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FONDAZIONE ARENA DI VERONA IN PRIMA LINEA PER LA CANDIDATURA DELL'ARTE DEL
CANTO LIRICO ITALIANO A PATRIMONIO IMMATERIALE UNESCO
La Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO ha candidato ufficialmente
l'Arte del Canto Lirico Italiano per l'inclusione nella Lista
Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'umanità. Il
Comitato promotore raggruppa per la prima volta tutte le istituzioni attive
nello spettacolo lirico italiano, tra cui le Fondazioni Lirico-Sinfoniche
come la Fondazione Arena di Verona.
«È un segnale grande e stupendo da parte dello Stato Italiano, che riconosce
la centralità di questo patrimonio secolare per la sua salvaguardia e, si
spera, anche per la diffusione alle nuove generazioni, sin da piccoli, sin
dalla scuola; - commenta con soddisfazione Cecilia Gasdia, Sovrintendente e
Direttore Artistico di Fondazione Arena - si tratta di uno sforzo senza
precedenti che ha unito le dodici Fondazioni di ANFOLS, la Scala, Santa
Cecilia, tutti i Teatri di Tradizione della Penisola, Festival, cantanti,
insegnanti, associazioni, accademie, compositori, esperti, nel segno della
tutela di una tecnica che è insieme arte, fisiologia, tradizione, che ha
diffuso la lingua italiana nel mondo ed è divenuta un mezzo di comunicazione
universale di contenuti ed emozioni».
Proprio l'Arena di Verona, simbolo della città il cui centro storico è già
Patrimonio UNESCO, compare più volte sia nella sua nuda bellezza che
brulicante di pubblico, come luogo dall'acustica perfetta e palcoscenico di
realizzato dal Comitato a corredo della candidatura, insieme ad altre
eccellenze artistiche, culturali, pedagogiche e sociali del canto lirico
italiano. La candidatura è stata ufficializzata il 29 marzo 2022 dal
Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO
presieduto da Franco Bernabè con i ministri competenti per il 2023: l'Arte
del Canto Lirico Italiano sarà valutata per l'inclusione nella Lista
Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale dell'Umanità presso il
Segretariato dell'Intergovernmental Committee for the safeguarding of the
intangible cultural heritage UNESCO di Parigi. L'esito del complesso iter
giungerà nella primavera 2023.
Il Comitato per la Salvaguardia dell'Arte del Canto Lirico Italiano ha
elaborato un ricco dossier con la struttura del Servizio II-Ufficio UNESCO
del Segretariato Generale MIC: «L'Arte del Canto Lirico Italiano giunge
-dopo anni di lavoro- ad un risultato che la nostra comunità reputa di
rilevanza storica, persino al di là di quella che sarà la decisione finale
da parte dell'UNESCO - dichiara Federico Sacchi, Presidente. - Il dossier è
il prodotto d'una comunità molto diversificata che ha operato in modo
intensissimo e inclusivo. A tutti va un primo ringraziamento per l'enorme
lavoro e un grande in bocca al lupo per la sfida impegnativa ed esaltante
che da qui prende il via».
Attorno alla candidatura e alla preparazione del dossier si è già avviato un
processo che porterà progetti e collaborazioni fondamentali per la
salvaguardia, la valorizzazione e la diffusione dell'Arte del Canto Lirico
Italiano. La notizia è stata data direttamente dal Ministro della Cultura
Dario Franceschini, che ha dichiarato: «Questa candidatura giunge nel
momento in cui sono ancora nitide nei nostri occhi le immagini del coro
dell'Opera di Odessa che intona il "Va', pensiero" del Nabucco di Giuseppe
Verdi in strada, sotto la bandiera ucraina. Una riprova di quanto
l'espressione del canto lirico italiano sia autenticamente parte integrante
del patrimonio culturale dell'umanità, che ad esso si rivolge nei momenti
più bui per ritrovare luce, forza e bellezza».
Informazioni
Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona
Via Roma 7/D, 37121 Verona
Tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891
Comitato per la Salvaguardia del Canto Lirico Italiano
Pubblicato il 2022-04-01 18:17:38.
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