Il
Premio “Renzo Giubergia” 2021 è assegnato alla giovanissima pianista di origine russa
Alexandra Dovgan, nell’ambito del concerto di lunedì
8 novembre, al
Conservatorio “G. Verdi” di Torino, alle ore
21.00.
Giunto alla
VIII edizione, il premio ha un valore di
10.000 euro e viene conferito dalla
Fondazione “Renzo Giubergia” a un
giovane musicista di spiccato talento; tra i premiati delle precedenti stagioni si ricordano il violinista Daniil Bulayev, l’arpista Tjasha Gafner, il violoncellista Alessio Pianelli, il pianista Marco Scilironi, la cantante Laura Capretti, la flautista Sofía Salazar.
La Fondazione, presieduta da
Paola Giubergia, nasce per onorare la memoria del presidente di
Ersel, con l’intento di promuovere nuovi talenti musicali nazionali e internazionali e organizzare concerti e iniziative di alto profilo, valorizzando al contempo luoghi di particolare interesse culturale e architettonico del nostro territorio.
Nata nel 2007 da una famiglia di musicisti,
Alexandra Dovgan inizia i suoi studi di pianoforte all’età di quattro anni e mezzo e a cinque anni entra nella rinomata Scuola Centrale del Conservatorio di Mosca dove attualmente studia sotto la guida di Mira Marchenko.
A soli 14 anni ha già suonato a fianco di direttori del calibro di
Valery Gergiev e
Gustavo Dudamel e si è esibita nelle più prestigiose sale da concerto internazionali, tra cui la Philharmonie di Berlino, la sala grande del Concertgebouw ad Amsterdam, il Teatro del Festival di Salisburgo, il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, la Konzerthaus di Vienna.
È vincitrice di prestigiosi concorsi internazionali, tra cui il Concorso Internazionale Vladimir Krainev a Mosca, il Concorso Internazionale “Astana Piano Passion”, il Concorso internazionale Televisivo per Giovani Musicisti “Nutcracker” e il Grand Prix del II°Concorso Internazionale per Giovani Pianisti “Grand Piano Competition” di Mosca.
Il programma del concerto prevede la Sonata n. 17 in re minore op. 31 n. 2
«La tempesta» di
Beethoven, una delle sue sonate pianistiche più celebri, nata tra il 1801 e il 1802, anni che segnarono un punto di crisi e di svolta per il grande compositore, sia sul piano musicale che umano.
Si prosegue con
Waldszenen (
Scene della foresta) di
Schumann, una serie di nove brani ispirati a immagini e soggetti legati al mondo della natura, composti tra il 1848 e il 1849, che suggeriscono un viaggio iniziatico in cui il bosco è la parte oscura dell’uomo.
Il concerto si chiude con pagine della musica di
Chopin, con l’esecuzione delle
Ballate op. 23,
op. 38,
op. 47, e
op. 52. Di origine romantica, il titolo di «Ballata», è un prestito dal mondo poetico e letterario, che offre un esempio di quella tendenza ai rapporti scambievoli tra le varie arti tipica del Romanticismo.
Il concerto è a
ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria, attraverso la piattaforma Eventbrite al seguente
link:
https://www.eventbrite.it/e/192231498587