“Tutto è connesso” (8 giugno 2010-9 gennaio 2011) è una rassegna ideata da Beatrice Merz in modo da costituire un percorso espositivo ragionato basato sulle opere della collezione permanente al punto da divenirne un vero e proprio nuovo allestimento. Nel progetto editoriale sono stati coinvolti direttamente artisti che, partendo dai lavori in collezione, hanno riallestito le loro opere integrandone e suggerendone accostamenti inediti. Opere che si trovano esposte al primo e al secondo piano della struttura. Una struttura, il Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli ormai conosciuta a livello internazionale, sia per la propria attività espositiva, sia per la collezione permanente allestita nelle sale storiche dalla altissima valenza architettonica. In questo singolare contesto, considerato uno dei pochi al mondo (senza contare la posizione strategica del Castello che domina sulla città di Torino e ha alle spalle la catena delle Alpi e lascia allo spettatore una visione di incomparabile bellezza anche dal lato paesaggistico), la creatività contemporanea viene ancor più esaltata attraverso il dialogo e il contrapporsi tra le opere e gli spazi storici. Nel corso degli anni la collezione si è arricchita di opere e grandi installazioni, che hanno segnato la storia del museo, come quelle di Richard Long e di Sol LeWitt, che in occasione della mostra diverranno protagoniste di ulteriori sviluppi. Quasi trent’anni dopo verrà presentato in un nuovo allestimento l’installazione di Nicola De Maria realizzata nel 1985 in occasione della personale dedicata a Rudi Fuchs. Tra le altre opere, la mostra presenterà recenti acquisizioni, molte delle quali esposte per la prima volta a Rivoli, sia di affermati maestri sia di artisti appartenenti alle nuove generazioni: il tutto per offrire allo spettatore un percorso attraverso le più significative ricerche artistiche degli ultimi decenni. Tra gli artisti in mostra, vogliamo segnalare: Giovanni Anselmo, Tacita Dea, Regina José Galindo, Mona Hatoum, Giulio Paolini, Giuseppe Penone (di cui molti avranno già ammirato alcune sue opere attualmente esposte nei giardini della Reggia di Venaria Reale), Michelangelo Pistoletto, Simon Starling. Inoltre, sarà possibile vedere per la prima volta al Museo opere quali: Entry Denied (A concert in Jerusalem) di Emily Jacir del 2003. The Nature of Beast del 2009 ad opera di Goshka Macuga e The Internationale di Susan Philipsz del 1999. Contemporaneamente, nell’ambito della mostra “Tutto è connesso”, al terzo piano del Castello verrà presentata una esposizione dedicata a “Vito Acconci” (8 giugno 2010-26 settembre 2010), curata da Marcella Beccarla. Acconci è uno dei più significativi sperimentatori dei linguaggi espressivi dalla poesia al video, alla body art e recentemente all’arte-architettura. Acconci è nato nel Bronx nel 1940 e sul finire degli anni Sessanta dopo un interesse iniziale per la letteratura e la poesia sperimentale ha incentrato la propria ricerca nel confronto diretto con il pubblico. Le performance della fine degli anni Sessanta incentrate sul proprio corpo sono caratterizzate da un forte impatto fisico e psicologico e pongono l’attenzione su una fase più autoanalitica e sul rapporto tra pubblico e performer. Verso la metà degli anni Settanta i suoi lavori divengono vere e proprie installazioni e a partire dagli anni Ottanta il suo lavoro evolve con la creazione dello Studio Acconci. Tra i progetti e le realizzazioni, vanno menzionati: “L’isola artificiale sul fiume Mur” a Graz in Austria (del 2003), comprendente un teatro, un caffè e un parco giochi dove la cupola del caffè si deforma e diviene una concavità che accoglie il teatro. Nel 2006 progetta una stazione sopraelevata della metropolitana di Coney Island. La serie Coinvolgimenti propone invece alcuni approfondimenti sull’opera di artisti presenti nella collezione permanente del Museo, il cui primo appuntamento è dedicato a Vito Acconci. Connesse con l mostre in programma, il Castello di Rivoli presenta un vasto programma di attività di vario genere, quali Gli Irregolari-giornate di celebrazione /giornate di analisi/giornate di festival (12-13 giugno, 18-19 settembre, 11.12 dicembre 2010). Si tratta di giornate di analisi e celebrazione create dallo scrittore Gianluigi Ricuperati attraverso performance, letture, discussioni, accadimenti e passeggiate Nel corso delle giornate vengono raccontate le grandi figure anomale di intellettuali che con la loro opera interdisciplinare hanno influito sul corso dell’arte, fra cui Emilio Villa e Amelia Rosselli. Le tematiche affrontate saranno: “La centralità della poesia”, “I bassifondi e le convergenze”, “Principi dell’antimateria”. Inoltre, ci sarà una serie di appuntamenti dal titolo Fuoricornice, un ciclo transdisciplinare di appuntamenti dedicati a figure innovative di grandi artisti poco conosciuti, che avranno inizio dal 25 giugno e si protrarranno fino al 25 luglio 2010. I temi saranno i seguenti: “Altre scene, altre danze”, “Incontro con Charles Atlas”, “Dance Portraits”, “Marie Losier”, “The Majesry”, “Sonic Outsiders” e “Theater-makers”. Per le informazioni: Roberta Aghemo: r.aghemo@castellodirivoli.org |
|
Pubblicato il 2011-05-26 05:28:01.
Questa pubblicazione è stata richiesta 209725 volte.
Questa pagina è stata catalogata da Google.