Con un percorso espositivo attraverso tre spazi all’interno del Borgo Medievale di Torino, il complesso museale sulle rive del fiume Po, venerdì 12 febbraio 2010 è stata inaugurata la mostra (14 febbraio-10 maggio 2010): L’Uomo con la valigia. Piccola storia del Bagaglio, una mostra che la Fondazione Torino Musei mette in atto nell’allestimento scenografico e coinvolgente all’interno della Rocca e negli spazi annessi. La mostra è curata da Paolo Novaresio e il bagaglio viene considerato in tutte le sue valenze pratiche e psicologiche, grazie anche alla esperienza diretta del suo curatore. Infatti, Novaresio viaggia e lavora a tempo pieno in Africa, compiendo ricerche e spedizioni scientifiche sulle popolazioni nomadi del continente. Inoltre, collabora con importanti riviste e quotidiani, nonché con istituzioni universitarie e governative italiane e straniere. E’ anche autore di volumi sulla storia e metodologia dell’esplorazione. Ritornando alla mostra, il percorso espositivo prende in considerazione l’evoluzione del contenitore degli effetti personali rispetto ai mezzi di trasporto, alle differenti fasi del viaggio, nonché un’esemplificazione di diverse varietà di contenuti. L’arco temporale considerato è quello compreso tra la metà dell’Ottocento e oggi, oltre ad una sezione dedicata al periodo medievale. Il bagaglio è un termine di derivazione militare, inteso come elemento strategico e indispensabile corredo alla riuscita di un’impresa. E ancor più, se si riconosce al viaggio, il bagaglio va al di là del movimento fisico da un luogo all’altro. Il bagaglio è tuttavia considerato ben oltre un “contenitore” del necessario. Quando si lascia la propria casa per qualsiasi ragione, si tende a portare con sé quegli oggetti che rappresentano i rassicuranti simboli del conosciuto e fungono da raccordo tra il mondo materiale e quello dello spirito. Cosicché, il bagaglio, quale primo atto volontario della partenza, diviene il ponte tra la nostra vita precedente e quella nuova che ci attende in altro luogo. In quest’ottica, il suo contenuto si configura come una sorta di simulacro portatile della propria identità e cultura. Il bagaglio è dunque lo specchio del viaggiatore: ne sottolinea il carattere, lo stato sociale e di salute, i gusti, i mezzi economici, le aspettative e la meta del viaggio. Uno dei percorsi, prevede all’interno della chiesa la sezione degli oggetti del viaggiatore evidenziando, attraverso preziosi manufatti, come diversi viaggiatori di ogni epoca (dall’emigrante, al pellegrino, al businessman) affrontano il viaggio e a volte anche l’ansia dell’ignoto. Quasi tutte le sale della Rocca sono state temporaneamente trasformate a tale scopo, proponendo sia una sezione riguardante il bagaglio del medioevo, sia approfondimenti tematici come quello sui bauli. In occasione della mostra, i Servizi Educativi del Borgo Medievale propongono un ricco calendario di iniziative per riflettere insieme ad adulti e bambini sulle tante interpretazioni che si possono dare al concetto di bagaglio. Per tutta la durata della mostra sono previste iniziative complementari: visite tematiche, conferenze, animazioni, presentazione di libri, una rassegna cinematografica e un concorso fotografico on line dal titolo L’Uomo e il suo Bagaglio. |
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Pubblicato il 2011-05-26 05:40:54.
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