Ivana Posti: “Poeta e scrittrice dalle intense emozioni”
Ivana Posti nasce a Basilea (Svizzera) il 14/07/1965. Ha origini umbre ma vive e lavora a Torino, dove pratica volontariato presso strutture che si occupano di bambini. Conosce in giovane età l’amore per la scrittura che coltiva negli anni annotando le sensazioni quotidiane nel tentativo di dare voce alle emozioni del cuore. Troppo spesso inascoltate ritiene siano l’essenza di ogni essere umano.
Inseguendo queste stesse emozioni si diletta scrivendo filastrocche e fiabe da condividere in allegria con i più piccoli.
Pubblica nel 2009 la sua prima raccolta di poesie “30 anni di cuore … o giù di lì” e “Le filastrocche di zia Ivana”, edite dalla Faligi Editore, presente a Torino alla fiera del libro 2011.
-Alcune sue opere:
Il dolore
Ha i capelli bianchi
La barba incolta
E un maglione rosso …
Il dolore
Urla parole sempre uguali
Al vento indifferente
Che se le porta via …
Il dolore
È un sacco di vecchi stracci
Una valigia rotta
E quel piumone blu …
Il dolore
È quel compagno stanco
Che guida la tua solitudine
Lungo la strada che conduce alla pazzia …
26/09/2013
Giovani occhi
Adulti
Giovani visi
Anziani e fanciulli allo stesso tempo
Le ciglia lunghe di mascara
Intrappolano forse una lacrima
Giovani sorrisi senza allegria
dal colore rosso fuoco
Giovani corpi bambini … con troppa esperienza
Senza più ingenuità
Giovani gambe affusolate,
Seni seminudi
In esposizione come merce al mercato
Giovani malinconici sguardi
Cinesi, rumeni, moldavi, italiani,
nordafricani …
Il loro sogno si è infranto
Sui crudeli marciapiedi
Di queste città indifferenti
Protetti da ipocrisia, falsità … interessi economici
I clienti acquistano indisturbati
Ricominciare
dai cocci distrutti
buttati via
Ricominciare
dal sole di questa città
dall’arcobaleno
dopo il temporale
Ricominciare
da qui
adesso
Ho ancora il sole nel cuore,
fra poco sarà solo un ricordo,
mentre l’autunno
brucia le foglie, le asciuga, le colora,
le uccide
preparando una scricchiolante coperta
per il prossimo sonno della terra.
L’inverno è già alle porte
Presto arriverà la neve, il freddo ghiaccerà
la rugiada del mattino …
Come faranno loro?
Chi scalderà le loro notti?
Nuovi dignitosi fantasmi
si aggirano per le strade curiosando tra gli avanzi
I cassonetti sono i loro discount.
Quel signore distinto
nel suo completo liso
spera in qualche piccolo aiuto,
un po’ di fortuna nel bidone dietro l’angolo
Nessuno li vede …
Appaiono e scompaiono nella nebbia
grigia
della sera
Non vedo l’ora di andare a dormire
Sta notte il topino deve venire
Topo, topone, topetto, topino
Corri ti prego a fianco al lettino
Sali veloce ché sul comodino
Sotto la tazza ho lasciato il dentino
Ci ho messo sopra un fazzolettino
ed ora spero che arrivi il soldino
Per giorni e giorni ha dondolato
E finalmente adesso è caduto
Portalo ai bimbi piccini piccini
che stanno ancora aspettando i dentini
Io per adesso ne ho ancora tanti
aspetto che mi crescano i denti da grandi
Ma nel frattempo, se mi porti il soldino,
Mi posso comprare un bel regalino!
Anche quest’anno
Natale è arrivato
Ma non sempre bene
Mi son comportato
Sono stato buono
Mi sono impegnato
Sinceramente
Io ci ho provato
Anche se
Qualche guaio
L’ho combinato
Che posso fare, sono vivace
Di stare fermo non sono capace
Ho un grande cuore
Ma sono piccino
Ti chiedo perdono
Gesù Bambino
Se a volte ho sbagliato
Non l’ho fatto apposta
È che quando gioco
Io perdo la testa
Ma ti chiedo scusa
Mi impegnerò a fondo
Sarò il bambino
Più buono del mondo
Sarò la gioia di mamma e papà
Forse sta volta mi riuscirà
Spero di essere in tempo
Per rimediare
Se per caso ho fatto
Qualcosa di male
Portami almeno un regalino
Perché sai,
In fondo, sono un bravo bambino
Se a volte son stato un po’ birichino
Pensa che sono ancora piccino
Io ti prometto, non lo farò più
Te ne prego
Bambino Gesù.
È risaputo, ormai va da sé
Della foresta lui è il re
Sarà per la criniera che ha intorno al suo muso
Forse per il ruggito, o perché è coraggioso
In ogni caso è scritto ed è dato per scontato
che lui comanda tutti e deve essere onorato
Non fa poi molto, a dir la verità,
sonnecchia tutto il giorno e mangia in quantità
Chi si occupa dei piccoli e caccia, in realtà,
È la leonessa, sua sovranità
Corre, combatte e quando ha terminato
Il banchetto è per i cuccioli ed il papà affamato
Gli avanzi che rimangono lei si mangerà
E finalmente un po’ di pace avrà
Alla luce dei fatti vorrei fare un proposta
Promuovere la leonessa a Re della foresta!
___________
Per chi intende contattarla:
IVANA POSTI
VIA VEROLENGO 135 -10149 – TORINO –
Cell. 347-1005329 – ivana.posti@gmail.com
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2013-10-01 03:12:24.
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