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Un foglio in bianco
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NOTIZIA, COME, PERCHE’

Facciamo come una volta: compiliamo un foglio in bianco per risolvere i nostri problemi

Tornate indietro negli anni.

Sarà capitato anche a voi, giovani e meno giovani, di trovarsi davanti un foglio bianco sul quale dover scrivere senza avere delle idee.

Era ed è stato il dramma di tanti studenti, quando dovevamo svolgere un tema e non sapere cosa scrivere e cosa scegliere, per impressionare favorevolmente la commissione giudicatrice.

Ora, la stessa ansia, lo stesso pensiero, sembra  essere il “leit-motiv” dei nostri governanti, senza distinzione di appartenenza commettendo, tuttavia, l’errore di voler essere come gli altri e di non volersi distinguere, mettendo al primo posto l’etica.

Un principio che, se fosse osservato , semplificherebbe di molto l’idea di uno Stato al servizio dei cittadini con regole e principi morali imprescindibili.

Discutere di morale, l’abbiamo visto nel recente passato, sembrerebbe essere un argomento “demodé “ , proprio perché nessuno si comporta in modo coerente e, se può, se ne approfitta dimenticando che governare è un’arte ed insieme un servizio.

Di fronte a certe contestazioni la critica è subito pronta ad escluderti perché non sei moderno.

In questi casi con il “benestare delle tenebre “, si rende lecita qualunque cosa  e ci si indigna se qualcuno osa affermare il contrario.

L’altro errore è quello di strumentalizzare tutto e di giocare sugli errori altrui diventando giustizialisti (per gli altri) e garantisti (per se stessi).

La vergogna di chi specula sulle risorse della povera gente(a proprio vantaggio) dovrebbe essere già di per sé  motivo di esclusione dalla vita pubblica .

La vigliaccheria di chi se la prende con una singola persona è un comportamento inqualificabile per un essere umano.

Lo scandalo di chi truffa la persona inerme specie se bisognosa,  esigendo da lui quelle “gabelle “ che lo obbligano a mettersi in mano agli usurai per tirare avanti , dovrebbe far riflettere sul marcio che esiste in ogni settore della nostra società.

Che dire poi di leggi truffaldine partorite nella notte, di comportamenti immorali voluti In nome di una modernità fasulla che equipara il lecito all’illecito ?

Diventa davvero difficile dover riempire quel foglio in bianco perché non si sa da che parte cominciare.

Per non doversi ripetere e dire le stesse cose, mentre la realtà che abbiamo attorno è un libro aperto.

Da qualunque parte la si esamini, si nota la debolezza e l’incapacità dell’essere umano  sempre pronto a giustificarsi, a non ammettere di aver sbagliato perché ,“ così fan tutti “ e, in fondo, il mondo oggi va così.

Non importa come, tanto quello che conta è avere i soldi.

Con quelli si può fare tutto, anche curarsi, perché se non li hai, nessuno è disponibile ad aiutarti inventando le scuse più banali perché in fondo si vergogna specie se sei un amico.

Allora si invoca la ripresa, si giustificano le leggi, le opere necessarie con delle promesse sibilline alle quali  non si crede neppure, ma che sono valide al momento utile per ricevere consensi.

Lo scenario, direbbero i sociologi, è triste perché le diverse soluzioni che si potrebbero prospettare, dovrebbero fare sempre prima i conti con una bieca burocrazia.

E’ un’arma a disposizione dell’istituzione che mettere in atto  una simbolica  “barriera Maginot “, che potrebbe però essere aggirata se imparassimo a riempire quel foglio in bianco, con le nostre idee, senza condizionamenti di nessun tipo.

Più idee nel rispetto della persona specie se necessita di un aiuto e si trova a dover vivere al di sotto delle proprie possibilità mentre altri scialacquano e ingannano chi ha dato loro fiducia.

Un foglio che va compilato non solo per i politici, ma per tutte quelle categorie sociali e professionali  che con il loro comportamento disonorano il loro ruolo, diventando immorali e prive di scrupoli.

Un messaggio forte che, non potendo occuparsi di tutto, deve tuttavia iniziare affrontando, di volta, in volta, almeno  un argomento.

Sarebbe la nostra rinascita: quasi un obbligo per ricominciare, cambiando stili di vita  senza attendersi che siano solo gli altri, a dover risolvere i nostri problemi.

A questo punto, dopo aver riempito il foglio  che era in bianco si fa come una volta: si rilegge per mettere a posto il testo non dimenticando, simbolicamente, la punteggiatura.

 

                                                                                    Renato Celeste

 

 

 



Pubblicato il 2020-09-13 06:03:59.
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