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Vaticano Paese ospite al Salone Internazionale del Libro:
oggi a Roma l’incontro con la Santa Sede
Incontro ufficiale oggi a Roma, nella sede del Pontificio Consiglio della Cultura, fra il Salone Internazionale del Libro e la Santa Sede per organizzare la partecipazione della Città del Vaticano quale Paese Ospite d’onore al Salone 2014. Erano presenti il cardinale Gianfranco Ravasi – presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e responsabile della delegazione vaticana -, monsignor Pasquale Iacobone e il direttore della Libreria Editrice Vaticana don Giuseppe Costa; il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota con il capo di gabinetto Luciano Conterno, il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta (rispettivamente anche presidente e vicepresidenti di turno dell’Alto Comitato della Fondazione per il Libro), l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola, il presidente del Salone Rolando Picchioni e il direttore editoriale Ernesto Ferrero.
Quattro i livelli su cui potrebbe essere articolata la partecipazione della Città del Vaticano al Salone e intorno ad esso: anzitutto la realizzazione di un grande padiglione al Lingotto nei giorni del Salone (8-12 maggio 2014), e un’esposizione di codici, volumi e documenti di alto valore storico e simbolico provenienti dalla Biblioteca Vaticana e dall’Archivio Segreto Vaticano; inoltre è stata prospettata la possibilità di allestire in una sede prestigiosa una mostra con alcune importanti opere dei Musei Vaticani, aperta fino al periodo estivo; infine la possibilità di organizzare eventi e manifestazioni collaterali in collaborazione con le principali istituzioni culturali e museali di Torino e del territorio piemontese. Allo scopo di verificare la percorribilità delle diverse ipotesi è in programma un primo sopralluogo a Torino il prossimo 2 settembre.
«L’idea - spiega Ravasi - è presentare al Salone simboli, emblemi di rilievo della Santa Sede quali i tesori dell’Archivio Segreto Vaticano e della Biblioteca Vaticana, che in questo è la prima al mondo con i suoi 150.000 codici contro i 30.000 dell’Ambrosiana. Nell’allestimento si potrà pensare di integrare l’installazione interattiva realizzata da Studio Azzurro che ha riscosso grande successo alla Biennale di Venezia, e che approfondisce il testo dei primi capitoli di Genesi facendo vivere ai visitatori il processo di Creazione, Decreazione, Ricreazione. Intorno al padiglione della Santa Sede si ramificherà un evento di apertura correlato al Cortile dei Gentili, che non ha ancora toccato Torino: un dialogo fra due figure alte, un credente e un non credente, che si confrontino attorno a un tema».
Altre possibili ipotesi di lavoro, secondo Ravasi, potrebbero venire dal coinvolgimento dell’Arcidiocesi di Torino e degli editori cattolici italiani e internazionali. Un approfondimento del rapporto fra libro, musica e testo sacro potrebbe portare a Torino il Coro della Cappella Sistina; la lettura i testi con attori di testi non correlati necessariamente alla Scrittura ma che incarnano la ricerca del sacro, come ad esempio l’episodio del Grande Inquisitore di Dostoevskij. E naturalmente la presentazione di un libro di Papa Francesco, che potrebbe essere ulteriormente valorizzata dal suo possibile intervento a Torino.
L’auspicio del presidente Roberto Cota è quello di «poter organizzare questa serie di eventi in un arco temporale più vasto del Salone per creare un percorso di continuità con il 2015 dell’Expo di Milano e del bicentenario di Don Bosco, e trovare agganci con sedi ed eventi che vadano oltre il Lingotto e i giorni del Salone Internazionale del Libro. La Reggia di Venaria, ad esempio, ha spazi già allestiti e molto belli, a disposizione di tutti». «La Reggia – ricorda l’assessore Michele Coppola – ha ospitato con successo la mostra di Mattia Preti organizzata dalla Calabria Regione Ospite del Salone 2013, e dal luglio dello scorso anno a oggi ha triplicato i visitatori». Per il sindaco Piero Fassino, «Un’altra occasione di percorso di più lungo periodo può venire dal fitto calendario che in tre anni vedrà Torino ospitare le Settimane Sociali, le celebrazioni di Don Bosco e quelle del fondatore delle Edizioni Paoline don Giacomo Alberione. Altre realtà che potranno essere coinvolte sono il Teatro Stabile, il Regio, il Museo del Cinema. E soprattutto vorrei che Torino in quest’occasione potesse essere la sede di un incontro fra le tre grandi religioni che pongono proprio il Libro a fondamento comune». Un’idea accolta e rilanciata da Ravasi anche in virtù della «grande tradizione torinese di cultura laica e di dialogo, con figure come Gobetti, Foa, Bobbio e Zagrebelsky».
Sono molti, infine, i luoghi della storia religiosa di cui è costellato il Piemonte e che, anche fuori Torino e al di là dei cinque giorni del Salone, potrebbero ospitare parti del programma culturale della Santa Sede. Il presidente Antonio Saitta ha ricordato l’Abbazia di Novalesa, di recente restaurata; l’assessore Michele Coppola la Sacra di San Michele, monumento-simbolo del Piemonte: entrambi tappe della Via Francigena, sulla quale - come ha ricordato monsignor Iacobone - si registra il rinnovato interesse del Papa per rivitalizzare l’interesse religioso verso le Ve dei Pellegrinaggi. «Ad esse – ricorda Picchioni – dobbiamo aggiungere il Patrimonio Unesco dei Sacri Monti piemontesi, la cui valorizzazione è una pagina ancora in gran parte da scrivere e che da questo potrebbe trarre grande impulso».
Un incontro, insomma, la cui valutazione è stata unanimemente positiva e densa di idee e suggestioni, che verranno ora valutate e sviluppate da una commissione mista presieduta da Rolando Picchioni per la Fondazione per il Libro e da monsignor Iacobone per la Santa Sede, e in cui Luciano Conterno rappresenterà – su sua indicazione – il presidente di turno Roberto Cota.
Mario T.Barbero
Pubblicato il 2013-07-25 11:24:29.
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