Fondazione Riccardo Catella
“NOI. Partecipare è Condividere”
Mercoledì 15 ottobre 2025
70 attori del Terzo Settore si riuniscono in occasione del ventesimo anniversario di Fondazione Riccardo Catella in una giornata dedicata ad identificare i temi prioritari per contribuire a sviluppare città capaci di generare comunità.
Tra i temi più urgenti della società civile contemporanea emersi dai tavoli di lavoro:
inclusione delle marginalità, con particolare attenzione alle disabilità e alla parità di genere; centralità dei bambini e delle nuove generazioni, con focus sul problema della dispersione scolastica; innovazione culturale come elemento di attivazione delle comunità.
Fondazione Riccardo Catella elaborerà le riflessioni comuni della giornata in una proposta di alleanza collaborativa tra attori del Terzo Settore.
Presentato durante l’evento il “Bilancio di Impatto 2005 - 2025” della Fondazione:
- una rete di collaborazione con oltre 300 partner, 500 enti del Terzo Settore, 1.200 volontari
- oltre 26 milioni di investimenti in programmi civico-culturali,
fra cui BAM – Biblioteca degli Alberi Milano
- più di 155.000 mq di aree pubbliche riqualificate
- oltre 600.000 persone coinvolte in attività civico-culturali gratuite
Fondazione Riccardo Catella
Via Gaetano De Castillia 28, Milano
|
"NOI. Partecipare è Condividere". 15 ottobre 2025. Fondazione Riccardo Catella, Milano. Ph. DHarizanov
|
|
|
Milano, 15 ottobre 2025 – In occasione del suo ventesimo anniversario, mercoledì 15 ottobre Fondazione Riccardo Catella promuove “NOI. Partecipare è Condividere”, una giornata di confronto e dialogo realizzata con il supporto scientifico di Tiresia - Politecnico di Milano, per riunire nella sede milanese di via De Castilla circa 70 attori del Terzo Settore e Università da tutta Italia, con l’obiettivo di individuare i temi prioritari per contribuire a sviluppare città capaci di generare comunità, su cui costruire un progetto di unione e collaborazione del Terzo Settore.
L’intento unanime è comporre un’alleanza collaborativa tra più attori del Terzo Settore che condividano l’urgenza dei temi identificati, ponendosi come ponte tra pubblico e privato e favorendo la canalizzazione di risorse intellettuali, operative ed economiche per accelerare lo sviluppo di soluzioni concrete che contribuiscano ai risultati.
Come prossimo passo, Fondazione Riccardo Catella con il supporto di Tiresia – il centro di competenza della School of Management del Politecnico di Milano dedicato allo studio dell’innovazione, dell’imprenditorialità e della finanza a impatto –, elaborerà i contenuti declinati dai tavoli di lavoro componendo una proposta operativa concreta che sarà condivisa con i partner del Terzo Settore per avviare una progettualità comune nel 2026.
Inclusione delle marginalità, con particolare attenzione alle disabilità e alla parità di genere, centralità dei bambini e delle nuove generazioni, con focus sul problema della dispersione scolastica, innovazione culturale come elemento di attivazione delle comunità sono fra i principali temi emersi dai tre tavoli coordinati da Tiresia - Politecnico di Milano che, dopo i saluti introduttivi e il panel “Generare e misurare il valore urbano condiviso attraverso l’innovazione sociale e il Terzo Settore”, hanno approfondito rispettivamente i “modelli di collaborazione intersettoriale”, l’ambito della “rigenerazione urbana sostenibile e inclusiva” e quello dell’“attivazione culturale in risposta ai bisogni della comunità”. Le riflessioni e i punti rilevanti scaturiti dalle sessioni di lavoro sono confluiti nella restituzione finale di una sintesi condivisa e nella firma di un manifesto collettivo, presentato a Istituzioni e Stakeholder, da cui proseguire per confronti e azioni future.
Come sottolineato da Mario Calderini, Direttore di Tiresia – Politecnico di Milano, il Terzo Settore rappresenta oggi una delle principali infrastrutture civiche ed economiche del Paese e un pilastro della social economy europea. Con oltre 132.000 Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS al gennaio 2025 – in costante crescita rispetto ai 360.000 enti non profit censiti dall’ISTAT – e circa 1,2 milioni di occupati, il comparto dell’economia sociale si conferma un motore strategico di sviluppo e innovazione, capace di generare valore economico e coesione sociale. Dai dati emerge inoltre la forte articolazione interna del settore: prevalgono le associazioni di promozione sociale (oltre 52 mila, 43,7 %), le organizzazioni di volontariato (circa 37 mila, 30,7 %) e le imprese sociali (quasi 24 mila, 19,9 %), che insieme delineano un ecosistema plurale e dinamico, in cui partecipazione civica, impegno volontario e imprenditorialità sociale si intrecciano. In linea con il Social Economy Action Plan della Commissione Europea, Calderini ha evidenziato come questo tessuto rappresenti un terreno fertile per la sperimentazione e la generazione di innovazioni sociali, capace di rispondere in modo ibrido e collaborativo ai bisogni complessi delle comunità. Il passaggio cruciale – ha sottolineato – è ora quello di rendere strutturali le collaborazioni multi-attore tra pubblico, privato e Terzo Settore, così da trasformare la creazione di valore condiviso in un processo stabile e riconosciuto. In questa prospettiva, la misurazione dell’impatto assume un ruolo decisivo non solo come strumento tecnico, ma come arena di negoziazione fra interessi diversi e leva di gestione della complessità, capace di salvaguardare la voce di tutti gli stakeholder e di orientare le decisioni verso obiettivi comuni di equità e sostenibilità.
Attraverso il dialogo e la condivisione di esperienze, “NOI. Partecipare è Condividere” si pone come un vero e proprio think tank sul futuro delle città e sulla necessaria collaborazione fra pubblico-privato-Terzo Settore, dove idee e visioni possano tradursi in pratiche concrete, durature e replicabili. Promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio e valorizzare lo spazio pubblico quale luogo di inclusione e benessere collettivo è infatti da sempre il fil rouge da cui muove la Fondazione.
Questa giornata è stata anche l’occasione per presentare il primo “Bilancio di Impatto 2020-2025” di Fondazione Riccardo Catella, realizzato in collaborazione con Avanzi – Sostenibilità per Azioni: una fotografia e al tempo stesso una rilettura del cammino civico e del valore sociale generato nei primi vent’anni della Fondazione, attraverso la storia, i progetti, il modello di innovazione e i numeri raccolti. Un percorso che, partendo dall’esperienza pilota di origine a Isola, ha visto negli anni successivi la progressiva trasformazione di luoghi significativi per i cittadini e la comunità, sia iconici come il parco pubblico di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, sia al centro della vita quotidiana come i cortili delle scuole pubbliche di Milano riqualificati e arricchiti con gli Orti didattici condivisi con il progetto MiColtivo, Orto a Scuola.
Un viaggio significativo anche nei numeri che raccontano la Fondazione ad oggi: oltre 26 milioni di euro di investimenti in programmi civico-culturali; una grande rete di collaborazione che comprende oltre 300 Partner, più di 500 enti del Terzo Settore, oltre 130 fra Istituzioni pubbliche, Scuole e Università; quasi 600.000 persone partecipanti ad oltre 2.200 iniziative culturali ed educative gratuite, tra bambini, famiglie, studenti, insegnanti, cittadini; 1.200 volontari; 155.300 metri quadrati di aree pubbliche riqualificate; più di 20.000 interventi di manutenzione, pulizia e presidio sicurezza delle aree verdi ecc..
|
"NOI. Partecipare è Condividere". 15 ottobre 2025. Fondazione Riccardo Catella, Milano. Da sinistra: Manfredi Catella, Presidente Fondazione Riccardo Catella; Kelly Russell Catella, Direttrice Generale Fondazione Riccardo Catella; Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia; Alida Catella, Vicepresidente Fondazione Riccardo Catella; Mario Calderini, Direttore Tiresia - Politecnico di Milano; Francesca Colombo, Direttrice Generale Culturale BAM - Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella. Ph. DHarizanov
|
|
|
“In questi primi vent’anni, la Fondazione Riccardo Catella ha avviato e consolidato un crescente impegno civico e culturale al servizio della comunità, tracciando un percorso di pensiero e di azioni concrete che ci ha portato a sperimentare pratiche innovative di partecipazione, inclusione e rigenerazione urbana. Fin dall’inizio abbiamo creduto che lo spazio pubblico potesse essere molto più di un luogo fisico: un motore di relazioni, un’occasione di crescita collettiva, un laboratorio di cittadinanza, dove il ‘noi’ viene prima dell’‘io’, attraverso ascolto, responsabilità e dialogo. Per questo, proseguendo nella visione ispiratrice di Riccardo Catella - ‘Partecipare è Condividere’, l’anniversario dei vent’anni è l’occasione, insieme alla presentazione del Bilancio di Impatto, per continuare a guardare al futuro. Abbiamo scelto di farlo insieme a molti dei maggiori attori nazionali del Terzo Settore promuovendo questa giornata di dialogo e confronto, per dare risposta – insieme – alle sfide più urgenti che ci attendono. Estrema gratitudine va a tutti coloro che sono qui oggi e a chi ci accompagna da tempo in questo cammino, che prosegue con lo stesso spirito con cui siamo nati e con le radici ben salde nei nostri valori” – afferma Kelly Russell Catella, Direttrice Generale Fondazione Riccardo Catella.
“Il 20° anniversario della Fondazione Riccardo Catella e il primo Bilancio di Impatto forniscono una preziosa prova di responsabilità sociale e attenzione al bene comune. Il percorso di questi anni riflette l’impegno della Fondazione nella valorizzazione degli spazi urbani e nella promozione di cultura, inclusione e sostenibilità. Misurare, in concreto, i risultati raggiunti consente di rendere conto del cammino intrapreso e orienta con consapevolezza le azioni future, nel segno di un miglioramento continuo. I numeri e i dati offrono un quadro delle tante iniziative della Fondazione, ma lo strumento più prezioso resta l’ascolto attivo della comunità. Questo anniversario rappresenta una testimonianza di impegno civico, ma anche uno stimolo a guardare avanti con una visione condivisa, frutto di una piattaforma collaborativa che rafforza il tessuto sociale della nostra Regione” – dichiara Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia.
“Milano ha una lunga tradizione di impegno del proprio tessuto produttivo e sociale che, da sempre, contribuisce al suo sviluppo. Festeggiare questo compleanno importante di Fondazione Riccardo Catella è l’occasione per ribadire l’importanza di un’alleanza tra tutti gli attori pubblici e privati, con l’obiettivo di mantenere la città accessibile, bella, accogliente e aperta a tutti e tutte, in continuità con una storia di solidarietà e inclusione che rappresenta il terreno fertile in cui sono nati e prosperano i progetti e i risultati che siamo qui a raccontare oggi” – dichiara Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare e Salute, Comune di Milano.
“Gli attori del terzo settore sanno offrire forme di risposta spesso molto efficaci a singole dimensioni dei problemi sociali. La sfida è quella di trovare uno spazio di rappresentanza e negoziazione tra pubblico e privato attraverso forme di coordinamento e sinergia con le quali offrire soluzioni sistemiche e integrate ai processi di rigenerazione urbana” – afferma Mario Calderini, Direttore di Tiresia - Politecnico di Milano.
La giornata “NOI. Partecipare è Condividere” e “Bilancio di Impatto 2020-2025” rappresentano un ulteriore tassello dell’impegno che Fondazione Riccardo Catella pone costantemente nel promuovere e favorire un ecosistema collaborativo coinvolgendo nella sua ampia progettualità Istituzioni, realtà del Terzo Settore, Università, comunità civiche, attori culturali e imprese attraverso l’ascolto attivo e la partecipazione, strumenti fondamentali per favorire inclusione e innovazione sociale.
Si ringraziano gli Enti del Terzo Settore e le Università partecipanti, provenienti da Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia-Romagna, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna: Acqua Foundation, Amref Health Africa Italia, Arti – Puglia, Arte Sella, Centro Servizi per il Volontariato, Fondazione Alia Falck, Fondazione Banca Popolare di Milano, Fondazione Bracco, Fondazione per l’Ospedale dei Bambini Buzzi, Fondazione Cariplo, Fondazione Cometa, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CON IL SUD, Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Dynamo Camp ETS, Fondazione Ferrarelle, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione La Triennale di Milano, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Fondazione Piccolo Teatro Milano, Fondazione Pirelli, Fondazione Reggio Children, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione Slow Food, Fondazione Sodalitas, Fondazione Sylva, Fondazione Teatro alla Scala, Fondazione TIM, Fondazione Triulza, Fondazione Veronesi, L’abilità Onlus, One Ocean Foundation, Poetica. Fondazione per la Generatività sociale, Robert Kennedy Foundation, Stecca 3.0, Teatro Libero Palermo, Teatro di Sardegna, Terre des Hommes Italia Onlus, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Roma Tre, Università Luigi Bocconi, Università Vita-Salute San Raffaele.
|
Archivio Fotografico BAM_ACherchi
|
2005 – 2025: UNA FOTOGRAFIA DEI PRIMI 20 ANNI DELLA FONDAZIONE RICCARDO CATELLA
MODELLO, PROGETTI E PROGRAMMA CIVICO- CULTURALE
Il report d’impatto dei primi vent’anni di Fondazione Riccardo Catella, realizzato in collaborazione con Avanzi – Sostenibilità per Azioni, restituisce l’immagine di un percorso coerente e profondamente radicato sul territorio, costruito attorno all’idea che la città possa essere uno spazio generativo, capace di creare legami, partecipazione e occasione di crescita attraverso la relazione tra persone, natura e cultura.
Fin dalla sua nascita nel 2005, le attività della Fondazione si sono sviluppate attorno a una missione generativa volta a creare un impatto positivo sulla vita e il benessere dei cittadini attraverso la rigenerazione urbana e culturale, la promozione di comunità inclusive e partecipative e la valorizzazione degli spazi pubblici come laboratori di cittadinanza attiva.
Modello
Da questo approccio è nato un modello di riferimento, maturato a partire dall’esperienza pilota dell’Isola a Milano, dove oggi ha sede la Fondazione, e consolidatosi nel tempo sulla base di quattro pilastri:
- Identificare luoghi urbani aperti al pubblico da riqualificare
- Coinvolgere in modo aperto e inclusivo le relative comunità
- Attivare connessioni e relazioni generative
- Sviluppare riflessioni e progetti civico-culturali
Un vero e proprio DNA civico, dentro il quale le radici della Fondazione sono cresciute, andando progressivamente a configurare un’architettura valoriale e progettuale che ha preso forma dall’Isola, a partire da luoghi fisici pubblici di incontro, dall’attivazione di relazioni genuine capaci di connettere in modo inclusivo una comunità sempre più ampia per costruire, insieme, riflessioni e progetti concreti.
Programmi civico-culturali
Sulla base di questo modello, le attività della Fondazione sono arrivate ad articolarsi in due programmi permanenti: Città Generative, per le attività scientifiche di ricerca sulle città – entro cui rientra anche l’iniziativa di studio e confronto “NOI. Partecipare è Condividere –, e I Progetti della Gente, per i progetti generativi in luoghi aperti al pubblico.
Più nel dettaglio il primo viene sviluppato attraverso attività scientifiche di studio e ricerca sull’evoluzione urbana in collaborazione con università, centri di ricerca e istituzioni, per ripensare la vita delle città e immaginare città capaci di generare coesione sociale e benessere collettivo. Il secondo è invece focalizzato su interventi concreti nei luoghi aperti al pubblico, dove la creazione di programmi civici e culturali promuove la partecipazione dei cittadini e la co-creazione di valore condiviso.
Ogni iniziativa, ispirata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, è pensata per attivare nuove relazioni, favorire il dialogo tra generazioni e culture diverse, costruire reti di collaborazione pubblico-privato fra soggetti e istituzioni a livello nazionale e internazionale.
Principio imprescindibile di tutti i progetti promossi dalla Fondazione Riccardo Catella è l’ascolto attivo della comunità. La voce dei cittadini non è solo un riferimento simbolico, ma parte integrante del processo decisionale e del metodo operativo. Grazie a un dialogo costante con il territorio, la Fondazione raccoglie i bisogni reali delle persone e dà forma a iniziative concrete capaci di generare un impatto positivo e duraturo sul benessere delle persone.
Un approccio fortemente partecipativo – scaturito vent’anni fa da una inedita volontà di sperimentazione nel quartiere Isola – che ha dato vita a un percorso civico-culturale, progressivamente ampliatosi all’attuale area di Portanuova e, successivamente, a molti altri quartieri della città, con l’obiettivo di rigenerare luoghi che avevano smarrito il proprio ruolo nel tessuto urbano, restituendoli alla comunità come nuovi spazi di socialità, incontro, educazione e relazione.
|
|
|
BAM Workshop KIDS. Archivio Fotografico BAM_DAndonova
|
|
Back to the City Concert 2025. Archivio fotografico BAM_AVilla
|
|
|
Numeri
Attraverso una combinazione di progetti culturali, ambientali ed educativi, la Fondazione ha attivato processi di cambiamento che vanno oltre il singolo intervento fisico, rigenerando spazi pubblici urbani, apportando benefici dal punto di vista sociale e ambientale, ampliando l’accesso alla cultura e le opportunità educative a contatto con la natura, sperimentando nuovi modelli di collaborazione tra settore pubblico, privato e cittadinanza.
A testimonianza di questo impegno, nel corso dei primi 20 anni la Fondazione ha generato investimenti sociali complessivi per programmi civico-culturali pari a oltre 26,5 milioni di euro – con una media annuale di circa 1.26 milioni di euro –, provenienti da sponsorizzazioni, bandi pubblici, contributi di concessione di spazi a terzi, liberalità e donazioni.
Un investimento che si è tradotto in progetti concreti e un impatto concreto e duraturo in tre ambiti chiave: la qualità degli spazi pubblici, l’accesso alla cultura e la partecipazione attiva alla vita collettiva, come dimostrano i numeri seguenti:
- Un grande rete di collaborazione: 318 fra partner e sponsor, 49 Istituzioni pubbliche, 513 Enti del Terzo Settore, 83 scuole e università, 4.446 professionisti culturali, 2.287 singoli donatori, 1.200 volontari
- Quasi 600.000 persone partecipanti ad eventi e progetti culturali, fra bambini, famiglie, studenti, insegnanti, volontari
- Oltre 16 milioni di visitatori delle aree pubbliche gestite dalla Fondazione
- Una comunità digitale con più di 75.800 utenti fra social media e newsletter
- Oltre 2.200 iniziative socioculturali ed educative promosse
- 12 orti didattici in diversi quartieri di Milano
- 353 mq di aree pubbliche riqualificate
- Più di 000 interventi di manutenzione, pulizia e presidio sicurezza delle aree verdi
Un impatto che non si esaurisce nei risultati misurabili, ma che ha prodotto trasformazioni più profonde e durature: nel modo di pensare e vivere lo spazio pubblico, nelle pratiche educative, nei legami tra persone e istituzioni, nella capacità di generare consapevolezza, fiducia e connessioni. Cambiamenti culturali e relazionali che rappresentano oggi uno degli elementi più significativi del percorso della Fondazione.
Per mappare il cambiamento generato, la Fondazione ha affiancato agli indicatori quantitativi l’analisi qualitativa delle percezioni dei propri stakeholder, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Agenda 2030). I contenuti del report sono stati costruiti sulla base di un’analisi di articoli, studi e documenti relativi all’operato della Fondazione, i cui dati sono stati poi riletti alla luce delle evidenze qualitative raccolte attraverso interviste e testimonianze di cittadini e partner. Una metodologia partecipata e rigorosa che permette di cogliere l’impatto reale della Fondazione sulla città.
|
Sede Fondazione Riccardo Catella, Milano
|
Progetti
Ad avviare questo percorso è stato nel 2006 il recupero e riqualificazione dell'edificio di via Gaetano De Castillia 28 a Milano, oggi sede della Fondazione Riccardo Catella. L’intervento ha preservato le caratteristiche storiche originali, integrando al contempo soluzioni attente alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica. In questo contesto si colloca anche la riqualificazione del giardino pubblico di via De Castillia, frutto del primo accordo di collaborazione tra pubblico e privato con il Comune di Milano. A seguito del processo di ascolto e analisi dei bisogni dei residenti, la Fondazione ha poi scelto di restituire alla città un nuovo spazio verde, rendendolo aperto e accessibile a tutti: un luogo pensato per le famiglie e per la socialità del quartiere.
Negli anni successivi la Fondazione si è distinta per il suo approccio innovativo pensato per coniugare cultura, spazio pubblico e partecipazione civica. Ne è stato un primo esempio la mostra fotografica urbana Milano si mostra. 1 Km con Gabriele Basilico (2007-2008) allestita lungo le cesate del cantiere di Porta Nuova, che ha portato l’arte nello spazio urbano con una forte valenza civica.
Nel 2009, raccogliendo il desiderio degli abitanti dell’Isola, la Fondazione ha promosso, insieme al Comune di Milano, la ricollocazione del monumento Bandiere al Vento di Carlo Ramous in una posizione più visibile e significativa del quartiere, contribuendo a valorizzare la memoria storica e civile della comunità. A questa iniziativa sono seguiti, tra il 2010 e il 2011, due interventi di riqualificazione in via Borsieri e piazzale Archinto, realizzati nell’ambito del Distretto Urbano del Commercio Isola con l’obiettivo di migliorare la qualità e la fruibilità degli spazi pubblici attraverso la cura del verde, nuove aree gioco e un'attenzione particolare alla vivibilità del quartiere.
Sono diversi i progetti partecipativi che negli anni hanno coinvolto attivamente cittadini e comunità con la volontà di migliorare la fruizione degli spazi comuni. Tra questi, ad esempio I bambini disegnano la città (2009), che ha invitato i più piccoli a immaginare il futuro del proprio quartiere, rendendo tutte le fasce d’età protagoniste attive nella costruzione della città. Anche I Cantieri dei bambini (2010) ha coinvolto i più piccoli e le famiglie portandoli all’interno di tre cantieri attivi a Milano per sensibilizzare la città sul tema della sicurezza nei cantieri, attraverso una serie di giochi dedicati alle attività edili. Inoltre, con il progetto L’Italia si alza (2014), promosso in collaborazione con l’Associazione Cometa, gli studenti della scuola Oliver Twist sono stati coinvolti in percorso formativo dedicato guidati da designer professionisti con l’obiettivo di realizzare una nuova sedia da esterni per gli spazi pubblici urbani.
|
|
|
Edificio di via De Castillia, 28, 2004
|
|
I progetti della gente, 2009, I bambini disegnano la città
|
|
|
Un passo importante è stato l’avvio nel 2012 di MiColtivo, Orto a Scuola, il progetto volto a diffondere l’educazione ambientale tra le giovani generazioni attraverso la realizzazione di orti didattici inclusivi nei cortili delle scuole pubbliche di Milano. Un’iniziativa che, anno dopo anno, ha continuato a crescere, coinvolgendo nuove scuole e comunità fino alla realizzazione oggi di 10 Orti didattici cittadini, e promuovendo anche oltre i confini scolastici una cultura della sostenibilità a partire dall’esperienza diretta e condivisa.
Inoltre, con il programma di attività Orto didattico “Coltiviamo Insieme!” (2015) numerosi bambini e famiglie hanno partecipato nell’orto del giardino pubblico attorno alla Fondazione a laboratori didattici incentrati sull’educazione ambientale e alimentare, realizzati in collaborazione con agronomi professionisti.
E ancora, il progetto MiColtivo – The Green Circle (2015), realizzato in collaborazione con la Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura, ha trasformato 50.000 mq di campi coltivati a grano nel cuore di Milano, dando vita all’opera di land art Wheatfield di Agnes Denes. All’interno di quest’area, 4.000 mq sono stati dedicati a orti e frutteti aperti alla cittadinanza per attività educative. Un intervento visionario che ha rigenerato un’area inaccessibile da oltre cinquant’anni, anticipando la nascita della Biblioteca degli Alberi. Ad accompagnare questo percorso di avvicinamento, tra il 2017 e il 2018 la Fondazione ha proposto anche Biblioteca degli Alberi. A Park Experience, una videoinstallazione immersiva a 360° - allestita al piano terra della sede e promossa con il patrocinio del Comune di Milano e di Regione Lombardia - per raccontare in modo coinvolgente i benefici della natura in città e il ruolo dei parchi nella qualità della vita urbana, offrendo un'anteprima esperienziale del futuro parco.
L’inclusione è da sempre uno dei valori principali della Fondazione Riccardo Catella: ne sono esempi emblematici Porta Nuova Smart Camp (2018-2019), un progetto pilota realizzato in collaborazione con Dynamo Camp e L’abilità Onlus che ha offerto a bambini con gravi patologie e disabilità l’opportunità di vivere esperienze ricreative e terapeutiche negli spazi pubblici di Porta Nuova, e Il Parco dei Diritti dei Bambini (2008), un innovativo parco giochi, accessibile anche a bambini con disabilità, progettato da designer riconosciuti a livello internazionale e in collaborazione con l’abilità Onlus.
|
|
|
|
Agnes Denes, Wheatfield, 2015
|
|
|
Proprio in questi spazi rinnovati ha preso il via nel 2019 uno dei progetti più ambiziosi della Fondazione: BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, il grande giardino botanico nel cuore di Porta Nuova nato da una partnership pubblico-privata tra il Comune di Milano, COIMA e Fondazione Riccardo Catella. Grazie a questo modello pionieristico, la Fondazione ha assunto la gestione del parco, trasformando dieci ettari nel cuore di Milano nel terzo parco pubblico cittadino: uno spazio verde aperto e accessibile a tutti, dove natura, cultura e comunità si incontrano ogni giorno. Oltre ad essere un prezioso polmone verde portatore di bellezza e biodiversità, BAM – Biblioteca degli Alberi Milano è una visione in movimento, un palcoscenico open air che ogni anno promuove un ampio programma culturale ideato e diretto da Francesca Colombo, Direttrice Generale Culturale di BAM, progetto di Fondazione Riccardo Catella, che realizza oltre 300 eventi culturali gratuiti all’anno, fra cui azioni partecipative, performance, laboratori, momenti di benessere e riflessione, attività quotidiane per adulti, famiglie e anziani. Un ecosistema di relazioni che invita alla partecipazione, rendendo i cittadini parte attiva della vita culturale e sociale.
Dal 2021 la Fondazione ha inoltre lanciato una serie di concorsi di progettazione con l’obiettivo di arricchire il parco di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano con strutture sostenibili e temporanee, caratterizzate da un basso impatto ambientale e acustico, destinate a potenziare i servizi per i cittadini che vivono quotidianamente il parco.
Di particolare importanza è la collaborazione avviata tra la Fondazione Riccardo Catella e la Fondazione Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi, in corso dal 2021, che ha visto come primo passo la riqualificazione artistico-paesaggistica del cortile dell’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” (2020-2022). Il progetto, realizzato con il contributo degli studenti dell’Accademia di Brera e dell’artista Gianni Burattoni, ha portato alla creazione di una “copertura artistica” della struttura in cemento, migliorando la fruibilità e la qualità degli spazi esterni dell’ospedale. Una collaborazione che, nel tempo, ha continuato a svilupparsi, aprendo la strada a nuove iniziative condivise.
|
|
|
Back to the City Concert 2025. Archivio Fotografico BAM
|
|
Collaborazione con Fondazione Buzzi, 2020
|
|
|
FONDAZIONE RICCARDO CATELLA è attiva dal 2005 con la missione primaria di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio e degli spazi pubblici urbani. Nel corso degli ultimi 20 anni ha sviluppato una serie di programmi civico-culturali e di ricerca dedicati alla sostenibilità ambientale e all’inclusione sociale.
Dal 2012, con il programma MiColtivo, Orto a Scuola, la Fondazione promuove i valori dell’educazione ambientale e di una corretta e sana alimentazione nelle scuole pubbliche cittadine attraverso la realizzazione di orti didattici all’interno dei cortili scolastici, prevedendo una riqualificazione di questi spazi verdi.
Da luglio 2019, grazie ad un’innovativa partnership pubblico-privata con il Comune di Milano e COIMA la Fondazione Riccardo Catella, con il progetto BAM - Biblioteca degli Alberi Milano, diventa responsabile della gestione, della sicurezza, della manutenzione e del programma culturale del parco pubblico di Portanuova - quartiere simbolo di innovazione e primo al mondo ad aver ottenuto la doppia certificazione di sostenibilità LEED® e WELL® for Community.
|
|
|
|