il Paese Ospite d’onore dell’edizione 2014
Sarà lo Stato della Città del Vaticano il Paese Ospite d’onore dell’edizione 2014 del Salone Internazionale del Libro di Torino: la numero 27, in programma dall’8 al 12 maggio prossimi. Presidente della delegazione e rappresentante della Santa Sede sarà Sua Eminenza Reverendissima il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e responsabile operativo il direttore della Libreria Editrice Vaticana don Giuseppe Costa.
L’annuncio è stato dato stamane a Torino dal Segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, in una conferenza stampa assieme al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, attuale presidente di turno dell’Alto Comitato che coordina e promuove il Salone, al sindaco di Torino Piero Fassino e al presidente del Salone Internazionale del Libro, Rolando Picchioni. All’incontro erano presenti anche l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola e il direttore editoriale del Salone, Ernesto Ferrero.
Il Paese Ospite d’onore è tradizionalmente presente al Salone di Torino con un proprio stand in cui offre un display completo della propria produzione editoriale e delle proprie eccellenze artistiche e culturali, e propone un ricco programma di convegni, dibattiti, tavole rotonde e reading con i propri autori di maggior rilievo. I precedenti Paesi Ospiti d’onore sono stati, dal 2001: Catalogna, Olanda e Fiandre, Svizzera, Canada, Grecia, Brasile, Portogallo, Lituania, Israele, Egitto, India, Russia, Romania, Spagna, Cile.
La Santa Sede ha accettato formalmente l’invito che le era stato rivolto fin dal 7 settembre 2012 dal presidente Picchioni, e che aveva ricevuto l’avallo degli altri due presidenti pro-tempore della Fondazione per il Libro, Piero Fassino e Antonio Saitta.
«Che la prima volta della Città del Vaticano al Salone Internazionale del Libro coincida con il Pontificato di un Santo Padre di origini piemontesi – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota - costituisce un evento doppiamente eccezionale e straordinario. Sono orgoglioso di poter vivere questo evento storico come Presidente del Piemonte e sono sicuro che il territorio di origine della famiglia di Papa Francesco saprà come sempre essere all’altezza della situazione».
L’annuncio è stato dato in occasione della visita al cantiere di restauro del Museo Egizio da parte del cardinal Bertone: «Abbiamo appena ammirato reperti straordinari come i papiri che ci ricordano come la scrittura e il libro abbiano radici antichissime e stabiliscono un legame diretto fra il Salone di Torino e civiltà molto lontane nel tempo. Qui all’Egizio monsignor Ravasi tenne nel dicembre 2011 una magnifica lezione magistrale sugli scarabei sacri». Bertone ha parlato di «gioia della Santa Sede per questa straordinaria manifestazione. Proprio ieri abbiamo celebrato la festa di San Benedetto che, grazie agli amanuensi del suo ordine monastico, salvò il patrimonio di cultura dell’antichità greca e romana, e con pazienza e dedizione ci ha tramandato i testi non solo della religione cristiana ma anche di un’altra religione del Libro come l’Islam».
L’importanza della presenza della Santa Sede è stata sottolineata dal sindaco Fassino: «Il Salone di Torino è cresciuto anno dopo anno nel favore del pubblico e nel panorama dei Saloni del libro europei. Il Vaticano è sì uno Stato, ma parla a nome della Chiesa universale: pensiamo a come le tre grandi Religioni del Libro siano unite proprio dalla centralità che riconoscono a questo strumento di trasmissione e conoscenza del pensiero. La presenza del Vaticano al Salone farà da ponte a un 2015 in cui – oltre alla riapertura del Museo Egizio – Torino celebrerà i duecento anni dalla nascita di Don Bosco e i 130 dalla nascita di don Giacomo Alberione, fondatore delle Edizioni Paoline».
Il presidente Rolando Picchioni ha commentato: «È la prima volta che la Santa Sede partecipa a un Salone del libro. Si presenterà a Torino non solo con uno stand, ma con un programma messo a punto da un Comitato presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi, che lavorerà per declinare l’immensa storia culturale e spirituale della Chiesa». La presenza della Santa Sede rappresenta il risultato di oltre un anno di lavoro diplomatico e di trattative, condotte assieme all’assessore Coppola e culminate ieri con la telefonata del cardinale Ravasi a Picchioni, che ha confermato di essere stato designato ufficialmente quale presidente della delegazione della Santa Sede: «È stato un lavoro assiduo – conclude Picchioni - che ci ha consentito di uscire dalle morte gore di alcune fasi della trattativa. Quando saranno definiti i temi della presenza della Santa Sede al Salone ci sarà una nuova conferenza stampa a Roma».
E non è mancato un riferimento a Papa Francesco e alla concreta possibilità di una sua visita al Salone. Bertone: «Le iniziative culturali promosse dal cardinal Ravasi, testimoniate dal grande successo riscontrato dal padiglione vaticano alla Biennale di Venezia e dagli incontri del “Cortile dei Gentili”, sono state lanciate sotto il pontificato di Benedetto e sicuramente aumenteranno con la creatività di Papa Francesco. Non ne ho ancora parlato esplicitamente con lui nei nostri frequenti confronti, ma credo che, con tutti questi elementi, una visita alle sue terre d’origine si possa prevedere. Vorrà dire che gli prepareremo la bagna caoda e costruiremo tutti gli eventi al meglio».
Come da prassi, Vaticano e Salone Internazionale del Libro inizieranno ora un lavoro congiunto per definire le modalità della partecipazione e le linee guida del programma, dei temi e dei contenuti culturali.
Margherita Dionisio
Ufficio Stampa e Comunicazione Salone Internazionale del Libro
339 6114425
Mario T.Barbero
Pubblicato il 2013-07-13 11:44:26.
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