Opera monumentale e di grande suggestione, dato l’impiego di un notevole organico alle prese con sonorità primitive ed energici ritmi percussivi, i Carmina Burana vennero pensati dal musicista tedesco Carl Orff per essere rappresentati sul palcoscenico, accompagnati da danze, immagini e scenografie. Composti tra il 1935 e il 1936, sono basati su 24 poesie scritte in un misto di latino medioevale, tedesco e francese “volgari” ritrovate in un codice manoscritto del XIII secolo proveniente da un monastero bavarese e rielaborati dal compositore stesso. Vennero eseguiti per la prima volta nel 1937 a Francoforte, ottenendo un grande successo ma scatenando anche la condanna nazista per il tono colorito, spinto e impertinente di alcuni canti e per il «malinteso ritorno agli elementi originari del far musica». I Carmina Burana sono una delle poche pagine della letteratura musicale colta novecentesca familiari a tutti, sia per le numerose incisioni discografiche sia per gli innumerevoli utilizzi fatti dal cinema e dalla televisione.
Il Corpo di Ballo dell’Opera di Tbilisi è diretto da Nina Ananiashvili e si esibisce per la prima volta a Torino. L’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Teatro Regio sono diretti da Zaza Azmaiparashvili, che accompagneranno dal vivo i ballerini. Le voci solistiche sono: Alina Tkachuk, Vladyslav Gorai e Bogdan Panchenko. I due cori sono istruiti rispettivamente da Andrea Secchi e Claudio Fenoglio.
Le coppie formate da Alina Somova (Avsadzhanashvili) e Oscar Frame e da Ruika Yokoyama ed Efe Burak si alterneranno nel corso delle recite insieme agli altri solisti: Papuna Kapanadze, Mari Elo, Nino Samadashvili, Giuseppe Picone, Laura Fernández, Kaito Hosoya, Giordano Bozza, Ekaterine Makhachashvili, Tatia Jashiashvili ed Elene Gaganidze.
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