TURANDOT. Ambientata in una Cina “ai tempi delle favole”, l’opera vede la direzione di Michele Spotti al suo esordio in Arena con l’Orchestra e il Coro della Fondazione. Protagonista è Ekaterina Semenchuk, esordio areniano nei panni della “principessa di gelo”. Nei panni del principe ignoto il tenore Yusif Eyvazov, beniamino del Festival. Insieme a loro, Mariangela Sicilia nella parte di Liù e Riccardo Fassi come Timur, i tre ministri imperiali Ping, Pang e Pong Youngjun Park, Matteo Macchioni e Riccardo Rados; il Mandarino Hao Tian, altro debutto areniano 2024 e l’imperatore Altoum Carlo Bosi. Il finale dell’opera è eseguito nel tradizionale completamento di Franco Alfano sugli appunti di Puccini sotto la supervisione di Arturo Toscanini, primo esecutore.
L’Arena di Verona Opera Festival 2024, con 50 serate di spettacolo fino al 7 settembre, è sostenuta da numerosi sponsor, in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, e poi Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, Forno Bonomi, RTL 102.5, Genny, che firma le divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico, e Müller, che sostiene i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Metinvest, SABA Italia, SDG Group, Sartori di Verona, Palazzo Maffei e Mantova Village. Tra i nuovi sostenitori, Poste Italiane, ManPower Group e Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Oltre a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana dell’omonimo pastificio e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse, con il Gruppo Editoriale Athesis, media partner.
Info: www.arena.it
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