Torino, 23 giugno 2012
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Salone Internazionale del Libro di Torino 2013
Dal 2013 il Salone avrà anche la Regione Ospite:
l’incontro Picchioni, Coppola e Caligiuri
Accanto al Paese Ospite d’Onore, dall’edizione 2013 il Salone Internazionale del Libro di Torino avrà anche la Regione Ospite d’Onore. Ne hanno discusso ieri in un incontro a Torino il presidente della Fondazione per il Libro Rolando Picchioni, l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola e il coordinatore nazionale Cultura della Conferenza delle Regioni, l’assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri.
Il progetto è maturato a seguito dell’incontro - avvenuto il 20 giugno scorso a Roma in Commissione Cultura presieduta da Caligiuri - in cui Coppola e il presidente nazionale di Unioncamere Ferruccio Dardanello hanno proposto e convinto tutte le Regioni italiane ad adottare il «modello Piemonte» per il sostegno ai piccoli editori: un modello di successo che, grazie a un accordo fra Regione e Unioncamere Piemonte, ha permesso di erogare un bonus di 1.000,00 € ad ogni editore che aveva i requisiti necessari, consentendogli di partecipare al Salone 2012.
L’idea di dedicare uno spazio speciale a una Regione Ospite d’Onore va inoltre incontro alla necessità di rivitalizzare il Padiglione 1 di Lingotto Fiere, che da area disomogenea e piuttosto marginale deve diventare uno degli assi portanti del Salone, così come è già avvenuto con il Padiglione 5 grazie al Bookstock Village.
«Il Padiglione 1 – spiega Picchioni – diventerà così la casa di quel patrimonio di ricchezza, creatività e bibliodiversità rappresentato dai piccoli editori, che non devono essere oscurati dalla potenza di fuoco di quattro o cinque colossi. Per questo lo vogliamo ripensare e riplasmare sotto tutti gli aspetti: dal coinvolgimento di tutte le Regioni – comprese quelle che negli ultimi anni hanno “latitato” - come tramite per promuovere la piccola editoria locale, al totale restyling architettonico, alla creazione di un grande agorà centrale per eventi e spettacoli, all’istituzione appunto della Regione Ospite d’Onore. Sotto questo profilo abbiamo già ricevuto l’approvazione entusiasta dell’Aie, l’Associazione Italiana Editori, e del Centro nazionale per il Libro presieduto da Gian Arturo Ferrari, che rappresenta la prima, concreta manifestazione d’interesse del Ministero per i Beni Culturali nei confronti del Salone torinese».
Ma cosa significherà essere Regione Ospite d’Onore? «Dovrà essere una presenza a 360°, di area vasta – sottolinea Coppola -, in cui ogni Regione sarà presente non soltanto con la propria editoria e i propri autori, ma con l’intero display della sua cultura materiale e immateriale. E quindi con concerti, teatro, enogastronomia, rassegne cinematografiche come già accade per i Paesi Ospiti. Lavoreremo per creare una profonda integrazione con il tessuto culturale, ricettivo e il sistema di imprese di Torino e del Piemonte. Ad esempio, intendiamo offrire alle classi della Regione Ospite la possibilità di integrare nel pacchetto di viaggio e soggiorno a Torino anche la visita al Museo Egizio, alla Reggia di Venaria, al Museo del Cinema, per un’esperienza che sia un reale arricchimento e momento di valorizzazione e promozione reciproca».
Coppola, Picchioni e Caligiuri hanno incominciato a delineare le prime linee guida che andranno a costituire il format della Regione Ospite d’Onore: il modello, l’intelaiatura che indicherà i contenuti e il livello al quale – pur con le necessarie modulazioni – ogni Regione che via via si succederà dovrà uniformarsi. I primi assi fondamentali su cui si è convenuto sono:
a) Concessione dello spazio espositivo a titolo gratuito da parte del Salone (il cosiddetto «plateatico»).
b) Coinvolgimento del sistema scolastico della Regione Ospite per organizzare e moltiplicare, attraverso iniziative culturali, laboratori, giochi e concorsi l’intervento delle classi di tutta Italia al Salone di Torino. Molto importante è l’integrazione con le iniziative di promozione della lettura e della cultura già attive nei diversi territori, come il progetto Nati per Leggere, e la possibilità di estendere esperienze piemontesi di successo come Adotta uno scrittore o il Bookblog.
c) Coinvolgimento del sistema istituzionale, economico, culturale, bancario, mediatico, turistico e dei trasporti della Regione Ospite, per integrare il maggior numero possibile di soggetti attivi che possano mettere a disposizione risorse e competenze atte a incentivare e arricchire la presenza a Torino.
Il gruppo di lavoro metterà a punto il format entro l’estate, in modo da poterlo formalizzare nel workshop annuale della Fondazione al Monastero di Bose, in programma il 21 settembre prossimo.
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Nicola Gallino
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Mario T. barbero
Pubblicato il 2012-06-23 02:56:05.
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