Daniela della Casa – “Vaniglia, dolce amarcord”
(Edizioni Genesi)
“Vaniglia, dolce amarcord” edito da Genesi è l’intensa raccolta di liriche dell’autrice di Lanzo Torinese Daniela della Casa. Un’autrice che rivisita la biblioteca della propria esistenza partendo dal primo scaffale della vita: l’infanzia. Circa cento le poesie in italiano contenute in questo parto letterario, divise in quattro “blocchi concettuali”: Il ricordo. Di vaniglia odorava…, Amore. Una piazza il mio cuore…, Natura. Se ritorna primavera…, Meditazione. Madama la paura… Sette le poesie conclusive in vernacolo tra cui “Omagi” la cui fonte di ispirazione è la nota comica della trasmissione di Rai Tre “Che tempo che fa…”: Luciana Littizzetto. Una poesia a Maria, la Vergine, emblema del grembo di ogni madre che soffre la morte del proprio figlio, numerose poesie ai proprio genitori, ma anche ai concetti umani quali la solitudine “Ho letto la tua solitudine/nella ritrosia a scoprirti,/nell’adulazione per i potenti,/nella finta pietà per i miseri,/nel tuo sguardo mai fermo/dentro gli occhi dell’altro//”. Ma alcuni versi non hanno un titolo, conservano la loro essenza in parole che si susseguono scarne, ma incalzanti: “Ha sonno leggero il vero,/ occhi pesanti il ricordo,/ palpebre brevi il sogno//”. Una passeggiata nei ricordi e nei pensieri di Daniela che si concretizzano nelle illustrazioni di Giorgio Cestari, con immagini in bianco e nero che fanno spiccare il volo oltre confine nel disegno e nella poesia “Aquiloni”: “(…) amali e seguili con avida tenacia, i piedi/ben piantati sulla terra, lo sguardo puntato verso il cielo./I sogni sono vita, sono angeli dal soffio alato//”.
Maria Teresa Vivino
Pubblicato il 2013-03-13 11:50:00.
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