La mostra che l’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta inaugurata l’11 giugno scorso (con conclusione il 1° novembre 2010) fa parte di una delle innumerevoli iniziative della Valée. La mostra ha per titolo “rinascimento privato. Aspetti in consueti del collezionismo degli Este da Dosso Dossi a Brueghel”.
Una esposizione il cui titolo si ispira al famoso romanzo storico con cui Maria Bellonci vinse il Premio Strega nel 1986 e che porterà ad Aosta una sequenza di capolavori dall’Antichità romana fino al pieno Rinascimento, da illustrare per la prima volta la pubblico la ricchezza e la varietà di una delle più antiche raccolte principesche europee, quella di Casa d’Este. Tutte le opere in mostra sono state concesse in prestito dalla Galleria Museo e Medagliere Estense di Modena ed è curata da Mario Scalini e Nicoletta Giordani.
L’esposizione rievoca allo spettatore l’atmosfera di uno studiolo, ambiente riservato all’otium del principe nel quale erano stati conservati gli oggetti più rari e preziosi. Fra i molti oggetti in mostra ci sono i rilievi marmorei con Bacco e Menadi, l’enigmatico bassorilievo con lo Zodiaco che racchiude come un fregio il divino Phanes generato dall’uovo cosmico, quale simbolo dell’eterno ciclo di morte e rinascita. Fa da pendant il busto rinascimentale che impreziosisce con i suoi marmi mischi uno straordinario Antinoo raffigurato come imperatore. Sono inoltre visitabili le ricche raccolte numismatiche e, ancora, cinquecento gemme finora mai presentate al pubblico che costituiscono in nucleo centrale della mostra.
Una mostra che si raffigura totalmente nelle parole espresse dall’Assessore Vièrin: “Sono particolarmente lieto di presentare, nell’ambito della programmazione espositiva estiva, questa iniziativa d’eccellenza, che porta nella nostra regione una selezione di capolavori provenienti dalla Galleria Museo e Medagliere Estense di Modena. Prosegue con questa mostra la collaborazione dell’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta con istituzioni prestigiose impegnate nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, quali la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Enoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia”.
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Pubblicato il 2011-05-26 05:26:52.
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