A MALI ESTREMI…
Senza voler entrare in un argomento così ostico per il quale si stanno già consumando le teste di politici e ideologi ,il profilo di quel cambiamento sociale ieri paventato, oggi sta diventando una realtà.
In tanti incominciano ad interrogarsi sulle conseguenze di un’epidemia(passata?) alla quale si é aggiunta quella della guerra, degli interessi degli uni e degli altri di manifestazioni varie di protesta contro la stessa.
Ma…la lezione di un popolo, solidale fino alla morte nel difendere la propria libertà,propone delle considerazioni già fatte non solo dagli studiosi di scienze sociali.
Si inserisce l’idea che per essere solidali ed efficaci,manifestare sia un’arma vincente usando il dialogo,la mediazione e le sanzioni economiche al fine di interrompere questo massacro di vite umane.
In seguito, si penserà agli accordi, alla ricostruzione e alla pace.
A questo pensiero se ne aggiunge un altro più incisivo e cioè l’uso delle armi.
I fatti di oggi, come quelli descritti nel passato, sono per dotare l’Europa di un tutt’uno e cioè una solida economia, con un’apparato militare coeso e forte in grado di difendersi qualora offeso e non essere in balia dei vari Stati in grado di distruggere la nostra cultura e potenza economica.
Riuscire in questo intento sarebbe educativo per tanti giovani senza ideali,impegnerebbe l’istituzione pubblica in interventi efficaci per rivalutare il valor patrio, senza perdersi in molta filosofia, a supporto di laici e religiosi sempre sul “campo “ quando necessario.
Se è vero che a mali estremi si debba ricorrere ad estremi rimedi, il tentativo secondo la logica andrebbe cercato in aggiunta a quanto si sta già facendo, pur riconoscendone la difficoltà.
Tuttavia è un pensiero difficile da realizzare in un tempo breve se osserviamo quanto già avviene nelle nostre piccole realtà spesso divise su argomenti meno impegnativi( si pensi, ad esempio,agli interessi di un comune e di una frazione…)
A maggior ragione lo sarà in una prospettiva europea dove convergono diverse culture, interessi e ideologie che dovrebbero convergere nella stessa posizione.
Eppure, una corretta analisi sociale,individuerebbe in questa la soluzione per poter ragionare con chi oggi si ritiene indispensabile e superiore.
Alla pari, insomma ,su tutto nel rispetto del diritto internazionale, dei valori della vita e nel conseguimento della pace.
Per un credente poi, ci saranno le varie aperture religiose che non potranno benedire un esercito e condannarne un altro, perché la morte, specie per tanti giovani ignari del perché lo fanno è un sacrificio inutile e senza senso.
Infine, ci sono stati dei “flash” del Presidente Ucraino che hanno colpito tutti: come puoi trattare in questo modo, ricostruire un’economia, con quello che tutto il mondo è consapevole di quanto sta accadendo nella nostra terra ?
Purtroppo, per vedere, molte volte ci comportiamo come S. Tommaso: dobbiamo provare, per credere.
I giovani sono il nostro futuro, la nostra società, il proseguimento della vita.
Quale messaggio dobbiamo dare noi adulti e, soprattutto, quale esempio considerando il passato recente di tanti sacrifici e di morti inutili ?
Certo , si tratta di problemi più grandi di noi eppure… a mali estremi bisogna ricorrere a delle soluzioni, anche se scomode e non solo per il timore che tutto potrebbe accadere anche a noi.
Renato Celeste
Pubblicato il 2022-03-24 19:41:15.
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