BancaStato Swiss Architectural Award 2024
Giovedì 8 maggio 2025, ore 18.30
Auditorio Teatro dell’architettura Mendrisio
Premiazione del vincitore del BancaStato Swiss Architectural Award 2024
promosso dalla Fondazione Teatro dell’architettura:Al Borde (Ecuador), studio fondato da Pascual Gangotena, David Barragán,
Maríaluisa Borja ed Esteban Benavides
e
Inaugurazione della mostra BancaStato Swiss Architectural Award 2024
promossa dall’Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana
in collaborazione con Fondazione Teatro dell’architettura,aperta al pubblico dal 9 maggio al 5 ottobre 2025
Esteban Benavides, David Barragán, Maríaluisa Borja e Pascual Gangotena, fondatori dello studio Al Borde, vincitore del premio BancaStato Swiss Architectural Award 2024, Teatro dell’architettura Mendrisio-USI © Ti-Press / Samuel Golay
Il Teatro dell’architettura Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana ha il piacere di annunciare che giovedì 8 maggio 2025, alle ore 18.30, il prestigioso premio BancaStato Swiss Architectural Award 2024, promosso dalla Fondazione Teatro dell’architettura, verrà consegnato allo studio Al Borde, fondato a Quito (Ecuador) nel 2007 da Pascual Gangotena, David Barragán, Maríaluisa Borja ed Esteban Benavides.
In occasione della cerimonia di premiazione verrà inaugurata la mostra dedicata al BancaStato Swiss Architectural Award 2024, promossa dall’Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, e aperta al pubblico dal 9 maggio al 5 ottobre 2025 presso l’Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio.
Interverranno:
Nicola Guscetti, Membro della Direzione generale di BancaStato
Mario Botta, Presidente della Fondazione Teatro dell’architettura e della giuria del BancaStato Swiss Architectural Award
Walter Angonese, Direttore dell’Accademia di architettura – USI e membro della giuria
Modera Nicola Navone, Segretario del premio.
Nel corso della serata, David Barragán, insieme agli altri membri di Al Borde, Pascual Gangotena, Maríaluisa Borja ed Esteban Benavides, membri fondatori dello studio, vincitore del BancaStato Swiss Architectural Award 2024, terrà una lezione pubblica sul lavoro dello studio e sul contesto in cui opera, approfondendo il suo approccio progettuale collettivo.
La giuria del BancaStato Swiss Architectural Award 2024 – presieduta da Mario Botta, con la partecipazione di Walter Angonese (Direttore, USI-Accademia di architettura), Sophie Delhay (Direttrice, Section d’Architecture EPFL-ENAC), Matthias Kohler (decano, ETHZ-Departement Architektur) e Xu Tiantian ( vincitrice dell’ultima edizione del premio) – ha attribuito all’unanimità il premio allo studio Al Borde per il Mirador Aula (Learning Viewpoint) nella foresta protetta del Cerro Blanco, Guayaquil, Ecuador, 2021-2022; il Raw Threshold Pavilion a Sharjah, Emirati Arabi Uniti, 2022-2023; la Biblioteca comunitaria Yuyarina Pacha, Huaticocha, Provincia de Orellana, Ecuador, 2023-2024.
I lavori presentati da Al Borde hanno convinto la giuria per molteplici ragioni. “Oltre all’approccio collettivo alla progettazione e alla costruzione, che si riflette anche nel coinvolgimento delle comunità locali, e alla particolare attenzione agli aspetti climatici, le opere di Al Borde manifestano un’interpretazione ampia e profonda del concetto di sostenibilità, perché radicata nella storia dell’architettura e in un ampio spettro di riferimenti che vanno dalle tecniche costruttive tradizionali alle sperimentazioni moderne. La loro ricerca riguarda anche la reinterpretazione innovativa dei materiali locali, la definizione di un vernacolo contemporaneo e le questioni cruciali in corso a livello locale: temi che Al Borde affronta con singolare coerenza e radicalità”.
Mostra BancaStato Swiss Architectural Award 2024, Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio-USI.
© Ti-Press / Samuel Golay
IL PREMIO
Promosso dalla Fondazione Teatro dell’architettura, da sempre lo Swiss Architectural Award – che da questa edizione fruisce per la prima volta del sostegno della Banca dello Stato del Cantone Ticino - riconosce e segnala architetti di tutto il mondo che, con particolare sensibilità nei riguardi delle questioni etiche, estetiche ed ecologiche, hanno offerto un apporto rilevante alla cultura architettonica contemporanea, contribuendo in tal modo a migliorare la qualità di vita dell’uomo e a favorire il dibattito pubblico e disciplinare sul ruolo dell’architettura nella società odierna. Il premio è attribuito ad architetti di età non superiore ai 50 anni (nell’anno in cui il premio è di volta in volta bandito), senza distinzione di nazionalità, che abbiano realizzato almeno tre opere significative e abbiano offerto un contributo rilevante alla cultura architettonica contemporanea.
Anche per questa edizione, il premio riconferma la collaborazione delle tre Scuole di architettura svizzere: Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura; Politecnico Federale di Losanna – ENAC, Section d’Architecture; Politecnico Federale di Zurigo – Departement Architektur.
Grazie al consolidamento di questa sinergia, BancaStato Swiss Architectural Award – che ammonta a CHF 100'000.- – si conferma uno dei premi di architettura più ingenti e prestigiosi, forte di un comitato di advisor composto da architetti, critici e storici dell’architettura di rilevanza internazionale che nomina una rosa di candidati provenienti da tutto il mondo.
In questa occasione, la Fondazione Teatro dell’architettura, nella figura del suo Presidente Mario Botta, ha scelto di accompagnare il premio con un’opera dell’artista svizzero Flavio Paolucci: “L’uomo crea confini. La natura cammina dentro e fuori dai confini” (2025). Con questo gesto, la Fondazione intende valorizzare il legame con il Ticino, terra di artisti e architetti, ribadendo le radici di questo prestigioso premio svizzero.
Nato nel 1934 a Torre, in Val di Blenio (Svizzera), Flavio Paolucci ha sviluppato un linguaggio espressivo fortemente radicato nel rapporto tra uomo e paesaggio, ispirato alla natura e ai suoi cicli, caratterizzato dall’uso di materiali organici e da una poetica che fonde arte e ambiente. Dopo la formazione tra Lugano e l'Accademia di Brera a Milano, debutta nel 1958 ed espone in numerosi musei europei. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private. Nel 2024, il film “Flavio Paolucci. Da Guelmim a Biasca” di Villi Hermann esplora il mondo creativo dell’artista tra natura, memoria e poesia.
Sul sito www.swissarchitecturalaward.com è possibile reperire tutte le informazioni sull’edizione in corso e sulle precedenti.
Mostra BancaStato Swiss Architectural Award 2024, Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio-USI.
© Ti-Press / Samuel Golay
LA MOSTRA
Dal 9 maggio al 5 ottobre 2025 apre al pubblico, presso l’Auditorio del Teatro dell'architettura Mendrisio, la mostra “BancaStato Swiss Architectural Award 2024”. L’esposizione documenta i lavori presentati per l’edizione 2023-2024 del premio da 31 candidati provenienti da 17 Paesi, con un approfondimento specifico sulle opere dello studio vincitore.
Sono stati candidati al BancaStato Swiss Architectural Award 2024: Adamo-Faiden (Sebastian Adamo, Marcelo Faiden, Argentina); Al Borde (Pascual Gangotena, David Barragán, Marialuisa Borja, Esteban Benavides, Ecuador); Assemble (Maria Lisogorskaya, Louis Edward Loft Schulz, Emily Claire Wickham, Mary Jet Anderson, James Donald Morley Binning, Holly Alexandra Briggs, Alice Mary Clare Edgerley, Anthony Thomas Engi Meacock, Irgel Enkhasaikhan, Mark Gavigan, Jane Lisa Issler Hall, Harry Maywood Johnson, Owen Robert Lacey, Matthew Leung, Giles Samuel Peter Smith, Jaymi Sudra, Inghilterra, Regno Unito); Atelier Scheidegger Keller (Christian Scheidegger, Jürg Keller, Svizzera); BC architects & studies & materials (Laurens Bekemans, Nicolas Coeckelberghs, Ken De Cooman, Wes Degreef, Belgio); Dunkelschwarz (Michael Höcketstaller, Hannes Sampl, Erhard Steiner, Austria); Gustav Düsing (Germania); EMI Architekt*innen (Elli Mosayebi, Christian Inderbitzin, Ron Edelaar, Svizzera); Carles Enrich (Spagna); Lina Ghotmeh (Francia); GRU.A arquitetos (Caio Calafate, Pedro Varella, Brasile); H+F arquitetos (Pablo Hereñú, Eduardo Ferroni, Brasile); Anna Heringer (Germania); Anne Holtrop (Bahrain); La Cabina de la Curiosidad (Marie Combette, Daniel Moreno Flores, Ecuador); LUO Studio (Luo Yujie, Cina); Miguel Marcelino (Portogallo); Material Cultures (Paloma Gormley, Summer Islam, George Massoud, Inghilterra, Regno Unito); Nuno Melo Sousa (Portogallo); Michael Murphy (Stati Uniti d’America); Nomos (Katrien Vertenten, Lucas Camponovo, Ophélie Herranz, Paul Galindo, Svizzera); Carles Oliver Barceló (Spagna); RAW Robust Architecture Workshop (Milinda Pathiraja, Ganga Ratnayake, Sri Lanka); Bas Smets (Belgio); SO-IL (Florian Idenburg, Jing Liu, Stati Uniti d’America); SOL 89 (María Gonzalez, Juanjo López de la Cruz, Spagna); SUMA Arquitectura (Elena Orte, Guillermo Sevillano, Spagna); VÃO arquitetos (Anna Juni, Enk te Winkel, Gustavo Delonero, Brasile); Suzuko Yamada (Giappone); Yashar Yektajo (Messico).
IL CATALOGO
La mostra è accompagnata da un volume monografico con una nuova veste grafica, in lingua inglese e italiana, edito da Mendrisio Academy Press e Silvana Editoriale, a cura di Nicola Navone.
Presentazione vincitore BancaStato Swiss Architectural Award 2024, Teatro dell’architettura Mendrisio-USI. Nella foto: Riccardo Blumer, Nicola Navone, Nicola Guscetti e Mario Botta con Pascual Gangotena, Esteban Benavides, David Barragán e Maríaluisa Borja, fondatori dello studio Al Borde, vincitore del premio. © Ti-Press / Samuel Golay
IL VINCITORE
Al Borde è uno studio di architettura con sede a Quito (Ecuador), fondato nel 2007 da David Barragán (1981), Pascual Gangotena (1977), Maríaluisa Borja (1984) ed Esteban Benavides (1985), laureati alla Scuola di Architettura, Design e Arti della Pontificia Universidad Católica dell’Ecuador.
Al Borde dichiara di “muoversi nel territorio del dubbio, dove le certezze su ciò che l’architettura dovrebbe o non dovrebbe essere sono in costante evoluzione. Le idee si sviluppano in corso d’opera, precisandosi nella relazione con il luogo”, perché le loro opere sono “costruite con le risorse e le tecniche locali, dove il territorio è sempre una variabile specifica e unica. I progetti diventano dunque una radiografia di un determinato luogo e dei costumi delle persone che lo abitano, della loro storia, dei loro problemi e dei loro bisogni”. Al Borde “persegue un’architettura, la cui estetica è consapevole dell’energia spesa nella sua costruzione: un’architettura apparentemente senza sforzo, nella quale i materiali sono connessi in modo chiaro e logico e le comunità sono coinvolti in un processo di progettazione e costruzione partecipativa”.
Lo studio Al Borde ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Donghia Designer-in-Residence 2021-2022 dell’Environmental Design Department - Otis College of Art and Design di Los Angeles, il Lafarge Holcim Award Acknowledgment per l’America Latina 2014, il Global Award for Sustainable Architecture 2013, lo Schelling Architecture Prize 2012, la Medaglia del Bicentenario per meriti culturali del Ministero della Cultura e del Patrimonio dell’Ecuador 2012. È inoltre stato selezionato come finalista per il Design of the Year 2015 al Design Museum di Londra ed è stato inserito nel 2019 tra i 100 studi di architettura più importanti al mondo dalla rivista “Domus”.
Le opere di Al Borde sono state presentate in numerose esposizioni e i suoi membri fondatori sono stati docenti, critici o conferenzieri invitati in università o istituti di ricerca nelle Americhe, Europa, Asia e Medio Oriente, fra cui la Columbia University di New York, Stati Uniti d’America; la Oregon University, Stati Uniti d’America; la Tongji University di Shanghai, Cina; la Cité de l’Architecture et du Patrimoine di Parigi, Francia. Nel 2025, Al Borde è stato invitato a esporre le proprie opere alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, dal titolo Intelligens. Natural. Artificial. Collective.
Le loro opere sono state ampiamente pubblicate e nel 2020 è uscita, presso l’editore messicano Arquine, la prima monografia a loro dedicata, Less is All.
Mostra BancaStato Swiss Architectural Award 2024, Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio-USI.
© Ti-Press / Samuel Golay
FONDAZIONE TEATRO DELL’ARCHITETTURA
Con sede a Mendrisio, la Fondazione Teatro dell’architettura, presieduta da Mario Botta, promuove il BancaStato Swiss Architectural Award. Dalla sua settima edizione (2019-2020), la Fondazione ha raccolto l’eredità della Fondazione Svizzera per l’architettura (dal 2007 al 2018) garantendo la continuità del premio. Grazie al sostegno di Charles Kleiber, allora presidente della Fondazione Svizzera per l’architettura, il premio ha acquisito una nuova direzione, rafforzata dal coinvolgimento delle tre scuole di architettura svizzere (ETH di Zurigo, EPFL di Losanna e Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana), rappresentate nella giuria dai rispettivi decani o direttori.
La Fondazione Teatro dell’architettura si propone anche di offrire visibilità ai nuovi interessi transdisciplinari che sempre più intervengono nel processo progettuale e che ridefiniscono il ruolo sociale dell’architettura. Le complesse questioni che la società contemporanea è chiamata ad affrontare – l’impegno a favore dell’ambiente, la reperibilità delle risorse energetiche, i drastici cambiamenti climatici e le nuove complesse realtà sociali – condizionano fortemente le dinamiche legate agli aspetti identitari che si registrano a livello territoriale, tanto da rendere necessari nuovi approcci e una nuova sensibilità disciplinare nell’ambito dell’architettura, degli studi urbani e della progettazione del paesaggio.
TEATRO DELL’ARCHITETTURA MENDRISIO
Il Teatro dell’architettura Mendrisio, sorto all’interno del Campus di Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana, è uno spazio polivalente dedicato al dibattito sull’architettura, la città e il paesaggio. Accanto alla didattica e alla ricerca già svolte all’interno dell’ateneo, le attività del Teatro dell’architettura Mendrisio integrano l’offerta formativa con mostre, performance, seminari e conferenze, dando visibilità agli interessi transdisciplinari, tra memoria e contemporaneità, che intervengono nei processi progettuali e nella ridefinizione del ruolo dell’architettura nella società. Nel 2020 il Teatro dell’architettura Mendrisio, assieme al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, alla Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate, al m.a.x. museo di Chiasso e al Museo d’arte Mendrisio, hanno attivato la rete dei Musei d’Arte del Mendrisiotto (Rete MAM). Dal 2022 il Teatro dell'architettura Mendrisio è membro dell’Associazione dei Musei Svizzeri - AMS. Con circa 800 membri istituzionali, l’AMS rappresenta gli interessi di tutta la categoria dei musei e luoghi espositivi svizzeri nei confronti delle autorità e dell’opinione pubblica.
BANCASTATO
In un mondo caratterizzato da un contesto economico sempre più incerto, BancaStato si propone ai propri clienti quale partner stabile, fidato e competente, in grado di fornire tutti i servizi tipici di una grande banca senza però mai perdere la vicinanza con il cliente, tipica di un istituto fortemente radicato nel territorio. I centri decisionali e di competenza sono situati esclusivamente in Ticino e garantiscono, quindi, comprensione della cultura locale, flessibilità e velocità decisionale, fattori imprescindibili per poter offrire un servizio sempre corrispondente alle esigenze della clientela.
Il tradizionale legame tra BancaStato e il territorio non si dimostra “unicamente” con l’attività prettamente bancaria, ma anche, tra i molteplici aspetti, con una affermata e fitta politica di sostegno a realtà, progetti ed eventi che costellano il territorio. Il mandato pubblico che caratterizza l’operato di BancaStato porta in altre parole l’Istituto a rivelarsi molto attento alle modalità con cui raggiunge i traguardi finanziari, e questo contempla l’impegno a prestare attenzione anche agli elementi che creano ricchezza culturale sul territorio. Il premio BancaStato Swiss Architectural Award è uno di questi elementi. L’Istituto è particolarmente orgoglioso di poterlo sostenere.
Mostra BancaStato Swiss Architectural Award 2024, Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio-USI.
© Ti-Press / Samuel Golay
INFORMAZIONI
BancaStato Swiss Architectural Award 2024
Mostra promossa dall’Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, con la collaborazione della Fondazione Teatro dell’architettura.
9 maggio – 5 ottobre 2025
Teatro dell’architettura Mendrisio
Via Turconi 25
6850 Mendrisio, Svizzera
Inaugurazione: giovedì 8 maggio 2025, ore 18.30
Calendario e orari di apertura
consultare il sito: www.tam.usi.ch
Ingresso gratuito
Su prenotazione per i gruppi: info.tam@usi.ch
Per accrediti e materiali stampa sulla mostra
Ufficio stampa USI - TAM
Servizio comunicazione istituzionaleUniversità della Svizzera italiana
T +41 (0)58 666 5968 - media.tam@usi.ch
Ufficio stampa ddl |arts|
viale Premuda 14. Milano
T +39 02 8905.2365 | www.ddlarts.com
Alessandra de Antonellis | alessandra.deantonellis@ddlstudio.net | T +39 339 3637.388
Elisa Fusi | elisa.fusi@ddlstudio.net | T +39 347 8086.566Alessandro Severo | alessandro.severo@ddlstudio.net | T +39 389 8346 .920
I materiali stampa sono disponibili a questo link
Contatti
BancaStato Swiss Architectural Award
Nicola Navone, segretario del premio
T +41 (0)58 666 5500 / Cell +41 (0)79 261 9625
Teatro dell’architettura Mendrisio
T +41 (0)58 666 5968
Fondazione Teatro dell’architettura
T +41 (0)58 666 5968
Pubblicato il 2025-05-10 17:17:46.
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