Giovedì 22 aprile, alle
ore 20, in programma un nuovo appuntamento con l’opera in streaming su www.teatroregio.torino.it: va in scena
L’elisir d’amore di
Gaetano Donizetti.
Stefano Montanari, sul podio dell’
Orchestra e Coro del Teatro Regio, affronta la più leggera, comica e sentimentale tra le partiture di Donizetti, in uno spettacolo firmato dal regista
Fabio Sparvoli. Nel cast:
Mariangela Sicilia (Adina),
Bogdan Volkov (Nemorino),
Marco Filippo Romano (Dulcamara),
Giorgio Caoduro (Belcore),
Ashley Milanese (Giannetta) e
Mario Brancaccio (l’assistente di Dulcamara).
L’elisir d’amore va in scena grazie al patrocinio della
Camera di commercio di Torino, che prosegue così il proprio impegno con il Regio nel segno di una lunga collaborazione che la vede al fianco della vita artistica del Teatro.
Uno speciale ringraziamento al
Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che ha concesso in prestito gratuito, per questa produzione ambientata negli anni ’50, una splendida auto d’epoca appartenente alla sua collezione, una Autobianchi Bianchina 500 Trasformabile del 1959, con capote apribile.
Direttore d’orchestra e Maestro al fortepiano è
Stefano Montanari: diplomato in violino e pianoforte, affianca all’attività di direttore d’orchestra quella di solista – già primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna - al violino e al fortepiano. È direttore musicale dell’ensemble barocco
I Bollenti Spiriti di Lione e ospite regolare dei più importanti teatri e delle più prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee. Insegna alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e ha pubblicato il “Metodo di violino barocco”. Collabora stabilmente con il jazzista Gianluigi Trovesi.
La regia dell’allestimento del Teatro Regio è di
Fabio Sparvoli. Regista dalla lunga carriera con importanti momenti di formazione al fianco di Strehler e De Simone, ha firmato la regia di decine di spettacoli presentati in importanti palcoscenici.
Mariangela Sicilia, acclamata da Le Monde come “un miracolo di saldezza vocale” e da Der Tagesspiegel come una “voce sopranile che splende come il sole mattutino di Provenza”, è la protagonista, Adina. Nemorino, il tenore al quale è affidata una tra le più celebri arie di tutta la storia del melodramma, “Una furtiva lagrima”, è interpretato da
Bogdan Volkov, tra i giovani più promettenti della sua generazione e che abbiamo il piacere di ospitare per la prima volta al Regio. Già apprezzatissimo Don Alfonso nel
Così fan tutte diretto dal Maestro Riccardo Muti,
Marco Filippo Romano interpreta l’imbonitore più simpatico del teatro lirico: il dottor Dulcamara.
Le scene di questo allestimento sono di
Saverio Santoliquido, i costumi di
Alessandra Torella, le luci di
Andrea Anfossi. Assistente alla regia è
Anna Maria Bruzzese. Il
Coro del Teatro Regio, impegnato in importanti passi nell’opera, è istruito da
Andrea Secchi.
In un villaggio dei Paesi Baschi, in questo allestimento ambientato negli anni ’50, Nemorino è innamorato della ricca e capricciosa Adina, della quale non riesce ad attirare le attenzioni. Ascoltandola raccontare la storia di Tristano e Isotta, nasce in lui il desiderio di possedere il magico elisir d’amore. L’arrivo in paese dell’intraprendente sergente Belcore, che subito corteggia con successo Adina, acuisce la gelosia di Nemorino, tanto che il medico-ciarlatano Dulcamara non ha difficoltà a vendergli del comune vino di Bordeaux spacciandolo per il filtro amoroso tanto desiderato. Adina accetta di sposare Belcore, mentre Nemorino, che non vede sortir effetto della presunta pozione amorosa, non avendo più soldi tenta il tutto per tutto arruolandosi nell’esercito, e acquistando dell’altro elisir da Dulcamara. Questi racconta tutto alla giovane Adina che, commossa dal sacrificio di Nemorino, recede dal contratto di matrimonio con Belcore e dichiara a Nemorino tutto il suo amore.
Forse i quindici giorni di tempo per comporla sono una leggenda metropolitana: di sicuro Gaetano Donizetti non ebbe molto tempo per comporre
L’elisir d’amore, l’opera che Alessandro Lanari – l’impresario del Teatro della Canobbiana di Milano – gli commissionò in tutta fretta dopo il
forfait di un altro compositore che doveva scrivergli un’opera nuova per la stagione di primavera 1832. Donizetti ricorse subito al più celebre librettista dell’epoca, Felice Romani, che scrisse un libretto tratto da
Le Philtre di Eugène Scribe e già musicato da Daniel Auber. L’opera andò in scena il 12 maggio 1832 con un enorme successo, tanto che alla prima seguirono ben 32 recite.
I
biglietti per lo streaming de
L’elisir d’amore sono in vendita on line al costo di
€ 5. Il biglietto è valido per lo streaming del 22 aprile e può essere utilizzato anche per i successivi accessi on-demand.
Per informazioni, vendita e streaming:
www.teatroregio.torino.itPer le foto in alta definizione,
clicca quiTorino, 14 aprile 2021