Il Museo Egizio di Torino non si ferma mai
GLI “IMMORTALI” DANNO APPUNTAMENTO AL 2015
di Mario T. Barbero
Con la nuova esposizione inaugurata il 1° agosto 2013 dal titolo Immortali, il Museo Egizio di Torino, considerato il più importante al mondo per la qualità e la quantità di reperti (statisticamente secondo la mondo dopo quello de Il Cairo… per esigenze di territorio!), ha dato il via ad un imponente lavoro di ristrutturazione dei locali, utilizzando anche quelli adibiti fino a qualche tempo fa adibiti alla Galleria Sabauda. Con l’inaugurazione dei nuovi ambienti ipogei posti al piano sotterraneo del seicentesco palazzo di architettura barocca del 1824 del Collegio dei Nobili, con una superficie di mille metri quadri, è nato il primo tassello della radicale trasformazione che sta interessando il Museo Egizio da circa cinque anni… e senza un giorno ci chiusura al pubblico: evento, quest’ultimo, che visti i “tempi tecnici” delle ristrutturazioni non solo edilizie nel nostro Paese ha quasi del miracoloso! Tale lavoro di ristrutturazione porterà nella primavera dell’anno 2015 a uno spazio espositivo interamente rinnovato e finalizzato alla piena valorizzazione di un patrimonio museale straordinario Questo nuovo futuro percorso il Piano Ipogeo avrà una diversa destinazione e sarà l’area destinata ai servizi di accoglienza al pubblico (biglietteria, museum shop, guardaroba, sale didattiche, servizi, ecc…), mentre il percorso museale definitivo inizierà risalendo al secondo piano attraverso un sistema di scale mobili collocate in un ideale percorso “di risalita del Nilo” per concludersi al piano terra : una emozionante passeggiata di tre piani attraverso l’affascinante mistero delle antichità egizie, grazie ad un progetto studiato secondo i più aggiornati criteri museologici e museografici. Un progetto che ha come suoi artefici lo Studio Isolarchitetti e Associati e Dante Ferretti, ideatore del suggestivo percorso “di risalita al Nilo”.
Con la mostra temporanea Immortali si è definito un percorso moderno ed essenziale pensato per valorizzare un migliaio di reperti tra i più rappresentativi della collezione museale. Un cammino informale che offre al visitatore un suggestivo quanto originale approccio diretto e intimo offrendogli la possibilità di vedere ogni reperto nelle sue tre dimensioni. Il senso della mostra è il culto dell’aldilà che rappresenta uno degli aspetti più affascinanti della cultura egizia: la tensione verso la vita oltre la vita era affidata alla benevolenza delle divinità, ma paradossalmente è stato il lavoro degli uomini a rendere eterna questa civiltà.
Immortali, l’Arte e i Saperi degli antichi egizi, presenta una sezione di capolavori che conduce alla scoperta di un percorso cronologico molto ampio: ciascun reperto, connotato da differenti materiali e tecniche di lavorazione, consente di comprendere l’elevato grado di conoscenza e perizia di artisti e artigiani, così come l’ambizione dei loro committenti – faraoni, regine, nobili – che necessitavano di quelle competenze e abilità per celebrare sé stessi e il loro potere. Fra le opere esposte nell’Ipogeo troviamo fra i più importanti: La Tomba degli Ignoti, Antico Regno (ca 2500 a.C.); la dama Hel, Nuovo Regno (1279-1213 a.C.); I coniugi Pendua e Nefertari, Nuovo Regno (1279-1213 a.C.); sandali intrecciati provenienti dalla Tomba della Regina Nefertari; Statua cubo di Merenptah, Epoca Tarda (714-690 a.C.); una intera parete di stele di opere e materiali diversi, talune mirabilmente dipinte; Una testa di re in basalto di epoca tolemaica (IV-III secolo a.C.).
Un percorso transitorio ma che dà l’idea di ciò che sarà il Museo Egizio dal 2015 e già un viatico per il futuro nelle parole della Presidente Evelina Christillin “Il Museo Egizio è una delle grandi attrattive della Città di Torino e custodisce un patrimonio culturale che appartiene all’umanità: è per queste ragioni che abbiamo assunto l’impegno di restare sempre aperti nonostante i grandi lavori in corso. La prima fase è stata conclusa nei tempi previsti, il pubblico ha premiato la nostra scelta continuando a visitarci in numero sempre crescente ed il nuovo allestimento è il miglior modo per ringraziare tutti coloro che ci sono affezionati, coloro che sceglieranno di scoprire le nostre importanti collezioni e i soci fondatori che ci sostengono con grande partecipazione”.
Come si spera di buon auspicio quanto conclude il vice Ministro degli Affari Estrui Marta Dassù nella sua lettera alla Presidente del Museo Egizio: “…E’ significativo che la conclusione definitiva dei lavori sia prevista nel 2015, a due mesi dall’apertura ufficiale dell’Expo di Milano… l’Egitto è uno dei paesi chiave dello scenario Mediorientale, cruciale il futuro della regione e vitale per gli interessi italiani. … In una fase di grandi rischi politici, l’unica certezza è che l’arte e la cultura contribuiranno a consolidare le relazioni fra i nostri due paesi. Il Museo Egizio è simbolo di questa vicinanza”.
Pubblicato il 2013-08-15 11:15:11.
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