I concerti dell’Orchestra Filarmonica di Torino
Orchestra Filarmonica di Torino
Stagione 2012-13
martedì 23 ottobre 2012
Torino, Conservatorio “G. Verdi”
ore 21
Orchestra Filarmonica di Torino
Massimo Quarta direttore e violino
PURO MOZART
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 17 in sol maggiore K. 129
Concerto n. 1 in si bemolle maggiore per violino e orchestra K. 207
Sinfonia n. 33 in si bemolle maggiore K. 319
Prova generale aperta al pubblico: domenica 21 ottobre 2012 - Torino, Conservatorio “G. Verdi” - ore 17
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Tra gli obiettivi che l’Orchestra Filarmonica di Torino continua a perseguire, con il conforto del sostanzioso aumento di pubblico che da alcuni anni registra con soddisfazione, ci sono l’estrema attenzione alla scelta del repertorio e il coinvolgimento di grandi interpreti. Conferma ne è il concerto inaugurale della stagione 2012-13, in cui Massimo Quarta – ritenuto dalla critica uno dei più autorevoli violinisti della sua generazione – sale sul podio dell’Orchestra Filarmonica di Torino in veste di direttore e violino solista, dopo l’esperienza di MITO Settembre Musica dello scorso anno.
Con Massimo Quarta l’Oft distillerà il Mozart più luminoso, affrontando tre pagine della prima maturità del genio salisburghese.
La Sinfonia in sol maggiore K. 129, stupendo esempio di musica galante, è una pagina in cui si potranno ammirare i vivaci impulsi ritmici del primo movimento, la cantabilità composta e simmetrica del secondo e il ritmo di giga dell’ultimo, una caratteristica assai diffusa che va fatta risalire ai tempi di Corelli e dei suoi finali di Concerto. La Sinfonia K. 129 testimonia di un passaggio nel modo di intendere le sinfonie: da accompagnamento di feste e ricevimenti ascoltato con distrazione a brani centrali delle serate, concentrati di impegno compositivo.
Il Concerto per violino e orchestra K. 207 è stato scritto da Mozart tra l’aprile e il dicembre del 1775, cioè nel periodo in cui meditava di lanciarsi nella carriera di violinista solista. Come le coeve sinfonie e serenate, anche questi lavori sono pieni di spirito e presentano una armoniosa fusione di vari influssi musicali: nei primi movimenti il dinamismo tipico dei Concerti all’italiana si compenetra con il senso drammatico e teatrale dell’opera buffa; nei tempi lenti si trovano vere e proprie arie d’opera tradotte per violino, e i finali sono eleganti e fluidi, vicini al gusto francese per il loro carattere di danza.
La Sinfonia in si bemolle K. 319 è pura gioia di vivere: il primo movimento si estende con ampiezza ed esuberanza, alternando in modo teatrale i piani e i forti e riservando nello sviluppo un severo episodio a imitazione che ricorda la musica religiosa o il finale della futura Sinfonia “Jupiter”; l’Andante è un episodio sereno e il Finale, percorso da una ilarità irrefrenabile e contagiosa, è una festa in cui si alternano episodi popolareggianti e raffinati in un gioco di continue metamorfosi.
Gabriele Montanaro
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Mario T. Barbero
Pubblicato il 2012-10-16 04:43:16.
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