Fiera internazionale del libro di Torino 2009 La cultura in Fiera e... fuori Fiera
Come tutti avranno letto, sentito e visto, la XXII Fiera Internazionale del Libro di Torino ha avuto un successo senza precedenti con una affluenza di visitatori superiore alle precedenti edizioni di oltre il 10% e una presenza di pubblico di oltre 310.000 persone.
Ma a lato della “Fiera” ci sono state molte e qualitativamente elevate manifestazioni culturali, a dimostrazione che nella città la “Fiera” accomuna e richiama sempre maggiori adepti desiderosi di avvicinarsi al libro. A questa specie di Totem che recentemente sembra incutere meno timore al grosso pubblico. Anche se in Italia i lettori non sono una moltitudine, in questi ultimi tempi molti potenziali lettori si sono affacciati e si stanno avvicinando con sempre maggior consapevolezza alla lettura, intesa sia come passatempo sia come veicolo di cultura per una più completa visione del mondo che ci circonda e che, proprio grazie ad essa, ci aiuta a “mettere da un canto” i problemi, le brutture e le paure quotidiane. E Torino in questo campo, come in tantissimi altri, che per evitare autoincensazione evitiamo di citare, è e rimane come sempre all’avanguardia.
Per parlare di realtà nate e concretizzatesi con la Fiera del Libro, vorremmo presentare alcune lodevolissime iniziative proposte da entità territoriali cittadine, come la Circoscrizione 3 (comprendente le zone della città denominate Cenisia, Cit Turin, Pozzo Strada, San Paolo); iniziative alle quali sono stato invitato ed a cui ho partecipato con sommo piacere nella mia duplice veste di giornalista e scrittore di romanzi, in questo caso di “giallista” e autore di “thriller” ambientati nella maggior parte a Torino e dintorni. E fra i tanti appuntamenti vorrei citarne alcuni che hanno saputo coniugare molto efficacemente…qualità e quantità.
Un appuntamento importante è stato quello di domenica 17 maggio: l’isola pedonale accanto al grattacielo Lancia si è trasformata per l’occasione in una grande Piazza intitolata per l’occasione “Libreria a cielo aperto”. I lettori hanno potuto incontrare ben 22 editori (ognuno con il suo stand) e numerosi autori che si sono avvicendati sul palco raccontando le loro storie e il “come” si diventa scrittori, sotto l’abile regia del Gruppo di Lavoro insediato all’occorrenza dal Presidente della Circoscrizione 3 Michele Paolino, coadiuvato da funzionari della Circoscrizione in collaborazione con le librerie del territorio Belgravia, Capo Horn e Millevolti. Nella mattinata, la tensostruttura è stata “invasa” da centinaia di bimbi che hanno assistito allo spettacolo della Pimpa messo in scena dal Teatro dell’Archivolto di Genova e, più tardi, nel pomeriggio gli stessi bambini sono stati protagonisti dell’animazione curata dal Circolo Bloom.
Un’altra importante manifestazione cui ho avuto il piacere di partecipare è stata la 24 Ore per Torino, una maratona letteraria dalle 18 del venerdì 15 maggio alle 18 di sabato 16 presso l’Ecomuseo Circoscrizionale Eut 3 di via Millio 20 a Torino. Una “maratona” che ha visto presenti in un ciclo ininterrotto di incontri 27 autori. Un gran finale, protrattosi fino a notte inoltrata, con due qualificate voci della nuova narrativa torinese: Emiliano Poddi e Fabio Geda.
Un “salotto di lettura” nato in casa e costruito con le disponibilità della Circoscrizione 3, che è riuscita a presentare alcune lodevoli manifestazioni. Grazie alla collaborazione di Mauro Corona e Isabelle Caro ha incontrato gli studenti degli Istituti Superiori Plana e Santorre di Santarosa, mentre una autrice peruviana ha intrattenuto gli studenti delle elementari di via Berta. Un leit motiv che potrebbe suonare così: “Quando le persone non possono andare al libro, è il libro che va da loro”. Detto giustificato dal fatto “concreto” di avere portato anche Gino Paoli ad incontrare i suoi ammiratori all’Ospedale Martini e Nicola Legrottaglie ad intervenire e dialogare con i ragazzi che frequentano il Centro Sportivo Cit Turin Lde di corso Ferrucci.
Tutto ciò, a dimostrazione che quando si hanno iniziativa, entusiasmo e professionalità e si vuole “fare cultura” nulla può essere vietato: neanche la mancanza o la scarsa disponibilità di fondi a disposizione.
In…fondo, per riuscirci, costerebbe pochissimo. L’importante è crederci!
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Materiale |
La cultura in Fiera e… fuori Fiera |
saggistica |
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Autori |
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Mario T Barbero |
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Pubblicato su: Literary nr.6/2009 |
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