Installation view Valerio Adami. Pittore di Idee, Palazzo Reale Milano. Foto Gabriele Leonardi. Courtesy Archivio Valerio Adami
|
LA MOSTRA
La mostra Valerio Adami. Pittore di Idee ripercorre la produzione del Maestro configurandosi come un’antologica scandita con andamento cronologico, salvo alcune significative varianti. Nelle prime due sale sono esposti i lavori dagli esordi – il primo è La giostra del 1957 – alla fine degli anni Sessanta. La terza sala presenta le opere degli anni Settanta (con aperture verso gli Ottanta), mentre la quarta diventa una sala non cronologica, ma tipologica, destinata ai ritratti che l’artista ha condotto nei decenni sui “padri nobili” che ha scelto come esempi di vita e di arte. Le sale successive sono dedicate soprattutto agli ultimi quattro decenni – volutamente preponderanti in questa rassegna – sia per testimoniare la fecondità del lavoro di Adami, sia per continuare idealmente la mostra realizzata nel 1986 al Centre Pompidou di Parigi e poi trasferita integralmente lo stesso anno nelle sale di Palazzo Reale a Milano. Arricchisce la mostra uno stretto passaggio tra le sale “tappezzato” dai recentissimi ritratti ideali che l’artista ha compulsivamente realizzato negli ultimi mesi e che costituiscono una specie di “contraltare” espressionista alla sua misurata e calcolata pittura.
L'esposizione è anche l’occasione per far conoscere il lavoro dell’Archivio Valerio Adami, nato nel 2021 in seno alla famiglia, che persegue gli scopi di valorizzare, conservare, promuovere e tutelare l’opera di Valerio Adami, facendo ricerca su tutto ciò che riguarda il lavoro e la vita del Maestro, anche attraverso il nuovo sito web www.archiviovalerioadami.it.
In mostra anche il documentario “Valerio Adami, il pittore di poesie” prodotto da Artery Film, per la regia di Matteo Mavero, con la partecipazione dello stesso Valerio Adami e di amici filosofi e artisti. Focalizzandosi sulla parte più introspettiva dell’artista, il docufilm illustra il lavoro e la vita di Adami che si intrecciano con le vicende di alcuni tra gli intellettuali più influenti del ‘900.
La rassegna è accompagnata da un catalogo edito da Skira Arte in edizione bilingue italiano e inglese.
Si ringrazia The Macallan, la cui collaborazione con Valerio Adami risale al 1993, quando l’artista disegnò l’etichetta per una storica annata di whisky del 1926, record assoluto all’asta nel 2023.
|
Installation view Valerio Adami. Pittore di Idee, Palazzo Reale Milano. Foto Gabriele Leonardi. Courtesy Archivio Valerio Adami
|
Valerio Adami
Valerio Romani Adami (Bologna, 1935) vive tra l’Italia e Parigi. L’atelier di Felice Carena, poi l’incontro a Venezia con Oskar Kokoschka e in seguito l’Accademia di Brera con Achille Funi sono stati il suo itinerario di formazione. Dai primi anni Sessanta, insieme alla moglie Camilla Cantoni Mamiani, inizia quella vita di viaggi che lo porterà a vivere e a lavorare in diverse città europee, negli Stati Uniti, in particolare a New York, in America Latina, in Israele e in India, stringendo nuove amicizie e creando una cerchia di intellettuali che include nomi come Carlos Fuentes, Jacques Derrida, Italo Calvino e Luciano Berio.
Ha tenuto numerose mostre personali e collettive in musei pubblici e gallerie private di tutto il mondo, spesso accompagnate da cataloghi di rilievo contenenti testi di critici, scrittori e filosofi. Hanno scritto di lui fra gli altri Philippe Bonnefis, Italo Calvino, Jacques Derrida, Gillo Dorfles, Paolo Fabbri, Carlos Fuentes, Michel Onfray, Maurizio Ferraris, Octavio Paz, Vittorio Sgarbi, Antonio Tabucchi, Dore Ashton, Jean-François Lyotard.
Le sue opere sono state esposte al MoMA e al Jewish Museum di New York, al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, al Centre Georges Pompidou, alla Fondazione Maeght, a Tel Aviv, Buenos Aires, Atene, Valencia, Caracas, Helsinki e in molti altri luoghi. Ha inoltre ricevuto numerose commissioni per la realizzazione di opere pubbliche, soprattutto in Francia, come i pannelli murali alla Gare d’Austerlitz e al Théâtre du Chatelet a Parigi, le vetrate per l’hôtel de ville de Vitry-sur-Seine e il dipinto sulla battaglia di Valmy per il Ministero degli Interni.
È del 1971 il film Vacanze nel deserto nato dalla collaborazione tra Valerio Adami, anche protagonista della pellicola, e il fratello, regista del film, Giancarlo Romani Adami - filmmaker sperimentale e assistente di Federico Fellini sul set de La dolce vita -, con la partecipazione della moglie Camilla, insieme a Dino Buzzati e ai pittori Aldo Mondino ed Errò.
|
Valerio Adami. Copyright Fabio Mantegna
|
Archivio Valerio Adami
L'Archivio Valerio Adami è un’associazione senza scopo di lucro che nasce nel 2021 con l’obiettivo di conservare, promuovere e valorizzare la produzione artistica del maestro Adami in tutte le sue forme, in Italia e all’estero.
Presieduto dalla nipote Valeria Cantoni Mamiani, l’archivio si impegna nell'aggiornamento e nella cura di una vasta gamma di materiali, sia fisici sia digitali, che raccolgono la storia artistica e personale di Valerio Adami, nonché dell’arte contemporanea legata alla sua vita e al suo lavoro anche attraverso il suo sito www.archiviovalerioadami.it.
L’Archivio si occupa dell’organizzazione e della gestione di attività artistiche e culturali, tra cui attività editoriali connesse alla catalogazione dell’opera artistica e letteraria del Maestro Valerio Adami, oltre all’organizzazione di mostre.
|
Valerio e Camilla Adami a New York nel 1991. Courtesy Archivio Valerio Adami
|
|
|