Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni inaugura il Regio Opera Festival martedì 7 giugno, recite anche il 9 e l’11 sempre alle ore 21. Il testo di Giovanni Verga, dramma della gelosia che racconta anche di una cultura e di un territorio, fu messa in musica nel 1890, segnando la storia dell’opera e l’apertura di una nuova pagina del teatro musicale, quella verso un’espressione sonora della narrazione e delle passioni, che solo forzatamente possiamo limitare alla definizione di Verismo. La messa in scena è di Anna Maria Bruzzese; le scene e i costumi sono di Paolo Ventura, il poliedrico artista milanese che ha rivoluzionato la fotografia contemporanea. Il maestro Francesco Ivan Ciampa dirige Orchestra e Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi. Nel cast: Santuzza è Anastasia Boldyreva, tra i maggiori mezzosoprani della sua generazione; si è affermata sulla scena operistica internazionale collaborando con direttori d’orchestra del calibro di Zubin Mehta, Gianandrea Noseda, Michele Mariotti, Daniel Oren, Pinchas Steinberg, Gianluigi Gelmetti, Bernard de Billy e Donato Renzetti. Ha iniziato gli studi di canto con Igor Chernov, poi proseguiti al Conservatorio Čaikovskij di Mosca. Si è specializzata sotto la guida di Bernadette Manca di Nissa. Compare Turiddu è Stefano La Colla: tenore nato a Torino da famiglia siciliana, si è diplomato al Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno; in seguito ha studiato e si è perfezionato con Magda Olivero, Katia Ricciarelli, Luciana Serra e Carlo Meliciani. Ha vinto il primo premio al concorso Voci Pucciniane di Torre del Lago. Durante la sua carriera è stato acclamato nei più importanti teatri italiani e internazionali. Nel ruolo di Alfio è Misha Kiria, il baritono georgiano che torna al Regio Opera Festival dopo la bella prova della scorsa estate nei Pagliacci. Completano il cast: Agostina Smimmero (Lucia) e Valeria Girardello (Lola). L’allestimento è del Teatro Regio, le luci di Lorenzo Maletto.
Nell’ambito della 28ª edizione della Festa della Musica, lunedì 20 giugno alle ore 18 l’appuntamento è dedicato ai bambini e ragazzi e alle loro famiglie con l’Open Day Voci bianche a ingresso gratuito, che vedrà sul palcoscenico il Coro di voci bianche del Teatro Regio e gli allievi dei corsi di Laboratorio e Disciplina corale della Scuola di Canto per voci bianche i quali, istruiti dal maestro Claudio Fenoglio, saranno impegnati in una lezione aperta per far conoscere le proprie attività; in programma, brani di Benjamin Britten e Bob Chilcott. In questi due anni di pandemia, il Coro di voci bianche del Regio non ha mai interrotto la propria attività; con impegno e dedizione, il Regio e il Maestro Fenoglio hanno portato avanti, anche a distanza, il lavoro di formazione, il percorso di studio, ma soprattutto l’idea che il canto corale sia un gioco di squadra, un modo di crescere e di affrontare insieme sfide e paure.
Martedì 21, giovedì 23 e domenica 26 giugno ore 21 andrà in scena un altro capolavoro: Carmen di Georges Bizet. Sul podio il direttore Sesto Quatrini alla guida di Orchestra e Coro del Regio, istruito dal Maestro Andrea Secchi, e i protagonisti Ketevan Kemoklidze nel ruolo del titolo, Jean-François Borras (Don José), Giuliana Gianfaldoni (Micaëla), Zoltán Nagy (Escamillo). L’allestimento del Regio ha la regia di Paolo Vettori, le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Lorenzo Maletto. Questa versione di Carmen prevede la figura del narratore, l’attore Yuri D’Agostino. L’adattamento e i testi narrati sono a cura di Sebastian F. Schwarz, che descrive così l’idea: «Dopo il grande successo della Butterfly, andata in scena lo scorso anno, ho deciso di riproporre l’esperienza del racconto di uno dei più grandi capolavori della storia dell’opera e per questo ho rinnovato l’invito all’attore-narratore Yuri D’Agostino, che vestirà i panni del compositore Bizet. Spesso mi hanno detto che l’opera è difficile, persino noiosa. Mi è capitato più volte di sentirmi chiedere quale sia l’utilità, l’attualità di questa forma d’arte. So che spesso è una domanda provocatoria, ma sono convinto che se si è disposti ad accettare la “sfida”, non è difficile dimostrare quanto l’opera lirica, e le vicende in essa narrate, possano essere vicine alla vita di tutti noi. Occorre fornire elementi che siano comprensibili al più vasto e variegato pubblico, occorre sapersi rivolgere a tutti, sia agli appassionati sia a chi decide di approcciarsi all’opera per la prima volta. Abbiamo sperimentato la scorsa estate quanto sia utile fornire brevi raccordi narrati per rendere più accessibile e vicino all’esperienza quotidiana degli spettatori un titolo che sembra lontano e avulso dalla realtà. E, si sa, la conoscenza è il primo passo verso la valorizzazione e l’apprezzamento di un’opera d’arte».
Martedì 5, giovedì 7 e domenica 10 luglio ore 21 presenteremo un altro capolavoro del melodramma italiano, Tosca di Giacomo Puccini. Il maestro Stefano Ranzani dirigerà Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Regio, istruiti rispettivamente da Andrea Secchi e Claudio Fenoglio. Il cast vedrà nel ruolo della protagonista la grandissima Maria Agresta; accanto a lei Giorgio Berrugi nel ruolo di Cavaradossi ed Elchin Azizov in quello di Scarpia. Completano il cast: Donato Di Gioia (il sagrestano), Enzo Peroni (Spoletta) ed Enrico Di Geronimo (Cesare Angelotti). La regia del nuovo allestimento del Regio è firmata da Vittorio Borrelli, le scene sono di Claudia Boasso, i costumi a cura di Laura Viglione e le luci di Christian Zucaro.
A metà luglio, venerdì 15 alle ore 21, torna a dirigere l’Orchestra del Regio il maestro Juraj Valčuha, uno dei più importanti direttori d’orchestra del panorama internazionale e Premio Abbiati 2018. Ritmi struggenti, intensi e romantici per un programma che spazia dalla musica da film, con Nino Rota e Leonard Bernstein, ai grandi compositori che hanno scritto per il balletto come Sergej Prokof’ev e Maurice Ravel.
In mezzo ai titoli del grande repertorio, a luglio, il 26, 28 e 30 ore 21, tornano l’opera buffa e il regista Mariano Bauduin (che la scorsa estate ci ha fatto scoprire e sorridere con La serva padrona e Pimpinone), che firma la regia di uno degli ultimi grandi successi della storia del genere buffo: Don Checco di Nicola De Giosa. Una macchina teatrale perfetta, che attinge ai meccanismi dell’alta scuola napoletana e a una comicità di respiro europeo. Scopriremo come “una certa sfacciataggine sia necessaria per cavarsela nella vita”. Il maestro Francesco Ommassini dirige l’Orchestra, il Coro del Regio e i protagonisti Domenico Colaianni (Don Checco), Carmine Monaco (Bartolaccio), Michela Antenucci (Fiorina), David Ferri Durà (Carletto), Vladimir Sazdovski (Roberto) e Francesco Auriemma (Succhiello Scorticone). Il nuovo allestimento del Regio – in coproduzione con la Provincia di Lecce – ha le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Lorenzo Maletto.
Venerdì 29 luglio ore 21 il Coro del Teatro Regio, diretto dal maestro Andrea Secchi, ci farà assaporare la magia del canto corale grazie a un programma che spazia dalla poesia tedesca ai canti ispirati ai Veda indiani, dalle atmosfere fatate alle sonorità dell’Est, con composizioni di raro ascolto di Johannes Brahms, Gustav Holst, Léo Delibes e Sergej Rachmaninov. AL pianoforte il maestro Paolo Grosa.
Venerdì 5 agosto ore 21 Fabio Biondi, direttore e violino solista, sarà sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio per un programma che comprende musiche di Giovanni Battista Viotti e Wolfgang Amadeus Mozart. Da una pagina virtuosistica che metterà in luce le doti di violinista del maestro Biondi, il Concerto n. 23 per violino e orchestra del compositore piemontese, al dramma mozartiano Thamos re d’Egitto. Un’occasione per ascoltare musica fuori dal consueto. Il maestro del coro è Andrea Secchi.
Dopo una breve pausa in agosto, si tornerà a settembre al Cortile di Palazzo Arsenale con una programmazione interamente dedicata alla danza, new entry per il palcoscenico del Regio Opera Festival.
Giovedì 8 e sabato 10 settembre ore 20 avremo l’onore di ospitare Svetlana Zakharova, étoile del Bol’šoj e del Teatro alla Scala, amatissima dal pubblico, celebrata dalla critica e richiesta dai maggiori teatri al mondo, che si esibirà insieme al marito Vadim Repin, acclamato violinista e direttore d’orchestra, che dirigerà la nostra Orchestra. Nello spettacolo Pas de deux for Toes and Fingers, Repin interpreterà assoli di incredibile virtuosismo, alcuni dei quali vedranno la danza della Zakharova fondersi elegantemente con la musica. Accanto alla “prima ballerina assoluta”, alcuni noti protagonisti del balletto internazionale: da Mikhail Lobukhin a Denis Savi, da Vjačeslav Lopatin a Jacopo Tissi, impegnati in coreografie di Marius Petipa e Asami Maki, Mauro Bigonzetti, Motoko Hirayama, Mikhail Fokine e Johan Kobborg su musiche di Paganini, Glazunov, Saint-Saëns, Händel, Frolov, Monteverdi, Massenet, Williams. Un mirabile spettacolo di danza e un meraviglioso concerto: un’occasione unica per godere della grande musica e delle stelle internazionali del balletto. |
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