IL LIBRO DEI PERCHE’
Prima della rivoluzione mediatica ci si documentava con le enciclopedie librarie e la ricerca dei fatti e delle vicende storiche richiedevano studio e attenzione, per poter trasferire il tutto nelle ricerche scolastiche e universitarie.
La memoria ci guadagnava e la base era utilissima per fare esperienze professionali nei vari ruoli lavorativi.
Oggi, tutto questo è superato e il risultato si trova subito a scapito, tuttavia, di quella conoscenza che sembra simile, ma rimane più apparente che reale.
Come dire: la strumentazione nella sua evoluzione è importante, ma non ha lo stesso valore culturale.
Sarebbe utile, pertanto, un’onesta mediazione che si riscontra nella professionalità di chi incontriamo.
Facciamo l’esempio , tanto per capirci, del medico di famiglia di ieri che ci conosceva dalla nascita e sapeva intervenire un po’ su tutto, salvo affidarsi poi alle cure ospedaliere dotate di strumentazioni che lui non poteva possedere.
Oggi,invece, le varie trasformazioni socio-culturali, lo individuano più come un burocrate(con le dovute eccezioni) che una persona alla quale affidarsi con serenità alle sue cure.
Se uno ci pensasse un po' il discorso sarebbe simile in tutte le professioni .
Il problema é che intanto la popolazione invecchia sempre di più e le difficoltà ad essere “ digitalizzati”, diventa sempre più ostico.
Meglio sarebbe poter semplificare la burocrazia tenendo conto di questo dato di fatto onde evitare di essere considerato “Out”.
Ecco che ripassando le varie enciclopedie una era utile per saper rispondere ai vari quesiti: “Il libro dei Perché “.
Oggi, certamente è un testo fuori “ Moda “ nonostante l’innocenza dei bambini, di ieri e di oggi, ai quali non si saprebbe dare le riposte adeguate per comprendere, disfunzioni, ingiustizie, diseguaglianze, prepotenze, malcostume, etc.
E un perché sarebbe davvero utile per capirci qualcosa, su questi vaccini: chi li fa, quali fare,meglio prima sugli anziani a rischio (sperimentano?) o su quelli più giovani?
E poi, visto che l’obiettivo è essere tutti immunizzati (che brutto dire di “gregge”) perché non trovare il sistema che chi può se lo compra da un centro autorizzato che lo certifica e fare in modo che lo Stato copri tutti gli altri gratuitamente ?
Si eviterebbero i furbetti, i raccomandati etc.
Abbiamo scoperto l’acqua calda o quale alchimia politica c’è sotto ?
E’ proprio un bel rebus come dire:” invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia “.
Perché tutti questi che ci rappresentano(votati da noi?) non imparano la lezione che il nostro Paese ha una sua cultura e tradizione da TRASMETTERE ai giovani che saranno l’asse portante della nostra società?
IL nostro piccolo libro dei ”perché“,diventa troppo complicato da interpretare e bisognerebbe avere l’umiltà di vedere anche cosa fanno gli altri, senza copiare ciò che ci fa comodo, ma quello che potrebbe essere vantaggioso per la gente.
Allora, solo allora, ritornerebbe di attualità il nostro LIBRO DEI PERCHE’.
Renato Celeste
Pubblicato il 2021-04-07 22:05:06.
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