TORNA HELENA WINKELMAN PER LA TOURNÉE DI ARCHI DE SONO
Sabato 1 dicembre 2012, ore 16, Teatro alla Pergola, Firenze • Amici della Musica
Domenica 2 dicembre 2012, ore 21, Conservatorio «G. Verdi», Torino • De Sono
Lunedì 3 dicembre 2012, ore 21, Conservatorio «G. Verdi», Milano • Serate Musicali
Torna a suonare nella sala del Conservatorio di Torino l’orchestra Archi De Sono, la giovane formazione piemontese nata nel 2005 come naturale ampliamento dell’attività dell’Accademia di perfezionamento per strumentisti ad arco, organizzata dalla De Sono con il contributo della Compagnia di San Paolo. Guidata da prime parti di orchestre di livello internazionale, l’ensemble, formato prevalentemente da borsisti ed ex borsisti dell’Associazione, ha nel corso degli ultimi anni raggiunto standard esecutivi che, oltre a portare apprezzamenti da personalità come il grande direttore Semyon Bychkov, hanno fruttato inviti da prestigiose istituzioni concertistiche italiane. Il concerto di Torino (2 dicembre ore 21, Conservatorio) costituisce infatti il secondo appuntamento di una breve tournée in tre tappe che porta la formazione a esibirsi anche a Firenze (1 dicembre ore 16 per gli Amici della Musica) e Milano (3 dicembre per le Serate Musicali); a guidare l’orchestra nella veste di primo violino concertatore torna, dopo il successo di critica e di pubblico conseguito lo scorso marzo, la violinista e compositrice svizzera Helena Winkelman con il suo pregiato strumento costruito da Francesco Ruggeri nel 1687.
È interamente dedicato al grande repertorio russo il programma della tournée, che prende le mosse dalle Variazioni su un tema di Èajkovskij di Anton Arenskij, opera scritta nel 1894 e dedicata dal compositore poco più che trentenne al grande maestro scomparso l’anno precedente. Un balzo in avanti di circa cinquant’anni ci proietta negli Stati Uniti dove Igor Stravinskij si era trasferito prima della guerra e dove nel 1946, nella tranquillità delle colline hollywoodiane compose il Concerto in re, opera capitale del repertorio per orchestra d’archi. In chiusura un altro capolavoro dedicato agli archi, la Serenata op. 48 di Pëtr Il’iè Èajkovskij, ideale e nostalgico omaggio del compositore russo a una civiltà musicale ormai perduta, qui rivissuta in un appassionato idioma tardoromantico.
Il concerto di Torino è, come di consueto, a ingresso gratuito a partire dalle 20.30.
Pubblicato il 2012-11-29 05:37:27.
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