Nuovi poeti alla ribalta
Daria Barcheri: la poetessa delle emozioni
Qui di seguito presentiamo alcune recenti poesie di Daria e poiché la nostra è una giovane poetessa certamente sentiremo ancora parlare di lei in un prossimo futuro:
Ma come posso dormire così
sola,
senza accanto nemmeno l’ombra di un tuo respiro…
E senza le tue carezze, dimmi
mio dolce Amore,
come posso riposare.
La tua mancanza mi scava il petto,
mi morde il cuore,
la nostalgia che di te sento
mi appesantisce il volto…
Oh bacio d’immensa delizia!
Oh gemma dell’anima mia!
Non lasciare i miei occhi privi del tuo sguardo,
non abbandonare il cammino delle mie emozioni…
ma piuttosto torna Amore mio,
torna sulle orme del nostro fuoco imbarazzato,
torna a cavalcare magia di stella
e istinti di luna.
Vieni a me
bora passionale di sorrisi;
vieni e adorami,
forte tremore che profuma di lietezza,
e lasciami presto la speranza di un tuo ritorno
perché ancora assenza di te respiro.
(Poesia vincitrice del Concorso Aletti Editore)
ODE ALLA LUNA
Enorme goccia d’ambra,
brillante immerso nell’oscurità d’altrove,
i tuoi misteri rifletti
sulle acerbe alghe marine.
Hai sapori di lontananza
disegni cerchi di tenerezza.
Risoluta perseveri
su affrante nubi e librate piume,
e a nostra insaputa svieni
nel regolare le maree dei nostri dolori.
Hai guance di gelosia,
lanci sguardi di saggezza.
Conosci sentieri e destini
di terrestri creature disperate,
segni vite e amori
come se posassi sulle ali dei nostri pensieri.
Non dici mai nulla,
anche tu vieni dal nulla.
Ci fai impazzire di giorno
mentre con l’occhio nudo non ti vediamo,
nascosta ciliegia d’oro massiccio,
ibrido luccicante d’incertezze e canti.
A volte sembra che ridi,
a volte sembra che piangi.
Spigolosa e indifferente
oppure morbida e gioiosa,
su di te proiettiamo i nostri umori
e così ti scorgiamo ogni attimo diversa.
Appari d’incantesimo e corallo
innaffi con inganni le rose e i tulipani.
Antico splendore dall’universo emani,
e tra le mani…
i voli delle tue pazienze,
i passi solitari delle tue speranze,
le umili memorie dei nostri più reconditi segreti.
(Poesia vincitrice della sezione “Poesie del Nuovo Millennio”)
OCCHI DI FAME
OCCHI DI FAME VEDO QUEST’OGGI…
OCCHI DI STELLA CHE RICERCANO SCAGLIE DI SALE
RIFLESSE DAL PIANTO DEL MARE.
NUDE MANI RACCOLGONO SOLO L’ODORE
DEL RISO NELL’ACQUA
E DI SOLA SABBIA SI NUTRONO
VISI APPASSITI DI DOLCI BAMBINI.
SE DEL FRESCO PANE NEANCHE IL PROFUMO
DI SUCCOSE MELE NEANCHE LA BUCCIA,
LA VOGLIA PER UNA MISERA FOGLIA
D’INSALATA
SI ESPANDE
OLTRE I CONFINI DEL CIELO.
SI ODONO GRIDA DI MADRI DISPERATE,
DAI LORO SENI
NEMMENO UNA LACRIMA
DI LATTE
PER I LORO FIGLI DALLE SMILZE BRACCIA
TANTO DA SEMBRAR DITA.
S’INNALZA IL SOLE
PER DAR LUCE A OSCURE ORE DI SETE
SENZA DONAR GOCCE
DI SPERANZA, AI FIGLI DELLA LUNA,
MENTRE CRUDELI INSETTI DIVORANO CORPI
GIA’ DEBOLI E SCARNI.
POI GIUNGE IL TRAMONTO
SENZA LASCIAR NULLA ALLA TERRA DEI LUPI…
NE’ SPIGHE DI GRANO, NE’ SEMI DI LINO
LA SERA…
NE’ CANDORE DI BURRO
NE’ ESSENZA DI LIME
NELL’ARIA.
(Menzione d’Onore al Concorso “Un verso per salvare una vita”)
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2012-11-15 04:19:50.
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