Delphine Valli
The Impossible Present. Caleidoscopio
a cura di Melania Rossi
25 settembre - 25 ottobre 2025
Oggi giovedì 25 settembre 2025
Opening: dalle 17.00 alle 20.30
BUILDING TERZO PIANO
via Monte di Pietà 23, 20121 Milano
martedì - sabato, 10 – 19
www.building-gallery.com
Per maggiori informazioni scrivere a ddlarts@ddlstudio.net
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Installation view, Delphine Valli, The Impossible Present. Caleidoscopio, BUILDING TERZO PIANO, Milano,
ph. Sarah Indriolo
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Dal 25 settembre al 25 ottobre 2025, BUILDING TERZO PIANO presenta The Impossible Present. Caleidoscopio, un progetto site-specific di Delphine Valli a cura di Melania Rossi, che raccoglie una serie di opere e fotografie inedite, testi e installazioni, in una molteplicità di linguaggi. L’esposizione si colloca temporalmente a due anni dalla pubblicazione del libro The Impossible Present, edito da Parallelo42 Contemporary Art, in occasione della residenza di ricerca dell’artista a Marrakech, in seguito alla sua vittoria del Grant Italian Council di ricerca nel 2021.
The Impossible Present. Caleidoscopio si propone come racconto visivo multiforme, stratificazione di memorie e intrecci tra arte e vita. L’esperienza di residenza artistica nella città rossa presso LE 18, spazio culturale multidisciplinare sito nella medina, è stata vissuta da Delphine Valli (Champigny-sur-Marne, Francia, 1972) come un viaggio di ricongiungimento con il Maghreb della sua infanzia, con la cultura visiva nella quale è cresciuta fino ai sedici anni di età e che ha plasmato la sua sensibilità artistica.
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Installation view, Delphine Valli, The Impossible Present. Caleidoscopio, BUILDING TERZO PIANO, Milano,
ph. Sarah Indriolo
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Oltre l’orizzonte spazio-temporale che separa luoghi ed esperienze, il corpus di lavori presentati in mostra esplora la relazione dialettica tra tangibile e intangibile. La scrittura, presente da sempre nella pratica di Valli, diventa forma essenziale nell’incontro con la calligrafia geometrica araba e la fotografia, che disegna con la luce, rende visibile ciò che è sostanzialmente assente. Le aste disposte nello spazio di BUILDING TERZO PIANO sono la materializzazione dei progetti grafici presentati nel libro e si rapportano al vuoto che le circonda, entrando in relazione con lo stesso.
L’intento della mostra è quello di restituire in modo poliedrico il progetto raccolto nel libro, e al contempo proporre una lettura dei singoli lavori realizzati nel tempo alla luce dell’incontro dell’artista con la cultura visiva islamica. Evidenziando gli aspetti più impercettibili dell’esperienza, The Impossible Present. Caleidoscopio fa leva sul costante rapporto tra materiale e immateriale, tra memoria, visione e creazione.
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Installation view, Delphine Valli, The Impossible Present. Caleidoscopio, BUILDING TERZO PIANO, Milano,
ph. Sarah Indriolo
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Ritratto Delphine Valli, ph. Ruggero Passeri
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L’artista
Delphine Valli (Champigny-sur-Marne, Francia, 1972) vive e lavora a Roma dove si è diplomata all’Accademia di Belle Arti in Scultura nel 2002. La sua ricerca artistica ha origine dalla fascinazione provata nell’osservare l’ambiente circostante e interroga l’apparente immutabilità delle cose. Esplora le tensioni che si creano tra l’intervento artistico e lo spazio, coinvolgendolo come elemento plastico. È docente di Installazioni Multimediali e Tecniche Performative per le Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Vincitrice dell’Italian Council, X edizione, Grant di ricerca con residenza estera, 2021 e di una Borsa di ricerca dell’institut Français Alger con residenza a La MaisonDAR, Algeri, Algeria, 2022.
Tra le mostre e partecipazioni, Caravane Tighmert (Tighmert, Marocco, 2025); Spaesamenti (ECCOM, Casamassella, 2025); Quel che resta del fuoco (Curva Pura, Roma, 2022); La Forma dell’Oro (BUILDING, BUILDING BOX, Milano, 2021); La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum, come rileggere un capolavoro (Museo Capitolare Diocesano, Foligno, 2021); Real Utopias (MANIFESTA13 Les Parallèles du Sud, Marsiglia, 2020); Climax (AlbumArte, Roma, 2019); Fenêtre jaune cadmium (Institut Français CCSL, Roma, 2018); Hors les murs (Galerie]S[Mortier (Digital District Art, Paris, France, 2017); Tutorial Sirtaki (MAXXI, Roma, 2017); Artisti a confronto (Suzhou Jade Carving Art Museum, Suzhou, Cina, 2016); XXVI° Biennale di Scultura (Palazzo Ducale, Gubbio, 2016); Seminaria Sogninterra (Festival Biennale di Arte Ambientale, Maranola, 2016); Dodici stanze (CIAC, Genazzano, 2015); Artsiders (Galleria Nazionale dell'Umbria, Perugia, 2014); Les révoltes logiques (Arteealtro, Roma e Intragallery, Napoli, 2014); Circumambulazione (Ex Elettrofonica, Roma, 2009), Martedì Critici (Roma, 2010); Godart (MuseoLaboratorio Ex Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo, 2009 e 2010); Instead of here (Ex Elettrofonica, Festival Euromediterraneo Altomonte, 2010); Geografia della soglia (Ninni Esposito arte contemporanea, Bari, 2010); Premio Giovani 2009 Segnare / Disegnare (Accademia Nazionale di San Luca, Roma, 2009).
La curatrice
Melania Rossi, critica d’arte e curatrice, è laureata in Lettere con indirizzo storico artistico, ha conseguito un master universitario in Comunicazione multimediale ed è stata docente presso la Facoltà di Lettere di Firenze con un corso sulla divulgazione artistica. Cura mostre in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero, progetti su larga scala come Jan Fabre. Spiritual Guards co-curato con Joanna De Vos (Forte di Belvedere, Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria, Firenze 2016) e installazioni permanenti per istituzioni come il Pio Monte della Misericordia e la Cappella di San Gennaro a Napoli. Ha ideato e curato esposizioni nell’ambito di festival e biennali internazionali come Romaeuropa, Biennale di Venezia, Biennale Manifesta a Palermo e Marsiglia. Tra le mostre più recenti in spazi istituzionali si segnalano: Naturae. Ambienti di arte contemporanea (Museo storico e Parco del Castello di Miramare di Trieste, 5 dicembre 2024-11 novembre 2025); Nasi per l'arte, co-curata con Joanna De Vos (Palazzo Merulana, Roma 2023); Maurizio Finotto. Archeologia da spiaggia, (Museo Archeologico Nazionale, Napoli 2022); Jan Fabre. Ecstasy & Oracles, co-curata con Joanna De Vos (Valle dei Templi di Agrigento, Duomo di Monreale, 2018). Come autrice e storica dell’arte, ha collaborazioni con musei come la Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma, scrive regolarmente testi per mostre, cura monografie di artisti, cataloghi d’arte e contribuisce a riviste di settore. Suoi saggi critici sono stati pubblicati da musei e fondazioni quali Fondation Maeght, Pinchuk Art Centre, Hermitage State Museum, Kasteel van Gaasbek. Lavora a stretto contatto con artisti di diverse generazioni, che sostiene nel processo di creazione, durante residenze e in esposizioni personali e collettive. Come curatrice indipendente, incentra la sua ricerca su progetti d'arte contemporanea in luoghi fortemente connotati, spesso in dialogo con arte antica o moderna. Sostenitrice della convergenza dei saperi, la sua pratica curatoriale comprende diverse ricerche sia in campo umanistico che scientifico, ispirate e legate alle diverse pratiche degli artisti. Da sempre interessata alla contaminazione dei linguaggi, ha realizzato programmi d’arte e documentari per la televisione italiana.
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BUILDING è un progetto dedicato all’arte nelle sue più varie forme di espressione situato nel centro di Milano. Nata nel 2017 dalla visione di Moshe Tabibnia, BUILDING è incentrata su una ricerca artistica, storica e contemporanea, volta verso una nuova idea di galleria d’arte, in cui cultura e mercato avanzano paralleli.
BUILDING si presenta come una costellazione composta da diversi spazi e progettualità, in cui giovani protagonisti della scena internazionale, artisti affermati e storicizzati, così come artigiani e designer si incontrano in un’ottica di scambio intergenerazionale e sconfinamento di discipline, mirando ad una costante sperimentazione e creazione di cultura.
BUILDING, collocata in via Monte di Pietà 23, ospita nella sua architettura tre progetti espositivi che durante l’anno presentano tre programmazioni autonome: BUILDING GALLERY, è lo spazio espositivo, inaugurato nel 2017, che abita i primi tre piani dell’architettura che l’accoglie e ospita le mostre principali della programmazione annuale della galleria; BUILDING BOX è il progetto espositivo annuale, inaugurato nel 2018 e situato all’interno di due delle vetrine su strada di BUILDING, fruibile dall’esterno 24 ore su 24, 7 giorni su 7 che ospita a cadenza mensile opere legate tra loro da un fil rouge temporale; BUILDING TERZO PIANO, situato al terzo piano, è uno spazio che nasce nel 2023 dal desiderio di esplorare la creatività in tutte le sue sfaccettature e la cui identità si svilupperà nel tempo seguendo una programmazione indipendente.
BUILDING TERZO PIANO
BUILDING TERZO PIANO, collocato al terzo piano di BUILDING, in Via Monte di Pietà 23, è uno spazio che nasce nel 2023 dal desiderio di esplorare la creatività in tutte le sue sfaccettature, attraverso modalità inedite non sperimentate in BUILDING GALLERY e BUILDING BOX.
La sua identità, volutamente lasciata sfumata, si svilupperà nel tempo, alimentata da mostre e progetti che seguiranno una programmazione indipendente e una differente periodicità rispetto agli altri piani della galleria.
MOSTRE IN CORSO
BUILDING GALLERY
Ljubodrag Andric. Spazi, soglie, luci
a cura di Francesco Tedeschi
Fino al 18 ottobre, BUILDING GALLERY, Milano - II CAPITOLO
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BUILDING BOX
Private Atlas, Chiara Dynys
a cura di Alessandro Castiglioni
15 gennaio 2025 - 6 gennaio 2026
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