite? La VITA! no, io non ammazzo chi è indifeso! Pensateci, rifletteteci e datemi una risposta!
Domenica 22 dicembre sono andato con fernando a Turbigo, un bellissimo paesone che sta sul cazzone e carbone per andare ma lo voglio sul naviglio Grande in provincia di Milano, sulla strada per l'aeroporto di Malpensa. È completamente costruito sui due lati del Naviglio ed è uno spettacolo per gli occhi perché è antico e sembra un presepe. Dopo aver fatto circa 110 km siamo arrivati alla Villa Gray, messa a disposizione dal comune per la festa dei ragazzi con disabilità lieve, fisica e intellettiva. Dopo i saluti ho letto la mia lettera per il mio progetto della casa in campagna nei pressi di Torino. Non mi potevo aspettare un successo di adesioni perché Turbigo è proprio immersa nel parco naturale del Ticino in mezzo al verde. Che bisogno hanno i ragazzi di trasferirsi nella campagna di Torino se hanno già la fortuna di vivere in un paradiso naturale.!!!
Ora vi vorrei parlare un po' tanto per dire due mie tesi sull'astronomia, primo: gli ET non esistono e anche se esistessero non potrebbero arrivare fino da noi e poi sono completamente diversi dalla figura antropomorfa, sono magari come nuvole nuvolose e nubiformi o magari sono liquidi e sanno di Coca Cola e fanno puzzette a tutto andare e profumano di sborra do maiale! Poi un'altra cosa: tutti dicono che i buchi neri sono una particolarità e sono dei mostri del cielo ma io gli trovo del tutto normali, semplicemente non fanno uscire la luce perché hanno una gravità tale da intrappolare anche i fotoni, ma poi sono come tutte le altre stelle è non ci vedo nulla di particolare.
PARADISI NATURALI
Ognuno di noi ha il proprio paradiso naturale... Dove vivere per sempre. Ogni uomo ha il proprio paradiso naturale in mente! Esistono molte forme di paradisi naturali in cui si vorrebbe vivere.
Il mio paradiso naturale tutti lo conoscono... la campagna Immersa nelle colline naturali con tanti animali al pascolo.
Per Fernando invece il paradiso naturale sarebbe il piccolo borgo meglio se medievale con ancora la cinta muraria fortificata e le torri merlettate a difesa del borgo. Per Fernando quindi sarebbe un premio vivere immerso nella storia, in netto contrasto con il mio paradiso bucolico...
Per molti altri il loro paradiso sarebbe vivere la propria vita in un quartiere metropolitano iper tecnologico, circondato dalle ultime novità informatiche e informafiche (ho il chiodo fisso e per questo fatevi avanti... Cavolo... Ragazze di tutto il mondo unitevi)... all'ultimo piano panoramico di un altissimo grattacielo.
Per altri ancora il proprio paradiso terrestre sarebbe una casetta al mare a pochi metri dalla spiaggia dove tutte le necessità sono raggiungibili a piedi.
Esiste anche un certo numero di persone che identifica il proprio paradiso terrestre con una vita solitaria su un'isola deserta dove la natura è in grado di fornire tutto ciò che serve. Altri ancora vorrebbero vivere da eremiti in un paesaggio montuoso. Insomma è la nostra mente che ci porta a desiderare i vari paradisi terresti messi a disposizione da madre natura :terre bollenti equatoriali, paesaggi artici ghiacciati, temperature miti mediterranee, enormi distese sabbiose del deserto. Siamo in tanti su questo pianeta e tutti possono aspirare al proprio paradiso naturale.
ho altro un gruppo chiamato "tutti" dove ci sono i miei dipinti e cose carine che ci scambiamo e dove ho buttato tutto i miei conoscenti e amici e devo dire che sta funzionando, ce un discreto viavai di parole e i partecipanti sono molto soddisfatti e grazie a questa chat Luisa e Fulvio sfi sono incontrati e Messi insieme, morale: da cupido agli altri ma io non batto chiodo!
Se tutto ciò che hai è un martello, tutto ti sembrerà un chiodo.
Prima del trauma ero molto rispettoso della religione e non bestemmiavo mai ora invece mi sento legittimato e quasi in dovere di farlo perché Dio non c'è e se c'è è cattivo perché non usa la sua bella onnipotenza per togliere i mali del mondo. Non mi in venite a raccontare che non lo fa perché ci ha concesso il libero arbitrio perché se ci volesse davvero bene come pecorelle, come suoi figli chiuderebbe un occhio e ci aiuterebbe nonostante ci abbia concesso il libero arbitrio. Ora il mio sentimento verso dio e fò rabbia e provo una grande impotenza. Non mi va proprio giù!
Si è convertito per poter bestemmiare
21.05.20 come vi ho raccontato nel mio libro il lottatore, il mio atteggiamento verso la religione Cattolica è stato stravolto dopo l'aggressione che ho subito a Dublino in Irlanda. Sono passato dal razionale rispetto per tutte le religioni alla rabbia incontrollabile che sfogo con terribili bestemmie verso Dio . Ed è proprio qui che mi devo soffermare e fare un ragionamento pacato sull'accaduto. La ragazza e la la rabbia la scarico tutta su Dio risparmiando le altre religioni. Perché? È una domanda che faccio a me stesso. Se è vero che dio che tutto può non vuole aiutarmi, dovrei avere nei confronti di Allah, Budda l'induismo lo stesso sentimento di rancore che nutro verso la religione cattolica e che assolutamente non ho. La rabbia mi toglie la razionalità e non dovrei fare l'errore di considerare la rabbia un sentimento ragionato. Inoltre non posso non tener conto dall'osservazione rivolta a me da un cattolico il quale mi ha sbattuto in faccia una sua verità...perché Dio dovrebbe aiutarmi se mi rivolgo a lui solo con frasi blasfeme? Se saprò dare delle risposte a queste domande, forse troverò la serenità necessaria per dare un senso alla tragedia... Che è la risposta che mi aspetto da dio.
Adamo fu punito per una mela, e se si faceva una
pera?
- Cosa diventa un formaggio dopo un mese di conservazione? - Un forgiugno.
Una porta è ciò di cui un cane è permanentemente dalla parte sbagliata.
Il tempo atmosferico, sì adesso voglio parlare del tempo... Il tempo influisce sulla mia giornata, perché sento molto la variazione della temperatura. Le giornate fredde e umide sono un calvario per me perché il mio parkinsonismo peggiora con il freddo a causa della termoregolazione saltata. Se vedete per strada o per corso o per vicolo o per via o per grazie al cazzo un ragazzo su una carrozzina imbottito di abiti come un panettone e come un palloncino pieno di emme questo sono io e sono preso bene per il tempo. Il tempo brutto mi causa depressione ancora di più di quanto non ne abbia già. Il freddo penetra nelle mie o ossa come un a ghigliottina Così tanto che sono costretto a fare fisioterapia per rafforzare la muscolatura delle gambe in una piscina piena d'acqua riscaldata a 30 gradi. La sera quando vado a letto oltre ad indossare il pigiama mi copro con 7 coperte, 2 delle quali sono piumoni d'oca. Fernando rimane shoccato nel vedermi sepolto sotto tanto spessore di lana e suda solo al pensiero. Il freddo mi causa inoltre una rigidità alle articolazioni specie al braccio destro così Fernando è costretto a farmi da massaggiatore e a scaldarmi il braccio con l'asciugacapelli fino a quando non si sblocca un minimo per movimentarlo ed evitare di fratturarlo come un braccio rotto che si muove a stento.
Ovviamente anche la passione per le bocce che sono il mio sport preferito è condizionata dal freddo che mi entra nelle ossa e non se ne va più. Durante i tornei, quelli veri organizzati dal Coni, sono l'unico atleta cui è concesso di indossare il piumino come un uccello spennato sopra la tuta sponsorizzata dalla federazione bocciofila (fib che vuol dire, per quelli più ritardati, Federazione Italiana Bocce).
Anche i miei movimenti tecnici che sono già compromessi infatti gioco a bocce con la sinistra se no non ce ne sarebbe per nessuno perché sarei troppo forte anche per i più bravi bocciarti.
Una giornata in piscina, io sono molto contento di andare in piscina e ci vado il mercoledì pomeriggio che purtroppo è fredda ma ci vado volentieri lo stesso, Fernando sostiene che è calda ma per me è fredda... Solo per dirvi il mio modo di stare.
La maglietta baladin regalatami A natale
Vorrei parlare della mia rabbia e come la sfogo purtroppo quasi sempre contro Fernando, il mio assistente. Non sto a ripetervi l'origine della mia rabbia tanto ormai la mia storia la conoscete tutti quanti, vi voglio invece raccontare come essa mi trasforma quando giunge al culmine e non riesco a controllarla. Quando ero un cucciolo non mi sarei mai immaginato che potesse capitare a me, queste sfighe succedono sempre ali altri e quando vedevo un handicappato pensavo
-per fortuna io sono sano e non mi è successo niente... Fiuuu!
E invece ora non ci sono dentro..
Per sempre.
Se sei di buon umore, non ti preoccupare. Ti passerà
28.03.20 Proverò a spiegare che cos'è l'onestà per me premettendo che come per ogni figlio l'educazione parte dal genitori dei genitori che per me è stare la mamma sia da papà che da mamma e che mamma, una mamma fantastica., lo so che tutte le mamme sono fantastiche ma la mix è stata più fantastica del mondo delle altre. L'educazione all'onestà si costruisce giorno per giorno, esempio dopo esempio. È inutile perdere tempo con le definizioni e con l'astrattismo dal momento che non sarei nemmeno in grado di definire che cosa sia l'onestà. Mio nonno era stato sindaco di Sestrieres e andava a sciare tutti i giorni e faceva anche snowboard.
Per lui è per tutti i componenti della famiglia l'onestà coincideva con il rispetto della legge. Sia che si trattasse di una buona legge oppure Incompleta sotto alcuni aspetti costituzionali e rivoluzionari doveva essere rispettatta. Sono quasi certo di poter affermare che l'onestà per me coincida con l'onestà che a sua volta è sinonimo di civiltà. Essere onesti coincide con essere persone civili. Quanto più o meno una persona rispetta la legge tanto tanto tanto più(o meno) che va a Trento ma non solo anche a Terni e a Roma, tanto più questa persona rientrerà nella categoria delle persone civili.
Naturalmente esistono le leggi scritte e quelle non scritte cioè la prassi e la consuetudine. Tutte sono da inglobare nella formazione di persone e cittadini civili. Probabilmente non esiste una legge che sancisca gli atteggiamenti fiabeschi ma evitando proprio tali atteggiamenti si dimostra di essere più civili. Ritengo inoltre che la civiltà vada a braccetto con la libertà.
Spero solo di morire presto, a cinquant'anni perché la mia vecchiaia sarebbe un vero inferno, pieno di acciacchi con un parkinson galoppante perché i ffarmaci non faranno più effetto e sarei sempre in un off nero. Invece l4morte sarà una liberazione, perché prima di morire soffrirò e raggiungerò l'annichilazione totale, la pace finale, la quiete dopo la sciagura, la tremenda tregua, la candida calma, la seria serenità, la troncata tranquillità, il ristoratore ribosoma riposo, il sinistro silenzio, il reale relax.
La mia rabbia è una tensione emotiva che si alimenta giorno per giorno insieme ad una tensione muscolare di natura prettamente fisica.io sono solito paragonare la mia rabbia ad una pentola a pressione che sta per esplodere combinando un gran casino.
20.05.20 il paradiso me lo immagino come un posto in cui si sta bene senza far niente. semplicemente perché si sta vicino a dio... Hihihi! Sembra una barzelletta perché dio non esiste!... Se devo lavare o Meg lavorare da fantasia mi immagino il paradiso come un luogo dove non esistono più spazio e tempo e posso incontrare chiunque l'ha meritato ad esempio mia mamma, Madre Teresa di Calcutta, il presidente della Repubblica Sandro Pertini Molto amato dagli italiani per la sua schiettezza ed onestà, il carabiniere Salvo D'acquisto vice brigadiere che che offrì la sua vita per salvare alcuni civili da un riscaldamento, rastrellamento dei tedeschi e bene gli sta, non gliel'ho mica chiesto io di fare il carabiniere (Fernando mi ha detto che sono uno stupido per ciò che ho scritto)
Se anche io meritassi il paradiso sono certo che incontrerei Alfredino Rampi quel bambino che è caduto in un pozzo sorgivo profondo 40 metri e morto in moto molto mito e muto è matto e ben gli sta... Non gliel'ho mica detto io di cadere nel pozzo! Incontrerei sicuramente Pietro Micca e mucca e minchia è macché è moca mica macchia che si è fatto saltare in aria nei sotterranei di Torino per bloccare l'avanzata dei francesi ma non gliel'ho mica detto io di farsi saltare in aria! Scherzi a parte in paradiso se esistesse ci sarebbe tanta gente che durante la loro vita si sono comportati bene e pene e hanno rinunciato per se stessi per donare al prossimo.
Immagino il paradiso come un posto dove non si soffre né il caldo né il freddo né il feto fato foto fotto fitto fatto fito fetta affetto affettò infatti in effetti, ma si gode della propria temperatura ideale per l'eternità.
In paradiso si possono gustare frappè con la ciliegina al cioccolato e marron glacé e tutte le pietanze senza rischiare che finisca on perché le scorte sono immerse immane immense dcc eterne. In paradiso tutti si vogliono bene e sì rispettano si stimano e si aiutano recipiente reciprocamente,. Tutto è sobrio e sodo soda seda sedia ooops... Dimenticavo sedano e sedere a Venaria e poi a volontà! Oh!
Guido Nasi si trova così in balia di questo boato e variazione improvvisa di pressione e nulla può fare se non aspettare che passi.
12.04.20 la mia visione atea della pasqua
Il non sono un credente per cui non interpreto la pasqua anche a come l pisqua ora il piscuano come la resurrezione. Da ateo come me interpreto piuttosto la pasqua anche a molto più vicina al concetto concerto di rivincita dell'animo o del delfino. Nonostante io abbia soltanto 37 anni molte volte ho sperimentato la morte del mio animo che mi ha condotto o 0 in condotta alla domanda depressione, alla trista tristezza, allo sconforto, alla asocialità oppure alla specialità, in tutti questi periodi o piriti o scoregge viveva solo il mio corpo perché il mio spirito si era spento. Non riconoscendo il valore della fede ho cercato la mia resurrezione cioè la mia rivincita nello sport nella scrittura o nello Scottex nello studio dell'astronomia. A differenza della pasqua che con la morte e resurrezione di Gesù si è voluto salvare l' Uomo, la mia è stata sempre una resurrezione e rivincita personale.
Pensate che io stesso non sono in grado di descrivermi in quei momenti perché non lo ricordo. Questo è il motivo per cui ho chiesto a Fernando di fare un video della circostanza ma lui si rifiuta da sempre assicurandomi che non ricordarsi di quei momenti possa essere considerata una mia fortuna come un uovo di pasqua. Inoltre Fernando durante quei momenti ha Ben altro cui pensare e riflettere come schivare sacche stomiche (atomiche) che Volano per aria spesso piene e puzzolenti e nauseabonde e tremende, pappagalli pesanti con il loro contenuto, come delle caffettiere in ebollizione, morsi alle gambe e alle braccia e al volto e alle parti basse e al collo e alle mani e chi più ne ha più ne metta. Altro che girare un video, è meglio che giri alla larga!
Comunque Fernando mi ha fatto notare e parare ma non solo è stuprare che gli attacchi di isteria e la fanteria con molta fantasia sono diminuiti di molto ultimamente è terribilmente e ultimamente la mente è alla menta. Questa nota di ottimismo e di parassitismo e il sisma pio derivare e derivati come il latte dal fatto che le cose stanno andando decisamente meglio. Il 2019 è iniziato con lo straordinario e stratosferico viaggio a Dublino dove sono stato invitato dal presidente della Repubblica d'Irlanda con l'arco e le frecce e persino la faretra. Sempre a Dublino e non a Torino sono stato ospite della R. T. E. che sarebbe la televisione di stato irlandese. Poi sono stato ospite alla fabbrica della Guinness e mi è stata regalata fru Fru
Mamma, mamma, ma esistono davvero i vampiri? - Zitto e mangia la minestra prima che si coaguli!
Fernando per natale mi ha regalato la maglietta del birrificio baladin che è un po' una tetta e un po' michetta. È un regalo che ho gradito molto perché il baladin è la mia birreria preferita. quando voglio bere birra di ottima qualità accompagnata da un ottimo panino Con verdure grigliate.
La maglietta quindi è un regalo accecato e azzeccatissimo e anche una zecca. Sebbene i prezzi siano alti, vedo spesso molti stranieri travestiti da zorro o da uomo ragno o anche gas godzilla recarsi nel locale per gustare o pugnare birre che ha mio parere non hanno nulla da invidiare alle migliori birre straniere come un succo di pera e limone e maccherone. L'unica eccezione che concedo è per la Guinnes che a mio parere rappresenta il non plus ultra ma proprio ultra delle birre, per me il non plus plus plus ma proprio plus ultra, ciao l'ottava meraviglia del mondo. Non vedo l'ora di poterla indossare questa estate e farmi vedere dai ragazzi che lavorano nella birreria.
fru frullata una festa in mio onore e onere.Ciao mammina come stai oggi? Ti voglio bene (ogni tanto ci vanno delle parentesi nella narrazione).
In estate la bella stagione come la marmellata alla fragola a luglio proprio a luglio e non ad agosto o a settembre ci sono stati i campionati di bocce, le bocce per giocare, cosa avete capito? Non le bocce delle donne. Lì ho fatto la mia porca bastarda strafottuta figura, ma no! Cosa avete capito non il quadro a olio o ilfumetto. Ad agosto sono andato una settimana ok una banana? Mah non so o forse una pesca a meditare fra le verdi e luminose e addirittura fosforescenti colline di quel di Arezzo.
Infine è da poco che sono tornato a casa da Amsterdam o Rotterdam, mah, non so. Niente male non è vero i miei primi nove mesi che sono un po' un parto... Del 2019! Adesso capite il perché e il per come ho meno crisi nervose e nervose? Basta fermi fare sempre e solo tuo il cazzo che mi pare!!!
Poi quando vado al pub faccio una passeggiata serale che mi diverte molto, come uno stormo di rondini al tramonto. La passeggiata mi fa stare bene perché sono in forma e mi sento di fare un botto con lo scoppio, vado a passeggio per vie in cui ci sono ristoranti e pub e gelaterie e negozi e quant'altro!
E poi ho scritto molti paradossi contro la relatività che sono incredibilmente e strabiliarmente e commoventemente e strepitosamente... Paradossali, ne ho scritti di belli e di fantastici e ci sono stato per 3 anni a confutarli ma non ce la facevo proprio e mi ha aiutato Giulia Ferriani una mia amica che lavora all'osservatorio di Alpette che mi ha trascinato come un carro attrezzi verso la scoperta del mondo della relatività ed è riuscita a illustrarmeli e a spiegarmeli perché io avevo passato giorni, mesi, semestri chiedendo a tutti i fisici che conoscevo una implorante spiegazione, una pera di saggezza e di conoscenza e nessuno riusciva a risolverli finchè non ho conosciuto quella sagoma di Giulia che in un mese è riuscita a illuminarmi venendo a casa mia... Santa donna.
(apro una parentesi assolutamente fuori dal contesto : mi trovo bene a chiacchierare più con le femmine che con i maschi perché sono più rosse e più gialle nonchè più blu dei maschi. Sì riescono a fare molti più discorsi e parlo di come mi sento e loro mi capiscono e poi rido un mucchio, riesco sempre ad essere simpatico e un vero buffone e faccio battute esilaranti e fuori dal comune).
"Come si chiamano gli abitanti di Trepalle? Fenomeni!"
Ve li incollo qui sotto poi per conoscenza e perché se voglio pubblicare devo pur scrivere qualcosa :
PARADOSSO DEL CONDANNATO A MORTE
A un condannato a morte viene chiesto quale sia il suo ultimo desiderio e costui dice che vuole essere giustiziato una sera del gennaio successivo, tranne il primo gennaio, in un giorno in modo tale che venga ucciso di sorpresa, che sia impossibile per lui capire che quello è il giorno della sua morte.
Il giudice accetta ma poi si rende conto che è impossibile giustiziarlo a quelle condizioni e il condannato si salva. Perché?
Egli fa al giudice il seguente ragionamento: egli non potrà essere vivo all’alba del 31 gennaio perché altrimenti saprebbe con certezza che verrà ucciso la sera di quel giorno perché gli era stato concesso di essere ammazzato in gennaio e non oltre gennaio: rimarrebbe solo la sera del 31 per l'esecuzione e lui capirebbe che quello è il giorno prefissato. Allora non potrà essere vivo nemmeno all’alba del 30 perché saprebbe che quello sarà il giorno dell’esecuzione, infatti avevamo stabilito che non avrebbe potuto essere ancora vivo il giorno 31 e quindi rimarrebbe solo il giorno 30 per l'esecuzione ma allora essa non avverrebbe più di sorpresa.
Non può essere vivo nemmeno il 29 perché, se non lo si può ammazzare né il 30 né il 31 per le ragioni di prima, non si può farlo neppure il 29 sempre perché lui lo potrebbe capire. Quindi neanche può vedere la mattina del 28 sempre perché, avendo stabilito che non potrà essere ucciso il 29, il 30 o il 31, rimarrebbe solo il 28. Ma allora nemmeno il 27, il 26, il 25… il 2 sempre per le stesse ragioni.
Mentre dovrà, per concessione fattagli, essere vivo il 1° gennaio.
In questo modo non può essere giustiziato in nessun giorno.
Ti parlo con il cuore -- sono ventriloquo ad un ventricolo
Ciò che dico è che se il condannato fa questo ragionamento al giudice prima, il giudice non può che ammettere che non deve essere giustiziato.
Non vale in questo caso la spiegazione “il giudice lo ammazza lo stesso in un giorno qualsiasi in quanto il condannato, forte del suo ragionamento, non si aspetta di essere ucciso”, infatti qui il condannato fa il ragionamento al giudice PRIMA e chiede al giudice il verdetto di assoluzione per impossibilità di applicare la pena.
Non è un paradosso, è proprio così
Paradosso dei gemelli avanzato 09.07.13
Conoscete certo il paradosso dei gemelli, ne ho inventate due varianti che mi paiono interessanti, supponendo un parto quadruplo:
- 2 rimangono a terra e 2 sull’ astronave che,dopo un’accelerazione iniziale, viaggia a velocità costante prossima alla luce. Dopo ad es. 10 anni terrestri uno che era sull’astronave scende a terra e si ritrova + giovane. Ma contemporaneamente uno di quelli rimasti a terra va sull’astronave. Egli dovrebbe essere + vecchio ma ciò è in contraddizione con il principio di relatività secondo cui tra due sistemi inerziali, cioè a velocità costante, (terra e astronave) è impossibile capire quale dei due si muove perché basterebbe vedere chi è + vecchio e chi + giovane per capirlo.
sempre 2 rimangono a terra e 2 sull’astronave. Dopo 5 anni i 2 sull’astronave sarebbero un po’ + vecchi. Cosa succederebbe se dopo, ad es., 10 anni un gemello terrestre e uno dell’astronave andassero su una seconda astronave che viaggia a ½ della velocità della astronave? Se uno fosse + vecchio dell’altro si ricadrebbe nella contraddizione di prima.
Nel paradosso dei gemelli classico l'astronave accelera e pertanto il gemello ringiovanisce, nel mio invece c'è il teletrasporto per evitare l'acceleramento ma visto che il teletrasporto non è possibile i gemelli sentono che l'astronave accelera e pertanto il gemello ringiovanisce e quindi tutto il resto del paradosso perde di significato.
Paradosso del fucile
Questo non è proprio un paradosso ma una specie di ovvia curiosità.
Immaginiamo di accelerare un fucile nel senso opposto a quello di sparo in modo da fargli raggiungere la velocità che poi manterremo costante uguale a quella di uscita del colpo. Se spariamo, stando noi fermi, vedremo il colpo da principio stare fermo per poi abbassarsi e contemporaneamente andare indietro!
Non è un aparadosso, è proprio così!
paradosso del suono:
Questo non è un vero e proprio paradosso:
in tutti i libri di divulgazione scientifica che ho letto gli effetti della relatività sono spiegati attraverso l’uso di un orologio a luce (un orologio che emette un raggio di luce che rimbalza e torna indietro e ne calcola il tempo impiegato): se l’orologio viaggia velocissimo il raggio di luce non percorrerà più la traiettoria più breve (un segmento verticale retto) ma dovrà percorrere anche lo spazio che l’orologio ha percorso nel suo spostarsi e quindi impiegherà più tempo ad andare e tornare, in questo modo si dimostrerebbe che la velocità rallenta il tempo.
Oppure gli effetti sono spiegati con vari osservatori che si scambiano segnali luminosi: se un osservatore viaggia a una velocità superluminale in direzione opposta al raggio di luce che emette il segnale non arriverà mai all’altro osservatore e quindi ciò dimostrerebbe che il tempo si fermerebbe.
L’obiezione che sollevo è che se vivessimo in un mondo di ciechi, senza luce, si userebbero segnali sonori al posto che luminosi e quindi si penserebbe che la velocità del suono è quella massima raggiungibile e le si attribuirebbero le caratteristiche che noi attribuiamo alla velocità della luce.
Sbagliato: anche in un mondo di ciechi ti accorgeresti che la velocità del suono NON è la massima perché il suono cambia quando viene emesso da un oggetto in movimento (per esempio un'ambulanza che si avvicina o si allontana, è l'effetto doppler).
Quindi sapresti che la vel del suono non è costante.
So che la luce non è paragonabile al suono perchè ha caratteristiche peculiari come velocità costante qualsiasi sia il sistema di riferimento ma comunque mi piacerebbe che mi venisse spiegata la relatività con altri mezzi che non siano la luce stessa.
Grazie mille!
l'indipendenza della velocita' della luce nel vuoto dal sistema di riferimento e' strettamente propria della luce e da questa deriva la Relativita' Ristretta (cioe' le trasformazioni di Lorentz).
Per le altre onde (quali il suono) questa proprieta' non vale.
La relatività dipende proprio dal fatto che la luce ha questa velocità e un osservatore che si muove a tale velocità subisce dei cambiamenti descritti dalle Trasformazioni di Lorentz: se non si considera la velocità della luce non si può parlare di relatività!
Paradosso del treno 2:
Ci sono 2 passaggi a livello, prima A e poi B distanti 1Km
Il treno lungo 300m viaggia e incontra A e poi incontra B
Quando incontra B partono 2 raggi di luce dalla punta del treno:
Uno che entra nel treno percorre tutte le carrozze e esce e arriva a B percorrendo tutto il Km del treno PIÙ il piccolo spazio di strada ferrata che si è creato dalla coda del treno ad A perché il treno nel frattempo a viaggiato, immaginiamo che per percorrere un Km la luce impieghi 10u e per il pezzo di strada 1u
Due che viaggia fuori dal treno e percorre il Km che c'è da B ad A
I 2 saggi arrivano ad A contemporaneamente
Per un osservatore a terra Due ha percorso 1Km in tempo t
Per un osservatore sul treno Uno ha percorso 1Km di treno Più il pezzetto di strada sempre nel medesimo tempo t
Il treno si accorcia quindi il raggio percorre sempre 300m e non di più perché se il treno si accorcia di quel tanto che basta per rendere anche il percorso di Uno di 300m c'è spazio per il pezzo di strada che va dalla coda a A
usando le trasformazioni di Lorentz Dt'=gamma Dt, Dx'=Dx/gamma, la velocita' della luce c = Dx/Dt=Dx' / Dt' e' invariante
Il problema è che per un osservatore sul treno Uno ha percorso più strada di Due ma nel medesimo tempo. Infatti il treno ha continuato a viaggiare e Uno ha percorso tutto il treno più lo spazio dalla fine del treno ad A che, sebbene di poco, è comunque più di un Km.
Questo contrasta il principio che la luce ha sempre la stessa velocità qualsiasi sia il sistema di riferimento.
Qui fai l'errore di considerare due percorsi diversi perché entrambi i raggi di luce partono dal punto A e arrivano al punto B. Non importa se il treno si è spostato, perché il punto di partenza è sempre un punto di riferimento che si trova sulla Terra e non cambia posizione. Quindi spazi uguali e tempi uguali come dice la relatività.
Pensa al raggio UNO come un segnale che viene lasciato correre attraverso il treno: viene lasciato partire e non è più vincolato al treno, quindi si misura il suo percorso da dove è partito e non da dove si trova chi l'ha lanciato.
Paradosso del Treno: immaginiamo di poter emettere un raggio di luce che parta dall'inizio di un treno lungo 300m che viaggia in direzione opposta a 100km/h. Lungo tutto il treno sono posti degli osservatori che vedranno il raggio di luce passare a 300.000 km/sec poiché la velocità della luce è una costante qualsiasi sia il sistema di riferimento. Il raggio impiegherà per arrivare alla fine del treno un tempo t1=s/v=300/300.000.000=1/1.000.000 di sec.
Immaginiamo poi che il raggio esca dalla porta posteriore del treno per percorrere ancora un percorso sulla terra tale per cui per un osservatore a piedi percorra in totale, parte sul treno + parte sulla terra, 300m. anche tutto lungo questo percorso ci sono degli osservatori i primi dei quali vedranno il raggio attraverso i finestrini del treno.
Anche le misure di questi ultimi osservatori saranno sempre uguali a 300.000km/s sempre perché la velocità della luce è una costante, quindi il tempo impiegato sarà t2=300/300.000.000=1/1.000.000 sec. Il ché è impossibile perché t1=t2 mentre la luce abbisogna di un certo tempo per viaggiare dalla fine del treno al punto 300m distante sulla terra e si dovrebbe avere t1
Il raggio percorre tutto il treno in meno di un microsecondo perché il treno si è accorciato e percorre lo spazio da dove è partito al punto sulla terra distante 300m in un microsecondo quindi non c'è il problema che i tempi sono uguali perché abbiamo detto che i tempi sono diversi: meno di un microsecondo per percorrere il treno e un microsecondo per raggiungere il punto distante 300m
Non solo: il treno si è accorciato, così anche la distanza percorsa, e il tempo si è dilatato grazie alle trasformazioni di Lorentz, per cui i due raggi arrivano contemporaneamente.
Paradosso del Treno: immaginiamo di poter emettere un raggio di luce che parta dall'inizio di un treno lungo 300m che viaggia in direzione opposta a 100km/h. Lungo tutto il treno sono posti degli osservatori che vedranno il raggio di luce passare a 300.000 km/sec poiché la velocità della luce è una costante qualsiasi sia il sistema di riferimento. Il raggio impiegherà per arrivare alla fine del treno un tempo t1=s/v=300/300.000.000=1/1.000.000 di sec.
Immaginiamo poi che il raggio esca dalla porta posteriore del treno per percorrere ancora un percorso sulla terra tale per cui per un osservatore a piedi percorra in totale, parte sul treno + parte sulla terra, 300m. anche tutto lungo questo percorso ci sono degli osservatori i primi dei quali vedranno il raggio attraverso i finestrini del treno.
Anche le misure di questi ultimi osservatori saranno sempre uguali a 300.000km/s sempre perché la velocità della luce è una costante, quindi il tempo impiegato sarà t2=300/300.000.000=1/1.000.000 sec. Il ché è impossibile perché t1=t2 mentre la luce abbisogna di un certo tempo per viaggiare dalla fine del treno al punto 300m distante sulla terra e si dovrebbe avere t1
Il raggio percorre tutto il treno in meno di un microsecondo perché il treno si è accorciato e percorre lo spazio da dove è partito al punto sulla terra distante 300m in un microsecondo quindi non c'è il problema che i tempi sono uguali perché abbiamo detto che i tempi sono diversi: meno di un microsecondo per percorrere il treno e un microsecondo per raggiungere il punto distante 300m
Non solo: il treno si è accorciato, così anche la distanza percorsa, e il tempo si è dilatato grazie alle trasformazioni di Lorentz, per cui i due raggi arrivano contemporaneamente.
Paradosso della ruota dentata
Immaginiamo di avere una ruota dentata piuttosto grande alla quale è collegato un bastone dritto abbastanza rigido e duro tangenzialmente tramite i denti della ruota incastrati in appositi buchi del bastone in modo che non ci sia gioco alcuno. Noi possiamo portare la velocità della parte centrale della ruota ,ad esempio, a 99/100 della velocità della luce in quanto la ruota non sa quanto essa è grande. Se è abbastanza grande i suoi denti gireranno a una velocità maggiore della luce e di conseguenza anche il bastone sarà spinto in avanti ad una velocità maggiore della luce.
Nb. Ho introdotto il bastone per evitare le complicazioni che il moto circolare comporta.
Non ci sono materiali abbastanza duri: la ruota si spezzerebbe.
V = (v1 + v2)/(1 + v1*v2/c^2)
io ho messo la cosa che
Nb. Ho introdotto il bastone per evitare le complicazioni che il moto circolare comporta.
PARADOSSO DELLA VELOCITÁ INFINITA DELL'OSSERVATORE
Supponiamo che una astronave viaggi rispetto a noi a 200.000Km/sec costanti e che essa misuri la velocità di un raggio di luce che le passa vicino trovando ovviamente 300.000Km/sec, se essa non ha alcun rapporto con noi, viaggiando a velocità costante i suoi passeggeri potranno credere di essere fermi e quindi potranno accelerare l'astronave di altri 200.000Km/sec raggiungendo i 400.000Km/sec. Poi misurando di nuovo il raggio di luce e trovando lo stesso valore di altri 200.000Km/sec… all’infinito. Se invece ci fosse un tetto alla velocità si contrarierebbe il principio di relatività (non è possibile distinguere tra un sistema fermo e uno a velocità costante restando all’interno dello stesso) perché ci si accorgerebbe della non-accelerazione una volta raggiunto il tetto.
Si noti che, anche se noi non possiamo misurarla (l'astronave non ha alcun rapporto con noi) la sua velocità è comunque, relativamente a noi, maggiore di quella della luce.
ella della luce.
La velocità è data da V = (v1 + v2)/(1 + v1*v2/c^2) dove v1 è la velocità dopo la prima accelerazione (200.000Km/s) e v2 è la velocità dopo la seconda accelerazione (200.000Km/s)
quindi la velocità dell'astronave è 276923,076923077
poi alla terza accelerazione si ha (200000+276923,076923077)/(1+200000*276923,076923077/300000^2)=295238,095238095
poi alla quarta accelerazione si ha (200000+295238,095238095)/(1+200000*295238,095238095/300000^2)=299041,533546326
e così via,
Supponiamo di emettere nell’istante zero un raggio di luce Uno che allo scoccare
del 1 sec. incontri un’astronave A, che viaggia a 200.000Km/sec costanti, la quale
emetta a sua volta un raggio Due parallelo a Uno, nell’istante in cui essa incontra
Uno, i due raggi viaggeranno quindi sempre appaiati. L’astronave A, supponiamo,
misura di continuo per i successivi 3sec., anche a distanza, la velocita’ di Due che
a
si allontaner` sempre a 300.000Km/s rispetto ad A e quindi allo scoccare del 4
a
sec. sar` (300.000 per 3)=900.000Km lontano da dove si trova A al 4 sec, poiche’ la
a e
velocità di Due ` RELATIVA all’astronave A che ` a velocit costante. Ne risulta che
a e e
Uno, al 4o sec. si trova, rispetto al suo punto di origine, a Km= 300.000 [percorsi
prima di essere affiancato da Due] pi` 900.000 [percorsi con Due] pi` (200.000 per
u u
3) [percorsi da A nei secondi 2,3 e 4: essendo che Uno viaggia appaiato a Due
e che Due viaggia RELATIVAMENTE all’astronave A, la quale nei secondi 2, 3
e 4 ha percorso appunto 200.000 per 3 Km] = 1.800.000Km in 4sec cio` Uno ha e
viaggiato a una velocità di 1.800.000/4 = 450.000Km/sec! Si noti poi che facendo
a
incontrare a Uno pi` di una astronave la sua velocità aumenta sempre della velocità
u a a
dell’astronave per il numero di secondi che Uno viaggia con Due; fino ad una velocità a
infinita.
Confutazione
Qui il paradosso consiste nel sommare lo spazio percorso da A a quello per-
corso da Uno. Considera che quando Uno e Due si incontrano e viaggiano paral-
leli,l’influenza di A sui due raggi di luce ` irrilevante, non so cosa tu intenda per
e
RELATIVAMENTE, ma una volta che A ha emesso il raggio Due e questo si muove
parallelamente ad Uno, le distanze di Uno e di Due da A si mantengono costanti.
Se misuriamo in un sitema di riferimento esterno rispetto all’astronave A con orig-
ine all’istante 0, lo spazio percorso da Uno a partire dall’istante 0 all’istante 4sec,
avremo 1.200.000 Km come dev’essere. Se misuriamo le distanze trovandoci con
l’origine sull’astronave A, apportando le correzioni dovute al moto di A, troveremo
ancora una distanza percorsa compatibile con la velocità della luce.
se ho ben capito il problema sta nel fatto che il sistema di riferimento non è quello dell’astronave A che viaggia a 200.000Km/s ma quello di quiete percui i raggi di luce viaggeranno sempre a 300.000Km/s rispetto a quel sistema di riferimento, è così?
L'idea è che per fare i conti qualunque sia il sitema di riferimento considerato non si deve aggiungere impunemente i chilometri percorsi da A,ma
1)Non bisogna farlo se ci si pone riferendosi ai raggi di luce
2)Se ne tiene conto come di un riferimento in moto traslatorio se ci si pone sull'astronave,ma per calcolare la velocità del raggio Uno dall'astronave bisogna usare le leggi che coinvolgono i sistemi in movimento,trovando comunque che la distanza percorsa da A non influisce su quella percorsa indipendentemente dal raggio Uno!
Le velocità della luce non si possono sommare
Paradosso delle due astronavi
Immaginiamo di avere 2 astronavi, A e B, che viaggiano in direzioni opposte ciascuna a 200.000Km/sec e che passano davanti all’osservatore Q che è fermo rispetto alle astronavi. Dopo un sec entrambe saranno 200..000Km lontane da Q. A vedrà Q a 200.000Km e, siccome Q vede B a 200.000Km, vedrà B a tale distanza da Q. in totale dopo un sec A vede B a 400.000Km il ché vuol dire che si è allontanata a una velocità superiore alla luce (300.000Km/sec).
La velocità è data da V = (v1 + v2)/(1 + v1*v2/c^2) dove v1 è la velocità della prima astronave (200.000Km/s) e v2 è la velocità della seconda astronave (200.000Km/s)
quindi la velocità delll'astronave è 276923,076923077
oggi 4 Maggio 2019 inizio il mio diario giornaliero
Mi servirà per trarre gli spunti per la stesura del mio assecondo libro.
Posso dire che come prima giornata da descrivere si inizia alla grande! Ieri sera sono andato a dormire a casa di Deborah come spesso accade nei fine settimana.
Sono stato particolarmente attivo per tutta la serata è ho anche cucinato del formaggio, asparagi e cioccolato mettebdoli a cuocere in padella insieme a delle banane che però sono antipatiche e non si sono cotte. Mannaggia a loro! Dopo cena avrei potuto sfruttare la mia iperattività per osservare le stelle se solo ci fossero state, purtroppo è stato possibile osservare solo grosse bicolore alcune addirittura scure e minacciose.
Poi Deborah mi ha cambiato la stomia ed è zampillata della merda completamente liquida forse perché avevo bevuto del latte e poi ho cenato con il formaggio e ciò che ho cucinato.
Pratico lo sport delle bocce in modo agonistico con la scuadra dei bocciabili e mi diverto un mucchio anche perché è l'unico sport che posso praticare data la mia emianopsia.
Oggi sono stato a bocce giocando 3 partite alla grande e vincendo e sono stato bene bene!! Po'Fernando mi ha messo il collirio negli occhi perché ho le cispe come se fosse la fontana di trevi!
Sono stato al ristorante con Deborah e ho mangiato tagliatelle e tiramisù e Coca Cola mescolata al vino come gli spagnoli e ho scoperto che... È buona come la notte infatti si dice buona notte e mi ha dato un appuntamento per vedere il concerto suo dove canterà come un gallo o meglio come una gallina isterica e ho guardato finalmente le stelle perché il cielo era tera on come un lenzuolo ricamato con rose e tulipani... E ho visto Giove, il pianeta rosso che Chions tutti i pianeti a differenza della stelle non brilla.
18.04.20 Oggi ho meditato per ben 9 ore e c'era una splendida luce gialla e arancione Quasi fantascientifico e un tramonto di mille colori come un caleidoscopio. sulle colline verdi ma purtroppo oggi non è possibile guardare le stelle perché il cielo è scabrosamente coperto e minacciava pioggia non si vede una cippa di minchia... Mannaggia a lui!
Ma almeno ho bevuto una squisita tisana preparatami da Fernando.
22.04.20 io sono sempre stato un consumatore accanito di tisane, nfusi e decotti.
Per tutte le mie varie complicanze faccio spesso uso di erbe officinali e sono quindi in grado di consigliarvi queste bevande per mettere una pezza ai problemi della mia salute un po' bucherellate. Per chi come me soffre di memoria e concentrazione vi consiglio la ginko biloba che ha anche un profumo molto intenso... Per i problemi di osteoporosi uso spesso i semi di sesamo dal cui decotto sì ottiene una fonte di minerali, proteine e carboidrati.
A tutti coloro che soffrono di spasmi, non necessariamente dovuti al parkinson come i miei consiglio la melissa,un intruso, no un infuso molto efficace. A tutti quei poverini che sono tormentati dalle infiammazioni cutanee, arrossamenti, fino ad arrivare alle scottature e alle vere e proprie ustioni ricordatevi della calendula
06.05.18Oggi sono stato a tiro con l'arco e ho giocato bene e e ho infilzato le frecce nel bersaglio e ho postato i video del tiro con l'arco e sono contento! E ora vado al pub con Massimo! Ho cenato con un panino e tanta birra che mi ha affogato come un rubinetto.
E oggi la mia dolce mammina cui voglio un bene infinito mi ha risposto che mi vuole bene anche lei, sembra poco ma sono le piccole cose che rendono la vita gustosa come una scatola di cioccolatini, come un bignè alla panna.
08.05.19 ieri sono stato al ristorante con Deborah e ho cenato con tagliatelle lle lle lle lle (del divertimento oooh) e una squisita torta di mandorle lle lle lle lle e cioccolato oooh e oggi non ho combinato ma Massimo Tallone, lo scrittore che mi segue nella stesura di questa autobiografia mi ha risposto con il testo dell'autobiografia Corretto e ho mandato i famigerati messaggi per invitare la gente alla presentazione di questa autobiografia. Ora, probabilmente non capirete più una mazza: quante autobiografie cui sono? Due, una che ho pubblicato a (for- ) maggio 2019 e un'altra che sto provando a scrivere che si basa su quella di prima ma che sto ampliando ed abbellendo di brutto brutto brutto
09.05 e oggi ho mangiato con tutti i cereali, avena e avena al cioccolato, biscotti biologici spezzettati, mandorle tostate, zucchero di canna, latte di avena e caffè con Vanessa! E ora me ne sto quatto quatto qui seduto e vi saluto.
10.05.19 e oggi ho finalmente trovato il posto in campagna! E oggi ho cucinato! Ma non solo sono stato al pub con Fernando ho risolto vari cruciverba e ho mangiato la Nutella lla lla lla ma quello che più conta (1,2,3..) è che ho trovato il posto in campagna gna gna gna gna... Gnam gnam, slurp, crunch!
Ma non solo sono stato fE anche ieri sono stato al più e oGgi Natascia e Jacek mi hanno dato un appuntamento, cosa voglio di più ma non solo ho fatto un figurone one one che non se lo aspettava nessuno è ho regalato una emozione a tutti quelli che hanno assistito alla presentazione del mio libro ma non solo oggi Massimo mi ha fatto un bel bagno, non so se vi rendete conto... Un bagno!(La lunghezza di un minuto dipende dal lato della
porta del bagno in cui ti trovi) Il lottatore è già un best seller
16.05.19 e anche ieri sono stato al pub con Massimo e oggi ho visto la mail di Giulia e ho trovato schermata di blocco! Ma non solo oggi sono stato a bocce e ho vinto!
18.05.19 e oggi sono stato a bocce! Purtroppo c'è un cielo tenebroso e opaco per tutto maggio, io non capisco... A che cazzo serve la primavera se non viene il sole, è tutto inutile, non ci sarà mai il sole si di me, ahimè, poffarbacco, piffero blu! Io non sono per niente metereopatico perché purtroppo sto sempre chiuso in casa, vorrei uscire e andare al parco della rimembranza ma è sempre tutto così difficile da farsi che mi passa la voglia, spero di riuscire a trasferirmi in campagna presto per riuscire a meditare e anche oggi sono stato al pub con Massimo ma mi avevano detto che si trovavano delle ragazze al pub ma io in un anno che vado al pub una sera ogni due non ne ho mai viste, dove si sono cacciate? Ma almeno sono andato molto avanti con questa autobiografia... E sono on! Ora vado a dormire il sogno degli eroi!
Oggi è stata una giornata di metà maggio un barile piovosa e anche un pochettino e anzi un tanterello umida come un mocio vileda perché c'è sempre stata una cavolo di pioggia ininterrottamente. Dopo bocce sono andata a trovare Deborah che era a casa e che stava bene. Ma purtroppo non sono riuscito a vedere le stelle perché pioveva ma di brutto brutto brutto. E poi sono andato a letto distrutto purtroppo.
19.05.19 così oggi almeno mi sono classificato terzo e non ha vinto Mauro Perrone
07.07.20
20.05.19 ho finalmentetrovato il posto in campagna!
Via scodeggio 9 Venaria Reale Strada della madonnina 53 venaria reale Strada della madonnina 53
Ma non solo ho postato i disegni!
07.07.20 Dopo due mesi di blocco totale di coronavirus, dovuti al cazzo di stramaledetto fottuto coronavirus pian piano nella comunità dove risiedo iniziano a concederci delle piccole libertà di movimento. L'altro sabato ad esempio ho finalmente ricominciato gli allenamenti di bocce o fa
E oggi sono stato a tiro con l'arco e htto faville e ho postato i video
22.05.19 Così oggi sono stato in piscina e ho fatto faville, ho cenato con purea e melanzane ma non solo, sono andato avanti con l'autobiografia!
23 maggio 1919 Oggi ho studiato anche oggi come al solito ho trovato le parole e sono stato a bocce e ho vinto e ho giocato e postato i disegni e ora sono al pub con Fernando e ops... Ho fatto il bagno! Clop clop, cup cup, suit, bau bau!
24 maggio 1918 minchia oggi ho Studiato,mincha sono uno studioso nato, coSiho mandato la mail a Emanuele ho postato i disegni, minchia sono ungià pittore nato, Ho cucinato minchia sono un cuoco nato, ho giocato minchia sono un giocatore nato, sono stato al pub minchia sono un pubbore nato e anche oggi come al Solito ho trovato le parole Minchia sono un meassaggiatore nato, sono andato avanti Con l'autobiografia minchia sono uno scrittore nato e Maurizio mi ha detto CVD la Mandria è un posto fattibile minchia sono un o campagnolo nato!
29 maggio 2018 così oggi sono stato in piscina
30 maggio 2019 e oggi tra l'altro sono stato a bocce e ho vinto! Ma non solo, sono stato al pub pub con Fernando e ho mangiato la Nutella! Purtroppo non cerano le stelle e questo mi duole un macello ma mi rifarò più avanti!
Infatti le stelle ci sono sempre ma non sempre ci è dato vederle dal punto in cui noi ci troviamo in Questo no nostro pianeta terra. Una volta è colpa delle nuvole birichine che in ogni momento in cui cui dono presenti offuscano l'osservazione con il loro manto caloroso e vaporoso. Un'altra volta è colpa della luna che se è piena supera in brillantezza ogni altro corpo celeste. In qualche sera fortunata però le stelle si rivelano in tutto il loro splendore e in quel momento un grosso brivido mi percorre tutto dandomi una Carica enorme.
Io ho un mucchio di amnesie che sono i miei ricordi, le mie manie, le mie cicatrici,le mie ombre, i miei segni, i miei tratti, ciò chef mi dimentico e per ricordarmelo mi appunto delle suonerie per ricordarmelo principalmente sul Tablet ma anche sul computer e me le appunto perché ho la memoria di un criceto, anzi di un cretino. Me le appunto sul calendario per non dimenticarlo con varie suonerie o allarmi do vario tipo che mi saltano in mente sul calendario della mia mente.
02.06.19 oggi è la festa della Repubblica ma io me ne fotto altamente perché sono anti-patriottico ma sono stato al pub con Fernando e Olmo... La giornata non era iniziata molto bene.... Ma si è risollevata in senso erg gusto...
Io ho un'amica, Natascia che mi vuole bene e che stimo un mucchio come me stesso e che mi piace molto perché è molto simpatica, purtroppo è... Sposata! Scherzo! Sono stato in cura a Piancavallo e ci sono stato con Natascia che mi ha fatto le notti per tutto il periodo in cui sono stato a Piancavallo e le sono molto grato per questo!
Io leggo molto e mi piacciono tanto
Lei abita a Pinerolo ed è veramente uniti persona speciale
La piadineria di piazza borromini. Alla piadineria sono di casa come lo stretto di Messina, ci vado così spesso che ho conosciuto tutti i ragazzi e ragazze che lavorano nei vari turni. Quando non ho voglia di di mangiare in comunità o perché on mi piace il menu del giorno vado a mangiare 2 piadinerie ai formaggi o vegano e mi tolgo lo sfizio In piazza Borromini posso trovare ogni tipo di negozio che vende qualsiasi specialità. Mi basta scenderedj un isolato da corso Gabetti ed improvvisamente è come se mi in trovassi a Piccadilly Circus a Londra oppure in Alexander Platz.
Ora vi parlo dei mieigusti... Io adoro la pizza perché è un alimento completo e per buongustai e poi mi in piace la musica punk e sia e un bo botto, e l4 birra bianca e la birra nera, infatti amo gli estremi,adoro anche il gelato che è vaporoso e schiumoso alle creme, ai frutti no, non capisco come facciano i bambini ad amare fragola e limone che sono acide e piccanti quando ci sono gusti crema dolci e colorati.
Io prendo sempre una tisana la sera che mi fa dormire e mi da gioia e mollezza, che mi viene preparata dalla comunità e che assaporo con diletto e gusto.
I miei gusti in fatto di film sono piuttosto secchi perché non li guardo mai, a tutti i miei amici piace molto il cinema ma io non capisco come si possa stare fermi per due ore senza fare niente e ricevendo stimoli ma senza dare nulla.
Per seguire un film devo dire la trama dall'inizio fino alla fine Ed è dura perché ho la concentrazione di un cactus con voi acari è le scoregge.
Mi dichiaro un comunista libertario che a quanto mi hanno detto è una via di mezzo tra l'anarchia e il comunismo e si ispira a Rosa Luxemburg perché penso che non ci possa essere nessuno sopra di noi ma accetto il denaro e il voto perché l'anarchia è una bella cosa ma è applicabile solo in piccole comunità rural non nelle metropoli dove per farza di cose delle leggi ci vanno come ai tempi dei romani.
Mi piacciono anche molto i centri sociali perché sono un modo per stare insieme e conoscere gente simile a me ma purtroppo non mi ci porta mai nessuno è nessuno è nessuno e la cosa non mi in piace per niente.
ASL fondo troverete anche un manuale che ho scritto perché sono fondamentalmente buono e mi piace aiutare gli altri in uno sforzo umano di solidarietà, lo ho scritto dopo la maturità quando sono stato finalmente libero, è un testo che aiuta tutto i traumatizzati cranici a vivere meglio e contiene tuttii consigli che ho sperimentato nel corso di questi lunghi, bislunghi, interminabili, flemmatici anni, ha avvisi più o meno meno importanti, più o meno fattibili, più o meno possibili, più o meno utili ma tutto scritti col cuore e con l'intestino e un pezzo di stomaco.
A forma di natale la mia mamma mi ha regalato un peluche di un orsacchiotto sfigatissimo senza nulla di particolare e anche piuttosto brutto ma sta proprio lì il suo charme, la sua attrazione!
I miei amici per il mio 37simo compleanno mi hanno regalato una stella doppia come gli occhi, come le gambe, come dio e il diavolo, come la stella Rigel, come forchetta e coltello, colf i polsini, sì chiama Guido Nasi e è dei Gemelli, il mio segno zodiacale visto che sono nato il 26 Maggio se l'astronomia non è un opinione . Avere ricevuto una stella mi ha fatto un piacere immenso e quando ci penso mi emoziono e mi si drizza la penna (scherzo!). Sapere che oltre al sole, la stella Sirio, Andromeda, la stella polare nell'universo c'è spazio anche per una stella che mi ricorderà all'Infinito e nell'infinito mi onora e mi rende fiero e mi in evita di scaccolarmi compulsivamente.
Io scrivo poesie Perché mi danno la possibilità di esprimermi e di vomitare tutto ciò che ho dentro e che mi scombussola fin nell'intestino. E che mi annulla fino al punto di non ritorno!
Io non considero la mia vita quotidiana brillante, come come un rubino, splendente, ammaliante, fenomenale, , lucente, pronta, viva, mondana, sfavillante, umoristica, rilucente, gemmea, risplendente, anzi spesso paragono la mia esistenza ad un buco nero, alla tana del topo, alla grotta azzurra, alle bocche di Bonifacio, alle vertigini oscure, al foro nero, nero, nero, ma proprio neeero (come il carbon!), al pertugio, alla fessura, alla fenditura, alla crepa, all'incavo, alla buca, allo scavo, all'orifizio, al nascondiglio, alla tana, ciao alla catapecchia, alla topaia, alla bicocca, al tugurio, al bugigattolo che inghiotte tutte le mie energie e mi annulla e mi annichilisce e mi dimezza e mi annienta, e mi azzera, e mi distrugge, e mi elimina, e mi nullifica, e mi sopprime, e mi vanifica, e mi abolisce , e mi abroga,e mi cassa, e mi elimina, e mi invalida, e mi revoca, e mi risolve, e mi scioglie, e mi sopprime. D'ora in poi potrò alzare la testa e cercare La mia stella nel cielo. Potrò finalmente cercarmi, proprio io solo io nient'altro che io nientemeno che io soltanto io solamente io, unicamente io, esclusivamente io, non più di io, limitatamente io che spesso mi perdo nei miei tormento ed angosce. Potrò fissare lo sguardo al cielo e parlare con la stella Guido Nasi, chissà, forse riuscirò ad avere le risposte disposte buste e trambusteforma per quelle domande disattese. È importante per me è per tutti. Darsi delle risposte sulla propria esistenza fortifica chiunque colf un body builder pieno di steroidi. Ciao! La vita è un mistero dalla nascita fino alla morte e può servire una stella brillante a dissipare questi misteri io sono contento di avere la mia stella brilla lilla Camilla sfavilla arzilla fibrilla , a cancellare, a dissolvere, ad annientare a polverizzare, a scombussolare, a incartapecorire, a dileguare, a cassare, a depennare, a pulire,ad raschiare, ad annullare, ad abbuonare, ad estinguere, ad eliminare,ad abolire, a togliere, ad invalidare, ad abrogare, a dichiarare nullo questi misteri io sono contento di avere la mia stella che è mia e solo mia ehm non te la do, tié.
La vita e' meravigliosa. Senza, saresti morto.
Puntate anche voi lo sguardo verso l'universo buio e infinito e cosmologico e frattale , cercatemi sarò felice di sapere che lassù dove vivono i marziani un po' di quella luce Bice cicatrice infinita mi appartiene.
Cazzo nemmeno oggi cerano le stelle e non le sopporto più.
05/05/2018 e nemmeno oggi alcun mi ha risposto e nemmeno oggi ho trovato un posto ma almeno oggi sono stato in piscina!
Chiudo esprimendovi i miei tre desideri che prima o poi si realizzeranno:
- “è finito il petrolio!” così, se gli statiunitensi (non mi piace “americani” perché americani sono anche i cileni, gli equadoregni, i canadesi…) non inizieranno a usare il carbone per far funzionare le loro fabbriche, che è molto più tossico il mondo sarà più pulito.
- “il mondo è diventato vegetariano!” prima o poi… perché le risorse del pianeta non basteranno per soddisfare la fame di tutti e, soprattutto, degli statunitensi che sono grassi come maiali. Perché per ottenere un kg di "carne" servono ALMENO 2 kg di "animale vivo" (spesso di più) e quindi servono 22 kg di vegetali per ottenere un kg di carne e 15.000 l d’acqua e se non troviamo un altro pianeta da sfruttare saremo tutti fritti.
- ”sotto il peso di linux (Linux non e' un sistema operativo, ma un modo
diverso di affrontare la propria esistenza)e di Macintosh la microsoft è fallita!
29 maggio 2019 oggi riprendo a scrivere dopo i successi del Lottatore in libreria e al salone del libro. Da questo momento racconterò gli avvenimenti belli e brutti, lunghi e corti, bianchi e neri, rossi e verdi. Ma siccome sono uno stronzi comincerò con le cose brutte.
Per esempio vi voglio raccontare del mio sfogo con Fernando... Fernando voi lo sapete è grande come un orso, forte come un elefante, buono come un agnellino, paziente come un ragno dove ci sono mosche morte e un po' di zanzare in attesa di giudizio, attento come un delfino, preciso come un fenicottero ma a volte testardo come uno stambecco.
07 Maggio 2018 Oggi Deborah mi ha dato un appuntamento, ho scritto un bel pezzo di sitografia e ho finalmente trovato il posto in campagna e oggi Massimo è andato a comprare gli ingredienti per un esperimento
Il 10 di giugno Paolo sarà il mio nuovo assistente, sostituirà Gabriella che purtroppo si è fratturata la mano destra e non potrà poi lavorare per me,mi dispiace moltissimo come unanguria surgelata, però sono certo che Paolo sarà un ottimo sostituto, posso dirlo con certezza perché è così certo che lo direi quasi esatto.
Ho conosciuto Paolo durante il tirocinio e ho potuto notare la sua buona volontà ma direi quasi solerzia che è un bel proposito. Tutte le volte che lavora per me dimostra e avvalora e oserei dire accerta con amore e passione e affetto i miei bisogni e le mie necessità. Paolo non ha esperienza come un extraterrestre nei lavori sociali ma ha comunque l'atteggiamento giusto che una persona deve avere nei confronti di un diversamente handicappato come me che sono disabile al 100% come una banana flambé o, meglio, come un platano che è una specie di banana infatti in spagnolo banana si dice platano che è una banana verde e con la polpa bianca... E poi non dite che non vi do nozioni di botanica e di agronomia!
Inoltre essendo un uomo posso contare sulla forza fisica o di energia o meglio di vigore robusto e sensuale e come un manipolo di cavalieri pazzi
E l'energia vitale e viscerale e viscida a Paolo sicuramente è della mente e mentecatto e modestamente e modestamente non manca a destra e pure a manca è stato uno sportivo di nuototuffiapneasnorkelingsub dal trampolino. Mi ha raccontato e raccomandato e telecomandato, eccheccazzo è? Una macchinetta elettrica? Dicevo che mi ha raccontato di essersi allenato con la ampionessa Tania Cagnotto e di conoscerla sin da quando era una piccolissima speranza per lo sport. Come il verde speranza
Minchia a VENT'ANNI di distanza mi vengono ancora i brividi quando Fernando parla della mia sfiga, e che volete? Capita un po' a forma di tutti no? Di avere il parkinsonismo a 17 anni quando ero ancora un cucciolo che è pure farmacoresistente, sì succede un po' a forma di tutti, e una cosa comune
08/06/2018 oggi sono stato al concerto dei Queen che mi sono piaciuti un mucchio e un monte e anche una collina on Olmo che mi ha dato fatto la sorpresa di essermi amico vero c'era moltitudine di persone o meglio gruppo, moltitudine oppure folla, ressa, calca, frotta, affluenza, adunanza; pubblico, era tanto tempo che non vedevo tanta voglia di gente così, i concerti sono sempre una bella congregazione di gente, i concerti sono sempre feste di popolo. La mia pezzina mi è sempre stata vicina vicina, mi sente per asciugare la bava che mi scola abbondante dalla bocca come un corteo sessantottino Visto che ovviamente la tossina botulinica non ha fatto effetto che si inietta con una siringa appuntita e acuminata direttamente e dolcemente sotto la lingua (italiana, perché viviamo in Italia, se vivessimo in Spagna sarebbe la lingua spagnola, se vivessimo in Irlanda sarebbe la lingua irlandese, ser vivessimo in boh sarebbe la lingua boh.
Oggi ho cenato con piadina di venire e formaggi, pummarola, mozzarella, pane e olio, purtroppo non riesco a masticare e devo sovente portare il cibo nella guancia per masticarlo a poco a poco minimo modico, scarso, raro, tenue, piccolo, corto, breve e ciò meno ne ha meno ne metta.
09/06/2018 sono andato a vedere la mostra di Art nouveau con Deborah e mi sono divertito molto alla reggia di Venaria e ho fatto il dito medio a tutti e ho visto molti dipinti spettacolari, il periodo di Art nouveau italiano comprende i primi decenni del 1900 lo trovo particolarmente originale e elegante e è un tipo di arte che trova espressione in varie discipline artistiche quali l'architettura, l'arredo d'interni, la cartellonistica Pubblicitaria. Ho apprezzato molto le lampade con lo stelo in bronzo e il cappello in vetri colorati ed intarsiati.
Ma non solo ho cucinato le mele cotte e le piadine con il caeso che in spagnolo vuol dire formaggio, io ho una passione, un amore, un ardore, un calore, una cotta, una fiamma anzi una fiammata, una frenesia, un fuoco, un'impeto, un'infatuazione per il Sud America e la Spagna che è iniziata con la lettura del libro Desaparecido di Massimo Carlotto...otto, otto, otto perché fa eco. Il sud America lo considero il continente con l'anima e uno spirito rosso e verde (e anche viola e giallo)
11.06.19 sono stato alla presentazione del mio libro e ho fatto un figurone!
12/06/2018 nemmeno oggi ho un cazzo di posto in campagna ma almeno oggi sono stato in piscina!
Il 14 giugno andrò a fare la visita di medicina sportiva presso il centro di medicina dello sport di via Filadelfia 88 a Torino .In questo centro tutti gli atleti di ogni disciplina sportiva devono superare una severa visita medica per ottenere l'idoneità alle sport scelto. Quindi anche io, perché sono un atleta, e che atleta, un vero macho, un mostro, esempio di perfezione genetica, un incredibile portento della natura, ecceziunale veramente .
Il silenzio è una cosa sacra che mi fa impazzire e che mi da molta carica e che mi fa stare bene e silenziosità, calma, serenità , tranquillità, pace, riposo, quiete, dimenticanza.
Deborah mi capisce quando parlo perché è una donna intelligente e svicia Se bevo Coca cola pianto dei rutti pazzeschi perché mi fa digerire tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto è pungente o meglio caustica. Mi piacerebbe provare i funghetti, il mescal e l'ayahwaska porche mi piacerebbe farmi un trip e visitare mondi fantastici e maravigliosi, incantevoli e incredibili come nel film"la storia fantastica".
10.06.19Sono stato al pub con Massimo e mi sono fracicato sotto la pioggia! E mi sono divertito un mucchio, ammasso, catasta, cumulo come una matassa do lana o come due fili di pipì o meglio come un gomitolo di merda .
Aiutavo mamma nei lavori domestici, pulivo i vetri e stiravo e cucinavo e facevo il bucato e stavo proprio bene e malaccetto, inviso, malvisto, noioso, odioso, anche antipatico, mal tollerato, mal visto, sgradito, ingrato, avversato, detestato, disprezzato, malvoluto, sospetto, fastidioso, increscioso, molesto, scocciante, seccante, sgradevole, aborrito, detestabile, esecrabile, insopportabile che poi molti di questi aggettivi sono messi a casaccio e non c'entrano un bel nulla tanto per dirla tutta!
13/06/18 ma non solo oggi ho cucinato! Una torta salata con frullato e un po' di altre cose che mi sono piaciute un pacco e un po' d'altro che mi è piaciuto un pacco.
Ma non solo oggi è Deborah mi ha fatto una lezione di arte con i fiocchi e sono molto contento...
Oh non ci crederete mai ma dopo mesi di astinenza e di nuvoloni che non si potevano guardare oggi... Che spettacolo, finalmente! Ho guardato le stelle con Deborah e ho visto Giove l'ho riconosciuto ed era proprio lui, sono un asso dell'astronomia!
14/06/2018 Venerdì la mia mamma è sempre stata l'esempio di perfezione e di splendore e di eccellenza e come una clessidra di pietra che sta alla larga
Sin dalla mia età di 12 anni, da quando lei è andata in pensione siamo sempre stati io con lei e lei con me. Oggi che ho 37 anni sono quindi un adulto, pochissime altre persone come un domatore di bestie feroci hanno un ruolo così fondamentale nella mia vita.
Il rapporto tra mamma e figlio è quasi sempre speciale, straordinario e oserei dire unico ma che dico... Ecceziunale veramente come diceva il buon Diego Abatantuono che non so voi ma lui era un cielo in burrasca, una tromba d'aria che si tromba la moglie e pure la figlia e sembrava un fulmine a ciel sereno o forse un Tuono come dice il cognome! Dal giorno del mio incidente in cui ero come un piccolo pulcino assetato e senza piume e senza pensieri che vado sempre a pescarlo al laghetto, il rapporto con mia mamma è come se fosse tornato allo stato puro e Pulito e genuino e candido come una farfalla spennacchiata che vola nel cielo blu dipinto di blu. Per lei era come se fossi tornato embrione e indifeso da proteggere nel suo ventre. Questo suo stato d'animo mi ha permesso e concesso di vivere o meglio tirare avanti alla buona perché la mia mamma è proprio Vita tant'è che non ho paura della morte. Mi ha però fatto rimanere e comportarmi come embrione anche in situazioni in cui avrei dovuto dimostrare di essere una persona adulta di 37 anni. Non è un rimprovero che faccio a mia mamma perché sono certo che fosse inevitabile. Quando accadono fatti tragici come quello che mi ha colpito è come se l'equilibrio della vita saltasse e dopo l'assestamento si riparte daccapo o dall'inizio o forse dal principio o magari dallo start-up. L'unica certezza è che si riparte dai cocci. La mia vita andava riacciuffata e ricostruita partendo proprio dai cocci o dall'ostrakon che in greco antico ha la stessa radice di organizzare infatti gli antichi greci che ne sapevano una più del diavolo ostraccizzavano chi volevano nella boulè che era l'assemblea pubblica , infatti mettevano alla forca chi conducevano contrArio al buon ordinamento della Repubblica scrivendo su un pezzo di coccio il nome di chi volevano esiliare e se c'erano abbastanza pezzi di coccio quel povero tapino veniva duramente esiliato o, meglio, lo cacciavano senza ritegno o freno, riguardo, riserbo, scrupolo, remora e via andare! E poi non dite che non vi do lezioni di storia!
Il 15 giugno c'è stata la manifestazione del gay pride a Torino e ci sono andato con on i miei amici e abbiamo combinato un macello con le bombolette do panna spray, erano pieni zuppi!
Io mi tracanno sempre una bella tisana la sera paragonabile al tè delle 17 che mi da lo stimolo per una notte placida e Dominga. È preparata dalla mia comunità ed è alle erbe! Mi fa morire contento!
Io ho il mio in neurologo che è sempre stato il mio papi perché mi è caro ed è uno dei pochi medici umani che io conosca e ha addirittura un nome, Piero ed è un nome che mi è carissimo!
Ho una tecnica per asciugare i miei capelli ed è quella del phon caldo e veramente saporito morbido sulla cute che mi piace un mucchio, anzi un macello oppure per dirla tutta un allevamento a batteria!
15/06/2018 Così oggi sono stato a bocce e ho vinto! Finalmente alfine, alla fine, al postutto, da ultimo, in conclusione, infine.
E poi è venuta la Littizzetto che si e fatta un figurone... Mi ha fatto i complimenti per i miei Dresda che sono veemente fighi. Abbiamo fatto una foto di gruppo e lei è davvero simpatica, ha detto che pubblicherà lezione foto di in forse andremo alla trasmissione di Fabio Fazio che si chiama Che tempo che fa!
Sono pieno di medaglie per bocce che mi sono guadagnato nel corso di questi lunghi e penosi anni di vita perché sono arrivato secondo e terzo in Italia ai campionati per disabili.
Sono duramente riuscito ad andare in piscina che è fredda ma non tanto, il giusto per una rilassante e riposante soap opera in acqua!
Una volta la PEG aveva fatto un guizzo, un salto, un balzo, un poderoso capitombolo, una piroetta. In pratica aveva fatto la fare la doccia in una fontana con acqua calda e tiepida e fredda. Sì proprio uno zampillo di merda che era fuoriuscito dal buco che mi sono fatto come una mucca pazza o la tana di un tasso
Quando piove io mi sento bene perché l'acqua che cade dal cielo è come un rubinetto aperto e ci sto bene perché mi rasserena ma a volte mi rattrista perché è come una cappa grigia sulla città e spero un giorno sulla campagna.
Il vento lo odio perché fa sbattere le ali e mi toglie il cappello, il copricapo o per dirla tutta berretto, avrete capito che mi piacciono un mucchio i sinonimi.
La grandine la adoro perché è potente e perché ammaccato le automobili che sono mie nemiche perché inquinano e fanno inquinamento acustico o corruzione a udibile e poi fa scassare perché è poderosa e puntiforme, il sole lo amo, lo adoro, perché mi fa stare bene e mi da caldo e molto più calore perché è come un girarrosto che gira e gira e va... Le tombe d'aria invece mi fanno impazzire di gioia perché distruggono tutto quello che l'uomo, l'unica specie che sa torturare, inquinare, uccidere ad armi dispari con le reti a strascico e
La mia mamma ha da poco preso l'abitudine di augurare in la buona notte e il suo messaggio da un senso alla giornata... Non sapete il gaudio, il tripudio di ricevere un "Buonanotte" dalla mia mammina che mi ha dato la scadenza del primo gennaio 2021 per riuscire a
17.06.19 e oggi ho trovato un Posto
18.06.19 sono stato a tiro con l'arco e ho fatto faville.... Ille ille ille!
19.06.19 Io non ho la TV in camera. Vi spiego perché e per come e anche per quando! Nella casa di Corrado dove vivo da un bel po' on po' di tempo, anzi da quasi un anno-luce ho notato io di essere l'unico a non avere la TV in camera. Tutti i ragazzi/e che vivono in comunita' come me, subito dopo cena si chiudono nella loro gabbia... Ehm... casa o stamberga, cioè la loro camera che in fondo è la loro casa. Da quel momento non c'è modo di stanarli dal buco fino al mattino seguente per la colazione con cereali e latte e pane e marmellata. Peccato, anche perché in struttura ogni piano ha una sala TV a disposizione di tutti ma proprio di tutti. Io ho notato che è quasi sempre vuota tranne in occasione di programmi particolari come partite di calcio quando gioca la Juventus che vince sempre perché compra gli arbitri con tutti i soldi che ha Agnelli, invece il Toro perde sempre perché è povero in scalogna, povero in due di picche, povero in culo a Giove e non si ruba le partite importanti o altri programmi molto seguiti. Ma adesso vi spiego perché io non ho la TV in camera...perché non la guardo mai... Perché non mi interessa,tranne i documentari scientifici che però non vanno mai in onda quindi io ci resto (è anche totale) fregato!
Preferiscoun rapporto più attivo che ottengo con il PC. Non è un caso che il tuo PC e Tablet abbiano il loro nome, Sid (come Sud Vicious) e Ghandi (come Mahatma Gandhi) perché Ernesto (Guevara), Alberto (Granado), Giacomo (Matteotti), Michail (Bakunin) etc... Li avevo già usati per i precedenti apparecchi, avrete capito più o meno, all'incirca, quasi, pressapoco, suppergiù le mie idee politiche! , perché tu con loro mi relaziono come se fossero delle persone e non degli animali o degli extraterrestri o delle piante o dei muschi o dei batteri. Invece la TV è una scatola, ora ultrapiatta come un foglio da disegno rispetto al passato che sembrava grande come uno scatolone di cartone, comunque resta sempre una scatola che una volta accesa ci spegne intellettivamente sempre più, se sí guardano programmi come soap-opera o partite di calcio .
Io dormo con il mio bradipo di peluche che mi è sempre stato fedele, fidato, leale come un cane lupo da guardiamo e che mi aiuta a prendere sonno perché mi scalda la testa come una bottiglia dell'acqua calda o come un termosifone bollente .
Il mio letto non fa riposare di notte soltanto me ma anche il mio caro OPIDARB, il mio peluche bradipo che ho battezzato con il suo nome di specie animale al contrario. Ho persino la scienza psichiatrica dalla mia parte che invita tutti, adulti e non, a condividere il nostro materasso anche con questi animali inanimati, sarebbe meglio condividerlo con animali vivi come pulci, zecche o ragni ma in città è difficile trovarli. Dormire con OPIDARB sulla fronte ha un vantaggio tecnico di enorme valenza tecnica come una ciliegia candita o,meglio, una meringata. Io ho sempre freddo e dormo con almeno 4-5 coperte o, forse, 15 o 16 qualunque sia la temperatura , per cui OPIDARB mi permette di non soffocare perché la sua schiena e culetto tengono le coperte sollevate e creano un varco con l'esterno che mi permette di respirare. Insomma, Il mio bradipo mi salva la vita ogni notte quando la luna lunazza nel cielo blu-cielido e la stelle stellano nella notte placida nottambula come un orologio a cucù fisso sulle 01:46.067. Poi ci sono le sensazioni dì solitudine, tristezza e insicurezza, sconforto, disperazione, angoscia, amarezza come un crack in borsa che vengono cancellate, eliminate, smantellate come un bulldozer in pieno carico dalla vicinanza di Opidarb. Potete immaginare infatti l'allegria e la serenità conde un cielo senza nuvole nuvolose che si prova a dormire, a poltrire, sonnecchiare, riposarsi, distendersi come un tasso che va in letargo o come me quando mi fanno un dispetto una comunità, è sempre una festa come un carnevale di Rio in piena attività.
E sulcis in fundus ho visto le stelle e Giove, finalmente, non vedo l'ora di trasferirmi in campagna per vederle ancora di più!
Da domani 22 giugno 2019 per una settimana andrò al mare con gli operatori e gli ospiti della mia comunità e non vedo l'ora perché finalmente mi schiodo da Torino!
Sotto la pioggia mi piace bagnarmi perché provo un contatto con la natura che mi ricorda quando ero nella pancia della mamma. Io faccio alter il buffone anzi il pagliaccio di tutti i colori dell'arcobaleno, sì sono proprio un buffone e faccio scassare dal ridere le persone con le mie trovate micidiali e agghiaccianti.
Mio piace la musica ska, reggae come gli ska-p, gli skatalites, í vallanzaska (è curioso come tutti i gruppi ska abbiano l'asse morbosa morbida morosa mania di mettere nel loro nome la parola ska, i punkreas che hanno messo nel loro nome la prola punk,i NOFX, Bob... Più ho un debole on la musica tamarra tuz-tuz da discoteca perché trovo che i suoi bassi siano in sincronia col battito del mio cuore come Gabry Ponte,Molella e sopra a tutti l'intramontabile, insuperabile, indelebile, indossabile, incrollabile, innegabile, inossidabile, automobile Gigi D'Agostino più mi piacciono i R. E. M. (anche si dovrebbe dire gli Ar. I. Em) e poi non dite che non vi do nozioni di inglese perché sono stati con l'album Out Of Time insieme all'album Aqualung
che vuol dirdire autorespiratore e poi non dite che non vi do nozioni di inglese! La mia colonna sonora in Irlanda e quando lo ascolto rimembro e mi scendono i goccioloni ma è la verità, è successo veramente e mi piace ascoltarlo lo stesso anche se mi fa male, più i Coglioni. Certo. Certo. Presidio. Che scritto senza t9 risulta C. C. C. P. /C. S. I. E perché hanno uno spirito che vorrei ritrovare andando in campagna a meditare, Manu Chao perché è stato la mia colonna sonora con Federica Garoglio e l'album Catartica dei Marlene Kuntz e i Cranberries perché sono stati la mia colonna sonora con Martina e quando ascoltoquesti ultimi due mi vengono gli occhi lucidi e mi si aggozzoviglia li stomaco ma non per tristezza ma per un misto di gioia e melanconia perché sono ancora innamorato dell'ideale di amore che ha rappresentato la Martina di quando avevo 14 anni, sì è una sensazione strana, non è tristezza ma mi si incartapecorisce lo stomaco e il cuore.
Beh... non c'è che dire Massimo mi ha fatto un bagno caldo e freddo come piace a me che mi da tono ma vi rendete conto? Un bagno! Proprio a me! sono stato al pub anche se non ho incontrato nessuna ragazza anche se è sabato sera es non era proprio un'asse bettola di periferia, sono andato avanti con l'autobiografia (che scrittore d'oro!), postato i disegni (che pittore d'oro!) e mò vado a fare astronomia (che astronomo d'oro! E a leggere un libro di Guy De Maupassant (che lettore d'oro!) e sono on alle 04.45 di notte perché ho fatto esercizi stando in piedi (che camminatore d'oro!)
16,06.19 la struttura dove sta villa Faber ha una struttura dove sto trascorrendo una bellissima piscina
La mia prima settimana al mare in comunità con i miei compagni di struttura Le piante sono un terreno dove pascolare Buffone pioggia I miei esami Dopo 3 settimane che non andavo a dormire da Deborah!
03 luglio 2018 Oggi 03 luglio 2019 è un giorno di attesa e di forti emozioni e di trepidazione e suggestione. Domani mattina alle ore 09.05.56 per la precisione perché sono un tipo preciso inizieranno ufficialmente i campionati nazionali di bocce (non le bocce delle ragazze ma le bocce per giocare!) ed io sono tra gli atleti convocati a rappresentare la città di Torino. Aanche se è srato inutile che vi dica che ho l'adrenalina a forma di mille ve lo dico lo stesso perché è la verità e ed una bella verità. L'anno scorso a lecce ho vinto la medaglia d'argento di squadra e quest'anno sarebbe molto bello se riuscissi a strappare una medaglia nelle gare individuali. Non sarà facile anche perché aCceDeranno ai quarti di finale Saltano i primi classificati nei 6 gironi più i due migliori secondi. Sí aspettano molto da me e queste grandi aspettative un po' mi spaventano. Però domani mattina proverò ad andare avanti nella concentrazione e nella correttezza, è proprio della correttezza che voglio entrare un po' più bello specifico... Il motto del signor De Coubertin "l'importante è partecipare "ma anche se vincessi non lo butterei nel cesso io lo modificherò in l'importante è partecipare correttamente e seriamente ma non mi viene perché sono un burlone e non so stare alle regole. Vedersi riconoscere la grande qualità della correttezza e già una vittoria. E mi cingo di una corona di alloro per la vittoria. Vincere scorrettamente e un atto di presunzione ed Arroganza intollerabile. Mi è capitato di giocare contro avversari strepitosi che perdevano ll controllo dei nervi perché in difficoltà. Alla fine riuscivano a vincere ma si trattava di una vittoria illusoria, barcollante, instabile perché troppo voluta e audio pretesa. Non bisogna pretendere nulla e comunque non dare mai tale sensazione perché tutto si guasterebbe e andrebbe a puttane!
La mia prima settimana al mare in comunità con i miei compagni di struttura... Ho fatto il bagno e sono stato veramente a mio agio come una pera sul pero, una susina sul susino, un lombrico nella terra.
e piante sono un terreno dove pascolare e mi danno pace con i loro rami protesi verso l'infinito ma non ci sono solo gli alberi, anche i cespugli sanno dare emozioni... Ma vah... Non dire menate, i cespugli non sanno dare emozioni, ci sono anche le rampicanti come il gelsomino o... i bulbi! Che già il nome è tutto un programma.
A me piace stare sfogo la pioggia perché mi fa stare a contatto con la natura e con il cielo plumbeo e arzigogolato.
La mia disabilità è sempre stata gestita e riverita e caspita dalla mia dolce mammina tenera e brava. Ma come tutti i mortali mia mamma, anche lei per quanto possa sembrare strano non ha il dono della immortalità e nemmeno dell'ubiquità. Quindi da un annetto molto sospetto abbiamo dovuto nostro malgrado affrontaree sperimentare ilproblema annoso e peloso della mia tutela in Venezuela. Devo ammettere che all'inizio la parola TUTELA LLA LLA LLA FUORI DAL TUNNEL DEL DIVERTIMENTO mi provocava l'orticaria e anche la tubercolosi e anche un po' di pertosse. Per me tutela era sinonimo omonimo di galera funerea con la diarrea e non mi vergogno a dirlo stava diventando una delle mie ossessioni poi pericolose e permalose e perniciose e permalose e cavernose e strepitosamente paurose.
Ora vi parlo dei miei esami per quanto ve ne possa fregare, alle elementari è stata una pacchia. Io ero un secchione "non alla lettera" e l'ho messa in culo ai miei maestri stronzi. L'esame delle medie lo ho passato anche esso in tutta scioltezza ma non mi ricordo molto, ho fatto una tesina che era un capolavoro, non ricordo il tema ma sarà stata di sicuro un capolavoro perché l'ho fatta io. L'esame di maturità è stato un parto perché in professori mi hanno sottoposto ad uno stress senza precedenti. Per fortuna lo ha fatto tutto Giorgia la mia mitica Tutor che non ringrazieró mai abbastanza perché mi ha letteralmente trascinato verso la vittoria conclusiva sopportandomi in modo sublime.
Fin da cucciolo ho sempre avuto degli animali, prima dir criceti, Cricio e Cricia che di notte li lasciavo liberi di scodinzolare per casa perché ho un animo gentile e buono e gustoso e quasi delizioso, che mi infilavo sotto la maglietta e che mi cagavano addosso, ontemporaneamente ho avuto 2 pesci rossi che la notte lasciavo liberi per la casa e non 2 canarini che la notte lasciavo liberi per la casa. Da ragazzo ho avuto un gatto, Phobos che è sopravvissuto a una micia bellissima color crema che mamma ha (barbaramente) ammazzato chiudendola nell'armadio e a un'altra micia nera che si vede che portava sfiga è morta di un'infezione intestinale, il mio micio mi odiava perché da cucciolo lo trattavo come un cane, ci facevo la lotta e gli facevo gli agguati e voleva un bene immenso a mamma per compensare il fatto che mi odiava perché avevo sempre le neghi piene di graffi ma quando stava per morire mi ha fatto una tenerezza perché è andato a nascondersi sotto il divano è poi non so spostava più ma stava sempre accucciato come un soldato finché il veterinario ha detto non gli ha fatto l'iniezione
04.07.18 e oggi ho fatto astronomia... Mia, mia, mia e ho postato i disegni
Mi ricordo che con Camillo, bei tempi quelli in cui avevo UN e dico UNO amico con cui giocare costruivano le tende e facevamo giochi come il lego, e giocavamo sempre Come stambecchi in calore.
Oggi è la prima giornata dedicata agli adempimenti burocratici. Cavillosi, megalomani ma si entrerà nel vivo delle gare soltanto e solo ma solamente domani. Mi sono presentato con Fernando al Solito centro sisport di Torino in cui ci sono le bocce e ho giocato Ben 3 partitE vincendolE tutte e 3 ma dico 3 e Ben 3! Come prima cosa ho presentato ai classificatori che stanno in classe perché è come alle elementari che c'è la classe ma non l'acqua che attesta le mie specifiche disabilità, sí perché è successo propria a me, sono io l'handicappone, dopo avermi chiesto di movimentare le braccia con specifiche manovre, stratagemmi,mosse come un piolo piantato in pali di polli di Paolo ,mi diverto troppo! Con la vista mi sono stato chiesti esercizi che attestino la mia emianopsia bilaterale omonima sinistra che solo il nome è tutto un programma televisivo o radiofonico è lo stesso tanto non lo guardo! Superata i controlli clinici e cimici sono passato all'ispezione (rettale)
e del diametro delle barzellette, o no, delle bomboniere e delle dimensioni della carrozzina. Insomma per farla breve come un lombrico che voi direte "è lungo" ma io vi cibo che è corto perché non supera i 5 cm insomma per farla breve tutto è risultato idoneo... Questo pomeriggio alle 17 ora locale perché se fosse globale sarebbero le 16 riprenderò l'allenamento fino a on ore 19 spaccate come in orologio svizzero dopodichè la prima giornata stupenda in potrà considerare alternativa è conclusa oppure inclusa come un intestino stitico. Da domani si gareggia. Auguro buona fortuna a tutti ma soprattutto a me stesso steso a tappeto.
Così oggi sono stato a bocce e ho vinto!
ma non solo oggi ho cucinato le patate sbollentate, le pesche, e zucchine a rondelle fini, pomodoro sbollentato e hamburger di seitan ! Così oggi... Che spettacolo! Finalmente! Ho visto Giove e l'Aquila nel cielo plumbeo e spiumato!
06.07.19 oggi sono dovuto andare all'ospedale oftalmico di Torino topino ruotino, vedevo oscuro puro Arturo dinosauro.
10.07.19 ho postato il mio dipinto tinto ripinto strapinto, sono stato in piscina ina ina oooh e dispongo finalmente dei miei soldi! Toldi coldi poldi e ora vado al pub con Fernando Nando Ando 'ndo do
Per me disporre detto miei soldi tramite il bancomat ha un significato enorme come una montagna ripiena di gelato perché mi da autonomia e posso viaggiare e fare ciò che voglio come un colibrì che svuolazza allegramente di fiore in fiore!
12.07.19 e oggi ho studiato, organizzato come un organo che suona una musica dolce il viaggio ad Amsterdam e visto Giove ma non solo anche Saturno
14.07.18 è da ieri che ho un insopportabile dolore basso perché mi è stato fatto un lavaggio intestinale perché mi è stato fatto un lavaggio all'intestino ossia feci ferme nell'intestino, questo guaio è una diretta conseguenza dell'aggressione che mi ha reso l'intestino quasi immobile, vi assicuro che la pratica medica per sbloccare le feci ferme, immobili, stabili come un piedistallo fermo come la statua non è affatto piacevole ed è anche molto gustosa.
22.07.19 io Odio stare a lettocasa perché mi da un senso di inedia pazzesco come un gigantesco affresco tedesco di un racconto di Ionesco annoiesto, ho un letto a motore che si alza di schiena e di gambe ed è facile dirmi di stare a letto seduto ma io non voglio! Sono un tipo con il fenotipo di un polipo attivo e non mi piace poltrire perché mio fa soffrire, preferisco partire per scomparire, stare a letto è come vedere i bradipi in gabbia allo zoo e imitarli invece che dargli da mangiare.
Il pappagallo è uno dei miei migliori amici, certo avrei preferito un airone ora un albatros ma mi devo accontentare di ciò che passa il lento convento, violento e turbolento ma sono contento.. Lui almeno non mi tradisce, non mi tratta come uno stupido e come un handicappato, per tutto ringraziamento chi piscio dentro spesso e volentieri ma lui mi rimane fedele.
Sono un buffone e qui devo fare una dichiarazione: sono una vibrazione in missione di concentrazione, mi piace fare ridere con battute esilaranti come un giocherellone con una palla e un sacchetto di pop-corn!
Spiego perché faccio il bagno alternando acqua calda di falda e molto fredda come Inc preda. Mio ristora e rincuora e mi tempra perché l'acqua fredda è come una cascata gelata che rinvigorisce purché inospitale come un maiale che è un animale informale ma anche informale come un bambino che si fa lo shampoo in padella.
Vado a vedere le stelle quando sono visibili in cielo cioé una volta al mese con la sfiga che ho ma quando salutando e saltando riesco a vedere Giove e magari Saturno mi corre un brivido lungo la schiena.
Metto spesso il collirio contro le caccole perché, per non farmi mancare niente ho on pure un continuo pizzicore agli occhi che mi da un casino fastidio che è come un principio di suicidio che non è un disturbo Comune ma io modestamente ce l'ho!
Vi parlo del mio documento delle fasi on, è un documento che ha sulle ascisse i giorni e sulle lobby massoniche ordinate le ore di on che ho è il lo aggiorno sempre con piacere e mucho gusto giusto e ingiusto e faccio anche i grafici ora, almeno, ci provo!
21.07.19 Ho finalmente trovato il posto in campagna è alla Mandria è mi piace un mucchio come un bacio col risucchio -come un vecchio maschio di ranocchio e sono contento!
Il metto sempre l'isomar per sturarmi il naso come uno sturalavandini come di bambini marocchini che giocano ai burattini. È acqua salata con un po' di pout purrí dentro e lo si spruzza direttamente nel naso e va benissimo per le formazioni mucose tipo stalagmiti ora stalattiti.
Il mio tablet ha spesso dei problemi. Ora è in assistenza tecnica, perché non ha il giallo, proprio non ce l'ha nel suo corredo genetico e questo è un bel guaio è che non mi piace come un carapace alla brace.
21.07.19 Nel diario giornaliero devo scrivere che oggi ho fatto il Bagno come un compagno ragno come al solito con acqua fredda, freddissima, gelida, ghiacciata!
Oggi volevo comprare gli ingredienti per la torta ma Fernando, pigro!, non mi ha portato e questa non gliela perdono nemmeno se suona il sassofono in mono al telefono.
Alle medie andavo al Palaghiaccio sui pattini (da ghiaccio, se fossero stati da prato sarebbero stati a rotelle, se fossero stati da mare sarebbero stati da acqua, se fossero stati da boh sarebbero stati da boh..
Guido dice sempre è ovvio, perché fino a qualche anno fa cioè una decina non ero in grado di dire la S, e allora dicevo "è ovvio" come il Vesuvio savio. Perché era più semplice da dire perché non aveva la Sua che non riuscivo a pronunciare né sorda né sonora ora come dissi alla mia logopedista del Maria Adelaide né sorda né sibilante ora, manco che ci sente benissimo!
il mio Doblò ha sempre qualcosa che non va, proprio come me.
Che cosa abbiamo in comune io e il mio Doblò, ohibò, sarò un po' frittò ma anche un po' bellò? Gli acciacchi. I miei sono fisici e quelli del Doblò sono meccanici come i
portici magnetici elettrici e di carrozzeria. Nell'ultimo mese io e il mio mitico Doblò blu di barbablù siamo finiti Pieni e strapieni di allucinogeni osceni aborigeni di debiti ingobbiti e rimbambiti, dai nostri rispettivi dottori come odori, sapori e colori dei peggiori fioricome per piccoli problemi risolvibili ma fastidiosi. In sequenza sono finito al pronto soccorso e otorino dell'ospedale gradenigo per un tappo di cerume all'orecchio sx, allo storico ospedale oftalmico di Torino in via Juvarra la prima volta per una banale congiuntivite e successivamente perché i miei occhi vedevano solo le tonalità scuro e niente luce. Poi è arrivato il turno del dermatologo per un rossore e prurito insopportabile all' inguine ancora non risolto del tutto. Come dicevo nulla di grave, però tali da farmi passare intere mattinate e pomeriggi ad aspettare il mio turno nelle sale d'attesa ospedaliere. Esattamente come al mio bellissimo Doblò blu che ne ha di più e perfino colla finestrù sul tettucciù col paraflù. Ha cominciato con una visita dal meccanico che era un lombrico perché si era staccata la maniglia a bottiglia del portellone mascalzone ad apertura è stata dura a scorrimento. Poi un controllo fino al midollo perché lo stesso portellone marrone e caprone non si chiudeva più a causa di un pezzo rotto col botto filotto della corsia di scorrimento. Qualche giorno più tardi è toccato al vetro della porta lato conducente seducente perché demente: non si alzava più barbablu!! Ultimo controllo necessario perché si accendeva la spia dello stop e dell'avviso fiordaliso che era un sorriso che il serviceera scaduto, ossia richiesta del tagliando periodico. Ora che tutti questi suoi acciacchi sono stati riparati, il Doblò è tornato efficiente e pronto per portarmi ovunque come ha sempre che copre le capre e la lepre in modo egregio.
E poi mi piace sempre fare lo scherzo che quando i miei assistenti contanti le gocce di lexotan io dico i numeri sbagliati ad alta voce truce che seduce la luce quando loro contano le gocce per la notte del lexotan can can caminin spazzacamino! .
Le porte che sbattono mi danno un senso di potenza che lenza, e di innocenza di poRtenza. Sono contento!
25.07.19 sono stato alla pastasciutta tutta brutta antifascista che gioca in pista che ha la testa di cartapesta!
28.07.19 oggi il mio gelato non si è sciolto nonostante il caldo che era uno smeraldo in saldo come un colino con la minestra di verdura...
Ho visto la figlia del tipo che va in anticipo da pippo che faceva ginnastica artistica a livello nazionale su uno scaffale condominiale a pale a 10 anni suonati e picchiati,
La luna bianca Come una foca sulla panca di alpaca e come la via lattea che è in pratica una diarrea istantaneo come l'astronomia che fa la spia in Tunisia
Ieri purtroppo ho avuto una crisi che è un'analisi a Brindisi nervi come i servi dei cervi e ho gridato sul palato inventato talmente forte che i vicini piccini come cerini di fronte alla comunità hanno chiamato la polizia (via via!) , quando sono arrivati i poliziotti tutti rotti e bigotti hanno capito chupito che le mie urla pazzesche e strabilianti, sfolgoranti e allarmanti erano uno sfogo però Fernando ok Armando? c'è rimasto malissimo come un cactus sui carciofi.
31/07/19 questa sera alle ore 21 avrò un impegno per fare conoscere il mio libro al pubblico del molo di Lilith a Torino. Continuo così a pubblicizzare il lottatore ed i risultati si cominciano a vedere in tutta la loroevidenza, visto che siami già oltre la quarta ristampa. Il mio editore, la golem, è particolarmente soddisfatto dei risultati fin qui ottenuti e della critica p0sitiva che i lettori stanno dando della mia autobiografia. D'altra parte la mia è una avventura terribile ma affascinante.
le pale sono un bel regalo di natale che è sempre musicale sono un vero mulino a vento che è il più bel regalo oltre al vino e al catino. Ma sono sempre al meglio.
Dopo un anno non ho ancora capito quale è il pulsante dell'ascensore e Fernando ogni giorno mi rimprovera e da confessore. Lo stupore è sempre ben pensante e cantante e piccante ma soprattutto elegante.
Simone mi ha detto che sono un deficiente dimmerda e Maurizio conferma e dice che sono un pollo patentato e ammerdato e scarcassato.
03.08.19 La tastiera del Tablet è fantastica e mi piace un mucchio e poi anche per la tastiera mi piace una cifra.
I pianeti non brillano e sono molto brillanti e brille e vacillanoo e oscillano
I miei dipinti sono spettacolari e mi piacciono un mucchio e mi danno gioia.
E oggi io, Fernando e Maurizio siamo andati nella zona di Givoletto, la cassa, san Gillio a vedere delle case in vendita. Le abitazioni erano molto belle ma purtroppo nessuna di esse aveva un grande terreno pianeggiante dove io possa andare in libertà con la mia bici elettrica e la mia carrozzina elettrica. Mi rendo conto che non è facile trovare una casa con queste caratteristiche ma io non mollo e sono sicuro che entro il 2021 realizzerò il mio progetto, che è eletto e ben pensante e anche io sono stato bene.
Andavo in bici in perché mi piaceva la bici.
Tra una casa e l'altra, tra un sopralluogo e l'altro sono riuscito anche a gustare brevi percorsi naturalistici nei boschetti della zona. Sono zone che non esagero a definire incantevoli ed incantate. Non sembra quasi vero che basta scendere di 4 o 5 chilometri per 4itrovarsi nella solita vita metropolitana dove traffico smog e nevrosi di ogni genere non lasciano spazio ad un momento, di cambiamento ad un elemento di ricerca interiore di pace del proprio animo.
Avevo la tastiera TouchPal che era bella e buona
In corso casale di fronte alla farmacia santa croce c'e arte gelata ,una gelateria dove si possono mangiare ottimi gelati e frullati e frappé. Io e Fernando facciamo un salto quasi ogni sera. Naturalmente io non rinuncio alla mia sacra birra che anche se non di produzione propria è comunque buona, bevo la birra perché mi piace il gusto amarogliolo che Invade il mio palato. Insomma la vita è come il palato e il frappé e le due birre.
14.08.19 Oggi ho fatto il bagno in piscina, postato i disegni camminato sorretto meditato per 2 ore e... Ho visto una stella cadente così ho espresso il desiderio che mamma si dia da fare per comprare la casa in montagna, e poi ne ho vista un'altra così ho espresso il desiderio che mamma faccia qualcosa di concreto per comprare la casa in campagna, ma non solo ne ho vista un'altra così ho espresso il desiderio di essere un po' più felice.
15.08.19 in piscina ho nuotato come un delfino, ho meditato e ho guardato le stelle vedendo puranco una stella cadente!
16.08.19 oggi ho nuotato come un narvalo e ho fatto la presentazione del mio libro e ho fatto faville e ho regalato delle emozioni ai presenti. Zumpappà!
20.08.19 così oggi ho scritto un altro racconto
Martedì 06 agosto è stadio l'ultimo giorno di lavoro di Fernando che ha brillantemente concluso la sua carriera con uno slancio di brutto brutto brutto brutto brutto e ha finito il suo lavoro d'oro e di pomodoro e ne ha fatto tesoro con un pandoro! Ci penseranno Paolo e Simone a garantirmi un'assistenza di esistenza con una resistenza Paolo e Simone a garantirmi un'assistenza completa come un elefante anoressico e dotto peso. Fernando sta invecchiando strusciando come un bando-lo della matassa che ha massa e che scassa che ha la massa di una tassa grassa come un Hannibal con la gastrite.
La mia stanza è grande come delle lande ed è Ben fornita di tutto l'occorrente per fammi stare bene con presenze piene ed aliene.
Il mio vicino mi assorbe on pienamente ed è evidente-mente un vivente vincente,il è sagomato e ha la mia impronta stampata sul fronte.
Io prendo sempre sale e zucchero come un leggero cimitero perché mi piace molto alla sera prenderne un pizzico come un lombrico perché -dicono- faccia dormire e smaltire le tossine cretine!
Ora vorrei fare un appello :c'è qualcuno inopportuno che ha una casa o una comunità in aperta campagna per accogliermi e farmi vivere lì come un colibrì? Mi farebbe piacere come un braciere essere adottato per vivere con voi on per sempre in armonia, in empatia anzi in astronomia. Ho tanti pregi, sono simpatico, intelligente, con molte idee e tanta voglia di fare e amare e lavorare.
E poi anche un altro. Vorrei che qualche casa editrice irlandese pubblicasse il mio libro in Irlanda perché lì venderei milioni anzi mattoni anzi vagoni di copie, se ci sono case editrici interessate ora se qualcuno di Belluno ma anche di tutto il mondo uno ha dei ganci di faccia avanti.
Io mi ero affezionato a lui anche se non glielo ho mai detto. Ma lui lo aveva capito. Per un ragazzo disabile come me i piccoli gesti assumono un significato enorme. Ricevere una sua Brioche al mattino per la colazione o un semplice accendino in regalo per accendere l'incenso in camera gli hanno fatto conquistare il primo Posto per sensibilità e quel podio non lo ha mai più perso
Io guardo sempre Giove e Saturno nel cielo quando sono nel cielo per un pelo perché mi piacciono tanto quanto un quanto che lo canto.
Mi piace l'occhio azzurro come il burro e verde come le merde che sono come il cielo che ha un velo nelle ragazze pupazze e topazze che mi piacciono, ciao mi travolgono, che mi sfiorano.
Ciao ecco uno spunto:
Fernando mi ha detto che e' caduto il governo, ma a me non frega minimamente. Con fernando posso parlare di tutto tranne che di politica italiana perché non c'è un solo tema affrontato dai nostri onorevoli che stuzzichi la mia curiosità. Io ho altri problemi da risolvere altro che governo giallo-verde, giallo-rosso,di legislazione, preelettorale e via discorrendo. Io al mattino non leggo il quotidiano perché quasi sempre ho una tensione nervosa che tende all'autolesionismo. Al mattino spesso me le suono e mi faccio male; almeno così mi dicono i miei assistenti, perché io tendo a dimenticare. A me il fondo pagina del quotidiano, l'occhiello, l'editoriale sono completamente estraneo. Io sono interessato a letture scientifiche che mi aiutino a sopportare la sacca atomica che odio, ai farmaci di ultima generazione che non mi facciano sprofondare in off, alla tecnologia in aiuto per le mie disabilità motorie come le biciclette elettriche e le carrozzine elettriche. I politici aiutano poco i ragazzi con disabilità e io ricamambio con la mia indifferenza. Qualche mese fa, durante la campagna elettorale per le Europee, mentre io e i miei compagni di squadra di bocce ci stavamo allenando per i campionati nazionali, ci siamo visti arrivare un paio di candidati al parlamento europeo che sfrontatamente ci hanno consigliato chi votare. In cambio non si sono nemmeno degnati di fare le solite promesse che puntualmente disattendono, perché per noi persone con disabilità non avevano neanche uno straccio di programma di intenti. Il nulla. Siamo una categoria con pochi partecipanti e non facciamo gola a nessun politico. Ci hanno dedicato una decina di minuti, il tempo di distribuire il loro biglietto elettorale e buonanotte al secchio. Spariti!! Ma non per sempre. Sono sicuro che per la prossima tornata elettorale rispunterà no fuori come i funghi dopo la pioggia.
Il segreto di un candidato politico e' di sembrare
stupido come chi lo ascolta, cosi' che gli ascoltatori si sentano
intelligenti come lui. Fred Barnes
La mia pancia è cresciuta a dismisura che mi pareva una misura che fa paura e l'aura e caldura che fa la verdura che la fa assai dura, sembra un dirigibile con la triturabile e non riesco a dimagrire per forbire perché non faccio esercizio
18.08.19 così oggi ho finalmente trovato il posto in campagna!
Il 31.08.19 partirò con 2 miei assistenti che fanno i pizzicamenti come un pelo che ti punge nella scarpa, Simone ed Anastasiia per andare ad Amsterdam dam dam dam dam, sono molto contento e faccio l'abbellimento che fa l'abbonamento di fare l'abbruttimento ma anche l'abbellimento di visitare questa città che non conosco perché è sempre stata tra le mie mete preferite che di ammala di epatite con la termite come la focaccia come una camicia sudicia di pane secco, che è un pacco ricco mi ci ci ficco devo confessarvi che uno dei motivi per cui non vedo l'ora di essere in Olanda è per via dell'uso libero ma controllato che purtroppo è linciato come un reato nel prato delle droghe che sono le leghe delle spighe come le leggere nei Coffee Shop, se New York è conosciuta come la grande mela come un cesto di frutta matura e buonissima allora Amsterdam dovrebbe essere ricordata come il grande come le casalinghe che nuotano come aringhe cannone che va in pensione e la sua mansione e di indicare il ditone, non vi nascondo che ho intenzione di fare un salto in questi Coffee Shop, speriamo che Simone e Anastasiia non mi facciano storie come le favole ai su della buonanotte e mi permettano di godere la mia vacanza al 100%. Sono molto curioso e età anche afoso ed erboso di fare però amicizia con degli olandesi perché hanno la fama di essere gente allegra ma anche magra, negra ma non solo anche pigra e un po' pazza che una puzza pazza e sozza, in fondo un po' come me. Amsterdam tutti lo sanno è conosciuta come la Venezia ma anche in Svezia e Dalmazia del nord perché è costruita su dei canali, voglio sperare che nel fondo di ogni canale olandese non ci sia la discarica come un topo di fogna con la tubercolosi a cielo aperto che troviamo nei fondali veneziani: frigoriferi rotti che mangiano gli agnolotti barzotti, carcasse the di lavatrici come dei pesci o, meglio, delle alici che sono amici dei mici ,ogni tipo di plastica non riciclata come una carcassa di un animale morto e sepolto .
Cazzo! Non riesco mai a vedere le stelle ch4 sono brulle e tarantelle e poi mangio le caramelle e suonano le campanelle dalla mia camera in comunità in corso quintino sella, concedetemi la rima: da corso Quintino Sella non si vede nemmeno una stella e dire che io la sera trascorro parecchio tempo con lo sguardo rivolto al cielo e mi tutelo leggendo il vangelo, le lucciole sono come le pustole come un piccolo posto al sole, le cerco e le chiamo come se fossero i miei cuccioli ma sono i poli ma cazzo! Cristo si è fermato a Eboli ma non mi rispondono perché il perdono e un dono quasi mai.
Le poche volte in cui il cielo e sereno meno veleno e mi ci sono nvuole ad impedirne la visione che è un adone ma anche un beone azioni la mia applicazione Mappa Stellare
mi appaiono i nomi delle stelle sul quadrante come un cazzante mooolto pesante, ognuna con le proprie caratteristiche e sempre diversa che l'ha perda is una morsa dalle altre. Qui da Torino le stelle arzigelle, belle e strrlle ma anche sorelle sembrano un po' tutte uguali e speciali e romboidali e anche un po' virali, semplici puntini luminosi ma per chi ha la passione come me vi assicuro che ogni singola stella mastella e verella è come ogni singola persona, come le persone sono diverse come, forse, le risorsa singolarmente con le proprie caratteristiche individuali così le stelle allo stesso presso nel cesso e fesso modo han la propria carta d'identità personale che le rendono uniche e anche le pecche. La maggior parte della gente amante il cadente pensa che le stelle siano solo un decoro dell'universo molto diverso e perso, entità belle come le sorelle ma inutili. Basterebbe pensare che la vita che è infinita e prende un parassita sul nostro malconcio piante terra è possibile proprio grazie al sole, la stella proprio quella nella cella più vicino a noi. L'utilità potenziale che sale fino al male delle stelle è tutta da scoprire e sono felice come una cimice di pietra pomice di ciò perché l'uomo, oh, povero uomo! non è riuscito trito per l'udito ancora a distruggerle.
Io gioco sempre a pou il gioco dove c'è un mostriciattolo scoiattolo bugigattolo che bisogna curare con il curaro che illumina il faro e io gli do sparo come un cacciatore cieco con le caccole negli occhi, i peli che puzzano sotto le ascelle, la diarrea e il cazzo piccolo. Bisogna dargli da mangiare le zanzare e farlo giocare con la palla gialla che balla bella nella stalla e lavarlo perché è zozzo e fa schifo ai maiali.
Ho sempre voluto la tastiera TouchPal che mi fa scrivere e vorrei usare l'aspirapolvere per morire con un cadavere bene e comodamente gaiamente e rudemente che Ci gusta la mente con un gelato dolcemente
Ieri sono andato alla festa dell'Unità che mi è piaciuta un mucchio e mi sono fumato molti cannoni e mi piacciono i bosoni facendo dei doni profumati e anche avendo degli ormoni che fanno dei doni e profumati e cecati.
Oggi purtroppo non ho trovato il posto in campagna e andando alla lasagna e stava sempre con un piraña alle calcagna come un pesce fuor d'acqua.
Ad Amsterdam non avevo trovato il posto in campagna, ma cazzo, sono stufo che non trovo il posto in campagna...
Andavo alla festa dell'Unità perché c'era la mia presentazione del libro che lavorava come un fabbro come un maiale indigesto che aveva il candelabro ma c'era freddo e semifreddo e pioggia e faceva la magia che stava in un orgia.
I bottoni dell'ascensore non ho ancora capito dopo un anno e passa dove mi porta l'uno, dove il due e lo zero. Infatti se schiaccio lo zero vado nei sotterranei e se premo l'uno vado nel nessuno...
10.09.19 Oggi è venuta a trovarmi proprio da me e non da nessun altro la mia carissima che in linea di massima è profumatissima e notevolissima amica italica al massimo Rosanna.. Mi ha portato 4 copie del libro da firmare, la firma di Virmaf era soltanto una scusa, Rosanna aveva una gran voglia di rivedermi... Rosanna mi conosce da quando ero cucciolo e si vede da come si comporta con me, mi riempie di dolcezza e tenerezza, io mi lascio coccolare molto volentieri perché un bimbo nel limbo come Dumbo in fasce lo sono ancora. Ho continuamente e assiduamente e ripetutamente bisogno di gesti dolci e teneri, non mi bastano mai, se il mondo fosse governato con gesti dolci e teneri non servirebbe sperperare tutto quel denaro in campagna autodifesa (Io credo che un artista non si debba mai
07.05.20
prostituire se non per denaro) ma anche offesa, la pace e la serenità sono una forma enorme di risparmio, migliaia di miliardi bastardi come petardi vengono sperperati con il progetto dell' autodifesa ma il mondo tutto tondo e con rimbombo incendiato da continui focolai bellocci.
Poi sono stato finalmente a bocce l'altro ieri e ho giocato come uno scoiattolo grigio in calore!!
10.09.19 Oggi ho stu stu studiato, ho pre pre prelevato, po po postato i disegni e sono stato nell'ate ate atelier di Fulvio ora vado a le le leggere, purtroppo sono settimane che ci sono le nu nu nuvole e non so vedono le ste ste stelle,
Cazzo!
11.09.19 e oggi ho finalmente studiato! La settimanaE che si mangia la banana sovrumana come un bel piatto di pasta asciutta scorsa ho conosciuto Beppe che sta nel frappè con le puppe zoppe , un ragazzo che vive a Barcellona come un barbone nel flacone che vede la luna ma nella duna è proprietario del club verde in città, che combinazione io andrò proprio a Barcellona con Simone, uno dei miei assistenti che fa lestelle filanti che vanno dagli attaccanti in gennaio, avrei tanto voluto andare prima in questa bella città spagnola ma Simone potrà portarmi nel nuovo anno Il club di verde che lega le corde e le bombarde è uno dei tanti club spagnoli che è un'isola che si chiama stromboli e schiaccia i testicoli dove è possibile fumare e divertirsi legalmente. Tutto ciò che in Italia non è possibile che si ciuccia la bile ed è orribile.
12.09.19 oggi ho studiato e sono stato alla libreria binaria in via binaria a presentare il mio libro... E oggi non ci crederete mai ma sono andato avanti con l'autobiografia!
13.09.19 questa sera sono particolarmente cimento perché sono riuscito a risolvere un problema di fisica che mi è stato dato dal mio professore Alessandro senza l'aiuto di nessuno... La fisica è una materia sempre più difficile e ostica e burrascosa per cui aver risolto il quesito, il mito, il lalalavivivito al primo tentativo mi da grande soddisfazione, sono sicuro che la risposta non sarà riprova a riprova riprova come se fosse un biglietto della lotteria :mi aspetto invece un bel bravo che aspettavo da tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tempo. Ovviamente non ti illudi, perché si trattava di un esercizio semplice e l'alluce è come un pollice, però come in tutte le cose si parte dalle soluzioni semplici per arrivare ai quesiti complicati e sparuti.
15.09.10 e oggi ho con Deborah... Wow! Sono stato alla festa del torcetto con il petto e ho visto la sfilata Acc dei carri e c'erano gli sbirri ma non ho visto null'altro perché ero concentrato sulla mia sedia. Che è troppo piccola piccina picció
16.09.19 E oggi ho finalmente visto le stelle!
18.09.19 e oggi sono finalmente stato in piscina! Siamo come ogni mercoledì sono andato a fare fisioterapia alla piscina riba in corso Francia e da questa lezione abbiamo fatto sul serio. Intendo dire che gli esercizi per il potenziamento muscolo-scheletrico e dell'equilibrio sono diventati duri ed infatti dopo un'ora di esercizi con il mio fisioterapista Daniele ero talmente stanco che durante il viaggio di ritorno in comunità mi sono addormentato. Oggi mi sono concentrato su 3 tipi di esercizi: camminare in acqua passo dopo passo anche con la gamba destra cercando di rimanere in equilibrio senza nessun appoggio, nuotare se dorso per la muscolatura ed è stata dura e la polenta era una freddura della schiena e va a Modena e si scassa la schiena e come terzo esercizio camminare i equilibrio che si stacca con un manubrio con una corda elastica che suona la balalaika e fa aerobica ai miei fianchi molto dura e fa paura e si stanca con la calura da allungare che mi ha fatto e che scherza con l'olfatto veramente stancare. I risultati sono stati buoni ed il mio fisioterapista mi ha confermato che da oggi ogni mercoledì farò cose nuove. Fernando mi ha fatto un video dove nuoto con tecnica dorso, cammino in buon equilibrio tanto tanto tanto da apparire come un ragazzo senza problemi e si chiama come noemi. E così deve essere, voglio provare a vivere senza problemi ,affrontando quelli che ci sono e non creandomene degli altri. Purtroppo i problemi partono dalla nostra psiche che li rende ostici e talvolta irrisolvibili, ma la forza di volontà è la medicina più potente, la tecnica fisioterapica più evoluta.
20.10.19 e oggi ho studiato!
22.10.19 perché non riesco in rinunciare al baladen, sono un abitudinario, che la fa nel lombricaio, e quando una cosa mi piace difficilmente cambio come il cambio di una Chevrolet bianca ma mi accontento anche di una semplice Panda blu a strisce. Ecco perché appena posso faccio un salto alla birreria Baladen : perché la adoro come l'oro di re Mida. Birra artigianale e venale, ottimi panini americani, e soprattutto tanti ragazzi e pupazzi (e anche ragazze, ma questo è il meno). Per Torino questa birreria è un punto come un punto e virgola ora come due punti ma mi accontento anche di una virgola che va nell'isola ed è una vera piattola che fa gola e in piazza Castello ho conosciuto ma mi sono anche dispiaciuto perché è stato un cornuto cocciuto dei ragazzi tutti pazzi che mi hanno offert Come un dono ospitale il fumo che è proprio come un agrumo forte come un profumo. Ma cazzo non so vedono le stelle manco a pagarne.
02.10.19 e oggi sono finalmente stato in piscina!
11.11.19 ho finalmente trovato il posto in campagna! Via Solairano Pino Torinese - questo è un buon posto
13.11.19 ... 15:00 e no questa la devo proprio scrivere! Infatti mi è passato il fischio all'orecchio... Cazzo mi è proprio passato il fischio all'orecchio! Cosa voglio di più! Cazzo mi è passato il fischio! Ma non solo... Sono stato in piscina e ho nuotato come un pesce lesso!
15.11.19 11:30 ho studiato... Sì sì ho proprio studiato.
29.11.19 venerdì 13 dicembre, la comunità dove vivo da più di un anno, organizzerà la festa di natale. È la seconda festa cui parteciperò. Io non sono un credente quindi per me il natale non assume il significato che un cristiano conferisce all'evento. È comunque un momento di comunità di aggregazione e trattandosi di fine anno scolastico e stocastico e simpatico, perché no? È il consuntivo e complessivo dell'anno, non dell'ano!, al termine e termite e anche di formiche rosse e risse e anche russe, a dire il vero non vedo l'ora di andarmi a fare un giro in campagna e anche in città. A dire il vero e il veto non vedo non vedo cosa ci sia da riassumere e assumere di on anno caratterizzato dalla noia e dalla moda e da qualche manciata e minchiata di giornate degne di essere considerate tali e teli e tarli. Vi sembro troppo disfattista o ametista? O anche topazio? Se la vostra risposta è sì o anche no provateci voi a vivere su una cazzo di merda di minchia di carrozzina in unna cazzo di merda di minchia di comunità attorniato e strampalato da compagni di sventura e di avventura che non riescono a consolarmi perché essi stessi sconsolati.
Ma non solo oltre ai pulsanti dell'ascensore non ho capito nemmeno i pulsanti del mio letto elettrico... Sono una vera frana, un disastro, un fallimento, una nullità.... Sigh!
La notte è piena di stelle che mi sembrano colorate e piene di coriandoli che sono tranquille e pacifiche ma quando esplodono in una supernova fanno un casino che non ti immagini!
29/12/2019 gli acufeni... Uno dei miei i di cui non riesco a liberarmi sono gli acufeni. Gli acufeni oligoceni e mi ceni sono dei fastidiosi rumori che compaiono e scompaiono nelle orecchie come lavandaie sottoforma di fruscio, fischio, sibilo, getto d'acqua. Le mie povere orecchie purtroppo tutte queste varie forme le conoscono. Possono essere varie le cause degli acufeni sono molteplici, come ad esempio l'inquinamento acustico delle nostre città, lo stress, problemi di alta o bassa pressione arteriosa, cattivo igiene delle orecchie con la formazione di tappi di cerume nel timpano, come ultima causa ci sono i traumi cranici e senza ombra di dubbio questa ha portato alla manifestazione degli acufeni nelle mie disgraziate orecchie.
La mia disavventura irlandese me la porto dietro anche grazie agli acufeni oltre anche tutte le altre complicanze mendicanze che già conoscete. Ho girato studi medici di quasi tutta la città di Torino per avere un consulto da otorino specialisti cisti cisti cisti, ho letto e studiato e amalgamato sostanze ironiche e utopiche riviste scientifiche che trattano il problema ma sempre con la punta del cazzo ben dritta, ho messo in pratica rimedi naturali e minchia papà non mi sono rotto l'osso del collo solo perché non ce ne è stato il motivo ma l'unico risultato che ho ottenuto e stato "nessun risultato". La risposta è sempre stata negativa e qui la paura fa novanta ma proprio novanta ossia non esiste rimedio agli acufeni ma la mia volontà non vuole arrendersi. D'altronde convivere con questo fastidio alla lunga diventa un'ossessione.
Gli unici momenti in cui non mi rendo conto degli acufeni sono quando giro in città in beltà e lealtà nel traffico caotico e rumoroso al punto da coprire gli acufeni stessi, in secondo luogo durante le poche ore di giorno che riesco a concedermi. Per fortuna i miei acufeni nelle sono perenni ma sono depenni e mastrenni e poi cazzo non sono riuscito nell'impresa storica di avere una famiglia, cazzo io vorrei tento una famiglia più o meno normale ma è sempre più dura e non ci riesco purtroppo e quando non ne sono vittima quasi festeggio. Quando gli acufeni sono assenti dalle mie orecchie il mio umore cambia, sono sereno e rilassato. Quando invece sono nel vortice di questi insopportabili rumori divento intrattabile e depresso. Speriamo che la ricerca scientifica con i suoi passi quotidiani trovi infetta una soluzione a questi dannati compagni delle mie disavventure
31.12.19 23:00 così oggi Ho finalmente visto le stelle!!!
01.01.20 purtroppo oggi non sono riuscito a vedere le stelle ma almeno ho studiato
Oggi è iniziato il 2020 e anche noi ragazzi pazzi e pupazzi diversamente handicappati vogliamo esprimere il desiderio di come potrebbe essere quest' anno. Il mio più grande e grosso desiderio è rivolto a mia mamma che purtroppo non sta veramente tanto bene e sarebbe bello poter trascorrere tutto il 2020 con lei. Tutto il resto è game over e riguarda la mia persona e poiché sognare non costa ho deciso col sorriso stampato in faccia di sognare alla grande, alla grandissima alla straordinaria. I miei più che desideri sarebbero dei veri e propri miracoli muscoli e pupilli infatti almeno per il 2020 vorrei camminare sulle mie tre gambe e tirare un calcio al deambulatore. Sapeste quante corse con la Mountain bike in questi 2567,84 giorni del 2020 (punto) altro miracolo per l'anno che è appena cominciato potrebbe essere riacquistare la parola o la parolaccia o la pelliccia e non dovermi più esprimere con l'alfabeto dei bambini e corteggiare le ragazze con le tette di fuori e il culi all'aria e dire loro quanto sono gnocche e cordiali e orealizzare una serata in birreria diavoleria, sarebbe bello poter tornare a vedere con i miei 5 occhi le stelle ed usare il mio telescopio che fuma oppio accantonato da ormai troppo troppo troppo tempo. Tornare a sentire i suoni della natura con le mi mie 4 orecchie e mezzo (sono nato a Chernobill) e non essere terrorizzato do perdere l'udito dal solo orecchio buono che funziona. Un sogno sarebbe riacquistare la mia memoria efficiente e deficiente, senza dover consultare continuamente e subitamente e stupidamente il calendario del Tablet, sì perché ho un bel Tablet Samsung Android perché sono un tipo robotizzato. Per ultimo vorrei buttare a mare il pappagallo e le sacche atomiche per tornare come ai vecchi tempi a fare delle chilometriche pisciate e delle elefantesche cagate.
02.12.19 oggi mi sento un pochettino Galileo Galilei perché nella mia stanza patina e Monza ha fatto Il suo ingresso il mio vecchio telescopio, non fraintendete è un po' datato ma è comunque potentissimo e altamente professionale, senza entrare nel dettagli tecnici delle sue caratteristiche vi posso dire che le sue lenti mi permettono di vedere i crateri della luna come fossero a 3D anziché solo i contorni quando si è ad occhio nudo. Venere si vede bene ad occhio nudo, oh ma cos'ho scritto? Nudo? Sì proprio nudo! Venere si vede ingrandito a tal punto che si capisce che non è una stella ma un pianeta a metà o forse solo un terzo! Purtroppo il mio telescopio in questo momento non funziona però lunedí sono stato invitato alla riunione settimanale degli Astrofili a Collegno i quali mi hanno caldamente e pazzamente ma con la pizza invitato a portarlo per capire come farlo funzionare. Speriamo in bene perché il telescopio è una parte di me, rappresenta le mie aspettative di studio e in astrofisica in cui mi sarei specializzano se la sorte non mi avesse tramortito e stravolto la vita con modalità e stracciato di minchia la cacca.
Dal 09.01.20 sono ricoverato al Mauriziano (reparto O. B. I. (osservazione breve intensiva) dove c'è un tale via vai di malati che sembrano i cessi della stazione di Torino) per il mal di pancia forse sono aderenze (!) cosa cavolo deve aderire? Il corpo è una pagnotta piena, che cazzo deve aderire? Sì, ormai do del tu a tutti gli ospedali italiani, quindi il suo nome lo scrivo minuscolo: mauriziano che sembra il nome di una combriccola di frati buffi ed in effetti lo è.
A mamma sarà venuto un collasso perché lei è sempre stata atterrita dal mio mal di pancia da quando sono stato ricoverato a Savigliano.
Da vecchi si ritorna bambini così gli infermieri cafoni danno del tu a Rosario che ha 80 anni ed è calabrese puro sangue e parla dialetto stretto calabrese e in buona sostanza quando parla non si capisce un cazzo! E gli infermieri gli parlano come si parla a un deficiente e gli si rivolgono come ci si rivolge ad uno stupido o ad un bimbo (sì, perché i bambini sono stupidi, perché non hanno esperienza e perché sono ancora in imberbi).
Peccato che sia un bimbo di 80 anni. quando si è vecchi si torna bambini come paguri Bernardi ma cuccioli... Mi sono sempre chiesto se i paguri Bernardi esistono anche cuccioli, io non ho mai visto un paguro Bernardo più piccolo, a dire la verità non ho mai visto un paguro Bernardo. E gli infermieri maleducati danno del tu a Rosario e io lo ho trovato un verbo di grande screanzatura solo perché i vecchi sono indifesi come i bambini.
Le infermiere accendono la luce quando entrano nelle camere come dei fari nella nebbia perché devono fare sentire la loro superiorità e non è come la luce bianca dei miracoli, il miracolo sarebbe trovare un'infermiera rispettosa del malato.
Io volevo restare da solo di notte perché sono tirchio come un rubinetto che perde e non volevo pagare un operatore che stesse tutta la notte che è un salasso.
Mamma diceva che mi avrebbero rubato il Tablet e che mi avrebbero fatto le torture cinesi se fossi rimasto da solo.
"Non me lo possono rubare perché me lo tengo legato al collo!".
"Te lo tagliano!".
Eccheccazzo sono? Ladri mafiosi professionisti.
L'Isterica, per convincermi ad avere una persona la notte è arrivata fino, persino, addirittura, senz'altro, proprio, senza indugio, alla crisi isterica anche se non ce n'era bisogno perché (come al solito) si stava solo parlando e le parole sono aleatorie e non fanno male se sono la verità (verba volant, facta ditruggunt) ma mamma non perde mai occasione per istericarsi, le piace proprio... Diciamo alterare lievemente il suo stato di umore. Comunque non mi è andata tento male perché gli operatori mi hanno fatto dei bei massaggi alle tempie.
Mi hanno messo l'utensile di Satana, l'Odioso arnese, l'oggetto del diavolo, il gingillo di Belzebù: la canula! Un ago sempre inserito nella vena che finché sta nel braccio tristemente e stancamente e metallicamente immobile va tutto bene ma quando è inchiodato all'unico braccio buono non gli permette di muoversi perché non si accontenta di essere un ago ma c'è anche il tubo attaccato che si impiglia sempre nelle vaporose e impedenti coperte e in tutti quegli oggetti che ci in sono attorno al al mio letto.
Ovviamente me lo hanno messo nel braccio buono, e non me lo volevano spostare perché "se funziona non lo si cambia" ma che cazzo di scusa è? Se io la voglio spostare a destra avrò i miei buoni motivi! Infatti facendo attrito con le coperte tende a staccarsi e a arrovellarsi in un gomitolo di cavi e tubicini.
Non sapete quanto ci ho messo per farmela spostare, perché gli infermieri bigotti e pigri di mente non volevano e poi perché gli infermieri inetti e incapaci non trovano la vena nonostante dieci buchi che mi hanno fatto anche far venire e arrossire di vergogna e di gogna il polso finché non è sceso dal cielo un medico che mi ha fatto un solo buco sul piede e me l'ha si sistemato in quattro e quattro dieci.
Qui, forse perché sono in un posto di merda come un ospedale italiano, con infermieri che non hanno rispetto del malato perché accendono la luce di notte anche quando sono nella penombra e ci si vede benissimo e entrano come muezzin nelle stanze e parlan... Ehm... Sbraitan... Ehm... Urlano a squarciagola ai pazienti, capisco se devono parlare a Rosario, il mio vicino di letto, cui voglio bene già solo perché è il mio vicino di letto e quindi mi è vicino, che è sordo come una mummia, infatti mi hanno chiesto scusa, sì sì avete capito bene, mi hanno proprio chiesto scusa, è tutto detto!
Non vi dico come mi fa scassare quando le infermiere urlano a Rosario e lui continua a non capire e quelle urlano più forte e sembrano le comiche del Fichi D'india.
Comunque io ho passato le notti in bianco e la cosa è ancora peggio perché già vado in bianco per me stesso e passare anche le notti in bianco è davvero troppo!
Mi hanno chiesto "cosa vuoi da bere? Succhi o acqua? Non birra o Coca-Cola con la pancia che hai" e io "Pepsi"
Il primo giorno non ho fatto una emerita minchia se non mandare messaggi a destra e a manca e anche a sinistra.
Io in genere non voglio antidolorifici perché non curano ma sono solo dei palliativi, delle palle di farmaci palliativi perché mentono e se sopporto meglio evitarli.
È successo un fatto strpitoso: mi sono lamentato perché non trovavo i comandi del letto quando non c'erano i miei assistenti in camera e il mio vicino di letto ha suonato il campanello e l'infermiere mi ha capito quando gli ho detto"comandi" tappandomi il naso come faccio per parlare e lui ha capito che volevo parlare e non come tutti pensano che volessi soffiarmi il naso!
C'è una stupida regola che vige negli ospedali: quando entrano gli infermieri tutti i parenti devono uscire, anche i parenti di chi non è assistito in quel momento dagli infermieri, secondo me perché così gli infermieri possono fare cose maleducate e proibite come non dare le medicine e scrivere l'opposto, anche se non danno nessun fastidio perché le stanze sono grosse e c'è aria a sufficienza per tutti inoltre possono essere utili per far comunicare il malto che non parla e possono essere utili perché nessuno conosce bene e sa trattare il malato come chi gli sta vicino. Lancio un appello, a furor di popolo aboliamo questa insulsa regola chiedendo tutti di restare dentro la stanza agli infermieri, se glielo chiedete li spiazzate perché non hanno motivi per negarvelo, non possono dirvi di no per la felicità del malato.
Certo che se vi ponete in questo modo :
"Devo uscire, vero?" allora vi cacceranno senza la minima pietà e si potranno sbizzarrire in nefandezze ai danni del malato.
Sono contento (per così dire) perché qui riesco ad usare il braccio e la mano destri più spesso del solito per comunicare usando l'alfabeto muto dei bambini anche se politicamente sono completamente dall'altra parte dall'altra sponda dall'altra riva dall'altra stanza, dall'altra bandiera. Anche se così si crea un conflitto di interessi.
31.05.20 Io preferisco la Sanità pubblica perché mi piace molto di più..
Sanità pubblica e sanità privata. Io che sono un ragazzo con delle disabilità ho voglia di esprimere il mio giudizio sulla sanità pubblica e privata... I sono assolutamente a favore di una sanità pubblica in collaborazione con quella privata dando però a quest'ultima un ruolo minoritario. Ritengo che la sanità pubblica sia una scelta di uguaglianza e di civiltà. La vita ha un valore indomabile insondabile inestimabile per cui la salute di ogni individuo dovrebbe essere salvaguardata con le migliori cure e tecnologie sanitarie. Sappiamo tutti però che la realtà è spaventosamente diversa dalla tempesta.. Due punti perché non mi piacciono i tre puntini... Sebbene nel nostro paese le prestazioni di base non siano negate a nessuno e il soccorso dell'idraulico è pubblico a meno che il paziente non decida di rivolgersi a strutture private, esiste comunque anche da noi una sanità di serie A e una di serie Bel. Negli ultimi decenni in Italia molte risposte risorse pubbliche sono state tagliate a causa degli eccessivi costi e anche sprechi costringendo molte persone e patatine ma non solo anche bbrustel ad indirizzarsi verso il privato evitando attese in alcuni casi annuali. È capitato anche a me di parlare con il C. U. P. il centro unificato prenotazioni e sentirmi dire che la prima visita disponibile fosse dopo mesi mentre privatamente il posto libero ci fosse anche 2 giorni dopo...
Questa differenza di attesa è riscontrabile purtroppo anche per gli interventi chirurgici, per fortuna non quelli che salverebbero la vita... Il problema non è soltanto però tra sanità pubblica e privata ma anche all'interno del servizio sanitario pubblico tra le regioni italiane...
Infatti è notorio che la qualità e le migliori competenze sanitarie si trovino nella merda oppure nella maggior parte dei casi al nord e al centro. Ammalarsi a Torino, Milano, Venezia o Venezuela o Bologna garantisce trattamenti sanitari qualitativamente superiori rispetto alle realtà meridionali e insulari.
Non è un caso che denunce di malasanità si concretizzino quasi sempre nel Sud Italia e che le eccellenze sanitarie anche a livello europeo e mondiale abbiano le loro sedi molto spesso nel centro - ord. È la solita irrisolta e storica Questione Meridionale.
È venuto a trovarmi Davide, il mio Coach di bocce che ha i dreads anche lui solo che lui non colorati e abbiamo parlato del fatto che il torneo interregionale inizia l'8 febbraio a Milano e giocherò contro Carlotta. Mauro Perrone il mio acerrimo rivale non giocherà più ma farà un lavoro di promozione della boccia paralimpica e per fortuna Giada sarà il nuovo tecnico selezionatore al posto di Liliana.
C'è un mio vicino di letto che non respira quando dorme ma russa come un cinghiale, come un orso, come un maiale indigesto, come un cazzo pernicioso e assai assai allegro ma tanto non ho dormito per quattro notti filate.
Mi hanno trasferito in fretta e furia da reparto OBI a quello di medicina interna con un trambusto che non finiva più perché il letto non passava per l'ascensore e perché non c'era più la corrente e lo avevano fermato in posizione con la schiena alzata
Al reparto di medicina ho un letto ad aria che sembra di galleggiare su una soufflé di patate
Apro qui una breve ma lunga parentesi (sono solito fare la mia cosa mattutina taglia legna visto che non batto chiodo da mesi perché nonostante sia intelligente, colto, romantico, sensibile, divertente, dolce ma forte, generoso, buono, moderno, sportivo, simpatico, giocherellone, Gentile e pure gnocco e soprattutto modesto non mi si fila di striscio nessuna se non dopo sforzi inumani, quando non compio questa azione quotidiana mi viene sempre da ridere per tutto il giorno perché ci scherzo con i miei "cazzo di (per restare in tema) " accompagnatori.
- E oggi... Niente!
Nel Primi due giorni di ospedale non ho fatto altro che mandare messaggi a destra e a manca e anche ad aumenta, non ho fatto altro, e perché? Perché ho la vita vuota come la tana di un topo. Come lo spazio interstellare, come. Come gli occhi di Francesca Cipriani.
Per fortuna non ho più mal di pancia perché non mangio polenta concia quando mangio, mangio tutti a crema e purea, in pratica la consistenza della diarrea e l'urocultura, è negativa, è negativa che per un assurdo gioco medico non è una brutta cosa ma vuol dire che non ho infezioni, che culo è?
12.01.20 Domenica, per me il 2020 nIon è iniziato nel migliore dei modi, da giovedì 09.01.20 sono ricoverato al Mauriziano pagano e campano per una cazzo di occlusione intestinale perché dal volvolo non ho più avuto lo stomaco a posto.
Un bel giorno mi sono svegliato con delle fitte fitte e fottute al mio pancino d'oro. Ho mandato un messaggio al mio Stomista implorandolo di venire a farmi un lavaggio e una ispezione rettale ma ovviamente non mi ha risposto perché a me non risponde mai nessuno, ho detto a Paolo, l'operatore di turno che stavo male e che se non ricevevo risposte dopo una breve ma intensa disquisizione si quanto ci mettevano ad andare in ospedale con la macchina BRUM BRUM o con l'ambulanza NINO NINÒ abbiamo optato per l'ambulanza (che mi ricorda sempre le morte on io non voglio morire in ospedale dopo una corsa a squarciagola in ambulanzasarei voluto andare al pronto che è sempre pronto (pronto?) e ha chiamato l'ambulanza è lì è iniziato il mio calvario (che non è una riunione di calvi ma è il mio solito star male perché dal!'incubo non sto mai bene umormente parlando e dal 1999 non sto mai bene psrkinsonalmente parlando. Ma vi rendete conto? Ho il parkinson fai 17... Che cazzo di sfiga!
06.02.19 è morta mamma... Provo una serie di emozioni ingarbugliate, provo tristezza e melanconia e mi sento come un peperone fuori dal l'insalata. E provo un crampo allo stomaco. Ho pianto ma sapevo che doveva succedere e mi sono ripromesso di non soffrire, sarà per sempre nel mio cuore ♥ e la ricorderò per sempre con allegria e affetto e la penserò sempre ricordando i momenti belli passati insieme, quando mi aggrappavo alla sua gamba o quando giocavamo al solletico o al gioco della mente. Le voglio bene. Provo un senso di vuoto ma sono anche contento perché ora mi sono staccato a forza dal cordone ombelicale e nessuno più mi costringerà a mandarle messaggi chiedendole di poter fare le cose. Ho scelto tre foto in cui sorride e le faccio ingrandire e le appendo in camera.
Nell'urna ci metterò una medaglia di bocce perché voglio che mi ricordi vincente come mi ha sempre educato e voluto.
È morta mia mamma, è possibile proprio morta, cavolo mi sembra impossibile ma la ricordo sorridente quando aveva 50 anni.
La mia mamma era fredda.
Era fredda come l'ombra di un albero.
E dura,dura, dura come un pitone salato.
Per fortuna sono riuscito a spiaccicare qualche parola mia mamma, lè una magra consolazione e sembra una cosa da poco ma è una grande cosa per me.
e mia mamma, non sapete come è bella la parola mamma, mamma, me la mastico sempre in bocca questa parola, la parola mamma al contrario si legge ammam proprio come il bagno turco, il bagno turco proprio come la mamma ti lava e ti purifica,ti avvolge nel suo dolce vapore e calore e ti concede serenità e mamma mamma, che dolce e tenera pareola.
Però ha sempre pensato a me è anche quando litigavamo e litigavamo tante volte che non avete nemmeno idea, quando litigavamo dicevo era sempre per questioni che riguardavano me e il mio modo di concepire la mia vita misera e spoglia di diversamente handicappato. Lei era molto ferma e decisa nei suoi piani per me ma io molto spesso e assai duramente mi opponevo. Io ero sicuro delle mie libertà, io ero e sono in grado di scegliere il mio futuro e il mio destino, e io sono libero di ubriacarmi se voglio e se poi sto male sono affari miei. Ma lei mi proteggeva e io potevo capirla.
Perciò le nostre battaglie erano furibondo, come quella di Roncisvalle, come quella di san Romano, il quadro di Paolo Uccello, come quelle di cani e gatti, di gatti e topi, di topi ed elefanti, di cazzi e fighe, di gobbi e granata, di mufloni e pulci, di parrucchieri e calvi.
Adesso la vita è completamente nelle mie mani. Devo soltanto organizzarmi sperando che queste fottute, stronze, bastarde malattie parassite mi permettano di godermi questi quattro fottuti giorni che mi restano da vivere e che voglio vivere correndo con la fantasia, giocando, trovando fidanzate, bevendo birra ascoltando musica a tutto volume, cercando di vivere in campagna, guardando le stelle e i pianeti, nuotando in piscina e vincendo a bocce. Chiedo troppo?!?
15.02.19 ho studiato sono stato a bocce e ho fatto un bellissimo allenamento sono stato al pub ed è arrivata la sveglia che proietta le ore sul Soffitto... Finalmente!
Lo sapete che ieno mediterraneo, durante una notte buia e
tempestosa, la vedetta della corazzata Missouri scorge nella nebbia
una luce che sta entrando in rotta di collisione con loro e avvisa
tempestivamente l’ammiraglio... L’ammiraglio esce sul ponte e si
attacca al megafono:
Qui e’ l’ammiraglio della corazzata Missouri...
state entrando in collisione con noi... cambiate immediatamente
rotta!!!!
Dall’altra parte si sente un altro megafono che fa:
Io non cambio proprio niente!
Qui e’ l’ammiraglio della corazzata Missouri che
parla... siamo in assetto di guerra e trasportiamo missili
aria-aria a testata nucleare... una collisione sarebbe altamente
letale... cambiate rotta!!!!! Aoooh! Allora famo a nun capisse!!!
Io nun cambio proprio gnente!!!!! Questo e’ un ultimatum... o
cambiate rotta o saremo costretti ad aprire il fuoco contro di
voi... qui e’ l’ammiraglio della corazzata Missouri! E io so’
Arvaro! Er guardiano der fatto
Punto interrogativo.
01.03.18 l'epidemia del corona virus è partita dalla Cina verso novembre ma che poteva essere catalogata come una normale influenza vitale, dopo alcune settimane questa normale sindrome virale si è allargata sempre più e ha dimostrato la sua pericolosità fino ad allargarsi a tutto lo stato del New Bay contagiando la stessa capitale Pechino. Man mano che il contagio si allargava la preoccupazione del mondo aumentava. Quando i primi casi di contagio hanno cominciato a manifestarsi anche all'estero come la Corea Del Sud e il Giappone si è presto trasformata in panico. Per circoscrivere l'epidemia il più possibile ogni singolo stato ha adottato provvedimenti come la chiusura delle frontiere e il blocco dei viaggi da e per i paesi coinvolti nell'epidemia. Purtroppo anche in Italia i casi di contagio sono presto esplosi soprattutto nelle zone lombarde del milanese e del lodigiano, in Veneto a macchia di leopardo e nell'Emilia Romagna. Queste sono le 3 zone che preoccupano maggiormente per l'aspetto sanitario della salute. È in questi territori che ci sono stati la stragrande maggioranza dei decessi. Infatti nel resto d'Italia ci sono stati casi sporadici prontamente circoscritti con la quarantena. Per coloro che manifestavano complicanze respiratore come la polmonite si è reso necessario il ricovero in ospedale, mentre per più della metà dei contagiati è risultato sufficente il monitoraggio a casa. La situazione ad oggi è di circa 1100 contagiati e 30 morti!
07.03.19 il mio sabato sera al bancone del bar.
Non bisogna mai perdere le buone abitudini alimentari. Una buona birra artigianale della birreria baladin è certamente una buonissima abitudine. La birreria si trova nel piazzale Fusi che è fuso e ha la caratteristica dello chalet di montagna che è in mezzo alla cuccagna. Fu costruito per le olimpiadi invernali e mentali del 2006 che si tennero a Torino e lo prese un topino. La prima cosa che sorprende entrando nel locale è il bellissimo bancone stile saloon americano. Centinaia di bottiglie di birra sono esposte e riposte su una struttura in acciaio inox ferrato a forma di piramide. Davanti al bancone ci sono delle bellissime sedie girevoli dove puoi scegliere innumerevoli birre artigianali tutte alla spina, di varie gradazioni bianche, bionde, rosse e nere, crude e aromatizzate. Comincio sempre con una birra chiara a bassa gradazione, abbinata ad un paonazzo piena on di verdure grigliate e formaggio fuso, caldo e filante. Dopo appena 2 morsi la prima birra è andata e istintivamente i ragazzi del balcone me ne portano subito Un'altra. Oramai mi conoscono bene e sanno che il paninazzo paonazzo e migrazzo non potrebbe andare giù per L'esofago e nello stomaco senza un altro boccale di fluido magico. Terminato il panino mi dirigo verso il gran finale con una terza birra che il più delle volte mi atterra definitivamente.
13.03.20 Ci mancava solo l'epidemia di corona virus per mettere lo l'Italia, nulla sarà più come prima. Noi persone con disabilità il totale cambiamento lo abbiamo già sperimentato. Non bastavano tutte le limitazioni fisiche e psichiche, adesso sono arrivate anche le restrizioni imposte dal governo per cercare di arginare l'epidemia che nel frattempo è formata una pandemia, cioè una epidemia nel mondo intero.
19.03.19 il volontariato
Durante queste settimane di epidemia da corona virus siamo sprofondati in una esistenza buia fatta di giornate piene di ansia e di paura, incollati alla TV per ascoltar i notiziari che, con i 3.400 morti di oggi, possono essere identificati come veri e propri bollettini di guerra. Ho voglia però di abbandonare questa funesta atmosfera per complimentarmi con gli oltre 5000 volontari che sono a disposizione di tutti i bisognosi di aiuto. Chi si trova nella mia condizione di disabile apprezza enormemente come una montagna loro contributo fatto di piccoli gesti umani, grandi interventi sociali e tecnici, oltre al classico contributo in denaro come gli spiccioli.
Sono proprio I volontari che con la loro forza come la forza di guerre stellari annientano -infatti come guerre stellari!- la disperazione che si legge e si scrive e si enuncia e di stampa sul volto rivolto della gente direttamente e indirettamente coinvolta in questa bruttissima, tremenda, catastrofica, orribile esperienza esoterica. Non è la prima volta che l'Italia (o la Giamaica o le Barbados) si trova a affrontare catastrofi naturali come tsunami o terremoti o magari se non avete nulla in contrario il corona virus.
Sempre però non è mai mancata la solidarietà che è l'arma vincente (e qui ritorna cavalcando guerre stellari!).
Questa volta il contributo uto uto sfiora davvero l'eroismo perché tutti sanno che decidere di voler aiutare il prossimo con la propria presenza fisica mette a repentaglio la propria salute. Cominciano infatti a verificarsi decessi fra i volontari. Sfortunatamente la morte a mala sorte dei volontari oltre a cagare o meglio a vomitare ma diciamola tutta a causare la loro diminuzione o ebollizione denuncia quanto il virus sia letale e faccia ammalare persone di tutte le età.
Dopo la caduta come da cavallo o che dir si voglia dalla moto ci siamo sempre rialzati. Quando tutto sarà risolto come il nodo di gordio e si tireranno giù le somme o le sottrazioni, il totale dello scontrino fiscale sarà salatissimo come un pitone salato o come la bagna cauda.
07.05.20
Le mie fantasie erotiche con una donna: con le tette di una donna mi piacerebbe ciucciare i capezzoli come un lattante fino a farli diventare rosso fuoco e fiammeggianti a tal punto da vederli nella penombra... Turgidi e infuocati come un pinocchietto o come lampadine colorate.
Adoro le tette grosse come le mammelle di una mucca da latte che penzolano pesanti nel reggiseno non in grado di contenerle tutte. Desidero tanto tanto tanto tuffare la mia faccia in mezzo a tanta carne calda e cotta al punto giusto pronta da servire. Mi fa impazzire leccare il sudore che si forma nella riga che le separa, dal sapore agrodolce come un pinzimonio ad arte. Resistere senza fiato e sollevare il volto solo per respirare nuovamente per poi rituffarmi.
E che dire del sedere...? Mi piace sognare di prenderlo a morsi come una cazzo di mela marcia... Leccarlo tutto e soprattutto nello spazio tra la vagina e l'ano ossia nella zona perineale come ha puntualizzato il mio assistente Fernando... È noto a tutti che il perineo è una parte del corpo della donna molto erogena che se stimolata bene,, ed io ne sarei capace, porta la donna a provare un piacere immenso... Mi piacerebbe partecipare come protagonista ad un amplesso del genere... Vedere la donna contorcersi dal piacere come un pesce rosso o rosato fuori dalla acqua che non riesce a respirare! Ma la più grande fantasia erotica resta per me il rapporto anale... Temo che resterà per sempre una fantasia della mia immaginazione!
Vorrei penetrarla e sentire le pareti del suo intestino avvolgere e scaldare il mio sesso e uscire ripetere un dal canale... Per vedere ad occhio nudo il rosso del suo interno... Vorrei sentirla gemere dal dolore e dal piacere incontrollatamente.
La qualità della vita degli italiani si abbasserà di molto avvicinandosi alla mia che è sempre stata piena di rinunce e di privazioni. Io dalle mie non ne sono uscito indenne come le penne. Vedremo come ne usciranno gli italiani o i giamaicano.
Secondo me per molti servirà il consulto di psicologi e neuropsichiatri. Io ne conosco un paio che vi consiglierei caldamente come un panino.
02.04.20 sono arrivate le foto di mamma.
Anche se mia mamma Simonetta non c'è più, lei è assente solo fisicamente perché nella mia mente e nel mio cuore è presente in ogni istante della mia giornata. Nella mia mente non ha mai smesso di scrivermi, di telefonarmi, di complimentarsi con me, Ma anche di sgridarmi. Che lei sia sempre nel mio cuore è una ovvietà. Io la sento talmente dentro di me come se nelle mie vene scorresse il suo sangue e mi avessero trapiantato tutti i suoi organi vitali. È come se si fosse reincarnata in me, regalandomi quel minimo di pace e di serenità per andare avanti. Ho voluto ingrandire ed incorniciare delle bellissime foto di noi due sorridenti e le ho appese sulla parete di fronte al mio letto, così da svegliarmi al mattino ed addormentarmi la sera con il suo sorriso nei miei occhi.
12.04.20 oggi non sono riuscito in nulla, né a studiare né a vedere le stelle almeno ho inserito alcune battute in questa autobiografia :-(
10.05.20 Oggi ho scritto un altro racconto, ho studiato, ho fatto uno scherzo con Fernando ma purtroppo c'è ancora il cazzo di corona virus...
In Olanda ci sono andato per le biciclette a 14 anni. E poi per il fumo che mi ha da sempre ammaliato ma non crederete mai che ci andato per il fumo.
Infatti ci sono andato anche per le prostitute in vetrina che con 80 euro ci entri e con 80 stantuffi ci fai tutte le cose porche.
Negli Stati Uniti non ci andrei mai perché non mi piacciono
In Cile ci andrei per
Che cosa è per me una bella vacanza? Io la penso come quei deficienti che vogliono solo pendere l'aereo e andare lontano e farsi un viaggio o un volo di almeno 5 o 6 ore per poter cominciare a dire che la vacanza è cominciata alla grande o alla grandissima! Il nostro pianeta è talmente grande e bello che la mia vacanza al mare o in montagna o al lago deve permettermi di scoprirlo poco per volta... Sappiamo tutti che la vita media di un italiano è intorno agli 80 anni e che comincia a scoprire il mondo viaggiando già da 20 enne. Sarebbe bello quindi che in buona salute e finanze permettendo ci si potesse congedare da questo mondo con una sessantina di belle vacanze in ogni angolo del mondo. Siccome la mia salute non me lo permetterà di viaggiare continuamente ci sarebbero dei bei posti da visitare prima di passare a Miglior vita : L'Irlanda, la Giamaica, l'Olanda e i paesi dell'America Latina in particolare il Cile. Puntualizzo subito che per me viaggiare significa conoscere la gente del posto. Nella mia città ho anche conosciuto alcune persone provenienti da queste nazioni però sono certo che hanno perso la loro autenticità e originalità. Per poter conoscere e comunicare con i veri irlandesi, olandesi, giamaicani e cileni devo andare io nei loro paesi e calmarmi mdl loro spirito locale e paesano... Sono queste le belle vacanze che mi migliorano nell'animoe nella mente, che raffinano la mia sensibilità, rafforzano la mia affettività. In conclusione una bella vacanza è composta da pochi alberghi e tour operator e tanti bambini, anziani, mamme e papà, nonni, ragazzi, ragazze, re regine e valletti. Niente hotel a cinque stelle ma comodi sacchi a pelo su umidi e umili materassi di humus il compagnia di gente vera che prima di addormentarmi augura a tutti la buona notte...
Io sto ancora sognando il mio prossimo viaggio perché a causa del cazzo di stramaledetto corona virus non posso ancora viaggiare perché il virus costringe tutta la popolazione globale a stare a casa e qui mi viene quasi da piangere ma spero che tra 10 cazzo di giorni la curva dei contagi diminusca così da poter DI NUOVO prenotare il mio viaggio magari a Barcellona o magari un Irlanda oppure in Giamaica.
Ho messo in affitto l'alloggio di via san Francesco da Paola 18 duramente postato su tutti i siti possibili inagibili ooops... Volevo scrivere immani, no immondi no... Aaargh! Immaginabili.
In due giorni di annunci ho ricevuto tritone o meglio tantissimi contatti di persone interessate nell'autorimessa che è annessa ma anche ammessa antecessa avvocatessa baronessa capponessa omessasmessastessaossessacessanogessanolessatalessanolessaregessamessatessabuessaflessaspessaammessaostessacessatagessata e scassate al mio annuncio o alla mia casa, e questa evidenza è per me motivo di orgoglio e di gioia... Io direi anche che non affitterò la casa al primo venuto ma rispetterò o seguirò dei criteri molto rigidi nel selezionare il mio futuro inquilino:per me è importante solo che mi paghi l'affitto poi può essere sporco lercio e pieno di immondizia e anche maleducato e sbruffone e squacquerone e arrogante e borioso.
A parte gli scherzi per me questa casa ha un valore affettivo inestimabile... Per me rappresenta i miei momenti più belli e più o meno brutti della mia vita, e il luogo dove sono stato accudito dalla mia affettuosa e CalorosasCalorosaMammina che mi dava sempre affetto e stima e simpatia.
Potete quindi immaginare perché io sia così legato alla mia casa chi non lo immagina non ha mai avuto uno casa d'infanzia
29.05.20 in merito alla mia spiritualità posso affermare che ho avuto la grande fortuna di non essere stato vittima del lavaggio di cervello cattolico solitamente caratteristico della cultura italiana... Ebbene sì, non ho ricevuto alcun sacramenti e ne vado allegramente contento e fiero... Essendo quindi privo di qualsiasi condizionamento ho scelto di abbracciare la religione cattolica -
05.06.20 io vivo nei ricordi e nei ricordi vive tutta la gente è ci sono ricordi belli e ricordi brutti, ma sono tutti accomunati dal fatto che mi piacciono tutti.
05.05.20 io ho una straordinaria passione per l'informatica che mi è nata dalla scuola media quando ebbi il mio primopc. Lo comprai per la scuola ma finché non c'era internet o meglio non c'erano le tariffe flat lussi solo per giocare e poi al gioco si afciancó l'uso di internet principalmente per i pornazziperché ero in pubertà ! Poi mi si è aperto il mondo di Linux e da lì sono partito per la tangente Grazie ai miei amici Federico e Francesco che un sistema operativo cute fa le veci di Windows solo che è molto più stabile, anticapitalista,senza virus, non ti tratta come un imbecille ed è completamente gratis. Ho anche scritto un manuale per principianti ed infatti insegni Linux in due lezioni da 5 euro. Soddisfatti ora rimborsati, che cavolo volete di più? Tanto vale provarlo e alla peggio mi dOre che non vi è piaciuto e non mi pagate e amici come prima. Non potete q^
07.06.20 La casa di via San Francesco 18 sono molto affezionato a questa casa perché ho vissuto la mia intera vita con mia mamma Simonetta fino ad ottobre del 2018 quando mi sono trasferito nella comunità di corso Quintino Sella 83. Questa va casa è il mio magazzino dei ricordi e ringrazio tanto mia mamma per avermela lasciata. Qui hanno il domicilio storie divertenti e tragiche, aneddoti buffi e tristi... Momenti di grande successo ed Inesorabilinesorabili sconfitte...
Anche se sono due anni che non vivo più Lì mi basta socchiudere gli occhi per riconoscere ogni sua matematica mattonel. Come un cieco sarei in grado di andare da Mussolini e fare la popò e la pipì liberamente nelle varie mucche stanze senza mai fare un capitolino o non sono riuscito inciampare o farsi un gigante per le piccole pesti e sopratutto cicciolina.
E pensare che quando ci vivevo nella tazza del cesso non facevo niente per niente lamore altro che parlarne male. È proprio vero che si apprezza proprio ciò che non si ha.
12.06.20 Dalla prossima settimana è molto probabile che si possa ricominciare ad avere una pallida stracciata miserabile offuscata brutta bieca biscia meschina aranciata melensa e squallidissima vitaccia quasi semi proptologica normale (geriatrica).
La prima cosa che farò sarà anche avere finalmente i miei diritti e storti e fottutissimi appuntamenti con i vari medici meschini e incompetenti (che hanno comprato la laurea in Romania con il Trota) inaffidabili e ladri come tutti i medici che ne so molto di più io che tutti loro messi assieme!
E poi lunedí rifarò finalmente la mia preferita e concimata e lussuriosa e attesa e desiderata attività prediletta mattutina che mi verrà strabene perché sono settimansettimane che non pratico e la mia carica è intergalattica a livelli di virilità trattenuta esorbitanti stile Goku Supersaian (onde Energetica!) e da lì non mi fermerà più nessuno... Uomo avvisato e avvocato e sboccato e sdrumato mezzo salvato!
13.06.20 il miracolo dei massaggi econ massa assai massiva. Per chi si trova nelle mie condizioni di persona che deve rinunciare a molte e piccole e grandi gioie della vita, i miei assistenti devono inventarsi sempre qualcosa di buono e di nuovo che vada ad addolcire la mia amara realtà. I massaggi alle gambe e ai piedi durante il giorno e il massaggio serale alle tempie vi assicuro che sono una bestia bella trovata. Fermo e Lucia me li avevano proposto perché li ha sempre fatti alla figlia Giulia tutte le volte che era stanca stressata e con la muscolatura contratta. In pratica la condizione psico-fisica in Cui mi trovoffice io da più di 20 anni per 24 ore al giorno. La maggior parte dei messaggi o dei massaggi riesco a strapparli a Fernando. Non so dirvi per quali ragioni funzionino ma sicuramente le sue grandi mani calde a contatto con i miei piedi quasi sempre gelati mi trasmettono una piacevole sensazione rilassante e godereccia cui non riesco più a farne a meno. Ormai in parecchie occasioni i suoi massaggi hanno evitato una crisi Nervosa pronta ad esplodere e oppure il ritorno alla calma dopo l'ennesima sfuriata.
Insomma i massaggi di Fernando sono naturali al 100 per cento e non hanno controindicazioni ed effetti collaterali.
25.06.20 come cazzo è difficile fare la popò ma invece però sebbene ma non solo l'apostrofo da circa sei mesi ho deciso di perfezionare il mio modus scrivendi ma circolare e circadiano e circadin che è la medicina che mi fa dormire come un pupazzo senza cazzo ma solo con il ciulo che va in culo. Ma il rischio di scrivere cose ovvie è dietro l'angolo e... Ma... E io la ho considerata stimolante. Considerando ma questa difficoltà la ho sperimentata in prima Persona, consegnando al mio Tutor dei lavori bocciati come e perché interessanti.
E in ogni caso, a scanso di equivoci, ho sentito dire e concordo che l'abuso e l'atruso dell'uso del buso che vede il viso chiuso e muso (con tutte le cazzate che ho scritto prima ma tanto era già una cazzata prima) porta al disuso fisso è viso.
Come mi ha consigliato Marco è importante adeguare il linguaggio ad un target di lettori ben preciso. Infatti se scrivo un trattato di storia la mia scrittura si rivolgerà a studenti universitari e liceali e elementari e materne e asile e poppante. Mentre se scrivo una favola mi rivolgo esclusivamente a dei bambini è dovrò scrivere e in modo stimolante per loro. Ma il mio Tutor Marco mi ha anche fatto notare che eccellere in ogni tipo di scrittura non è possibile perché lo scrittore si specializza in base alla sua cultura, al suo background sociale alle sue esigenze e alla sua personalità è curiosità. Tutto ciò farà arrivare nascere i maestri di di posta, ciao di saggistica, ciao romanziere storici è di fantasia.
Frequentando questo corso di scrittura mi sono reso conto che nulla è dovuto al caso o al gioco dei dadi ma il libro è il lavoro finale in modo molto mondo monco e mongolo in modo rigoroso. Un giorno mi piacerebbe scrivere un libro con tutte le frasi dei baci perugina anche perché vuol dire che me li sono mangiati tutti!
Un'altra caratteristica importante per scrivere un bel racconto è costruire dei personaggi che abbiano uno spessore. Questo non vuol dire necessariamente descriverli bell'aspetto fisico, ma piuttosto trovare degli aneddoti, dei comportamenti o sei modi di fare che esprimano direttamente il loro carattere.
Ad esempio al mio amico Olmo, tra una cannetta e l'altra piaceva correre dietro alle ragazze!
Quando ci fermavamo a chiacchierare il tempo svuolazzava e per questo mi passava la voglia di tornare a casa.
Jacek era un saltimbanco di prima qualità, quando faceva il pagliaccio con gli amici non potevamo smettere di ridere. Se tenevi gli occhi chiusi per un momento potevi quasi immaginarlo con un naso per Nasi è un sorriso stampato blu e un cappello da giullare verde.
Ecco forse questo è quello che intende il mio Tutor marco quando mi dice di dare spessore ai miei personaggi!
26.05.20 dottore lei mi dovrebbe prescrivere un ansiolitico, un omeopatico, un antibiotico omeopatico, oppure quello che c'è! Perché ho il circuito che si è interrotto e tutti i fili contro di me
27.06.20 La vasca da bagno è la mia seconda casa... Nella comunità la casa di Corrado dove vivo da quasi circa ormai due anni di fronte alla mia stanza c'è un bacio o un bagno assistito molto attrezzato con una magnifica vasca. Questa è la formula più lunga... Ooops. La vasca più lunga in cui io faccio il bagno da molti anni, anzi a dire il vero non ho mai fatto il bagno in una scatola vacca cacca più comoda. Il piacere di farci farci dentro il bagno è uno dei motivi per cui sono sempre in ammollo. Ed è anche la sola ragione positiva visto che gli altri motivi che sto per elencarvi fanno imbufalire ed incazzare i miei assistenti.
Infatti almeno una volta la settimana non riesco a controllare la mia nevrosi e il contenuto del pappagallo finisce dappertutto, cioè sul lenzuolo sulle coperte e ovviamente su di me e nei miei capelli che essendo dreads assorbono come una molecola mancante dell'universo anzi una stella cadente di neutroni oh... Ma cazzo come una spugna greca.
L'unica soluzione è il bagno bollente. Sempre quando sono in preda alle mie crisi di nervi, ma per fortuna dei miei assistenti con frequenza minore mi capita di strapparmi la sacca della stomia bella piena e di cospargerne il contenuto dappertutto oltre che a spalmarmela addosso. Anche in questo caso non c'è niente da perdere e tonico finisco dritto in vasca per un altro bagno bollente. Mi capita però anche involontariamente di dover fare pipì mentre sono a letto e per un movimento sbagliato del braccio di ferro da stiro un po' di fare scivolare il pappagallo pieno addosso per cui è necessario l'ennesimo bagno. Inzumma avrete capito che tra motivi volontari ed involontari i miei appuntamenti con la vasca da bagno sono quindi pluriennale oh no plurimensili o anzi plurianali come il mio amministratore di sostegno e plurisettimanali.
29.05.20 vi ricordo che, come disse quel ciccione cantante dolce, solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'azione cattolica. Io però attualmente ho fatto la promessa solenne di non masturbarmi più ma in ogni caso "io tengo una minchia tanta, io tengo una minchia a forma di mummia accussí".
Le motivazioni di questa promessa solenne è che c'è il cazzo porco dio cane fottuto corona virus che mi sta rompendo il culo ogni giorno di più e non lo sopporto più ma proprio più!
29.05.20 In barba al corona oggi è un grande giorno perché sono finalmente riuscito ad avere un appuntamento con Irene che mi rinnoverà i dreads locks la prossima settimana, settimanalmente, egregiamente, intuttsmente e annodatamente e assolutamente: è scusate se è poco ma io Joco poco ma joco in culo al corona virus che mi fa piangere perché è così antipatico che a confronto una zecca nel culetto è come una carezza della principessa sul pisello che non è l'ortaggio ma lascio a voi e alla vostra Immaginazione fervente minchia signor tenente con faccia di serpente
tu mi sembri un sacripante sacrosante della vita commediante mentre io mi fumo le piante e non i funghetti ma proprio la Maria Giovanna .
Quando sono stato ad Amsterdam ho fumato l'orange bud è la White widow io volevo prendere anche i funghetti ma i miei turpi accompagnatori non me la hanno fatta provare... Mannaggia a loro!
Tra una canna e l'altra
02.07.20 dopo tanti anni e ad essere sincero non ricordo quanti tornerò al cerquosino un luogo che io adoro. Il Cerquosino è una comunità per ragazze e ragazzi disabili che si trova nella zona di di Orvieto in Umbria. Anche quest'anno è stato approvato dalla regione umbra un progetto per Giovanni o giovani persone disabili è fortunatamente sono stato inserito nel progetto che si svolgerà dal 21 al 28 luglio. Devo ringraziare molto Barbara e serena 2 collaboratrici e amiche è vecchie conoscenze dei miei passati soggiorni al cerquosino... Un grazie particolare lo devo soprattutto a Gualtiero un mio ex-educatore molto sensibile, divergente e divertente e genuino.
Gualtiero ha un pregio formidabile perché non si dimentica delle persone.
Luì sapeva perfettamente quanto ci tenessi a ritornare al cerquosino e quest' anno è riuscito ad accontentarmi.
La comunità laboratorio è immersa nel verde tra le famose di Orvieto patrimonio naturale dell'UNESCO.
A pochi chilometri si toccano le bellezze o anzi si trovano meraviglie conosciute in tutto il biondo il mondo come Perugia, Gubbio, le cascate delle marmore, il lago Trasimeno, insomma tanta natura magica... Vai col liscio liscio è vi lascio immaginare la mia felicità e la mia emozione quando tornerò in questi luoghi che ho frequentato anche prima dell'aggressione.
Il progetto del Cerquosino comprende attività molto motivati anzi motivante come il teatro , l'allestimento della pecora del proiettile ma non solo del palco, lo studio del lavoro corpo le quinte, la recita, la mimica oltre alle sempre interessanti attività come la pittura il modellismo, la meditazione della natura che ci circonda questa affascinante comunità laboratorio.
Nonostante i tanti tinti tonti tenti mesi di lockdown sabato sono riuscito a fare un grande allenamento ed infatti il mio allenatore Davide mi ha fatto i complimenti per la la mia performance.
04.07.20 oggi è sta una giornata... Oh... No... È stata una giornate (ma impara a scrivere!) davvero speciale perché dopo ben quattro mesi ho ripreso gli allenamenti di bocce al forino cioè al fortino. Fernando ci teneva così tento tanto tonto tinto che andasse tutto per il verso giusto gas presentarsi con un'ora di anticipo in modo da potermi fare un bagno rilassante e riposante e tonificante. Naturalmente ci ho pensato io a mandare tutto a carte 48 (per i dislessici: quarantotto) facendomi venire una bella crisi di nervi proprie mentre stavamo per uscire davanti alla 🚪 porta dell'ascensore. Fortunatamente la crisi è durata poco porco cane per cui l'allenamento non è saltato. Sono stato accolto con molto affetto da tutto in tiro il gruppo bocciabili mentre io spossato dalla crisi di nervi da poco rientrata ho avuto solo la forza di mandare un saluto generale con un cenno di mano. Meno male che mi conoscono molto bene tutti quanti! Dopo i primi minuti di riscaldamento mi sono accorto che i quattro mesi di Stop forzato per il coronavirus non avevano affatto con affetto arrugginito le mie giornate. Chi doveva accorgersene se ne è accorto (mi riferisco agli allenatori Davide e Franco) e mi hanno messo a giocare in coppia fissa con Carlotta, ex-campionessa nazionale categoria bc3. Secondo voi le tre partite che ho giocato come sono andate a finire? Le ho vinte tutte e tre. Come promesso a Fernando dedico queste tre vittorie e tutte quelle che verranno a mia mamma Simonetta, la mia tifosa numero uno. Per lei l'importante non è mai stato partecipare ma vincere; se proprio non fossi stato in grado di vincere l'avversario avrei dovuto almeno batterlo. Notare la sua sportività.
06.07.20 oggi finalmente dopo tanta attesa è venuta trovarmi Irene è mi ha fatto i dreads nuovi.
Irene è una minuta ragazza bionda con gli occhi azzurri e i dreads e molto sorridente e simpatica. ABbiamo passato Insieme te ore abbondanti perché erano già due anni che non mi facevo aggiustare i capelli, ci siamo dati appuntamento per la prossima volta a gennaio 2021 però lei ha detto che quando vogliamo possiamo andare a salutarla in via Po 20 dove ha un una bancarella di oggettistica varia.
Mia mamma l'aveva subito trovata inadatta per Via della mia stazza da Body-builder. Siamo comunque rimasti in contatto per i miei capelli.
A distanza di tanti anni è venuta proprio ieri in ccomunità e mi ha sistemato i miei dreads
08.07.20 omicidio nella casa di Corrado.
Era l'una luna di notte del 31 dicembre 2020 e io è Fernando tornavamo dalla birreria dove avevamo festeggiato l'arrivo del nuovo anno. Non eravamo ubriachi marci ma le tre quattro birre che avevamo bevuto a testa ci avevano Reso dignitosamente briLli .
Per tutto il giorno aveva nevicato e Torino era più bella che mai vestita di un manto bianco alto più di venti centimetri .
Le strade cominciavano a ghiacciare e il ritorno alla casa di Corrado sta diventando poco agevole, tant'è che per arrivare in corso quintino sella 83 c'erano voluti 40 minuti rispetto ai 15 soliti...
Dopo avere parcheggiato ed essere usciti dalla macchina suonammo in portineria. Con nostro stupore non venne ad aprirci l'operatore del turno di notte ma un cazzo di carabiniere del resto non glielo ho mica detto io di fare il carabiniere.
Con molta fretta ci fece che non sono le feci entrare e sedere per fare le fecisi erano radunati come Toro Seduto che è seduto per fare le feci tutti gli ospiti della comunità.
Con il nostro arrivo c'eravamo proprio tutto Titti tanti tonti tenti tinti e chiedemmo un po' spaventati cosa cazzo fosse successo.
Il carabiniere ci disse soltanto che al piano superiore c'era un morto (brrr) e che da quel momento dovevamo rispondere alle sue domande facendo molta attenzione a ciò che avremmo detto perché tutto poteva essere Usato contro di noi come nei migliori telefilm americani tipo non so Stasky e Huch ooops Agatha Christie. Io cercai nuovamente di farmi dire chi fosse mAi morto oh poverino... È morto! Soprattutto volevo sapere se si fosse trattato di un omicidio porco dio o di morte naturale come l'acqua panna ora di suicidio.
La risposta non la devi cercare fuori la risposta è dentro di te... Però è sbagliata. La fisposta
nuovamente non arrivò però da un conteggio veloce notai che non è un notaio all'appello mancava Gino è Pino e Rino e Tino e Dino e Nino e Vino e Mino e Lino e Fino e Bino. .
Il carabiniere faceva o anzi tempestava di domande specifiche tutti i presenti e questo mi fece ma non le feci capire che la morte orripilante per cause Naturali di Gino fosse scartata da subito. Ma che si trattasse di un omicidio lo dedussi quando il carabiniere mi fece le 2 inevitabili domande che si fanno ad un sospettato omicida ... Che tipo di rapporti aveva signor Guido con il Signor Gino?Ache ora siete usciti dalla comunità lei e il signor Fernando...?
Io raggelai nel sentire queste 2 cazzo di domande perché il carabiniere volutamente oppure no aveva confermato l'omicidio di Gino. Nel frattempo arrivarono un investigatore incaricato di fare luce sull'accaduto e la squadra omicidi della polizia di stato che eseguì tutte le informazioni indicazioni del Perry Mason torinese. Noi ospiti fumo fummo fatti salire nelle nostre stanze anche perché erano ormai le tre di mattino quando arrivò il carro funebre per portare via la salma salsa di Gino Pino Rino è compagnia bella.
Non eravamo riusciti a vederlo per un ultimo saluto perché quando il mattino seguente (il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca il mattino ha l'oro in bocca ) ci fu permesso di entrare o di uscire che dir si voglia tutto era stato messo in ordine pulito come il culo di un bambino come se nulla fosse successo...
Per fortuna la nostra compagna di comunità Viorica era uscita presto per comprare Playgirl oh no! Il solito maniaco :la stampa.
Un trafiletto nella prima pagina anticipava una lunga preposizione, aggettivo, sostantivo, un lungo articolo pieno di particolari come un tacchino sulla terribile tragica orribile fantascientifica morte di Gino. Povero il mostro nostro compagno !hasta la victoria! Nella foto pubblicata su playman si vedeva Gino seduto sulla sua sedia a rotelle elettronica coperto dalla sindone con il capo chino all'indietro. Che sul di dietro fa le feci!
Le macchie di sangue sul lenzuolo erano Dixan (concentrate) sulla zona della cucuzza e per terra si poteva vedere un grosso Bastone da passeggio che è proprio il cazzo in legno di betulla chiaro che somigliava a quello di Mimmo. Dopo qualche ora ci fu detto che era proprio suo di lui e che probabilmente l'assassinio se ne era servito per martoriare il povero sfigato Gino e anche per confondere confundere confutare la dinamica dinamo dell'omicidio.
Nell'articolo c'era scritto che si aspettava l'esito il finale della biopsia anzi dell'autopsia per sapere con certezza verso che ora Gino era deceduto e sopratutto la vera causa della morte.
Tra i particolari descritti nell'articolo del playboy avevo potuto leggere che dalla sua stanza era sparito il suo orologio è circa settecento iuri in contanti.
Si trattava di un omicidio oppure di una rapina finita male? Boh... Lo sapremo nella prossima puntata.
Altro particolare interessante che i giornalisti erano riusciti a conoscere era che un piccolo avanzo di puma piuma d'oca era stato rinvenuto sul pantalone di Gino. La polizia scientifica considerava questo lembo ritrovato un particolare di notevole importanza perché avrebbe potuto contenere il D. N. A. dell'assassino. Ma il vero colpo di scena avvenne con il ritrovamento di due lenzuoli annodati. Usati per che cosa? Per salire sul balcone del primo. Pieno piano e raggiungere la stanza di Gino passando per il bagno assistito oppure per la sala fumatori? In questo caso minchia l'omicida non sarebbe uscito dalla dall'ingresso principale della casa di Corrado evitando di farsi vedere dall'operatore notturno di turno. Oppure le lenzuola annodate erano servite per arrampicarsi (sugli specchi) al primo piano? Questi erano i primi indizi traspelati pelati come il sugo al sole ma forse trapelati la notte (piena di stelle ti fa sognare le cose più belle) stessa dell'omicidio. La polizia scientifica non confermava è non escludeva nulla nel primo comunicato letto il primo gennaio 2021 nella sala stampa del commissariato di Torino.
Il ritrovamento delle lenzuola annodate se fossero davvero servite per salire o scendere escludendo escludevano di fatto che l'omicida fosse un disabile in carrozzina o carrozzella poiché non avrebbe. avuto La forza nelle braccia per arrampicarsi fino al primo piano o calarsi da esso è riposizionarsi sulla carrozzina per dirigersi sul luogo del delitto o abbandonarlo in fretta è furia. Lo stesso lembo di piuma che ahimè risultò essere del mio piumone arancione era un evidente particolare per depistare le indagini. Ad ogni modo la mia estraneità ed di Fernando al caso fu di mostrata con l'esito della autopsia. Il povero Gino era morto per le bastonate per le 23.30, ora in cui noi alle gramente aspetta vamo l'arrivo del nuovo anno in compagnia dei clienti abitu di nari.
La nostra innocenza poteva inoltre essere di mostra ta come una crescenza di Enza... Pazienza! Da una telefona ta con il filo perché se fosse cordless non ti ci potresti impiccare Fatta che non è la fatta da Fernando aallaCiao sua squinzia Carla per chiedere è non chiudere perché nel secondo caso è una chiusura per chiedere di raggiungerci in birreria è festevviaggiarre in si eme l'arrivo del nuovo anno!
Guido Nasi
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In alternativa: Massimo Tallone
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Pubblicato il 2020-07-17 10:58:22.
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